Snowden incita la Germania ala resistenza

Snowden incita la Germania ala resistenza La Conferenza dell'A.j a, Snowden incita la Germania ala resistenza L La logica laburista: solo l'Italia e la Francia debbono ridurre le loro quote - La seduta , delle sei Potenze rinviata - Il rifiuto preventivo del Cancelliere ad un progetto di intesa (Dal nostro inviato speciale) L'Ala, 23 notte. La seduta delle sei Potenze invitanti è stata rinviata di ventiquattro ore; ormai si è certi che la cosi detta Conferenza delVAja avrà una appendice più o meno breve nell'altra settimana. Ogni giorno è critico, ogni giorno siamo al momento decisivo che viene sempre rimandato aspettando che il tempo porti consiglio. La giornata di oggi si è inizia: ta con una riunione a quattro {Italia, Francia, Inghilterra e Giappone); dopo una mezz'ora sono arrivati i delegati tedeschi; quando questi sono partiti è continuata la riunione, a quattro. Nel pomeriggio ha avuto luogo una lunga riunione a cinque (i quattro e la Germania); alle sei è terminala per dar modo ai delegati di andarsi a vestire e partecipare al gran pranzo di Corte offerto dalla Regina Guglielmina; ma alle 11 di notte ce li ritroviamo 'di nuovo nella sala del Binnenhof. I tec^schi è la scadenza del 1° settembre Non si perde tempo, ma nemmeno si conclude. Stresemann avrebbe ■fatto delle riserve sul diritto del suo Paese alle centinaia di jnilioni che Tetterebbero per l'ormai noto accavallamento del Piano Dawes col Piano Young. Loucheur gli ha risposto dimostrando che tale pretesa tedesca non ha fondamento. La Germania non avrebbe ostentato un'assoluta intransigenza; anche per le riparazioni in natura essa apparirebbe condiscendente. La verità è che Stresemann, soprattutto per motivi di prestigio, HUferding per ragioni di bilancio, il cui preventivo è stato computato tenendo presente il Piano Young, temono la scadenza del primo settembre. 1 delegali delle quattro Potenze creditrici hanno anche esaminato la ulteriore possibilità di soddisfare la richiesta inglese 'dei 48 milioni di marchi-òro.'Nuovi passi innanzi sono siati compiuti; si assicura che si è arrivali a racco gliere trenta milioni. Qualcuno afferma che mancano solo sette milioni. Tali aumenti, onde dissipare qualsiasi equivoco, sono fatti principalmente rendendo più ampiamente disponibile la quota destinata alle piccole Potenze. Una pegiudiziale di Snowden Questi negoziati sono lenti, fatico sissimi; ognuno, e innanzi tutto i te deschi, avanzando qualche concessione l'ha controbilanciata chieden do dei compensi: « sembrano delle contestazioni in una bottega, dove si sono radunati parecchi Shylock », ha detto un diplomatico. Però biso gna aggiungere questa precisazione che il vero, l'autentico Shylock fuori delle adunanze, attende che gli si facciano conoscere i risultati, si mostra sdegnoso, rifiuta i compromessi: Snowden. Jaspar, che fa le funzioni di Mercurio, si è recalo ancora oggi a metterlo al corrente delle trattative, a prospettargli le basi di un'intesa a cui probabilmente aderirebbero i cinque Stati: il Cancelliere dello Sacchiere ha ritenuo inaccettabili le proposte. Si sono quindi recati a rendergli omaggio i ministri tedeschi HUferding e Curtius. Snowden ha detto loro che non accetterebbe mai delle proposta che aggravassero in qualsiasi maniera le condizioni economiche e finanziarie della Germania; sono l'Italia e la Francia che debbono compiere dei tagli sulle loro annualità. I suoi portavoce affermano, del resto, la stessa cosa : vi i una ragione di principio cìie l'In ghilterra vuol fare assolutamente trionfare, oltre a ottenere il cento per cento delle sue richieste: la restituzione dell' indebita appropriazione delle riparazioni spettanti alla Gran Bretagna. Nè la Germania nè le piccole Potenze c'entrano affatto Per esse deve valere il Piano Young quale è stato, compilato. Una sistemazione provvisoria? 71 dilemma da noi ieri indicato rimane ancora insoluto. Ma è naturale che più si prolunga questa in certezza, più sorgano delie preoccupazioni e più si agevoli il diffondersi di un'atmosfera di depressione. Stasera si parlavja. della possibilità die la Conferenza possa concludere questa sua prima fase con una risoluzione di questo genere : all'Inghilterra verrebbe riconosciuto il diritto di avere il 22 per cento dell'annualità del Piano Young, si stabilirebbero poi le modalità, le possibilità per trovare dentro e fuori il Piano Young le somme necessarie per au mcntnrc la quota britannica. La questione tirila quota incondizionati: rimarrebbe anch'essa sospesa; il regime delle prestazioni in natura verrebbe modificato in senso notevolmente favorevole igli interessi inglesi. Questa specie di generale proviao.'ium fra *. creditori sarebbe esteso al debitore, sia per quanto concerne iftpplicazjone provvisoria del no Young, che per l'inizio dell'evacuazione renana a compiersi gradualmente e lentamente. Noi fummo forse i primi ad esporre delle riserve sulla tattica di trattative condotte in modo da dar l'impressione che qui, all'Aia, non ci fosse altro da fare che andare incontro alle richieste inglesi formulate con un'asprezza inconsueta nei normali rapporti diplomatici. Sappiamo bene che nessuna delle pregiudiziali fondamentali è stata compromessa; ma tali direttive ormai debbono aver dato lutto quello che potevano dare, e bisogna virare fortemente perchè la mossa tattica non pregiudichi la posizione strategica. Tutte le concessioni umanamente possibili sono state compiute; non si possono fare degli altri passi ìnnan zi perche si corre il pericolo di non partecipare più a un negoziato, bensì di fare atto di capitolazione. Nella vita politica in genere, in quella internazionale in specie, non si può tenere fronte a chi si trincera in un'intransigenza assoluta e dietro questioni di principio che con altre affermazioni di principio e con al trettanta intransigenza. I pericoli di una cambiale in bianco Ogni giorno più si ha la sensazione che all'Aja la partita ha soprattutto un carattere politico. Le cifre perdono il loro rigore perchè, in fondo, sono quasi insignificanti nel quadro delle economie nazionali. E' il laburismo che vuole ottenere un successo solo per motivi di prestigio interno; è l'Inghilterra che vuole un'affermazione eclatante per mostrare da una parte all'America che essa ha l'Europa alle sue ginocchia, per provare, dall'altra, ai vari Stati europei che non c'è altra via per loro che gravitare come dei vassalli nell'orbita britannica. Consideriamo un momento l'ipotesi, sopra formulata, di firmare qui all'Aja una cambiale in cui si riconosca che l'Inghilterra ha diritto al 22 per cento, nelle annualità condizionali e incóndiztànali del Piano Young. Questo sarebbe il documento che gl'inglesi cercano, per sviluppare i loro piani di prossima attuazione. Non costi luirebbe esso un mezzo formidabile di pressione per indurre la Francia e l'Italia ad accettare un progetto di riduzione di armamenti navali che cristallizzerebbe l'attuale posizione di predominio degli Imperi an glo-sassoni nel mondo, dell'lnghìl terra in particolare nel Mediterra neo e nel Mare del Nord? Non è for se di MacDonald il desiderio, pub blìcamente manifestato, di comincia re la revisione di Versailles riagi tondo i problemi minoritari? Invece di lasciare questa cambiale in bianco nella mani dell'Inghilterra, sarebbe allora preferibile pagare. Ma qualche altra iniziativa sarebbe an cora preferibile: quella di comincia re a considerare, in senso positivo un diverso orientamento politico ed economico che^ abbia autonomìa, indipendenza, autorità, libertà, rispet lo alla volontà autocratica e assolu Usta dei laburisti britannici. Alfredo Signoretti. Il malumore in Francia aumenti Parigi, 23, notte. In attesa delle decisioni previste per domani o per lunedi al più tardi, giornali si limitano a pochi commenti ispirati a parecchio malumore. Il Journal des Vébats, francamente disgustato dall'andamento della Conferenza, scrive : « Sino in fondo Snowden sarà riuscito ad avere una posizione dominante. Fino dal primo giorno egli ha picchiato il pugno sul tavolo e ha assunto un atteggiamento minaccioso. I suoi interlocutori si sono mostrati spaventati. Certamente essi avrebbero avuto torto di rompere: non si trattava di questo. Ma si trattava, dal momento che la discussione prendeva subito la forma di una lotta, di combattere ad armi uguali. Si poteva mostrare agli inglesi che si era disposti a vedere se vi era mezzo di dare loro certe soddisfazioni; ma bisognava nel tempo stesso rispondere loro non sullo stesso tono — poiché non era necessario di essere volgari — ma con accento abbastanza chiaro, per far capire che non si ammettevano esigenze presentate sotto forma di ultimatum. Le cose si sarebbero svolte senza dubbio assai meglio, se Snowden avesse avuto subito la sensazione che i suol procedimenti di Intimidazione non erano tali da impressionare i suoi interlocutori. Si può essere sicuri che, invece, egli ha avuto la convinzione che la sua brutalità gli conferiva tuia grande superioriià su degli uomini che egli terrorizzava, ed LI suo orgoglio si è accresciuto al rumore delle acclamazioni dei suoi compatrioti entusiasmati di questo Palmerston o di questo Dlsraeli laburista, davanti al quale l'Europa tremava. 11 pericolo di una rottitira ci sembra essere stato causato sovrattulio dagli errori di tattica e dt metodo commessi all'inizio stesso della Confe renza. Esso non si è attenuato che al pia fine della scorsa settimana, quando Snowden si 6 urlato contro una certa resistenza, e che ha accettato di esaminare le offerte fatte ripiegando davanti alla eventualità di un nuovo aito clamoroso ». Il Temps preferisce, anziché abban donarsi a recriminazioni ormai vane mettere in rilievo la concorde buona volontà dei .quattro» e concluderne che se Snowden dovesse opporre nuovi rifiuti alle concessioni importanza. stme che gii sono state fatte, la sua responsaib:'ità sarebbe grave: ■ La Francia, l'Italia, il Belgio e 11 lappone — scrive — volendo evitare I>erllno l'apparenza di un errore di attica, si sono spinti Ano all'estremo mite dello spirilo di conciliazione. Coi loro sacrifici, coi loro sforzi per rovare la base di un accordo nella cornice del progetto di regolamento eaborato dagli esperti del comitato Young, essi sono riusciti, insomma, al assiemare all'Inghilterra sostanziali soddisfazioni. Snowden dovrà dire tra breve se consente a tale prezzo a non piti ostacolare la politica di liquidazione della guerra o se kiitransigerote flo all'estremo non esiti a fare assumere all'Inghilterra la responsabilità di uno scacco che avrebbe ripercussioni profonde su tutta la situazione internazionale >. Il giornale si rallegra In ogni caso del mantenuto accordo tra le Delegazioni dei creditori continentali. C. P. 'atto d'accusa a Stresemann 11 fallimento della politica d'intesa con la Francia e la crisi del Gabinetto Berlino, 23, notte. La stura è ormai data, e la questione della permanenza o meno al Governo degli uomini che attualmente dominano la Germania è una questione che si può considerare po sta sulla base, che si fa già passare per accertata, del fallimento della politica d'intesa, da un lato, e della rrimediabile degenerazione della politica sociale di assicurazioni, dal altro. In via di fatto, l'atto d'accusa contro Stresemann, atto d'accusa che investe tutti la politica d'intesa con la Francia con cui il ministro si è da anni ormai identificato, trova appiglio anche nell'ut lima iniziativa di Stresemann, per quanto rifiutata dagli Alleati, di chiedere che dal primo settembre prossimo la Germania cominci sen z'altro a pagare le sue rate secondo il Piano Young. Se — cosi si argomenta contro la diplomazia del signor Stresemann — avete chiesto questo, allora avete con ciò scoperto le vostre carte e per l'avvenire vi siete tagliata la via a far valere la vostra accettazione del Piano- Young per ottenere lo sgombro, poiché ave te dimostrato che del Piano Young non potete fare a «nono. Più ancora questi attacchi ven gono diretti contro il ministro delle Finanze, Hilferding, il quale, quanto pare, ha già ufficialmente scontato nei bilanci, come fossero in atto, le annualità 'Young, fornendo cosi una prova novella che la Germania ha considerato fin dal principio della Conferenza dell'Aja come accettato il Piano Young, togliendo di mano, quindi, preventivamente un'arma alla delegazione stessa alla Conferenza. ♦» Verso la orisi Per gli errori combinati di questa politica che va sotto il binomio Stresemann-Hilferding, si corre al fallimento diplomatico della delegazione tedesca all'Aja, fallimento che degnamente chiuderebbe l'altro, più generale e più complessivo, quello cioè della politica d'intesa. A quest'ultimo ha pensato abbondantemente il signor Briand. Su queste basi la questione della crisi del Gabinetto- Mùller-Stresemann-Hilferding-Wirth è posta; posta, evidentemente, nei giornali e negli ambienti di destra, ma mostra di estendersi un po' da per tutto e, escluso il Vorwaerts e la stampa democratica di Ulstein, si può dire che ormai il Gabinetto tedesco non trova più difensori, Fino a ieri, la questione posta dalla destra trovava subito un arre, sto sulla via dei partiti per quanto riguarda il Centro, la cui attitudine si dimostrava incerta e indecisa. Ma oggi ecco la Germania, la quale critica l'iniziativa di Stresemann, perchè esso ha messo in primo piano soltanto la questione finanziaria, dimenticando la premessa politica dolio sgombro, di modo che gli Alleati hanno subito approfittato della confessione tedesca che la Germania non può fare a meno del Piano Young e non sa come fare dopo il primo settembre, tradendo cosi la vera situazione tedesca dando agli Alleati un'arma per far capitolare politicamente il Paese. Hilferding oomplioa di Stresemann E cosi il giornale continua: « Occorre rilevare energicamente che di questa situazione catastrofica complice con Stresemann anche il mi nlstro delle Finanze Hilferding 11 quale ha considerato come un fatto compiuto la minor spesa del Piano Young. disarmando cosi la delega zlone tedesca. La richièsta di Strese mann di applicazione del Plano Young senza esplicitamente menzio nare lo sgombro toglie di mano ogni possibilità dello sgombro stesso come compenso all'accettazione del Plano Young ». La Germania esplicitamente non trae le conseguenze parlamentari di questa situazione, ma on altro organo del centro, il Deutscher, organo dell'ala sinistra del partito cioè della Confederazione cristiana che fa capo al signor Stegerwald attuale ministro delle comunica zioni, ha un ben più esplicito arti colo che desta molta impressione anche per ' rapporti notissimi che il giornale ha col ministro in ca rica. L'articolo nota che la politica tedesca, che già da alcuni anni si avvicinava al signor Briand e mirava all'Intesa e all'avvicinamento tra la Germania e la Francia,' è da considerare completamente naufra gala. Anche gli intesisti più ciechi debbono ormai aprire gli occhi Oggi — dice il giornale — si può constatare in Germania un fronte unico nella convinzione che questa politica di intesa è senza alcuna utilità e senza alcuna speranza di arrivare ad alcun successo. Quello che la Germania ha finora pagato per tale politica non si può più contare, ma il peggio è che di questi anni, per la Germania perduti, la Francia ha aoprofittato per allargare e consoli lare la sua egemonia in Europa. Anche dal punto di vista interno quosta politica, « monomane » — così ila definisce il giornale — ha finito per provocare serie conseguenze, fra cui quella del « blocco Hugenberg » dei partiti di destra con tutto il fallimento che esso rappresenta per le istituzioni. E l'articolo conclude: Uomini nuovi por una nuova politica « E" dunque niente altro che una cosa naturale se adesso 11 pubblico e la stampa si domandane che cosa dovremo fare di questi uomini di Stato tedeschi che hanno seguito questa otta e che hanno giocato tutto su Un'unica carta. Possono essi ormai, topo tanti anni, e hanno la capacità di cambiare rotta? Dopo tutto quello che all'Aja è successo, non si puu più dubitare che la politica europea sia arrivata a una svolta. Sarebbe bene che altri uomini e altri capi ci guidassero nella rotta nuova che dovrà essere d'ora in poi seguita •. Questo articolo del Dcutscher è vi. vamente commentato e desta profonda sensazione. « Esso lascia intravvedere — nota la lìocrsen Zitung — che il Centro medita di negare alla politica di intesa di Stresemann la sua ulteriore adesione >. E il giornale per conto suo fa anch'esso i suoi attacchi all'azione del Governo. ■ Purtroppo — dice — le ulteriori Informazioni dall'Aja fanno prevedere che Stresemann sia per compiere l'estrema capitolazione di stanchezza dinanzi al fronte dei creditori. La responsabilità e le conseguenze politiche interne di tale capitolazione dovrà sopportarle egli stesso ». E la Deutsche Allgemeine Zeitung, parlando delle richieste finanziarie che si fanno alla Germania, dice che il Governo tedesco deve respingere tutte queste pretese senza nemmeno prenderle ir considerazione. « Se esso cosi non si conduce, il Governo terlpsco si sarà da sè' stesso, coll'amir.hpvule aiuto del signor Briand, suicidato. Gli uomini responsabili tedeschi non si illudano. SI tratta per essi, sia politicamente che personalmente, di cose e di ore decisive ». Un telegramma dei nazionalisti a Stresemann Intanto il blocco di Hugenberg, l'unione, cioè, dei partiti di destra compresi gli « ©Imi d'acciaio », che il capo dei tedesco-nazionali è riu¬ scito a costituire negli ultimi mesi contro il Piano Young e per il plebiscito ami versagliela, si ringalluzzisce e ha ora diretto un telegramma al signor Stresemann, firmato da Hugenberg e dal capo degli « elmi d'acciaio », Seldte, in cui, dopo una critica contro la politica d'intesa, riprende la sua lesi della inaccettabilità del Piano Young e rinfaccia al ministro il fatto che egli si sforza di salvarlo, esponendo cosi la politica tedesca allo scherno dol mondo. La politica tedesca, conclude il telegramma, non può essere legata per l'avvenire ai risultati di una tale politica, tanto più che il mondo sa che il vero e sano popolo tedosco non sta dietro di essa. Indubbiamente le destre hugenberghiane sentono che la situazione interna che si sprigiona daU'Aja, non meno che quella che si forma sul fallimento della politica sociale delle assicurazioni, sono tanti terni al lotto per esse, e che di tutto questo disastro esse sono le beneficiarie. « Non sa la delegazione tedesca — ammonisce la Deutsche Allge meine Zeitung — che se tssa cederà, migliaia o migliaia di tedeschi sa ranno cacciati nelle braccia del pie biscito Hugenberg? ». G. P.