La misteriosa scomparsa del medico italiano a New York

La misteriosa scomparsa del medico italiano a New York La misteriosa scomparsa del medico italiano a New York Il drammatico racconto dei fratelli del dott. [francati -• Il movente del delitto sarebbe il denaro "216 mila dollari riscossi da uno sconosciuto « Luigi Romano », l'uomo fantasma •• I pretesi viaggi •■ La Polizia di Palermo avrebbe arrestato un presunto colpevole ■• L'inchiesta riaperta New York, 16 notte. 11 a Mistero Bratteati ». rli cui la Stampa ebbe ad occuparsi largamente or sono allenai mesi, rimane tuttora insoluto, liisogin.i convenire che i delilti non ballino mai oftc-il'io una maleria cosi romanzesca e pittorica alla curiosila popolare, nella città di New York, come in questa nostra epoca presente. Si accusa la polizia di inefQceuza perché, almeno nei crimini più sensazionali, non riesce sempre a scoprire chi li ha commessi. Certo, vi so no città — Londirn, pei esempio, — in cui la polizia finisce abitualmente peri trovare il colpevole; ma e questione di quantità, E' probabile che se si am-| ma zzasse cosi poca gerite a V\v York. come a Londra, nessun assassino sfng-jgirebbe. In osili modo, quello che i:delitti perdono in chiarezza, acquista- •no In interesse. Niente f> più dram- mntilco del misie.ro. I romanzi polizie- sebi sono fondali sn'l'iiiesplir-abi'.e. ! No" "'l'eie e il fondamento delia pas-| sione. Perciò la realtà, a New York bai- li: n,t,c v fantasie delle .-ione di rfc-itecllves. La semplice cronaca giudi-ìziaria sorpassa ogni finzione- della let-itiratura lutanti. in enigmi e sospensioni pai- La scomparsa del dottore Il dott. Carlo Brancaii, napoletano di origine, usci di casa una mattina del novembre dello scorso anno, ina- nnìfesiando la sua intenzione di rien-lmire alla sera, come al solito. Egli!non è stato più veduto. Per alcuni giorni arrivano a vari destinatari, da varie provenienze — persino da Loti- dna — tenere che apparentemente por- ta.no la firma deilJo scomparso. Ma non psono sue. Non hanno il suo siile, non sono in i"uo con le circostanze, non corrispondono aWe sue abitudini ed alla sua mentalità. Sono scrine a macchina, tutte con la stessa macchina e ulla siessa qualità di caria, mentre lui non aveva mai scrino a macchina. Ed è assurdo immaginare che incominciasse allora a girare il mondo con una macchina e una risma di caria. Con una procura illegale cosi reilaua, un individuo introvabile, che ha assunto una personalità fittizia, mai esistiia, comparsa in questa occasione per la prima e l'ultima volta, un Luigi Romano inideniiflcabile, va a ritirare presso una dilla di Brokers tutto il denaro dello scomparso, oltre 216 mila dollaji, e scompare. Se il Brancaii avesse voluto eclissarsi volontariamente, avrebbe prima ritirato il denaro con le sue slesse mani. E non avrebbe poi tentato di dare dei così sospetti alibi di vitalità, subitamente ilUPITOttl. Alla vigilia di un colpo di scena Le indugila sono state fin dal primo giorno assai intense, ma senza alcun risultato. Oggi, però sembra si debba essere alila viglila di un colpo di scena. 11 drammatico e appassionante mistero pare debba avviarsi verso la soluzione. Gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno contribuito a fare la luce sull'enigma e, primo fra questi, l'identificazione del famoso ed ambiguo «Luigi Romano *\ nella persona — secondo le autorità — di Gennaro o Mimi » Rizzuto che, rientrato in Italia, pare •:ia stato arrestato dalla Polizia di Palermo. Il DlsMct Attorney del Bronx McGeeban, dopo aver riaperta l'inchiesta, ha presentato al primo assistente del • District Attorney » della Contea di New York, signor Ferdinando Pecora, le deposizioni raccolte e gli altri incartamenti procedurali riguardanti la scomparsa del Brancati. Intervistato ieri nei suoi uffici, il Pecora ha dichiarato: — Non sono ancora a conoscenza del particolari del caso, all'infuori di quelli che ho potuto apprendere dal giornali. Attendo però informazioni e documenti dal « District Attorney » del Bronx dopo di che inizieró la procedura necessaria. Contrariamente a quanto è stato affermato da qualche giornale, che le indagini riprese si svolgerebbero cioè sotto la direzione stessa del Capo della Polizia, Grover Whalen, si sa che le ricerche sono state affidate all'Ispettore Edward P. Mttlrooney, comandante dei t detectives ». Il Mulrooney ebbe la settimana scorsa un colloquio con i fratelli Brancati ed in seguito a sua raccomandazione furono emesse le citazioni contro George Arderò, cav. P. Simonelli, Augusto Toni dott. Moncaria ed altri che poi, apparvero Ieri l'altro davanti al « District Attorney » del Bronx. Il movente del dramma Negli ambienti giornalistici americani al corrente dei retroscena della politica locale, girava ieri con persistenza la voce che delle interferenze protettive e Incontrollabili possano insi nuarsi nelle indagini sul mistero Brancati. Esiste, intatti, un po' di scetticismo, forse infondato, sulla efficienza delle ricerche quando queste urtino in intralci d'influenze personali intese ad aiutare qualcuno che potrebbe essere, a torto od a ragione, compromesso e che gode relazioni ed appoggi influenti rei campo politico I fratelli Brancati, interrogati dinuovo dai giornalisti, sono concordi nel dire quanto appresso: c Tutto tendo a far credere, in mo do ormai sicuro, doversi purtroppo trattare d'un delitto. Carlo non è più vivo e nè sarà mai trovata alcuna traccia del cadavere. « Carlo certamente rapito ed 1 messaggi, firmati col suo nome, non servivano ad altro che a far passare del tempo per far perdere le tracce del delitto. « Quale, adesso, il movente del fo sco dramma? Uno solo appare oggi evidentissimo: la riscossione di una ingente somma di deparo — 216 mila dollari — che egli aveva in deposito presso la ditta « Hardy e Co. », Della somma sarebbe stata trasferita dal dottore — pochi giorni avanti la sua scomparsa — a beneficio di certo « Luigi Romano ». Ora questo Luigi Romano non solo non esiste, ma è slato idem idealo per mezzo di fotograllo, da una stenografa della « Banca Commerciale > per tale Gennaro «Mimi » Rizzuto, partito da New York negli ultimi mesi ed attualmente in Italia, a disposizione della Polizia di Palermo, ■ mMs.»„j misteriosi 1 messaEs' misteriosi « Proseguiamo intanto nell'esame della cronaca che segna le varie fasi della. tragica fine di nostro fratello, figli lasciò la sua villa la mattina del 19 novembre dell'anno scorso. Disse alla cognata che avrehbe fatto ritorno la sera alle sei ed ordinò la cena. Nulla appariva di strano e di Insolito nella sua persona Da quel momento non fu più visto. 11 giorno appresso unn di noi. F.rcole. riceveva il primo telegramma, il teledramma, sci-ilio In inglese, diceva: «Sono caccia con una scin¬ desti amici e starò fuori ninna ». « Una simile notizia ci causò enorme meraviglia. « Onesto telegramma — come In seguito abbiamo appreso — fu telefonato dal mittente da una rabina in Pas snic, trasmesso all'ufficio di Newark e poi rispedito a New York, « Lo stesso giorno. Ercole riceveva una lettera scritta a macchina e recante la Arma di «Carlo». La lettera, Pure proveniente da Passale, ripeteva ia nniizia comunicata già poche ore prima; perciò appariva inspiegabile. Non solo- 1a missiva conteneva delle espressioni esageratamente affettuose e non verosimili se si pensa che Carlo ci trattava piuttosto con freddezza. « Passa una settimana e da Albany arriva nn telegramma: — Scrlverotti lettera dandoti prossimo indirizzo. Soin buona compagnia. Carlo. «Due giorni dopo, un terzo telegramma datato da Bosion ed un altro ancora (nei quale Carlo prometteva di nuovo che avrebbe fatto conoscere l'indirizzo) spedito il 7 dicembre dal Canada. « Nel frattempo Ercole aveva ricevuto da Boston una lettera che ci apparve rassicurante giacché recava finalmente l'indirizzo di Carlo, presso un tale Cesare Gravina, New Palace Thea ter. Boston, Mass. Uno di noi si recò subito a Boston e non riusci però a trovare nè Carlo e nè il Gravina, che, tra il'altro era assente da molti mesi. « Solo più tardi rileggemmo attentamente la lettera che ci apparve sotto un'altra luce. Innanzi tutto essa cominciava con l'affermazione: « Godo ottima salute » quasi volesse rassicurarci della mancanza di ogni pericolo. E continuava amorosa: — Ieri, giorno di festa, l'ho trascorso (lietamente in buona compagnia ed affettuosa amicizia. Chi erano gli amici affettuosi? Come mai nessuno di '«ssl è comparso poi a dare informazioni o rassicurare durante tutto questo lungo periodo di tempo? Eppure devono certamente avere appreso o letto sui giornali — se questi amici esistono — 11 mistero della scomparsa di nostro fratello ed 1 molti timori che si avevano sulla sua fine. « Tutti i telegrammi furono telefonati per mezzo di cabhts pubbliche o presentati, scritti a macchina, da terzi individui. In nessuno risulta l'indirizzo del mittente. In compagnia di due detective» — continuano i fratelli dello scomparso — ci recammo negli uffici della Hardy e Co., dove era manager Giorgio Arderò, e dove Carlo eseguiva le 6ue operazioni bancarie. Il passaporto non usate « Apprendemmo cosi del deposito di nostro fratello trasferito a beneficio del famoso Luigi Romano. Giorgio Ar clero, però ci parlò solo di 40.000 dollari passati sono altro nome e non già dell'intera somma di 216.000 dollari, come in realtà era avvenuto. «Negli uffici della Hardy e Co. era atteso quel giorno il Luigi Romano per ritirare diecimila dollari. Noi lo aspettammo invano, desiderosi di conoscerlo. Luigi Romano non apparve Perchè? Il motivo deve certo ricercarsi in qualche segreta comunicazione fattagli dall'Arciero che lo avvertiva della nostra presenza nei locaHi della ditta. a Altri dubbi: Carlo aveva un passaporto — numero 521303 — rilasciatogli dalle autorità americane il 6 aprile del 1028. A quel tempo era sua intenzione di recarsi in Italia per visitare la vecchia mamma ammalata. Questo passaporto, poi, è stato da noi ritrovato tra le sue calie. Ora è mal possibile che egli si allontanasse da casa, con lo scopo di fare un viaggio o fuggire, lasciando il passaporto ed anche 11 certificato di cittadinanza americana? i Per avere una maggior visione delle cose, allora scrivemmo al Dipartimento di Stato di Washington, domandando se Carlo Brancati avesse richiesto un secondo passaporto, ma ci fu risposto di no. Le ricaroha in Italia « Attendiamo ora di giorno in giorno risposta dall'Italia ad un telegramma inviato ad un altro dei nostri fratelli Tommaso, che è stato capitano presso l'Arma dei Reali Carabinieri Noi l'abbiamo ipregato di recarsi a Palermo e svolgere delle ricerche intorno a Gen naro • Mimi » Rizzuto che è stato identificato per mezzo d'una fotografia da certa Maria Rhailgan — stenografa presso la sede di Mulberry Street — detto Baiiicn Commerciale — per il Luigi ltoni'uio che si recava in quella banca dopo aver rii'rato 1 216.000 dollari presso la ditta Hardy e Co. Noi sappiamo che quesito Luigi Riz zLlvmtamdptesstBddsdrri sBdtimAdbfigadgbdp•qrgtYssd znto fu presentato a Carlo da IgnaziLoppa, proprietario de « La Tavernella », il quale fu manager delia « Riviera luj] » : un ristorarne che per semesi — durante il 1927 — rimase aperto al primo piano della villa di CarloConosciamo pure che 11 Rizzuto si allontanalo da New York improvvisamente, senza lasciare alcun indirizzdella sua futura desto nazione, e proprio dopo alcuni giorni che un detective privato — ai nostri servizi — sera recato a chiedergli informazionsulla scomparsa di Carlo». Fin qui il racconto dei fratelli dello scomparso. Tempestosi interrogatori Intanto nel tenebroso e appassionante mistero, altra luce vien fatta. Negli unici del District Attorney deBronx Me Geehan, sono comparse dodici persone, tra cui una donna, per dare schiarimenti sulle oscure circostanze che portarono alla scomparsa del noto medico italiano. Gli interrogatori furono lunghi e raggiunsero spesso il clamore d'una rissa, tale era la violenza del parlarei gesti e lo stato eccitabile degli animiU Districi Attorney aveva accanto a sè una stenografa ed i tre fratellBrancati. In una camera adiacente, in attesa di essere uno alla volta chiamati, strovavano I testimoni. Dopo alcuni testimoni di secondaria importanza, viene a deporre Giorgio Arciera. La sua deposizione è assadrammatica. Egli nega tutti gli addebiti, ma spesso non riesce a dare sufficienti spiegazioni alle domande che gli si muovono. Si tratta di rispondere ad una serie di richieste sui rapportdel Brancati con la Banca Hardy e CDopo di lui viene a deporre la signora Maria Rhatigan, impiegata dbanca, la quale, come abbiamo già detto, riconosce nella fotografia depresunto Luigi Romano il Gennaro • Mimi » Rizzuto. Il signor Me Geehan ha sospeso a questo punto gli Interrogatori dichiarando che ha abbastanza prove al riguardo e che comunicherà subito cot District Attorney Banton > di New York ed il capo dei « detectives » pesottoporre loro il risultato dell'inclite sta e far seguire al caso, nel distretto di Manhattan, la fase giudiziaria.