Il pessimismo di Mosca

Il pessimismo di Mosca Il pessimismo di Mosca (Pe* telegrafo dal nostro corrispondente) Mosca. 3 notte. La stampa sovietica recava ieri scarsi e laconici resoconti della •(giornata rossa», significato questo che le cose non si erano svolte precisamente come si attendeva. Il cólpo di forza che avrebbe dovuto sconvolgere alcune capitali europee sembrava completamente fallito. Oggi invece, su ulteriori notizie arrivate, i giornali esaltano il preteso successo delle manifestazioni proletarie, soprattutto quelli', di Parigi e di Berlino. Ad ogni modo non c'è dubbio che i circoli sovie'-tici attendessero qualcosa di più, soprattutto nella capitale tedesca, anche in seguito all'esperienza dello'scorso Primo Maggio. L'attesa, è andata delusa, ma sbaglierebbe chi supponesse per questo una modificazione qualunque non solo nella linea d'azione, ma altresì nelle speranze concepite dai circoli comunisti, i quali pensano semplicemente che se questa parala non è riuscita ieri come avrebbe dovuto, riuscirà un'altra volta. La speranza è più che speranza, è certezza, è ferma volontà. Non è qui il luogo di discutere questo atteggiamento ma è doveroso rilevarlo. La stampa noi dà quindi mollo rilievo a questo piuttosto infelice esperimento di' mobilitazione comunista, ma si occupa invece della rottura delle trattative londinesi con ampi vivacissimi articoli dai titoli vistosVe clamorosi. Amara delusione Qui la delusione è siala veramente grande ed inaspettata, anche per i pessimisti. Si ricordano con amarezza le clamorose dichiarazioni dei laburisti durante la campagna elettorale, che promettevano, fra le altre panacee e gli altri zuccherini, l'im i mediala ripresa dei rapporti con il ' Governo dei Soviet, e si confrontano con le dichiarazioni attuali di Henderson che ha affermalo in maniera recisa e categorica come l'Inghilterra non intenda riprendere le regolari relazioni diplomatiche senza aver prima risolto in modo inequivocabile la questiona dei debiti e quella della propaganda. Mosca sperava ben altro dal Governo laburista! I Soviet si attendevano soprattutto che venisse rinnegala la politica di Baiali* in verso la Russia che i laburisti hanno invece continuato in pieno. Alla delusione si unisce una vivissima indignazione. I giornali attaccano con violenza la politica di MacDonald e di Henderson definita come una vergogna ed un tradimento. I ministri laburisti sono chiamati servitori di lialdwin e di MacDonald, e l'esplosione delle invettive nella stampa e nei discorsi trova un riscontro solo in ciò che avvenne nel maggio 1926, dopo il fallimento dello sciopero generale inglese, anche quello attribuito al « tradimento » dei laburisti. • L'insuccesso di Dovgalewsky a Londra viene inquadrato in tutti gli avvenimenti della politica asiatica, e si vede delincarsi una vasta azione accerchiale della nemica Inghilterra contro la Russia sovietica, che gli ultimi avvenimenti rendono manifesta. I confluii mancesi, la rivoluzione afgana e gli avvenimenti della Persia definiscono l'azione di Londra, il cui piano generale si svolge secondo un disegno preordinato e ben definito in ogni particolare. Tuttavia, nei riguardi immediati della questione diplomatica con l'Inghilterra, non si intende di lasciar cadere la cosa, anche per non fare il giuoco del gabinetto laburista contro il quale, prima o poi, si spera sempre una levata di scudi del proletariato britannico. D'altra parte la ripresa delle relazioni diplomatiche anche qui, a causa della presenza di rifornimenti vani e di materiale bel-lieo. D'altra parte al regolamento pacìflco della questione non si credeaffatto, come non si è mai creduto. Si potranno iniziare e magari con- j,,rro *,„../-, j„n durre per ur pezzo delle conversa-zioni diplomatiche ma senza raggiwn-gere risultato positivo. Anche sullamediazione di potenze estere, soprat- tutto di certe potenze, non si fa caso di sorta. D'altra parte finora il Go- .... ,. . ' . " uu verno di Nankino si rifiuta di accet- tare anche le condizioni che Kara Khan ha richiesto nella sua nota come minimo indispensabile. Si pen-sa, non senza logica, che se la Cina fa parte del programma di difesa dei Soviet. Verranno dunque riprese le trattative per giungere ad un accordo sulla questione dei debiti « su quella della propaganda. La situa zione cines-e influisce in questo nel rendere sempre urr/ente l'opera di un ambasciatore a Mosca. Dalla Siberia Orientale continuano ad arrivare notizie allarmanti. La Guardia Bianca si organizzerebbe nei pressi di Karbin, trovandovi una dovizia di armi, munizioni ed equipaggiamenti che appare alquanto sospetta. Si calcola che un migliaio di bianchi si concentri in questa località inquadrati agli ordini del generale Sovelieff. Altri concentramenti si segnalano lungo l'Amur e l'Ussuri, verso Man-ciu-li, e russi bianchi appaiono anche in Mongolia. La mobilitazione delle due classi richiamale e degli ufficiali in congedo si effettua rapidamente. Si teme infatti, come già vi ho accennato, un colpo di mano all'esposta ferrovia Transiberiana, soprattutto nel tratto da Chita a Wladiwostok. Anche la situazione lungo l'Amur si presenta inquietante. E' innegabile che soprattutto l'azione di questa guardia bianca rende inquiete le autorità sovietiche. Si tratta infalli di gente disposta a, tutto giuocare, che in capacità belli-i ca sopravanzano di gran lunga i ci-' nesi e che se non potrebbero certo invadere, da soli, la Siberia Orientale, potrebbero essere però più che sufficienti a mandare in malora qualche ponte o qualche tratto di linea della Transiberiana, che costeggia il confine per quasi tutto il percorso di migliaia di chilometri lungo l'Amur e l'Ussuri. L'incubo inglese La mossa inglese si sospetta ormai na eseguito il colpo di mano sulla ferrovia non avrà compiuto questo atto per rimangiarselo poche settimane dopo. Forse, se l'azione fosse in tutto ed esclusivamente cinese, la cosa sarebbe possibile perchè in Cina è avvenuto nei tempi passati questo ed altro, ma all'iniziativa cinese si crede tanto come a quella delle tribù, afgane die abbatterono Aman UUah. e che erano armate — lo si ricorda in questi glorili — con ottimi fucili inglesi. Tra la rottura dei negoziati di Londra e gli avvenimenti russo-cinesi si tende a vedere una relazione sempre più stretta, che i giornali mettono bene in evidenza, pubblicando accanto ai violentissimi articoli contro i traditori laburisti i laconici telegrammi dalla frontiera siberiana che quasi quotidianamente parlano ormai di sconfinamenti, di fucileria e di apprestamenti militari, e che sembrano un vero preludio di bollettini di guerra* Pietro Sessa. Il pessimismo di Mosca Il pessimismo di Mosca (Pe* telegrafo dal nostro corrispondente) Mosca. 3 notte. La stampa sovietica recava ieri scarsi e laconici resoconti della •(giornata rossa», significato questo che le cose non si erano svolte precisamente come si attendeva. Il cólpo di forza che avrebbe dovuto sconvolgere alcune capitali europee sembrava completamente fallito. Oggi invece, su ulteriori notizie arrivate, i giornali esaltano il preteso successo delle manifestazioni proletarie, soprattutto quelli', di Parigi e di Berlino. Ad ogni modo non c'è dubbio che i circoli sovie'-tici attendessero qualcosa di più, soprattutto nella capitale tedesca, anche in seguito all'esperienza dello'scorso Primo Maggio. L'attesa, è andata delusa, ma sbaglierebbe chi supponesse per questo una modificazione qualunque non solo nella linea d'azione, ma altresì nelle speranze concepite dai circoli comunisti, i quali pensano semplicemente che se questa parala non è riuscita ieri come avrebbe dovuto, riuscirà un'altra volta. La speranza è più che speranza, è certezza, è ferma volontà. Non è qui il luogo di discutere questo atteggiamento ma è doveroso rilevarlo. La stampa noi dà quindi mollo rilievo a questo piuttosto infelice esperimento di' mobilitazione comunista, ma si occupa invece della rottura delle trattative londinesi con ampi vivacissimi articoli dai titoli vistosVe clamorosi. Amara delusione Qui la delusione è siala veramente grande ed inaspettata, anche per i pessimisti. Si ricordano con amarezza le clamorose dichiarazioni dei laburisti durante la campagna elettorale, che promettevano, fra le altre panacee e gli altri zuccherini, l'im i mediala ripresa dei rapporti con il ' Governo dei Soviet, e si confrontano con le dichiarazioni attuali di Henderson che ha affermalo in maniera recisa e categorica come l'Inghilterra non intenda riprendere le regolari relazioni diplomatiche senza aver prima risolto in modo inequivocabile la questiona dei debiti e quella della propaganda. Mosca sperava ben altro dal Governo laburista! I Soviet si attendevano soprattutto che venisse rinnegala la politica di Baiali* in verso la Russia che i laburisti hanno invece continuato in pieno. Alla delusione si unisce una vivissima indignazione. I giornali attaccano con violenza la politica di MacDonald e di Henderson definita come una vergogna ed un tradimento. I ministri laburisti sono chiamati servitori di lialdwin e di MacDonald, e l'esplosione delle invettive nella stampa e nei discorsi trova un riscontro solo in ciò che avvenne nel maggio 1926, dopo il fallimento dello sciopero generale inglese, anche quello attribuito al « tradimento » dei laburisti. • L'insuccesso di Dovgalewsky a Londra viene inquadrato in tutti gli avvenimenti della politica asiatica, e si vede delincarsi una vasta azione accerchiale della nemica Inghilterra contro la Russia sovietica, che gli ultimi avvenimenti rendono manifesta. I confluii mancesi, la rivoluzione afgana e gli avvenimenti della Persia definiscono l'azione di Londra, il cui piano generale si svolge secondo un disegno preordinato e ben definito in ogni particolare. Tuttavia, nei riguardi immediati della questione diplomatica con l'Inghilterra, non si intende di lasciar cadere la cosa, anche per non fare il giuoco del gabinetto laburista contro il quale, prima o poi, si spera sempre una levata di scudi del proletariato britannico. D'altra parte la ripresa delle relazioni diplomatiche anche qui, a causa della presenza di rifornimenti vani e di materiale bel-lieo. D'altra parte al regolamento pacìflco della questione non si credeaffatto, come non si è mai creduto. Si potranno iniziare e magari con- j,,rro *,„../-, j„n durre per ur pezzo delle conversa-zioni diplomatiche ma senza raggiwn-gere risultato positivo. Anche sullamediazione di potenze estere, soprat- tutto di certe potenze, non si fa caso di sorta. D'altra parte finora il Go- .... ,. . ' . " uu verno di Nankino si rifiuta di accet- tare anche le condizioni che Kara Khan ha richiesto nella sua nota come minimo indispensabile. Si pen-sa, non senza logica, che se la Cina fa parte del programma di difesa dei Soviet. Verranno dunque riprese le trattative per giungere ad un accordo sulla questione dei debiti « su quella della propaganda. La situa zione cines-e influisce in questo nel rendere sempre urr/ente l'opera di un ambasciatore a Mosca. Dalla Siberia Orientale continuano ad arrivare notizie allarmanti. La Guardia Bianca si organizzerebbe nei pressi di Karbin, trovandovi una dovizia di armi, munizioni ed equipaggiamenti che appare alquanto sospetta. Si calcola che un migliaio di bianchi si concentri in questa località inquadrati agli ordini del generale Sovelieff. Altri concentramenti si segnalano lungo l'Amur e l'Ussuri, verso Man-ciu-li, e russi bianchi appaiono anche in Mongolia. La mobilitazione delle due classi richiamale e degli ufficiali in congedo si effettua rapidamente. Si teme infatti, come già vi ho accennato, un colpo di mano all'esposta ferrovia Transiberiana, soprattutto nel tratto da Chita a Wladiwostok. Anche la situazione lungo l'Amur si presenta inquietante. E' innegabile che soprattutto l'azione di questa guardia bianca rende inquiete le autorità sovietiche. Si tratta infalli di gente disposta a, tutto giuocare, che in capacità belli-i ca sopravanzano di gran lunga i ci-' nesi e che se non potrebbero certo invadere, da soli, la Siberia Orientale, potrebbero essere però più che sufficienti a mandare in malora qualche ponte o qualche tratto di linea della Transiberiana, che costeggia il confine per quasi tutto il percorso di migliaia di chilometri lungo l'Amur e l'Ussuri. L'incubo inglese La mossa inglese si sospetta ormai na eseguito il colpo di mano sulla ferrovia non avrà compiuto questo atto per rimangiarselo poche settimane dopo. Forse, se l'azione fosse in tutto ed esclusivamente cinese, la cosa sarebbe possibile perchè in Cina è avvenuto nei tempi passati questo ed altro, ma all'iniziativa cinese si crede tanto come a quella delle tribù, afgane die abbatterono Aman UUah. e che erano armate — lo si ricorda in questi glorili — con ottimi fucili inglesi. Tra la rottura dei negoziati di Londra e gli avvenimenti russo-cinesi si tende a vedere una relazione sempre più stretta, che i giornali mettono bene in evidenza, pubblicando accanto ai violentissimi articoli contro i traditori laburisti i laconici telegrammi dalla frontiera siberiana che quasi quotidianamente parlano ormai di sconfinamenti, di fucileria e di apprestamenti militari, e che sembrano un vero preludio di bollettini di guerra* Pietro Sessa.

Persone citate: Aman Uuah, Chita, Henderson, Kara Khan, La Guardia Bianca, Macdonald, Pietro Sessa