I campionati mondiali ciclistici su strada

I campionati mondiali ciclistici su strada I campionati mondiali ciclistici su strada La sconfitta di Binda tra i professionisti Zurigo, 17 notte. Al controllo di partenza i giornalisti Italiani meno uno sono lasciati a terra. E' un fuoco di fila di domande, e di rimproveri. Risposta: stringimenti di spalle, sorrisi indefinibili. Si minaccia e si strepita... ma per niente. Fortunatamente c'e vicino a noi il signor Lattuada con un'automobile alla quale li<i potuto mettere una bandierina ufficia'e. Vediamo in questa bandierina la nostra salvezza. C'imbarchiamo sopii alla macchina e via dietro ai corridori La prima maglia che scorgiamo 6 quella ili un azzurro: è Frascarelli che e stato appiedato a 15 chilometri dalla partenza. Ma 11 romano può giungere ben presto alle spalle del gruppo che cammina a meno di 30 all'ora malgrado lo asfalto. Raggiungiamo Rapperswil dopo 50 minuti di corsa. Dopo il paese c'è un tratto in salita. Binda e Piemontesi si fermano a girare la ruota, mentre Frascarelli lo Via già fatto poco prima. Il belga Wauters ò a terra appiedato da una foratura. Non c'è da stupirsi: su parecchi punti del percorso sono stati trovati cosparsi per terra una grande quantità di chiodi. Cli italiani al comando Duecento metri dopo gli italiani so no di nuovo con il gruppo che proce- de ad andatura non troppo elevata. Si ferma il belga Dervaes a girare la ruota. Al romando della gara è ora Frascarelll seguito a ruota da Piemontesi- l'azione degli' italiani è abbastanza forte e l'olandese Polak perde terreno. Piemontesi non dà tregua e verso Schindellegi anche Le Drogo è costretto a cedere assieme ai tre svizzeri e al suo compatriota Jean Bidot. La salita continua e Rinda si ferma a mutare rapporto. Verso la vetta, 500 metri pin oltre si ferma Frascarelli. A questo punto l'austriaco Rulla azzarda una fuga. A pieni pedali l'austriaco prende un leggero vantaggio, ma è «ubito raggiunto dal grappo degli italiani e dal belga Ronsse il quale poco dopo si ferma a mutare rapporto. La strada però dopo un .fratto In discesa durante la quale tutti gli staccati riescono a riprendere ad eccezione del due belgi, non presenta più nessun falso piano, cosicché la calma ritorna nel gruppo. Siamo ora sull'altipiano di Altmatt. n gruppo comprende 14 uomini. Alle 8,45 siamo a Rothenthurm, chilometri 48. I corridori non sembra abbiano eccessiva fretta. Le macchine al seguito secondo le disposizioni svizzere non dovrebbero essere che quattro; rileviamo invece che esse sono cinque, la nostra è la sesta. Evviva il regolamento I Dopo una breve discesa polverosa raggiungiamo Arlh che è passata alile 9 e 10 dallo svizzero Hofer che conduce a circa 28 chilometri all'ora. Ciò che succede avanti non è possibile sapere per il momento in quanto siamo abbastanza indietro dalle numerose vetture. Tuttavia tutto procede regolarmente dopo Arth e nemmeno il magnifico asfalto che costeggia il Lago non incita i corridori ad aumentare l'andatura. Dopo Arth. appare il belga Dervaes, che insegue velocemente. Fuori dell'abitato costeggiamo il Lago dei Quattro Cantoni. La strada che imbocchiamo è quella di Zurigo, e le macchine che incrociamo sono numerose. 11 belga Dervaes può alla fine portare a termine il suo inseguimento. Ma oggi per lui non f.'è una buona stella. Quando è a cinquanta metri dal gruppo gli si spezza il manubrio. Tuttavia procede ugualmente appoggiandosi solo alla parte sinistra. Corsa monotona Intanto il gruppo ha una media chilometrica non superiore ai trenta chilometri. Andiamo ora verso Lucerna, Sulla strada non molte persone assistono al passaggio dei concorrenti L'interesse della popolazione a quanto sembra è relativo per questo campionato del mondo. La strada è tornata meravigillosa ma la velocità diminuisce. E* al comando lo svizzero Meyer, affiancato da Piemontesi. Alla ruota di questi Frascarelli, "Bulla e gli altri. Siamo a Lucerna (chilometri S3), alle 9,50; nella città rientra Dervaes, che ha cambiato 11 manubrio e l'olandese Polak. A Lucerna finalmente vediamo la folla. Procediamo per Emmenbrucke ove è fissato 11 posto di controllo e rifornimento; per l'occasione l'andatura si ravviva. Dei partiti non manca che 11 belga Wauters. Alile 10,2 si arriva al controllo ; tutto è fatto con velocità sorprendente. Rifornimento a volo e'via. Il più veloce che parte come una j freccia è Suter. A due primi e trenta secondi dal gruppo transita Wauters. 11 belga non ha una pedalata molto scelta. Tuttavia avanti si cammina tranquillamente. I corridori pranzano e pranzando non fanno certo della velocità. A Sur- see, chilometri 106, si transita alle 10,42 in gruppo compatto. Piemontesi si ferma a sbrigare una faccenda tutta personale, perde 500 metri ma ritorna tosto in gruppo. Un chilometro e Wauters parte all'improvviso. Come frecce Piemontesi e Frascarelli gli sono alle calcagna; è con loro anche lo svizzero.. Questi quattro riescono a prendere una settantina di metri di' vantaggio ; ma la scaramuccia non dura Più di un paio di minuti; e ricomincia il regno della noia. Una sgroppata di Bulla, uno scatto di Ronsse dopo cinque minuti : ma Piemontesi non dorme e tutto finisce presto Ma non è passato ancora un minuto che Frantz fugge. Piemontesi e Frascarelli gli sono alle calcagna. Parte Wauters: i nostri due azzurri non lo mollano. A quanto pare è un vero fuoco di fila contro i nostri rap presentanti. Piemontesi si ferma per attingere acqua ad una fontana. Bidot Giovanni parte come un razzo. Piemontesi rinunzia a rifornirsi, ma quel che è peggio volendosi liberare i piedi dai clips cade. Inizia furiosamente l'inseguimento ed in meno di un chilometro rientra in gruppo. A Zoflngen, 127 chilometri, si transita alle 11.25 a passo veloce. Polak perde nuovamente terreno. Lasciamo la strada maestra per dirigerci verso Aarau. La strada è per un bel trattoinghiaiata, ma nessuna gomma tra disce 1 corridori. Dopo tre o quattro chilometri si ritorna sull'asfalto; un tratto di 'salita dal fondo buono h fatta a velocità dal gruppo. Sulla vetta Hofer spinge Suter, lievemente in difficoltà. Il capitano degli svizzeri oggi non sembra in buona giornata, Binda tenta una fuga E' al comando ora Frascarelli che aumenterà l'andatura (favorito anche dalla strada lievemente in discesa) a circa 40 chilometri orari, ma poi si rallenta di nuovo e ne approfitta Po lak che riesce ad accodarsi. Tocchiamo Aarau poco dopo mezzogiorno. E' in testa Frascarelli e fa da serratile Piemontesi. Subito dopo Frascarelli si ferma a girare la ruota. Duecento metri dopo si attacca la salita che ci deve portare a Staffeveg; tira Frantz a passo sostenuto, ma tutto ad un tratto Rinda parte di scatto. Allora cede Wauters; poi è la volta di Bulla; ma dopo di loro ecco cedere anche Piemontesi. Le Drogo, Bidot Giovanni e Devaerts. Rimangono in testa Binda, Ronsse e Frantz seguiti a qualche metro da Bidot Marcello e Frascarelli. Questa è la posizione a cinquecento metri dalla vetta e tale sarà al culmine. L azione dell'italiano è continua e potente. Ma quantunque spinga deciso non riesce a prendere più di qualche metro a Frantz e Ronsse che lo seguono. Nella discesa questi quattro sono presto insieme ma sono con loro dopo cinque o sei chilometri anche gli altri che si sono buttati decisamente all'inseguimento. A Bozen quando si attacca l'ultima salita della giornata che è meno dura delle precedenti, il plotone è di nuovo forte di una dozzina di uomini. E' ancora Binda che prende il comando a metà salita, ma il cittigliese anche questa volta non riesce a ottenere che un vantaggio minimo. Si può dire che nulla è fatto. Qualcuno già provato dalla distanza non riprenderà più ma i migliori e cioè Bidot, Frantz, Ronsse, Dervaes, Frascarelli, Piemontesi, Bulla. Le Drogo sono di nuovo alla ruota di Binda. Un passaggio a livello chiuso costringe tutti a mettere piede a terra. I più pronti sono Frantz. Ronsse e Binda i quali salgono in macchina quando gli altri si arrabattano a scavalcare i cancelli del passaggio a livello. Si ricongiungeranno? Alcuni si, e cioè Marcello Bidot, Frascarelli e Dervaes, ma 11 francese sarà presto vittima di una bucatura mentre gli altri che forse quando hanno messo piede a terra erano vittime delle immancabili crisi, non sono stati più in grado di riprendere e tra questi è Piemontesi che ha la pedalata stanca e aritmica. In testa i cinque uomini non saranno più raggiunti e si disputeranno la vittoria in volata. Il più veloce fra tutti dovrebbe essere Binda, ma il campione d'Italia ci dovrà invece dare una grande amarezza. Ultimo chilometro: azione progressiva; cinquecento metri... trecento... Frantz è in testa che tira Ronsse. alla sua ruota è Binda. Quello sembra il gioco fatto apposta per l'italiano. 150 metri... cento... Ma dunque non osce. Ouand'i'1 che produrrà il suo sforzo Che succede? Il campione d'Italia è incapace ad aumentare la sua andatura e Ronsse è primo per un soffio su Frantz che ha dovuto rallentare per farsi battere. Frascarelli non s'impegna e si lascia precedere da Dervaes. Binda scende di macchina e ci guarda quasi attonito. Egli non sa spiegarsi che cosa sia successo. Piega la testa e non pronuncia verbo. I belgi fanno ressa attorno a Ronsse e travolgono il campione d'Italia che raggiunge la sua automobile e si fa portare all'albergo. L'ordine d'arrivo 1. Ronsse in 6.48'5" 3/5, alla media oraria di 29,402. 2. Frantz ad un quarto dd ruota. 3. Binda ad una macchina; 4. Devaerts ad una macchina; 5. Frascarelli a mezza macchina; 6. Bidot Marcello in 6.49'5" 7. Le Drogo Ferdinando in 6.49'5" 1/5; 8. Bulla in 6.51'24" 2/5; 9. Piemontesi in 6.53'63"; 10. Bidot Giovannd in 6.58'3" 1/5; 11. Wauters in 6.58'25"; 12. Suter Henry in 6.58*20" 1/5; 13. OHer in 6.58'29"; 14. Meyer in 7.2'48" 1/5; 15. Franssen In 7.8'; 16. Polack in 7.13'. Classifica generale per Nazioni: l.o Italia, ore 20.29'20" 2/5; 2.o Belgio, ore 20.32'13" 2/5; 3.o Francia, ore E0,34'3C" e 4/5. I campioni del mondo al Motovelodromo Giovedì 22 corr., alle ore 21, si svolgerà al Motovelodromo di Corso Casale una grande riunione ciclistica inter nazionale alla quale parteciperanno i reduci dai campionati mondiali di Zu rigo. Tra i professionisti saranno presenti : Ronsse, Frantz, Binda, Piemontesi, Frascareilli, Pancera, Girardengo, Giacobbe, Grcmo, ecc.; tra i dilettanti il campione del mondo Bertolazzi, Bertoni. Gestri. Brossy, Ruegge, Novaretti, l'acciari, ecc. 1 professionisti disputeranno una gara omnium ed una individuale su 100 giri. II belga Uonsse La vittoria di Bertolazz tra i dilettanti Zurigo, '.7 notte. merle, Brossy, Hofmann, Mouillefa pis Zurigo, .7 notte. Sono appena partiti i professionisti, ed ecco ohe l'attenzione della folla si concentra sul drappello dei dilettanti che si allinea ppr prendere l'a partenza. L'appello sommario annunzia che invece di 30, i partentii sono 31, in quanto ad essi si è aggiunto ancora all'ultimo momento l'olandese Lloher il quale te-ri sera soltanto ha potuto mettersi in ordine col regolamento del l'U.C.I. Prime schermaglie La partenza è data alle S precise, e iil gruppo si incammina sul vialmie che, costeggiando i! lago, conduce verso la diga di Rappersville. Subito dopo la partenza, i corridori ricevono un regalo inatteso sotto forma di un violento acquazzone. Allo S.23 transitiamo a Meilen (10,8 chilometri). I tre italiani scendono di macchina a questo punto per tirare la catena, ma riprendono immediatamente contatto Ui quanto l'olandese Maas, che si trova al comando, non conduce a un'andatura superiore ai 28 chilometri di media orarla. Alle 8.30 il gruppo transita a Mannedorl, e qui è il nostro Gestri che deve attardarsi un momento per correggere il suo rapporto? A Staefa lo svizzero Ruegg si ferma per una foratura certamente non desiderata. La notizia dell'incidente toccato a Ruegg sembra dar nuova vita al gruppo, e infatti il francese Aumerle cerca dt 'iiegire; gl' altri gli sono a ridosso, e il tentativo si risolve semplicemente in un leggero acceleramento dell'andatu ra. Alle 8.55 transitiamo a Rappersville e poco dopo questa città, sulla diga che attraversa il Lago di Zurigo per portare a Pfaffikon, l'olandese Maas, il francese Brossy e il belga Muylle cercano di scappare e ottengono difaiti immediatamente un vantaggio di circa cento metri sul gruppo. La prima salila è attaccata alle 9.4 dopo 32 chilometri di percorso, e al suo inizio l'inglese Southal è vittima di una foratura, imitato subito dopo dall'austriaco Weissmayar. L'andatura aumenta leggermente, ma al culmine della salita verso la fontana di Schindellegi, tutti hanno ripreso contatto. Giungiamo quindi sull'altopiano di Altmatt (46,4 chilometri), e qui improvvisamente, i francesi cercano di piantare in asso gli avversari. Di questi ultimi però, parecchi resistono meravigliosamente e soprattutto gli italiani, cosicché un gruppo di sedici uo mini inizia la discesa verso Arth, mentre che altri gruppetti di tre o quattro uomini seguono a distanze piuttosto brevi. Ad Arth il plotone transita alle 10.18. La salita di Staffeleg Ad Emmenbrucke il rifornimento è fatto in pochissimi secondi e i nostri, ricevuti con entusiasmo dal touon Vii la e da mastro Pavesi, riprendono Immediatamente per seguire gli svizzeri che hanno inscenato un tentativo di fuga, tentativo reso possibile dal fatto che i tre dilettanti svizzeri non hanno firmato personalmente il foglio d'arri vo, perchè il loro manager Dumuni si è permesso il lusso — che forse anche cade sotto qualche disposizione del co dice — d'i firmare per tutti e tre i suoi poulalns Da Zoflngen il plotone che rimane quasi sempre compatto, prende a 25 affl'ora la leggerissima salita che porta a Strigel e da qui scende verso Saftnwil dove si transita alle 12,35 con in testa Beriolazzi, seguito da due svizzeri e da Bertoni e Gestri. Ci avviamo verso Aarau. Poco prima di Aarau l'andatura, da lenta si fa addirittura minima; si attende la salita di Staifeleg per dare battaglia. E infatti appena fuori delila città, il passo si fa più spedito. I tre azzurri sonu al centro; in gruppo sono ventisei uomini. Gestri e liertuiii sono i primi a dare battaglia uopo cinquecento metri di salila. Jenklns, Vandenmeersche, Szenes si staccano. L'azione degli italiani è funesta anche ad altri corridori e cioè ai belgi Muylle, Lowagie, all'austriaco Weissrnayer, al tedesco Hertwig. • Ma ancora altri debbono rassegnarsi a perdere la compagnia dei primi e glese West i francesi Aumerle e Mouii lefarin e il tedesco Holliiiann. Anche l'olandese Van Maas è costretto a scendere di macchina. In gruppo non vi sono più che i duo italiani, lo svizzero Ruegg, il francese Brossy e il tedesco Thierbach. Ma anche questi due ultimi debbono abbassare bandiera di fronte agli italiani che non riescono però a staccare lo' svizzero Ruegg. La azione dei due italiani è stata veramente brillante e ammirevole; non uu attimo di debolezza, non un arresto di pedalata. Nella discesa le posizioni però mutano di qualche poco. Gestri viene raggiunto dai tre inseguitori, mentre Bertoni e Ruegg rimangono in testa a tirare speditamente. Nel quartetto chi fa il treno è prima Aumerle e poi Thierbach, mentre Gestri e Wanzenried si limitano a seguirò evidentemente perchè essi hanno avanti i due compagni. E' il danese che prevalentemente è al comando e prima che si giunga all'attacco della salita di Rozberg Bertoni e Ruegg sono raggiunti. 11 gruppo di testa consta ora di sei unità e precisamente un danese, due svizzeri, due italiani e un tedesco. Intanto alle nostre spalle si profila ad una distanza di circa seicento me tri un gruppo di sette corrh inseguono, capeggiati da liertolnzzi. E cr.CeSsnDOÌ ancheUTrtXÌ,f1 rllìy •-.SJSÌSr. ?°rLS^ÌÌea°^alzl;,Ì..Vf"l lori rho ,, rnii/./.i. li ,poiché il passo è fiacco a Bozen ecco riapparire Bertolazzi che trascina Au-1 c y,rine e Caironi. La volata finale Siamo ormai a 27 chilometri dall'arrivo e U gruppo è esattamente composto dello svizzero Ruegg, degli ita Mani Bertoni, Bertolazzi, Gestri, dei duo tedeschi Thierbach ed Hofmann, del danese llansen e del francese Bros sy. Ma l'andatura ci fa presagire altri ritorni. Infatti vediamo riapparire Mouillefarine, Wanzenr >.•(! e Aumerle. Tutti ora mutano rapporto. C'è pace. Ma non appena Bertolazzl e Mouille farine si fermano a cambiare rap porto, ecco una sgroppata dei tedeschi. Essi non insistono, però, e l'italiano e 1 francesi riprendono. Ma siccome si va a venticinque chilometri all'ora, vediamo rientrare anche l'ungherese Isene6 e Io svizzero Caironi e l'inglese West. Dopo dieci minuti anche il beiga Lowagie Si ari estano Aumerle a gonllare la gomma e Berto lazzi (che è scontento del rappòrto adottato che ritiene troppo piccolo/ p--r girare la ruota. Entrambi in breve lasso di tempo ritornano. Ed eccoci alle porle di Zurigo. Il plotone procede a trenta chilometri all'ora sotto la guida dei! tedesco Thierbach Ed è proprio a tre chilometri dal traguardo che rientra il tedesco Hertwitg. All'ultimo chilometro la velocità e già considerevole. Ora tutti si preparano per l'ultimo sforzo; lino a cinque conto mètri non riusciamo a vedere chi possa Tarsi luce. Non meno di sei uomini sono alla pari e partono cosi atllancati in velocità. E' in testa agli azzurri Gestri, che ha alla sua ruota Bertoni e poi Bertolazzl. E' evidente l'intesa ira i tre italiani, mentre sulla destra lo svizzero Ruegg cerca farsi luce. Gli italiani svolgono in pieno il loro piano di battaglia, ai duecento metri Gestri ha Unito il suo compito e subentra Bertoni che accelera in maniera considerevole. Alla sua moia e sempre Bertolazzl. Il torinese ritiene opportuno uscire ai ioti metri, egli si affianca al compagno, lo rimonta mentre alla sua destra si fauno luce Ruegg e Brossy. La lotta sembra eirooscrh ta, a questi tre uomini, ma Bertoni compiendo un prodigio meraviglioso riesce a non perdere contatto dal torinese e approfittando della sua scia lo segue sul traguardo. Il varesino è buon secondo, mentre lo svizzero ed il Iran cese si dividono gli altri posti d'onore. Poi in gruppo serrato gli altri Appena arrivato, il torinese è addirittura assalito da amici e connazionali che lo vogliono baciare ed ab bracciare. Egli a stento riesce a libe t'arsi da tanto entusiasmo L'ordine d'arrivo 1. Bertolazzl (Italia) in ore -7,20'36"3/ó, alla media oraria di Km. 27,235; 2. Bertoni (Italia) a mezza macchina 3. Brossy (Francia) a mezza macchi na; 4. Ruegg ìSvizzera) a mezza macchina; 5. Aumerle (Francia) ad una macchina; 6. Wanzenried (Svizzera); 7. Lowage (Belgio); 8. Hofmann (Germania); 9. Hansen (Danimarca); 10. Caironi (Svizzera); 11. Gestri (Italia^ : 12. Thierbach (Germania); 13. Istenes (Ungheria); 14. West (Inghilterra); 15. Hertwig (Germania); 16. Szenes lungheria): 17. Jenkrins (Inghilterra); 18. Van Aurich (Olanda); 19. Weissmeyer (Austria); 20. Vida (Ungheria); 31. Cober (Olanda); 22. ■ Honig (Cecoslovacchia); 23. Silberbauer (Austria). Partiti 29; arrivati 23. pedssicrsgnnfcnhddppsvpsmcrgGcde4 li torinese licrlolazzl