Agricoltura e bonifiche

Agricoltura e bonifiche Agricoltura e bonifiche Il problema della bonifica in un'intervista con l'on. Serpìeri Roma 22 notte pRoma, 22, notte. Ha chiuso da poche settimane la fase della sua attività il Comitato interministeriale per le trasformazioni fondiarie, riordinato nella stia compost- zlone cou un decreto in data lì giu- gno, recentemente pubblicato. Dopo la legge Mussolini sulla bonifica integrale, I compiti del Comitato diventano ben altrimenti importanti, e la sua opera dovrà acquistare un ritmo di maprKiore intensità. Illustrando i compiti specifici del Gomitato nel suo nuovo ordinamento, il presidente on. Serpieri, in una intervista col Giornale d'Italia rileva la vasta portata della legge Mussolini. t Sono già classificati e delimitati — egli ha detto tra l'altro — dopo un delicato lavoro di indagine sopra luogo, nel quale hanno dato validissimo contributo al Comitato i funzionari tecnici dei Ministeri dell'Economia N'azionale e dei Lavori Pubblici, dei Provveditorati alle opere pubbliche, degli Uffici del Genio Civile, delle Cat- te(fre ambulanti di agricoltura e della Miilizia forestale, 23 comprensori, che hanno una superfìcie totale di 1.200.0tKi ettari. Alcuni altri furono pure proposti, e il Governo dovrà decidere della loro classificazione, cui seguirà la delimitazione. Credo che in complesso si sia non molto lontani dai 2 milioni di ettari; già un programma imponente di opere. Dei 23 comprensori classificati. ? soli sono nell'Italia Settentrto- naie, altri i in quella Centrale, tutti gli altri nel Mezzogiorno e nelle I.-ole. Ouando saremo giunti alla meta sarà veramente un'opera grande e degna di Roma •. Richiesto se 1 proprietari saranno liberi di eseguire o non eseguire le opere, l'on. Serpieri ha detto: ■ Non è che i proprietari siano liberi di eseguire o non eseguire le opere. La trasformazione, classificato il comprensorio, è obbligatoria. Il Consorzio ha un determinato limite di tempo per costituirsi, progettare le opere e chiederne la esecuzione in concessione. Altrimenti ciò può essere fatto da altra persona giuridica o fìsica, che abbia o si impegni di acquistare per via di espropriazione la proprietà di una parte notevole dei terreni ded comprensorio. E' questa appunto la particolare posizione giuridica nella quale va a trovarsi la proprietà fondiaria nel comprensori classificati ed è anche la garanzia che tutte le opere di interesse comune a più fondi saranno eseguite. » Ritengo certo che in tutti 1 comprensori, anche per l'azione di propulsione e di assistenza esercitata dalla Confederazione degli agricoltori e dai Consorzi di bonifica agiranno 1 Consorzi di proprietari. Già. infatti, essi si sono costituiti nel maggior numero dei comprensori classificati; già in molli di essi si è alla fase di preparazione delle opere. « Nessuno può dire con precisione a quanti miliardi ammonteranno i finanziamenti delle opere finché non vi siano i progetti. Ritengo difficile che si possa completare la trasformazione del milione e duecento mila ettari finora classificati con un Investimento nella terra di meno di 1?. miliardi. Una parte, anch'essa finora imprecisabile, è a carico dello Stato, ma probabilmente più della pietà sarà a carico della proprietà fondiaria. Questo è l'aspetto forse più grave del problema. Non ci debbono essere preoccupazioni, assicura l'on. Serpieri, quanto ala disponibilità finanziarla. Ma resta, ebe se il credito verrà largamente in aiuto dei proprietari, si tratterà solo di un aiuto. Non si attuano grandi imprese di trasformazioni fondiarie basandosi solo sul credito. Capitali ingenti dovranno avere nella terra anche un'altra fonna; molta terra muterà volontariamente di proprietario. Non avvie ne una profonda rivoluzione fondiaria senza un parallelo più o meno vasto trasferimento di proprietà. Sarà veramente una rivoluzione del regime fondiario, e se in altri paesi dopo la guerra ciò è avvenuto in forma violenta, con vaste perturbazioni e danni pubblici e privati, il Fascismo anche in questo campo, come in quello politico, opera un rivolgimento graduale di più sicuri risultati e non meno profondi. Certo solo una volontà ed una mente come quella del Duce possono così conciliare termini che sembrano talora inconciliabili » a i o i o , o . 2; aCategorico invito del sen. Marozzi all'on. Alfieri per la cooperative agricola Roma, 22, notte. All'articolo che l'on. Alfieri, Presi dente dell'Ente Nazionale per la eoo perazione, ha pubblicato recentemente nel Corriere della Sera circa le cooperative di produttori agricoli, le quali — affermava egli — «non devono essere più pseudo cooperative in mano di speculatori o strumenti di asservimento dei piccoli ai grandi agricoltori», il senatore Antonio Marozzi, Presidente del consiglio superiore tecnico della Confederazione degli agricoltori, replica buI Popolo di Roma, invitando l'on. Alfieri a mettere i punti sugli i. Dice fra l'altro il senatore Marozzi: «Precisi, dica quali delle «nostre» cooperative sono pseudo cooperative, quali sono in mano a speculatori, quali sono strumento di asservimento dei piccoli ai grandi agricoltori. Faccia i nomi ben chiaramente; dica senza possibilità di equivoco quali accuse circostanziate può fare. «Così chi è accusato potrà difendersi e se l'accusa risulterà fondata, gli indegni saranno messi al bando. «t?f peli non fa questo — conclude il Marozzi - avremo il diritto di dire che il surriportato periodo del suo articolo sul Corriere della Sera è una insinuazione tendenziosa per valorizzare una tesi, o è uno sfogo del Presidente dell'Ente della cooperazione, che non ama le cooperative dei produttori agricoli, che erano utili, sane e prosperose prima che l'Ente sorgesse, e che continuano ad essere utili, sane e prospere senza bisogno di aiuti trrrzddLmgdzggglpcnmdptidminsnnrzdd Il patto nazisnale per il taglio del riso Roma, 22, notte. Al Ministero delle Corporazioni è stato raggiunto l'accordo fra la Confederazione dei Sindacati degli agricoltori e la Confederazione dell'agricoltura per l'applicazione del con,ratto nazionale per i lavoratori forestieri addetti al taglio de! riso delle Provincie di Pavia. Milano, Novara' e Vercelli. L'accordo raggiunto verte particolarmente sulle tariffe, sui minimi di paga, sull'obbligo di tenuta del libretto di lavoro. Come è noto, finora un contratto nazionale per i lavoratori addetti al taglio del riso e alle operazioni susseguenti, non era mai stato stipulato. Vigevano soltanto dei contratti nazionali, i quali da provincia a provincia presentavano spesso delie ditferenze cosi notevoli che non trovavano aleu na giustificazione nelle condizioni de. mercato del lavoro. La Confederazione dei Sindacati fascisti, pertanto, voile proporre la stipulazione di un con tratto nazionale che formasse anche in questo campo del lavoro e della prò duzlune, quell'unità e quel coordinamento che il Fascismo ha instaurato in ogni settore della vita sociale. Le trattative furono iniziate a Milano e portarono all'accordo *u numeroso clausole, soprattutto di carattere ge nerale, mentre su di altre una intesa non fu possibile, onde la necessità di rimettersi ad una ulteriore negoziazione sotto le direttive del Ministero delle Corporazioni. Con Ja seduta odierna l'accordo è stato completalo t i rappresentanti delle due parti, on Luigi Razza e cav. Andrea Marnalieo, per i Sindacati, come Zappi-Recordati per gli agricoltori, hanno sottoscritto lì nuovo patto nazionale ebe apporta notevoli miglioramenti alile condizioni dei lavoratori forestieri che si raccolgono nella zona risicola per il taglio del riso. Collocamento e tariffe Per quanto riguarda 11 collocamento, il nuovo patto stabilisce che la disciplina del collocamento sarà fatta secondo le stesse condizioni e modalità concordate e praticate per 1 lavoratori addetti alla monda, cioè attraverso l'Ufficio Nazionale, con sede in.Milano. In merito alle tariffe da applicarsi, si è colmato U divario esistente fra la Provincia di Milano e quelle di Novara, Pavia ° Vercelli. E' noto infatti che la tariffe di Milano, per un equivoco in cui si incorse durante la stipulazione del contratto provinciale, erano leggermente più basse che non altrove, il che creava una sperequazione in danno dei contadini che si recavano a lavovare nel Milanese, e rendeva diffìcile l'opera del collocamento, ri nuovo contratto, correggendo questa situazione, porta appunto le tariffe di Milano al livello di quelle delle altaie Provincie. Si è inoltiv stabilito il minimo di durata di lavoro per le varie categorie nella misura seguente: Provincie di Novara e Vercelli: l.a categoria, giorni 18; 2.a categoria, giorni 25; 3.a categoria giorni 23 Provincie di Milano e PavU : l.a categoria, giorni 15; 2.a categoria, giorni 17; 3.a categoria, giorni 20. Il lavoro straordinario e a percentuale E' stato stabilito un trattamento unico per tutte e quattro le Provincie per il lavoro straordinario. La percentuale di aumento sarà del 25 per cento, per il lavoro straordinario uei giorni feriali, e del 40 per cento per il lavoro straordinario nei giorni festivi SI è convenuto che potranno apportarsi riduzioni sulle tariffe normali per i lavoratori che abbiano superato il 65,o anno di età, ma tali riduzioni non potranno eccedere la misura del 30 per cento. Nelle Provincie di Novara, Pavia, Milano sarà ammesso lavoro a percentuale, ma in questo caso l'agricoltore dovrà garantire al lavoratore un guadagno minimo pari al minimo del le giornate impegnative alla tariffa ordinaria. E' stato infine chiarito che la gestione della cucina dovrà essere fatta direttamente dall'agricoltore, In maniera che venga a cessare la spe ovulazione perpetrata ai danni dei la voratori, negli anni passati, dai capi squadra. L'accordo varrà naturalmente per la prossima campagna. msinprsilqdqslecssneficItziddvprvfqsPqblcgbvdftarntodInquadramento e contratto di lavoro dei medi! agricoltori dell'Alessandrino Alessandria, 22 notte Convocati dal segretario generale drll'Unio.ie provinciale dei Sindacati dell'agricoltura, si sono riuniti il signor (ìiavarini, vice-segretario generale, i capi-zona Benevolo, Ferraris, Malfettani, Thea, Tirelli e l'amministrato re Dellerba. 11 rag. Pietrasanta riferi al camerati sulla riunione dei segretari provinciali, tenuta a Roma dal presidente della Confederazione, on. Razza, e sull'applicazione della convenzione nazionale, stipulata colla Confederazione degli agricoltori per l'inquadramento dei piccoli proprietari ed affittuari. Egli in proposito, porto a conoscenza le norme relative alla convenzione, sia per l'inquadramento delle categorie, che per la nomina del rappresentanti Nel prossimo settembre, chiusa la Mo stra agricola provinciale, saranno riprese le trattative, ora già a buon punto. Il relatore parlò, poi, degli uffici di collocamento e della istituenda cassa malattia, dando lettura dello schema di statuto, preparato dalla presidenza della Confederazione. Lo slatuto, con lievi modifiche, e stato quindi approvato. Sulla situazione contrattuale, la discussione fu animata. Prossimamente saranno presentati alla Federazione degli agricoltori gli schemi del contratti provinet'ili di mezzadria, del salariati e degli avventizi!. Il segretario generale assicurò i presenti che lo schema di contratto di mezzadria o pronto, come sono state preparate le modifiche ai contratti, attualmente in vigore, per 1 salariati e gli avventizil. htSGscdnsdpdfll