Lo «Zeppelin» oggi a Los Angeles?

Lo «Zeppelin» oggi a Los Angeles? Lo «Zeppelin» oggi a Los Angeles? A cavaliere dei due emisferi; il tradimento dell'orologio - Spasmodica attesa americana: un entusiasmo che genera preoccupazioni a bórdo (Per radio dal nostro inviato a bordo del dirigibile) e . ¬ Da bordo del dirigibile, 25. Ore 8. - Nella nolle passammo il 180° yrado, dove il globo si divide fii oriente e occidente, il confine cioè della data, e incomincia un nuovo calcolo dell'ora. Ci vorrà un po' di tempo perchè il mio oroionio ed io ■incominciamo un'altra volta a comprenderci. Sono le 8 e noi registriamo la posizione in 44,40 latitudine nord e 172 longitudine ooesl. Il vento di poppa ci spinge avanti in buona corsa; facciamo 120 chilometri all'ora. Non è più. per noi una cosa nuova di dover farsi strada attraverso fitte zone di nebbia. Abbiamo a bordo passeggeri clandestini; anzi ne abbiamo tutta una banda, che si fa notare in modo estremamente sgradevole. Essi devono essersi infiltrali evidentemente fino da Friedrichsha[en, ma si vanno facendo sempre più sfidanti e insistenti: sono stupide mosche che ci disturbano il sonno. Una notte nella cabina del comando Questa nolle invece di abbaruffarmi con loro ho passalo la notte nella navicella di comando. La navicella di comando gode del resto, in genere, le mie speciali preferenze. Quanto volentieri mi trattengo in qvesto gabine'to magico della tecnica, dal quale vengono dirette le forze die mandano avanti U. nostra meravigliosa nave per l'etere. Il biondo figlio del dottor Echener, Knut Eckener, e il nostro amabile, capitano Lehmann fanno ogni sforzo per spiegare a me, profana e digiuno, i misteriosi meccanismi di questi interruttori, di queste leve, di questi bottoni. Mi è slato perfino concesso di servire per un poco il timone laterale della punta della nave. Il bravo Conte Zeppelin lasciò fare e io fiti per qualche tempo orgoglioso dei chilometri che facevamo in avanti. Ora siamo in. costante comunicazione radio con le stazioni radiotelegrafiche americane. Le segnalazioni meteorologiche ci affittiscono da lutti i lati. Per noi è ora molto più facile trovare la strada, eppure il comando delia nave è oppresso da una lieve preoccupazione. Pare che a Los Angeles dove mai un dirigibile è apparso, l'attesa salga fino al diapason della febbrilitd. Accade, come già prima dell'arrivo a Tokio, quando i nostri dirigenti avevano paura che la massa coti il suo entusiasmo potesse fare male alla nave; e gli americani sono ancora più temibili in questo caso che non i giapponesi, poiché essi hanno la preoccupante obitudine di fan a gara per strappare dei pezzi di ricordo. Terribile pensiero questo che essi finiscano per smontare la nostra nave affinchè eiascuno di essi possa portarne a casa un pezzo per ricordo. 170 chilometri all'ora Ci avviamo con, gigantesca velocità alla costa americana. Anche il motore di riserva è in attività, cosicché ora andiamo avanti con tutti e cinque i motori, ed avanziamo a 160, 170 chilometri all'ora attraverso la nebbia che ci avvolge come ovatta. Ancora circa 1700 miglia marine ci dividono dalla terra ferma americana. La nostra posizione è 159,3 longitudine ovest, e 46,3 latitudine nord. La depressione che passa sopra l'Alaska ci manda U buon vento che ci spinge avanti. Se il vento permane cosi come è, esiste in tale caso, teoricamente almeno, la possibilità di raggiungere in 24 or* la mèta; ma i molti mutamenti di tempo ai quali siamo avvezzi da che siamo in navigazione, ci suggeriscono di non andari in giubilo troppo presto. Ma per quanto cerchiamo di calmare la nostra attesa, siamo lutti insieme pieni di alta fiducia e di gioiosa emozione. E' strano, abbiaino lottato per ore e ore contro un grave pericolo; ma mai la grandezza della nostra impresa ci è stala cosi viva nella coscienza come ora che la maggior parte del riaggio mondiale per via d'aria, non mai finora percorsa, è superata e che la seconda metà e quasi aliai fine. £a tensione con, la qua- |.njì\iDivp n à i n r a é , a . i . i e i i i a a e r ; a - |ie ci dirigiamo verso il Continente .nuovo, trova corrispondenza anche jrfa parte del continente stesso. E' ad-' ìdìritlura un mucchio di telegrammi \chc ci salutano. Il Sindaco di San iDiego, le stazioni di Marina, la /lolita commerciale, tulli ci invitano cor-, dialmenle. Innumerevoli persone private ci fanno sapere, quanto gioisca-] no per il nostro arrivo, e quali sonai tutti i loro vari desideri. Ora è uni inventore tedesco che annunzia ali dottor Eckener la consegna di unai sua favolosa invenzione ; un uomo^ probabilmente che attende dall'appa-, rizione del Conte Zeppelin una svol-\ la del suo destino. Ore 14. — Se ci riuscirà di com picee la traversala dell'Oceano Pa cifico, e per giunta nel tratto Tokio-: San Francisco, in 72 ore, avremo dato all'America la « sensazione. >, che essa si attende da noi. Ci dicono questa aspettativa sempre più tempestosamente tutti i telegrammi che ci piovono e ci turbinano intorno] dalla costa. Perfino Hollywood ci fa', offrire il suo saluto a mezzo di Lubilsch. Fra i gratulanti si trova anche il Presidente della grande Associazione americana della radio, il quale esprime ai nostri ufficiali radiotelegrafisti di bordo la sua entusiastica ammirazione per l'espinplare lavoro da loro compiuto. Del resto da Los Angeles tutto il mondo della radio apprenderà qualche cosa da noi: il dottor Eckener farà colà alla radio una conferenza ai un quarto d'ora, per mela in inglese e per metà in tedesco. Il doli. Eckener è stalo durante tutto il viaggio indisposto per un disturbo allo stomaco e il suo stalo si e venuto ora migliorando. In America si sarebbe lieti di vederci arrivare a San Francisco la sera in ora Intona perchè la gente che ci attende possa godersi lo spettacolo del Conte Zeppelin e noi possiamo dopo continuare per atterrare al mattino a. Los Angeles. La nostra posizione attualmente è di 152,20 longitudine, ovest e 44,10 latitudine nord. Se non subentra, in seguito ad una depressone, che è al nord, un peggioramento del tempo, è forse probabile che noi possiamo adempiere a tulli questi desideri. Forse potremo raggiungere questa sera stessa alle sette la costa nelle vicinanze di San Francisco. Incrocieremo sulla città e la notte stessa proseguiremo anzittulto per San Diego per far una visita alla stazione di mare prima di atterrare a Los Angeles. Max Geisenheyner CopvrlRlit by « Frankfurter Zeltung » and King Featirtes Corop. New York. Copyright per l'Italia della «Stampa" ositi riproduzione, anche parziale, assolulamenio vietata. Risposte di un pittore russo all'invito di tornare in patria Parigi, 26 mattino. Si ha da Helsingford che è stato colà festeggialo di recente il giubileo del sessantesimo anniversario dell'attività artistica del pittore russo «epine il quale dopo la "rivoluzione si è fissata la sua residenza in Finlàndia, Tra le migliaia di lettere e di telegrammi che e^li ha ricevuto in tale circostanza vi era un indirizzo di teliciiazioni di un gruppo di pittOTi della Russia dei Soviet Urinato dal suoi camerati e da un noro pittore di Leningrado, Stcrnberg. Due anni fa quest'ultimo si era recato in Finlandia per vedere Repine e per convincerlo di tornare nella Russia sovlettista ma il venerando artista il quale ha ora 85 anni aveva bruscamente congedato lo Sternberg. E gli scrisse : « Vi rimando le vostre felicitazioni nonché la vostra sensazionale scoperta secondo la quale io avrei ora una Drande patria la quale si costruisce una nuova vita straordinaria per la beltà e il suo ardue. Io ritengo che tuttociò debba appartenere 60lo a voi e vi felicito di questa buffonata di cu) noi ne abbiamo abbastanza. Mai queste vostre mensogne ci hanno toccato ne mi scuso per il primo brusco ricevimento ehe vi ho fatto. Gli uomini che calpestano le leggi fondamentali della vita e che fanno del saccheggio la principale loro attività non mi sembrano uomini degni di rispetto, pmgt

Persone citate: Knut Eckener, Lehmann, Max Geisenheyner, Sternberg