Gli apparecchi hanno fatto ritorno ad Orly

Gli apparecchi hanno fatto ritorno ad Orly La prima « Challenge » {per aeroplani da turismo Gli apparecchi hanno fatto ritorno ad Orly Venticinque arrivati nella prima giornata tra i quali otto italiani Lombardi e Ifatttalla tagliano per primi il traguardo - L'equipe dei « Ro » giunge compatta - Le speranze di Miss Spooner Parigi, 14 notte. Gli apparecchi della prima Challenge di turismo aereo hanno avuto evidentemente fretta di domare al loro nido. Alcuni di essi, anzi, sono giunti addirittura in anticipo, e il severo regolamento, invece di premiarli, li ha puniti. In questa circostanza, la parola « punire » è la più adatta. Secondo il regolamento, del resto abbastanza complicato, il controllo non si è aperto che alle quindici. Miss Spooner ha fretta Tuttavia, fin dalle quattordici e trenta, un ronzio alto e lontano di motori annunziava che 1 primi aeroplani stavano per arrivare da Bruxelles, e pochi minuti dopo ecco profilarsi al disopra degli han.aa.rs un aeroplanino gialllno. Nemmeno a farlo apposta, il moscerino che arriva così in anticipo è pilotato da una donna: è 11 Gìpsy Moth, di miss Spooner. A breve distanza giungono alti sul campo altri aeroplani: ecco la meteora rossa del canadese Carberry; ecco 1 leggeri ed eleganti Fiat di Bottalla e di Lombardi. Ma tutti questi apparecchi non possono atterrare, n regolamento impone di tagliare in volo la linea di arrivo. Non solo, ma di tagliarla non prima delie tre. Cosi i piloti debbono attendere in cielo. Frattanto gli aeroplani aumentano di numero a ogni minuto: ce ne sono di quelli''dal colore rosso, altri gialli e altri infine dai riflessi di argento. 11 cielo di Orly è pieno di rombi dai mille ritmi, dalle mille tonalità. Qualche apparecchio traccia al disopra del campo immensi giri, mentre altri si divertono a sorvolarlo basso sul grandi hangars. Altri infine per passare il tempo fanno una breve passeggiata sulle campagne e sui dintorni. Mano a mano pero che le tre si avvicinano gli apparecchi si rinserrano nel cielo. Àlcurjl di essi che avevano fatto senza troppa fretta la passeggiata da Bruxelles si sono aggregati al primi. Alle tre precise un cronometrista ufficiale lancia un razzo fumigeno: il controllo è aperto. Due apparecchi Italiani primi al traguardo Immediatamente dai punti più opposti si vede sorgere una moltitudine di apparecchi che si lanciano a piena velocità verso il traguardo costituito da una grande striscia bianca tracciata davanti alla palazzina del comando dell'aerodromo. E' un attimo. Sulla striscia gialla due saette gialle passano per prime a una cinquantina di metri runa dall'altra. Sono 1 «Fiat» di Lombardi e di Bottalla. Poi nel brevissimo spazio di trentacinque secondi altri quattro apparecchi tagliano il traguardo. In due soli 'minuti tredici apparecchi solvolano la linea bianca rigorosamente Insieme tra la ammirazione della folla. Ecco l'ordine preciso degli arrivi: Alle 15.0T' Lombardi su «Fiat.; alle 15,0'1" 3/5 Bottalla su «Fiat»; alle 15, 0'4" Kneer su «Klero»; alle 15,0'4" Róoder su «Walden>; alle 15,0'30" Weisse su «Potez»; alle 15,0'35" Carberry su «Rabb»; alle 1S,1'4" miss Spooner su «Moth»; alle 15,1'1-i" Siane] su «Klemm»; alle 15,1'15" Lusser su «Klemm»; alle 15,1'25" Delrnotte su Caudron; alle 15, 1*30" Freiherr su «B.F.W.»; alle 15. 1' Ctu 35" Offermann su «B.F.W.»; alle 15,1' 58" Kirsck su «Klemm»; alle 15,2'3S" Broadi su «Moth»; alle 15,4'2" Mormiksur su «B.F.W.»; alle 15,4'36" Junck; alle 15,5'1" Pos e alle 15,5'30" Klepso. Cinque minuti dopo gli apparecchi sono tutti sul prato. Gli aviatori saltano agilmente a terra. Si tolgono il casco e la casacca di cuoio mentre i meccanici accorrono al posto di controllo e consegnano il ruolino di marcia. Le dichiarazioni dei piloti sono tutte presso che uguali: essi non sono assolutamente stanchi e assicurano di avere compiuto un volo regolarissimo. Miss Spooner spera nella vittoria Miss Spooner in quattro tocchi si è fatta la toeletta personale, si è messa un cappellino « beige » e uno spolverino color nocciola. Anche lei dichiara di non essere per nulla stanca. Ha avuto dappertutto accoglienze entusiastiche, e aggiunge che spera di vincere la « challenge ». Ad onore del vero, dobbiamo dire che questa speranza non è infondata. Le probabilità di vittoria di miss Spooner sono grandi; in ogni modo è quasi certo che ella figurerà fra i primi cinque. Quando riusciamo a girare in mezzo agli apparecchi e a raggiungere quelli italiani troviamo Bottalla in perfetto abito da passeggio; un « complet • grigio e cappello idem. Lombardi Invece è in abito da sport, con larghi calzoni inglesi. A vederli nessuno direbbe che essi hanno atterrato cinque minuti prima, dopo aver (percorso esattamente In una settimana 6300 chilometri, attraverso tutti 1 cieli d'Europa. Sembrano piuttosto due aviatori che abbiano fatto un breve percorso in ferrovia. — Veramente — dice Bottalla al marchese Laureati — sarei curioso di sapere chi è passato al traguardo per primo: se Lombardi od io. — Lombardi — risponde il marchese Laureati. — Tu l'hai seguito a pochi metri. Ma questa vostra affermazione ha un valore purtroppo soltanto platonico. — Come? Almeno 11 premio della Città di Parigi ci dovrebbe essere atr tribuitol La Citta di Parigi ha infatti offerto un premio In denaro e due vasi della Manifattura di Sevrès. — Purtroppo, no. La Commissione ha deolso di considerare ex-aequo 1 primi sei arrivati, e di conseguenza i premi verranno equamente divisi. Bottalla raeoenta Bottalla e Lombardi non accolgono troppo sorridenti questa decisione della Giuria, che, d'altronde, è abbastanza equa. Ma il marchese Laureati li consola. — Voi avete vinto il primo premio della Colonia Italiana: premio non indifferente: 15.000 franchi, di cui 10.000 al primo, tre al secondo e due al terzo. Gli aviatori italiani sono favorevolmente colpiti dalla munificenza della Colonia italiana di Parigi. Bottalla osserva: — Ovunque, d'altronde, le Colonie italiane ci hanno fatto accoglienze calorose, in tutti i campi esteri abbiamo incontrati dei nostri compatrioti. Però anche dagli stranieri siamo stati trattati-con ogni riguardo: abbiamo avuto a profusione fiori, e non oi sono mancati i dolci e le caramelle da masticare, per rompere la monotonia del volo. Ad onore del vero, dobbiamo dire che le più affettuose accoglienze ci vennero fatte in Jugoslavia: a Zagabria ed a Belgrado. — Ma il volo come è andato? — Credo che sia Impossibile raccontare 11 mio volo; posso dire che è stato perfettamente regolare; ma voi sapete che la regolarità degenera spesso In monotomìa e che la monotomìa non è certo materia ad un reportage giornalistico. Bottalla sorride, ma alle nostre insi. stenze aggiunge: — Almeno per quanto mi riguarda la partenza e gli attcrraggi sono stati normali in tutti e ventidue 1 campi vi sitati. Il motore per 2630 chilometri ha cantato senza commettere una stecca; non ho mai dovuto aprirlo; guardate i piombi posti alla partenza dalla Giuria sono tutti intatti. — E che tempo avete incontrato? Coma al è svolto il viaggio — Ecco, soltanto le variazioni del tempo hanno rotto la monotonia del nostro viaggio. 11 tempo è stato bello e brutto, ma in complesso più brutto che bello. Ho incontrato sole, vento, pioggia, nebbia, tempesta; tutto ad eccezione della neve... Nella Lione Marsiglia, il vento di fianca mi ha o a fatto ballare abbastanza a lungo; nella S. Ranhael-Torlno, il cielo coperto mi ha reso la navigazione difficilissima. Tutto bene da Torino a Belgrado, ma a Turnu, Severin ed a Buca rest una tempesta con i flocchi. A Vienna il tempo era cosi cattivo che abbiamo sospeso la partenza e abbiamo fatto bene, perchè il francese Delrnotte che si era voluto azzardare in mezzo alla nebbia e alla foschia, ha perduto la rotta e con la rotta tre ore preziose agli effetti della CltlSSlfìCcL A Varsavia, Posen e Berlino, il cielo calmo e sereno ci ha fatto riposare alquanto. Dopo Berlino il tempo si è fatto di nuovo nebuloso. La tappa più brutta è stata la Amburgo-Am sterdam. la Amsterdam-Bruxelles Invece è stata buona. Da Bruxelles slamo partiti Lombardi ed io alle 12.54. quest'ultima tappa malgrado il vento contrario e stata in complesso Una passeggiata di piacere. — Sarete contenti allora della vostra randonnée. — Sono abbastanza soddisfatto. Ma credetemi, questo circuito non ha nul la di una prova da turismo. E una corsa, una corsa di apparecchi leggeri semplicemente. Vi erano fra gli apparecchi concorrenti aeroplani che non avevano nulla di aeroplani da turismo. I nostri « Fiat » invece e in generale tutti gli apparecchi Ita liani sono veri e proprii apparecchi da turismo. I nostri hanno una velocità di crociera non superiore ai 140 chilometri, mentre qualche tedesco supera 1 180. Quale sarà, voi mi domanderete la classifica? A questa domanda io non posso assolutamente rispondere. Credo però che noi della « Fìat » e gli italiani in genere abbiamo ben figurato. L'arrivo del conta Mazzetti Bottalla ha appena finito di fare la cronistoria del suo volo e di esprimere le sue Impressioni, quando in lontananza si sente 11 ronzio di motori. Bottalla sta un attimo In ascolto e poi esclama: « E' il conte Mazzottl ». E dlfattl, poco dopo, sopra il piccolo « hangar » si profila la sagoma elegante ed argentea del « Breda ». Il conte Mazzoni è il tipo del perfetto « gentleman » turista. « Una valvola inchiodata — dice appena sceso dall'apparecchio — mi ha fatto atterrare nel dintorni di Bruxelles e mi ha fatto perdere 45 preziosi minuti. Peccato! Speravo di arrivare primo degli italiani. Lo ero stato fino a Bucarest. Veramente in quella occasione ho fatto un « tour de force », e credo sia stato molto raro, nella seconda giornata ho coperto tutte e cinque le tappe che separano S. Raphael da Belgrado ». Il conte Mazzottl sta raccontando le sue impressioni di volo, quando un altro Tonzlo si sente nel cielo. Alziamo gli occhi e vediamo quattro punti: uno bleu, uno rosso, uno giallo ed uno argenteo: sono i quattro • Romeo » di Guazzetti, Castaldi, Gelmetti e Benassatt. Essi volano rigorosamente affiancati ed in perfetto ordine di squadriglia arrivano sul campo. Sono le 16,15: — urla l'ing. Tonini, il costruttore degli ottimi Romeo. Guazzetti capisce im. mediatamene lo sbaglio commesso, ma appena 1 quattro apparecchi sono sopra gli « haugars », uno di essi si stacca e in un batter d'occhio fa cenno di avviarsi verso 11 traguardo. E' il capitano Guazzetti. Allora è un accorrere di persone verso l'aeroplano- — No. noi Bisogna attraversare il traguardo In volo. Ritorna Indietro! Una rincorsa di venti metri gli basta per staccarsi di nuovo dal suolo, e con una volata di ali ohe fa tremare gli spettatori si volta e passa sul traguardo, ad una quota di poco più di 50 metri. Un attimo dopo anche l'apparecchio di Guazzetti è allineato a fianco dei suoi tre fratelli. — Come va? —Va benel — esclama Guazzetti. — Possiamo ricom'foiciare da capo. Siamo partiti da Amburgo questa mattina alle 7,3', alle 10.54 eravamo ad Amsterdam, si ripartiva dal paese dei tulipani alle 12,28' per arrivare alle 13,14 a Bruxelles. Di qui siamo ripartiti tutti e quattro insieme alle 14 preoise per Parigi, dove come vedete, siamo arrivati in perfetto ordine. Il ricevimento dell'Aero Club Frattanto il campo si va spopolando. L'Areo Club di Francia offre nella palazzina del comando agli equipaggi un ricevimento con champagne e dolci. Fa molto caldo sul campo di Orly e non solo gli equipaggi ma tutti gli ufficiali ed i giornalisti si affrettano nella sala del ricevimento Il vice presidente dell'Aero Club di Francia pronunzia un breve discorso di congratulazione e di augurio e annunzia che la classifica definitiva non ?i potrà avere prima del 21 agostto. .Mentre si pronunziano I discorsi e si fanno 1 brindisi, atterra l'aviatore i francese Finac, su Piter e finito il ri Icevimento arriva sul campo 11 Breda ili Liberati, che era partito da Amburgo verso le 9. Quarantasei aeroplani erano partiti da Orly esattamente otto giorni fa, venticinque s< no arrivati nella prima giornata di controllo, altri otto sono ancora in gara ed arriveranno fra domani e dopo certamente prima del 20 agosto, giorno di chiusura del controllo. Anche per gli Italiani tutto è andato bene: anzi non crediamo di peccare di esagerazione dicendo che tutto è andato Ionissimo: su 12 apparecchi uno solo si è ritirato, otto sono già arrivati e gli altri tre Ferrarin, Donati ramente t2pedomani arrlverann0 slcu" . ' -,:s ;( Ranista Bottalla Il « Brodai» dal Conte Mazzoni