Snowden respinge le proposte delle Potenze

Snowden respinge le proposte delle Potenze I_iei Conferenza dell'Ap a. Snowden respinge le proposte delle Potenze Il "memorandum,, sarà esaminato da un Comitato di esperti (Dal nostro inviato) L'Aja, 17 notte. Slamane, Vagitazione era vivissima. Snowden aveva già fatto pervenire nelle prime ore la sua risposta al memorandum delle qualf.ro Potenze; si diceva die si trattava di una ripulsa netta e categorica; l'Italia sarebbe stata, al solito, presa di mira; il Cancelliere dello Scacchiere avrebbe accusato principalmente il nostro Paese di intransigenza? anzi avrebbe, perfino, portato la questione sul terreno politico. Le cose stanno diversamente, per quello che concerne la situazione generale; erano poi completamente false le notizie sul presunto atteggiamento di Snowden verso l'Italia. Le tre pregiudiziali inglesi II memorandum di risposta, firmalo da Stiowden e diretto a Jaspar, primo delegalo belga, perchè lo portasse a conoscenza degli altri Stati, si compone di dieci pagine dattilografate; è un documento abbastanza confuso, impreciso nella sua terminologia tecnica. Vi si vede l'improvvisazione, la sovrapposizione di parti più o meno bene elaborate. Esso è accompagnato da una breve lettera cioè afferma di nuovo le tre pregiudiziali alle richieste britannicìve : a) assegnazione all'Inghilterra 'di quanto avrebbe dovuto ricevere secondo l'applicazione delle antiche percentuali: 48 milioni di marchi oro i quali potranno essere dati o con pagamenti annuali o con una somma globale; b) assegnazione di una quota delle riparazioni incondizionali, tenendo per bqse l'antica ripartizione (132 milioni di marchi oro all'anno). nplBJfcpgc) le concessioni finanziarie non\lpossono essere compensate con con cessioni di altro genere. Date simili premesse, è facile comprendere il tono del memorandum. Vi. vediamo riaffacciate le ormai veccliie tesi di Snowden. L'indipendenza degli esperii viene energicamente riaffermata; il loro compito sarebbe consistito solo nel precisare la cifra globale, le annualità, le modalità di pagamento della Germania, non di stabilire la ripartizione di queste annualità, quasi che non fosse assolutamente necessario, come ha dimostrato il dott. Pirelli, risolvere preliminarmente questo secondo problema per affrontare e risolvere il primo. Passando o discutere i punti secondo i quali il piano Young dà dei vantaggi alla Gran Brettagna. Snowden usa delle espressioni molto vivaci verso la Francia che avrebbe dato l'assicurazione, nel colloquio di Churchill, con Poincaré, di non mutare le quoti di Spa, sia nella parte condizionale che in quella incondizionate. Egli nega, perfino, che la Gran Brettagna migliori le sue condizioni nei primi anni; comunque, la posizione inglese peggiora negli anni suscessivi e non va oltre la semplice copertura dei debiti co0li Stati Uniti, mentre l'Italia riceve una quota superiore. E' questo l'unico accenno particolare alla nostra nazione. Non vi è in esso che l'espressione di uv punto di vista della delegazione britannica. Anche per il Belgio vi è un accenno particolare: l'Inghilterra non ha affatto rinunziato alla sua quota del debito di quello Stato. Posizione polemica Prese tali posizioni verso i tre Stati in una maniera più o meno diretta e più o meno artificiosa, il memorandum tenta delle confutazioni sugli altri tre rilievi della nota dei « quattro » : 1. ) Per il ricavato delle proprietà ex-germaniche, qualora si partisse dal trattato di Versailles e si faces sero i calcoli di tutti i beni degli exnemici, l'Inghilterra dovrebbe avere di più di quello che le si vuol dare come concessione nel piano Young. Come si vede, è un'affermazione del tutto gratuita. 2. ) /I riconoscimento, nel piano Young, della continuazione delle re. covery act {l'Inghilterra riscuote sulle importazioni tedesche nei suoi territori il 26 per cento in conto ripa razioni) non è una concessione in quanto che si tratta di una legge interna. Però, Snowden dimentica gli inconvenienti a cui dà luogo questo provvedimento che non è stato adottato da alcun altro creditore. 3. ) Prestazioni in natura. La riduzione da 1050 a 750 milioni di marchi oro di riparazioni in natura dal piano Dawes al primo anno del piano Young non sarebbe una concessione, perchè secondo il trattato di Versailles il regime delle prestazioni in natura dovrebbe finire il primo gennaio 1930. Del retto, la facoltà lasciata alla Germania di pagare le sue riparazioni in natura parzialmente o totalmente, in caso di moratoria renderebbe illusoria la riduzione. Sono obbiezioni di cui già più volte fu provata l'infondatezza e che vengono superate dalla constataxio- erpsgrmsn.ne di principio che la Germania pa- gherà sempre le sue riparazioni in merci o in serviti. Le proposte fatte per venire incontro ai desideri inglesi sono state da Snowden giudicate molto sommariamente. Il documento laburista non esce dalla polemica; potrebbe restare inde finitamente su tale terreno. In successive dichiarazioni alla stampa inglese, Snowden ha accentuato il tono polemico, Aeflnendo le proposte dei u quattro » come « ridicolmente » inadeguate, e visto che i giornalisti ridevano, ha soggiunto : — « Non « ridicolizzate » questa parola ». Il brav'uomo non brilla troppo per spirito e per inventiva. Egli ha inoltre riaffermato eh». l'Inghilterra non vuol essere accontentata a spese delle piccole Potenze; noi non crediamo, però, che la sua demagogia adulatoria faccia breccia sul realismo fàgli Stati balcanici. Il legame del memorandum con delle possibilità ulteriori era soltanto nell'invito a presentare delle proposte pia concrete. Alle sei si sono liuniti i rappresentanti dell'Italia, della Francia, del Giappone e del Belgio. La risposta di Snowden è stata esaminata a fondo e infine Jaspar è stalo incaricalo di recarsi alle nove di sera da Snowden. Il Presidente del Consiglio belga ha fatto presente al Cancelliere dello Scacchiere che egli non avrebbe ri sposto al formale invito delle quattro Potenze di far compiere da parte degli esperti dei cinque Paesi la valutazione esatta delle concessioni alla Gran Brettagna che secondo dei calcoli ufficiosi raggiungerebbero ben l'SO per cento delle richieste inglesi. Snowden non ha respinto tale invilo pur sostenendo che gli esperii no'i potranno che confermare il computo globale del venti per cento. Così da lunedì il comita'o di esperti comin c.ierà a funzionare. La sua /orinazione prelude a una détente? Sarà esso cosi rapido da sottoporre le conclusioni alla Commissione finanziaria dentro la settimana? Forse è troppo lardi per concludere all'Aia, ma si potrebbe almeno prevedere un aggiornamento della Conferenza durante la settimana, in condizioni di maggiore serenità. ' II blocco latino sempre compatto L'elemento più-confortante della situazione è dato sempre dalla solidarietà delle quattro Potenze. Anche oggi, dopo il memorandum di Snowden, dopo l'offensiva di parte della stampa inglese, Italia, Francia e Belgio sono completamente concordi. E' una solidarietà di interessi che non può indebolirsi per dei capricci, e nemmeno per manovre tendenziose o per interessi faziosi. La campagna del Daily Herald di questi giorni aveva lo scopo evidente, quasi confessato, di mettere nell'imbarazzo Briand dinanzi ai partiti di sinistra francesi, definendolo come rimorchiato dalla politica inlransigrn te e antilaburista del Fascismo. Ma Briand è qui a difendere la quota dell'annualità incondizionale della Francia, su cui si basò il primo appello del Parlamento per l'approvazione degli accordi conclusi fra Churchill e Caillaux. Sarebbe olire che sleale, dannoso agli interessi francesi abbandonare l'Italia nella' difesa della sua quota. Tale inlesa non può che conservarsi perfetta fino all'approvazione del piano Young. tentativi esasperati del signor Snowden non avranno altro effetto che di rinsaldarla. L'incubo tedesco: lo sgombro La voce della Germania comincia a farsi sentire. Stresemann, ricevendo stasera i giornalisti tedeschi, ha fatto delle dichiarazioni meno vaghe che nei giorni scorsi: « Prima di andarcene dall'Aia — egli ha detto — contiamo di conoscere la data precisa dell'evacuazione della tersa zona renana. Comprendiamo gli imbarazzi di Briand: un ministro degli Affari Esteri tedesco sarebbe stato altrettanto imbarazzato se Ludendorff avesse occupato Parigi e oggi si trattasse di evacuare la Francia ». Il ministro delle Finanze, Hilferding, presente, ha soggiunto: u Crediamo che i contrasti fra i creditori finiranno con un accordo che manterrà in piedi il piano Young, a cui il Governo tedesco ha dato già la sua approvazione ». 1 tedeschi ti renderebbero conto che debbono gettare la loro influenza nel gioco terrato di questi giorni per piegare la rigidità britannica? Alfredo Signorettì. Il peso dell'Italia Parigi, 17 notte. La melensa allegazione dei dispacci odierni francesi dall'Aja, secondo cui la risposta di Snowden, pur mantenendo integralmente le richieste britanniche, « sarebbe di tono conciliante », provoca stasera nei circoli parigini, dotati di sano criterio, un vero impeto di rivolta. Non ci mancherebbe altro che dovessimo d'ora innanzi sciogliere un inno di ringraziamento all'Eterno ogniqualvolta il Cancelliere dello Scacchiere .fa all'Europa l'onore di rivolgerle la parola senza coprirla di contume¬ lie! Che importa che la sua risposta sia di tono conciliante, quando non contiene se non un rifiuto categorico? Essa significa semplicemente che Snowden permette all'Europa di farle delle nuove concessioni, e si riserva di permetterglielo tante altre volte quanto sarà necessario per farle dire basta. Ma sarebbe ora che a dire basta ci pensassero i « quattro »! Le concessioni che si potevano fare all'Inghilterra sono state fatte: è tempo di puntare i piedi al muro. La inadatta tattica di Briand La tattica dalla quale Briand, se condo le impressioni parigine, stenta a trovare il coraggio di dipartirsi, sembra qui ormai atta a produrre solo danni e complicazioni, portando definitivamente il disordine in tutte le soluzioni internazionali in corso. Gli uomini del Vorkshire non si pigliano con gli zuccherini e con gli argomenti eleganti, si pigliano con le batoste. Guai ai diplomatici che non sanno mutare di armi con il mutare dell'avversario! Per piegare un avversario bisogna dominarlo: ora, è impossibile dominare un uomo di cui non si possiede In stima. E Filippo Snowden non ha per i suoi antagonisti dell'Aja, ad eccezione forse di Pirelli, nemmeno la stima che si nutre per lo senno scinto con il quale ai accetta di fare una partita a briscola al caffè della stazione, in attesa che arrivi il tre' no. Snowden non sentirà realmente di trovarsi impegnato in una partita seria, e con persone e Potenze serie, se non il giorno che si sentirà dire di no con la stessa brutalità con cui lo dice lui. La tattica seguita all'Aja dalle Potenze creditrici non permise ad un osservatore del tipo del Cancel liere britannico se non l'impressione che il nemico avesse paura di lui. Snowden, sia coraggio, sia in coscienza delle complicazioni possibili, stida il pericolo della rottura senza tremare. 1 « quattro », invece, tremano, verga a verga. Ora, nella realtà delle cose, la rottura sarà mollo più dannosa per l'Inghilterra che non per i « quattro ». J » quattro », più o meno suggestiona ti da Briand, non hanno finora tenuto sufficiente calcolo del fatto che esiste una Potenza la quale non tol lererà mai che il piano Young venga messo in pezzi: la Germania. La Germania e l'America La Germania da dieci giorni suda freddo all'idea che la liquidazio ni, cosi difficilmente ottenuta a Parigi, possa andare in fumo, e che gli enonni vantaggi finanziari otte liuti, nei confronti del piano Dawes, possano un giorno o l'altro venire rimessi in questione da una nuova Conferenza sulle riparazioni, e che l'evacuazione renana possa venire rimandata « sine die ». Che cosa ha fatto Briand per utilizzare questa leva efficacissima messagli fra le mani dalla sorte? Niente o quasi Ail'infuon di qualche vaga conver sazione col Ministro delie Finanze del Reich, non risulta che una pres sione seria sia stata esercitata per spingere Berlino a mostrare i denti agli amici laburisti. Primo risultato: la delegazione del Reich ostenta di assistere baloccandosi con i propri ciondoli, e qua e là accennando anzi, a mormorare che si abusa del la sua longanimità. Secondo risul tato: i laburisti inglesi e social-de mocratici tedeschi continuano a con cedersi il lusso di fingersi reciprocamente amici sviscerati, collabo ranti alla salute dell'Europa a spe se della rapace borghesia capitali sta delle Potenze latine. Terzo risul tato: l'Europa perde una magnifica occasione di spezzare la collabora zione anglo-tedesca che potrebbe do mani darle molto filo da torcere Il buon senso consiglia, invece, d ora in ora più insistentemente, ai continentali di riprendere il treno dopo aver detto a Stresemann: «Vo lete il piano Young? Volete lo sgom bro renano? Benissimo: intavolate trattative per la via ordinaria con la Cancelleria di Londra, e fatele sottoscrivere voi il documento sotto cui sir Josiah Stamp ha apposta la propria firma, a Parigi ». La Germania cosi con le spalle al muro penserebbe lei a piegare Snowden o alla peggio ad arrotondare qua! che cifra per rendere possibile di accontentarla. Nè basta. Dopo la Germania e prima dei « quattro » un'altra Potenza — si dice a Parigi — à interessata all'adozione del piano Young: l'America. Quando Briand mostra tanta paura che, trattarlo male, Snowden ripigli battello per Dover, egli dimentica che se l'Inghilterra commettesse davvero questa sciocchezza avrebbe da farla con l'America alle cui buone grazie si raccomandano in que sto momento le sorti della sterlina L'America è, volere o no, l'autrice del piano Young; l'America sa ormai, per quanto si rifiuti a riconoscerlo, che il ricupero dei suoi ere diti stigli alleati dipende dalla ese cuzione del piano Young; l'America sa che il rigetto del piano Young inaugurerebbe in Europa un'era a disordine finanziario gravissimo, gravissimo soprattutto per la Germania e per l'Inghilterra. Pensereb he, dunque, in caso di bisogno. Governo di Washington ad intervenire utilmente a Londra per farvi sentire di nuovo la voce della solidarietà europea. Passando ora ad un altro ordine di considerazioni, gli osservatori parigini si domandano: che cosa teme Briand da una sospensione della Conferenza dell'Aja? Crede egli sul serio che essa possa equivalere alla morte del piano Young? Il piano Young non morrà per cosi poco! Crede egli che la tesoreria britannica voglia da vero ripudiare gli accordi Churchill-Volpi e ChurchillCaillaux? Queste sono ubbie. Per revocare un contratto bisogna essere in due, e se Londra commettesse questa insanità, Parigi e Roma avrebbero tutto il diritto di rifiutarsi ad aprire nuove trattative. L'oro francese Per quanto riguarda la Francia, del resto, essa ha in mano l'arme tutt'altro che disprezzabile dell'oro francese, in giacenza alla Banca di Inghilterra, che potrebbe per rappresaglia ritirare dall'oggi al domani. Da qualunque lato si contempli la situazione, come non riconoscere insomma con mente fredda che i quattro » sono in una botte di ferro e che se si lasciassero disarmare sarebbe tutta colpa loro? Bisogna considerare, per giunta, le cose anche sotto un altro aspetto. La battaglia dell'Aja è difficile per le sorti del Gabinetto laburista, molto meno solido in arcione di quel che non sembri. Ora, dopo la' prova data da questo Governo del modo in cui intende trattare la politica internazionale, è lecito chiederci se sia davvero nell'interesse di questa o di quella Potenza del continente di lavorare a consolidarlo al potere. Per conto nostro, non abbiamo dissimulato, fin dall'indomani delle elezioni inglesi, il convincimento che esse rappresentassero un grave danno anche per l'Italia e non solo per la Francia. Al punto in cui stanno le cose, crediamo che la constatazione si imponga a tutti. Se i laburisti ce l'hanno a morte coni francesi, ce l'hanno almeno altrettanto morte con noi. Che interesse a vrehbe. dunque, l'Italia a permettere a proprie spese al signor Snow den di tornarsene a Londra con una corona, di alloro sul capo? Torni pure Snowden a Londra, con la 1919 soddisfazione di avere rotto le uova nel paniere. Ne riparleremo di qui a due 0 tre mesi. Le condizioni fatteci dal piano Young non sono certamente, come dicemmo a suo tempo, nulla di straordinario e rappresentano una semplice ammenda della ingiustizia di Spa: ma dal momento che ci si chiede di rinunziarvi, osse diventano eccellenti e tali da doversi difendere integralmente con qualunque mezzo, tranne, beninteso, quello di abbandonare l'Aja da soli, che sarebbe la ripetizione dell'errore di Orlando nel L'eroica resistenza italiana In tesi generale, non è possibile dissimularsi la importanza del fatto che la congiuntura attuale abbia rimesso l'Italia in grado di far pesare in modo diretto immediato decisivo la propria volontà ed i proprii interessi in una grande questione europea. Per l'Inghilterra, la resistenza eroic.a del Governo di Roma, cui «i debbono finora i nove decimi della resistenza collettiva dei «quattro», è una lezione che potrà riuscire salutare. Per la Francia, se non personalmente per Briand, la nozione diretta del peso considerevolissimo che può avere in una circostanza grave l'appoggio, anzi lo sprone dell'Italia, avrà forse effetti anche più fecondi. Nella crisi di instabilità che sembra voler succedere alla catalessi dei mesi scorsi, è una fortuna per l'Italia trovarsi con il diritto dalla sua, nel vivo della trasforma/ione. Le ragioni che precedono ed altre che trascuriamo per non dilungarci troppo, diffondono in taluni circoli parigini, più perspicaci deerli altri, il desiderio che i «quattro» pongano termine alle concessioni e rispondano a Snowden « basta! », sia pure a costo dì riprendere subito il treno tutti insieme per le rispettive capitali. La sessione ginevrina offrirà bastanti occasioni per addossare ogni cosa, se il buon senso sarà tornato, a chi oggi ne manca. C. P.