Le conquiste della Rivoluzione fascista

Le conquiste della Rivoluzione fascista Le conquiste della Rivoluzione fascista nel discorso di Turati al popolo di Catania La grandiosa adunata dei direttori! dei Fasci della Sicilia e della Calabria fra imponenti manifestazioni al Duce - L'inaugurazione della Mostra delle piccole industrie e dell'artigianato Catania, 2, mattino. Col treno delle 8,15 è giunto ieri alla stazione di Mascali il Segretario del Partito S. E. Turati, ricevuto da numerose autorità convenute da Catania. S. E. Turati si è recato immediatamente a visitare la zona colpita dall'ultima eruzione, le opere di ricostruzione già In via di compimento, consistenti in circa 200 casette di vario tipo, le costruende strade vicinali e la variante definitiva che collega la nuova stazione di Mascali al comune di Glarre. Proseguendo in automobile, il Segretario del Partito ha visitato poi le importanti frazioni industriali di Carabba e di Nunziata, risparmiate dall'ultimo flagello. Le vibranti accoglienze Dopo aver ricevuto l'omaggio del podestà del luogo, che, a nome delle popolazioni, ha espresso la riconoscenza verso il Duce ed il Governo fascista, S. E. Turati ha proseguito per 1 comuni di Glarre e Riposto, ovunque ricevuto dalle autorità, dalle organizzazioni fasciste e sindacali e dalla folla plaudente e fatto segno ad omaggio di fiori, lmponentlssime sono state le accoglienze ricevute dal Segretario del Partito nella successiva visita ad Acireale, ove nella vasta piazza del Duomo sono convenute tutte le rappresentanze delle organizzazioni locali e tutte le autorità civili e militari, nonché il Vescovo monsignor Colli. Quivi insistentemente chlamato dalla foUa, S. E. Turati si è affacciato al balcone del palazzo comunale, salutato da entusiastici alala. Proseguendo il suo viaggio, alle ore 10 S. E. Turati è giunto a Catania, ove lungo il grande viale XX Settem•bre si trovavano schierate circa cento automobili recanti tutte le ra.ppresen tanze della provincia di Ragusa che si sono accodate al corteo che accom pagnava il Segretario del Partito. Alle ore 10,30 ha avuto luogo l'adunata al teatro Bellini, gremitissimo, con l'intervento di tutte le autorità. Erano presenti anche numerosi deputati e senatori della Sicilia e della Calabria, il comandante delle forze militari della Sicilia, tenente generale Scipione, il luogotenente generale della Milizia, Bartolj, e tutti 1 direttoril del Fasci di Sicilia, e di Calabria al completo. L'ingresso nel teatro di S. E. Turati è stato salutato da vivissime acclamazioni, al suono degli inni patriottici e fascisti. Mons. Iatrlni ha proceduto prima alla benedizione dei gagliardetti degli studenti universitari e dei dopolavoristi. Quindi l'on. Zingali, commissario della Federazione fascista di Catania, ha portato U vibrante saluto delle organizzazioni della provincia e di quelle calabro-sicule al Segretario del Partito. Pària il Segretario del Partito Quindi S. E. Turati ha pronunciato un elevatissimo discorso, nel quale, dopo aver accennato al significato della cerimonia della benedizione del gagliardetti della centuria universitaria e dei dopolavoristi, e della inaugurazione della mostra delle piccole Industrie, ha detto: Vi è uno sviluppo della Rivoluzione che ha per sua méta ultima non la conquista del popolo italiano, ma la potenza del popolo italiano. Questa mèta sarà raggiunta quando tutti gli italiani, dai più illustri ai più oscuri, crederanno nella nostra potenza e la vorranno a qualunque costo, ogni giorno. il Segretario del Partito rileva quindi la facilità con cui qualcuno si crede in possesso del diritto e della capacità di risolvere gli importanti problemi della vita nazionale. <; Uno solo — ha detto — ha la visione intera e completa di quelle che sono le possibilità e le necessità del talvolta può apparire troppo grave lalvlta può apparire troppo grave sforzo. E' nella visione del Duce la sola via di salvezza, la sola possibilità: lo imparino soprattutto gli intellettuali e imparino a credere, come tredono i nostri militi, i quali dicono : « Mussolini ha sempre ragione ». (Dalla moltitudine si leva un formidabile, ripetuto grido: «Viva Mussolini! Viva il Duce! »). S. E. Turati si intrattiene quindi a parlare della battaglia della lira e della quota 90, rilevando la fermezza con cui questa è stata, per tenace volere del Duce, mantenuta, determinando la salvezza dell'economia nazionale. Ricorda quindi il recente provvedimento con cui il Capo del Governo ha voluto la diminuzione di mezzo miliardo di lire di imposte, gravanti principalmente svila produzione, e ciò per mettere questa in condizione di combattere e vincere all'estero. Il Segretario del Parlilo parla quindi dell'ordinamento corporativo dello Stato. uLa vita corporativa — egli aggiunge — è la vita di domani. La vita nazionale si svolgerà tu questo nuovo piano, che è veramente il piano della nostra Rivoluzione, perchè è quello sul quale si armonizzano le diverse forze della produzione e del lavoro ». L'oratore, sempre alteniamente seguito, parla in seguito dello sviluppo dell'organizzazione sindacale, le cui funzioni debbono essere non solo di interesse ma di educazione. Non basta raccogliere adesioni, ma occorre educare le masse: bisogna andare in mezzo ai nrodutlori ed ai lavoratori, e dire le verità fasciste; bisogna essere, degli apostoli in mei- zo a questo popolo italiano che ha dimostralo tutte le qualità di resistenza e di fede per vincere qualunque battaglia. S. E. Turali chiude il suo magnifico discorso con una vibrante esaltazione dell'idea fascista, affermando che di fronte ad essa tutti gli uomini scompaiono. «L'importante è una sola cosa: che la bandiera della nostra fede cammini avanti per le vie del mondo; e se la vittoria di domani dovesse passare sopra di noi, cammini pure senza pietà, purché il Fascismo vinca, purché la Rivoluzione si compia ». Grandi ovazioni salutano la fine del discorso di S. E. Turati. Gli applausi si rinnovano deliranti per alcuni minuti fra il grido altissimo di < Viva il Duce ■, « Viva il Fascismo •. La mostra delle piccole industrie S. E. Turati si è recato poi alla sede del Fascio riavuto dal commissario federale on. Zingali. Nella piazza sottostante si trovava schierata l'imponente massa dei fascisti della città che hanno salutato 11 Segretario del Partito con vibranti alala. S. E. Turati si è recato quindi nei locali dell'ex-convento del Benedettini, ove si trova la sede delia prima Mostra delle piccole industrio, dell'artigianato, e dei prodotti agricoli. Il Segretario del Partito ha tagliato il nastro posto all'ingresso della Mostra, Inaugurando la importante esposizione cui partecipano oltre 500 espositori delle varie pròvtncle della sicilia e della Calabria Il Segretario del Partito ha poi fatto un giro della Mostra compiacendo si vivamente per I risultati consegui ti dal piccoli industriali, dall'artigianato e dagli agricoltori. Recatosi quindi alla sede della palestra ginnastica • Enrico Toti •, S. E. Turati ha tro vato riuniti 170 insegnanti siculo-ca labresl delle scuole rurali non classificate, alle dipendenze dell'organizza zlone del Balilla, dal quali è stato accolto col più vivo entusiasmo. S. E. Turati ha rivolto agli Insegnanti pa role di vivo incoraggiamento a perseverare nella loro nobile opera a favore dello sviluppo fisico della gioventù italiana. Alle ori» 18 s. E. Turati, aceompn ornato ella stazione da tutte le autori tà e acclamato entusiasticamente da una Immensa folla, è partito per Messina. irnaido Italia! in Ulto Adige La visita alle opere del Regime fra le acclamazioni della folla •• Vibranti manifestazioni al Duce e al Regime. Bolzano, 2 mattino. Il dott. Arnaldo Mussolini, accompagnato dal prefetto Marziali, dal podestà, dal presidente del Comitato per I Esposizione, dagli onorevoli Ciarlantini e Chiesa, dalle rappresentanze delle organizzazioni sindacali, oltre che dalle autorità civili e militari delila provincia, ha continuato la visita ai padiglioni delle Mostre delle piccale industrie, enologica e d'arte. L'illustre ospite, che è stato ovunque accolto con vivissime manifestazioni di devozione. Le ptazze e le vie di Bolzano al passaggio del direttore del Popolo il italia e del seguito sono state ravvivate dadle schiette acclamazioni che la folla, accortasi della presenza del gr. uff. Arnaldo Mussolini, ha levato all'indirizzo dell'Italia e del Regime. Alle ore 11, con un lungo corteo di' automobili, il dott. Arnaldo Mussolini e giunto a Cardano, ove sorge la centrale elettrica. Le maestranze, adunate nel grande salone delle dinamo, lo hanno acclamato entusiasticamente. L on. Chiesa ha guidato Arnaldo Mussolini a visitare i locali dea potente impianto idroelettrico. Erano puro presenti li prefetto. S. E. Marziali, e altre personalità. Il gr. uff. Arnaldo Mussolini ha poi risalito la valle lino al bacino di presa, a Ponte Isarco, ove le azionate paratoie hanno funzionato perfettamente. Il corteo delle automobili ha poi proseguito per Ortisei, ove con Imponenti manifestazioni il popolo e i villeggianti hanno attestato profonda fedeltà al Regime. Il dott. Mussolini è poi Intervenuto ad una colazione intima, offerta in suo onore. Il Podestà lo ha ossequiato, dicendosi fiero di potergli recare la espressione dell'attaccamento immutabile per il Duce della intera Vallata. Ha poi preso la parola il Prefetto. S. E. Marziali, che, interrotto da applausi, si è detto orgoglioso di aver potuto presentare all'ospite una Provincia in pieno fervore di opere, sicura interpretazione della volontà dell'amatissimo Capo, S. E. Mussolini S. E. Marziali ha rosi proseguito: • Tujta l'Italia sente la nostra ferie di sentinelle vigilanti al sacri confini della Patria, forte oggi per virtù del genio e della potenza del Duce, nocchiero prezioso, che gli stranieri oggi ci invidiano, ammirati e convinti più che mai dell'azione altissima di giustizia e di civismo del Regime •. Ha terminato, invitando i presenti a levare il pensiero alla Patria e al Re e al Duce. Tra la generale attenzione si è poi levato a parlare 11 dottor Arnaldo Mussolini, il quale si dichiara commosso delle prove avute Ieri e ogci nella magnifica Provincia fascista pulsante di opere romana In osni campo. Dopo avere rivolto un vivo eloprfo a S. E. Marziali e al suoi vari collaboratori, creatori dello spirito fascista, baluardo del Brennero, ha proseguito : ■ Dirfi al Duce che sono entusiasta dello spettacolo offertomi durante il min soLrciorno in questi) Provincia ■. t!nn irrefrenabile ovaz'ona hn accolto le parole di Arnaldo Mussolini, che ha fatto ritorno con le personalità del seemitn a Roteano, accolto dalle Associazioni pntriottlcae con manifestazioni di delirante entusiasmo' per II Duce II errnnd'nff. Mussolini ha passato In rivista In schieramento delio rappresentanze fnitt«ime. e quindi tra rinnovate manifestazioni di omacrgio ha lasciato In città, dopo avere espresso al Prefettn il suo compiacimento per la magnifica potenza della Provincia del Brennero.