I Soviet chiedono alla Cina il disarmo delle guardie bianche

I Soviet chiedono alla Cina il disarmo delle guardie bianche I Soviet chiedono alla Cina il disarmo delle guardie bianche (Per telegrafo dal nostro corrispondente) Mosca, 20 notte. L'opinione pubblica è sotto l'impressione degli ultimi avvenimenti. Alla frontiera cinese il cannone ha tuonato; i primi morti hanno arrossalo di sangue la terra russa. Nessuno dubita che il Governo sovietico farà ogni sforzo per evitare la guerra; tutti temono che possa esservi trascinalo. Mosca, difatti, ha dichiarato più volte che non attaccherà, ma che è pronta a difendersi energicamente. Lo ha ribadilo oggi nella «nota» che Karakan ha trasmesso ai Governi di Nanchino e di Mukden per il tramite dell'Ambasciata germanica. La «nota» smentisce le notizie di onte cinese su pretesi attacchi di ruppe sovietiche; cita sci casi di sconfinamento da parte di truppe cinesi e tre casi di attacchi contro batimenti sovietici in navigazione sul'Amur, verificatisi tutti nel corso di un mese ed aggiunge che lo sconflnamento di truppe rosse in territoio cinese si è verificato soltanto in eguito agli attacchi operati da truppe cinesi e da guardie bianche. Il Commissario per gli Affari Esteri agiunge che, pur prendendo tutte le misure necessaria per impedire sconfinamenti di truppe rosse, il Governo sovietico ritiene che le autorità inesi debbano procedere al disarmo delle bande di guardie bianche ed mpedire qualsiasi sconfinamento da parte di truppe cinesi. La «nota» onclude dichiarando che, in mananza di opportuni provvedimenti, a responsabilità di eventuali ulteiori complicazioni cadrà sulle auorità di Nanchino e di Mukden. Il documento, pubblicato nel pomeiggio dai giornali, ha suscitato unaimi consensi : tale approvazione iafferma e dimostra la gravità dei eiicoli ai quali si può andare inontro da un momento all'altro. Si dice che il numero dei caduti ello scontro del 17 scorso sia piuttoto rilevante. La mancanza di notiie ufficiali accende le fantasie e l'inignazione non ha soste, che, dounque, nei comizi o negli assembramenti, non si parla di altro che di endicare il sangue degli operai e ei contadini, gli eroici soldati che ono morti per difendere il sacro suoo della patria. Da notizie provenienti da Karbin i apprende che ha avuto luogo in uella città il congresso dei capi dela uGuardia bianca», al quale hanno artecipalo i generali Nazaroff e Doenko, il colonnello Emelin e altri fficiali che si dicono delegati dalle ingole regioni della Russia. Certo U perìcolo maggiore è costi- tuito dalle bande bianche, appoggia- te da nuclei di truppe cinesi. Ncssu- no garantisce che nei prossimi gior-ni non si ripetano gli attacchi del 17scorso e che incidenti anche più gravi e più sanguinosi non possano ve riflcarsi. Il Governo sovietico, oltre'.all'azicne diplomatica diretta a scon-':giurarc complicazioni, continua a' prendere misure di difesa. Oggi la potente organizzazione Osaviakhin lancia un appello a tutti i lavoratori perchè venga intensificata l'opera di, preparazione militare, specialmenle\la Istruzione di to.nks e di aeropla-^ni. Esorta gli operai a stringersi isempre più intorno all'OsHviakhin\e di concentrare tutta l'attenzione\verso l'Armala rossa che si prepara\a combattere e a vincere. \La delegazione operaia che si era recata a visitare l'Annata rossa del-\l'Estremo Oriente è rientrala a Ir kutsk ed ha fatto la sua relaziona ai soviet locale. Nelle fabbriche e nel-\le officine si è iniziata una nuova*colletta per offrire altri regali ai soldati sovietici che si trovano alla frontiera cinese. L'opinione pubblica, sempre più. esasperata, soffre la sua vigilia ai^guerra in attes- di sapere che cosa seguirà a quest'ora di passione e di.ansia. Pietro Sessa

Persone citate: Pietro Sessa

Luoghi citati: Cina, Estremo Oriente, Mosca, Mukden, Nanchino, Russia