Bagliori rossi sull'Europa democratica

Bagliori rossi sull'Europa democratica Bagliori rossi sull'Europa democratica La prova generale della rivoluzione comunista == Le manifestazioni a Berlino == II Governo lascia mano libera ai dimostranti == Sanguinoso preludio in Jugoslavia == Stabilimenti incendiati a Serajevo e con= flitti tra comunisti e polizia == I punti strategici delle città svizzere occupati militarmente Berlino, 31, notte. Si conosce il programma comunista per la giornata di domani. Esso è presto detto. I comunisti berlinesi sono convocati per domani sera alte 17,30 nel Lustgarten per manifestare « contro la guerra imperialistica e per la rivoluzione mondiale ». A tale scopo essi esortano le masse a disertare il lavoro soltanto alle ore 15. Programma minimo, come si vede. E questo è tutto. Il Governo social-democratico non ha creduto di proibire loro di dimostrare. La concorrenza socialdemocratica Il partito social-democratico, tanto per fare qualche cosa, ha trovato una soluzione speciosa che, secondo lui, dovrà domani facilitare il compito alla polizia e cioè, per dividere le masse marxiste e per fare si che non tutti gli operai accorrano alla manifestazione comunista, ha indetto anche esso una dimostrazione per conto proprio che avrà luogo in un quartiere assai distante dal Lustgarten, cioè a Friedrichshain, manifestazione che si intitola anche essa contro la guerra. Siamo in pie.ria concorrenza. La trovata è originale, ma non è detto che sia fatta apposta per semplificare le cose. La polteia se ne è preoccupata e ha concordato coi social-democratici che essi facciano la loro dimostrazione, come infatti è slato deciso, in un quartiere a grande disianza da quello dove avrà luogo la manifestazione comunista e anche due ore dopo, per evitare cosi che eventualmente le due masse o i gruppi affluenti a ciascuna di esse possano in qualche modo incontrarsi e perciò scontrarsi. La polizia ha preso per altro contatto con i capi comunisti i quali hanno assicurato che la tranquillità e l'ordine non saranno turbati. In seguito a questa promessa, la polizia ha loro permesso di percorrere in corteo chiuso alcune delle magqiori arterie, in modo da arrivare già in colonna al Lustgarten. I comunisti sono stati autorizzati ad adunarsi nei vari quartieri della città per confluire per i vari punti fino a riunirsi assieme in un fiume solo verso Lustgarten dove converranno alle 17,30. La manifestazione durerà un'ora La manitestazione colà dovrà essere breve e non durare più di un'ora. 1 cortei dovranno quindi essere ricondotti sollecitamente ai rispettivi quartieri di origine. La polizia con queste disposizioni e con quesla procedura ha tenuto conto delle esigenze di non fare incontrare i vari cortei comunisti con quello social-democratico. Non è ben chiaro, tuttavia, quale esigenza abbia suggerito di flssare per due ore dopo la manifestazione social-democratica, dando cosi la possibilità agli operai di partecipare alla seconda manifestazione dopo aver preso parte alla prima o meglio— o piuttosto peggio — di passare a disturbare la seconda dopo aver celebralo la prima. La polizia crede di avere provveduto in modo da evilare disordini. D'altro canto la manifestazione social-democratica sarà accuratamente proletta. Come un apposito comunicato rende noto, il corteo social-dcìnocralico sarà accompagnato e fiancheggiato da forti distaccamenti di polizia caricati su camions. Le strade che saranno percorse dalle due dimostrazioni saran no chiuse agli sbocchi da appositi cordoni. Inoltre i posti di guardia nei punti strategici saranno opportunamente rafforzati. Prese queste misure, l'autorità si mantiene sicura di garantire l'ordine e di evitare in cidenti, nonché di poter fare fronte a tutte le evenienze. I comunisti pubblicano fra l'altro nella Rothe Fané, un manifesto in aggiunta ai molti manifesti già pubblicati in queste sere, provocato dalla notizia, all'ultimo, momento risa- oli operai a disertare la manifesla~^putasi, della progettata manifestazione social-democratica. La trovata social-democratica comincia, dunque, quasi che ce ne fosse bisogno, a intorbidare un poco le acque. Speriamo bene. Il manifesto invita energicamente zione socialista e a prendere parte unicamente a quella dei comunisti che è l'unica e sola e vera manife7 stazione contro la. guerra, non potendosi 'come tale definire la manifestazione dei social-democratici, di cui il manifesto ricorda la malsana approvazione dell'incrociatore e la prava intenzione di muovere guerra alla Repubblica dei Soviet. Chi vuole dimostrare per la guerra, imperialistica, per l'incrociatore, per i miliardi della Reichswehr, per i gas velenosi e per i credili di guerra — conclude il manifesto — costui si rechi alla manifestazione socialista. Chi vuole invece dimostrare veramente contro la guerra, allora accorra sotto la bandiera di Liebknecht e di Lenin. «I comunisti saranno padroni delle strade» Il giornale comunista reca, intanto, telegrammi da Mosca in cui si riferisce di un discorso tenuto a Leningrado dal signor Thaelmann, uno dei capi ufficiali del comunismo tedesco, die in questi giorni si trova per l'appunto in viaggio in Russia, il quale, parlando davanti ad una grande massa bolscevica, ha esaltato la resistenza opposta dai comunisti tedeschi, in occasione del primo maggio, alla polizia. Quella giornata — secondo l'oratore — ha dimostrato che non vi saranno mai manovre poliziesche die potranno fermare il movimento comunista tedesco. Il Thaelmann ha anche solennemente promesso che la slessa dimostrazione offrirà al mondo la giornata di domani, primo agosto. Malgrado ogni proibizione poliziesca il comunismo tedesco scenderà nelle strade e dimostrerà di esterne padrone. La stampa di sinistra e quella democratica è naturalmente assai contenta della libertà di manifestazione che viene finalmente concessa ai comunisti. La volta scorsa essa mormorò assai contro l'energia degli amici social-democratici e li rimproverò aspramente. Ora essa è contenta e assicura che soltanto così non accadrà nulla. La Wossische Zeitung esalta il fatto che in quasi tutta la Germania sono permesse le manifestazioni comuniste e contrappone alla Gcrma nia libera la bieca e truce Francia reazionaria di Tardieu e di Briand e per/ino la Svizzera, le quali hanno creduto, invece, di prendere Jutte le precauzioni possibili per la sicurezza pubblica. Lo slesso scrive presso a poco il Berliner Tageblatt, democraticissimo anch'esso. I giornali di destra vedono, inve ce, in questo atteggiamento del Go verno social-democratico un segno di debolezza e una capitolazione ri tardata in confronto del primo mag gio. Debolezza e capitolazione che non mancheranno di essere fatali, perchè i comunisti ne appronteranno, se non domimi, certamente dopo. La situazione è fortunatamente diversa in altri: parli del Beich. come ad Amburgo, dove persìste la -proibizione di manifestazioni, e a Ma naco, duce all'ultima ora si appren de che il Governo ha emanalo rigorosi ordini dir proibiscono ogni ma nifeslazione per domani, sia all'aperto che al chiuso. Così andie il lìadcn ha proibito ogni manifestazione e la stampa di destra loda la attitudine di questi Governi e cita a titolo di onore i rigorosi esempi della Francia e della Svizzera. G. P. Vienna e nei Balcani Vienna, 31 notte. Cosa faranno domani i comunisti dell'Europa centrale? Come dicemmo già ieri, è sicuro che, non essendo le autorità affatto sorprese dagli av^veniynentit ia calma finirà per essere — a a a e e i n l a a d o e o o e , . e l a a i garantita. A Vienna è stato proibito ai comunisti non solo di sfilare in corteo per il Ring, ma anche di riunirsi in piazza. È' però fuori di dubbio che i tentativi di riunione pressa la Votivkirche avranno luogo nelle ore serali ugualmente, mediante la contemporanea affluenza per parecchie arterie che la polizia cercherà di sbarrare. A quanto pare, i comunisti vennero incoraggiati dalla presenza a Vienna di « compagni » clandestinamente giunti dalla Czeco-Slovacchia, dalla Jugoslavia e persino dalla Russia. Senza farsi scoprire dalle autorità viennesi, questi individui devono avere svolto un'intensa propaganda. Dell'efficacia di tale azione si ha diritto di dubitare, riflettendo che solo in pochissime officine domani si obbedirà alla parola d'ordine di sospendere il lavoro con una ora di anticipo. Le disposizioni delle autorità jugoslave Con le operazioni eseguite a Sanobor, nei pressi di Zagabria, le auto, rità jugoslave ritengono di avere messo le mani addosso al capo della propaganda comunista del Paese. Quest'individuo, di nome Brezovic, ha vissuto dieci anni in Russia ed ha pure seguito un famoso corso per la preparazione propagandistica. In ■Jugoslavia Brezovic, provvisto di una forte somma, sarebbe arrivato in aeroplano. La polizia ha arrestato anche un aviatore giunto da Mosca. Brezovic aneva addosso dei documenti personali intestati a vari nomi. Dagli interrogatori di 15 comunisti, si è assodato che a Zagabria esisteva od esiste un'organizzazione detta dei giovani bolscevichi e che si erano inoltre stampati migliaia di manifestini da distribuire domani nelle vie. Il prefetto di polizìa di Zagabria ha emesso un'ordinanza con la quale dispone doversi domani lavorare nelle officine come al solito. Gli operai non potranno riunirsi nelle strade. Gli industriali sono tenuti a comunicare alle autorità i nomi di coloro che non si presenteranno al lavoro. Lo stesso obbligo è fatto ai commercianti ed. a quanti devono tenere aperte le loro botteghe. Gli ags\ti di polizia hanno inoltre ricevuto l'ordine di fare uso delie armi alla benché minima resistenza. Un conflitto a Serajavo Ma se in Croazia la polizia crede di essere padrona della situazione, altrettanto non è a Serajevo dove le cose sarebbero abbastanza gravi. Secondo notizie private giunte a Belgrado e ritelegrafale a Vienna, stamane all'alba, nelle officine statali ferroviarie, gli operai sospesero il lavoro ed appiccarono il fuoco agli stabilimenti. Si è verificato un grande incendio cft.2 ha provocato la distruzione di due edifici. Accorsa la gendarmeria, gli operai comunisti l'hann-i affrontata colle armi. Si è scatto un sanguinoso scontro, durante il quale parecchi operai sono rimasti feriti. Un operaio, accompagnato dal'a polizia al Commissariato e che i compagni avevano ritenuto un traditore, è stato ucciso proditoriamente. La polizia ha proceduto a numerose perquisizioni domiciliari. Un dispaccio dell'ufficiosa agenzia jugoslava Avala dice che la polizia aveva notizia di quello che si preparava e che nel corso della notte aveva eseguito una perquisizione in casa di certo Marion Barune. Questi era assente, però i funzionari riuscì rono a sequestrare migliaia di glorinoli e manifestini che incitavano lavoratori alla rivolta. Quando il Barune ritornò, gli agenti lo arrestarono. Interrogato nel corso della notte, il Barune finì per confessare che gli stampati provenivano da una tipografia clandestina. Sotto forte scorta, il Barune fu accompagnato nel luogo dove egli aveva dichiarato esistere la Tipografia. Ma durante il tragitto, tre sconosciuti fecero fuoco sugli agenti ed approfittando della confusione il Barune cercò di darsi alla fuga. Allora gli agenti incominciarono a sparare ed il Barune rimase ucciso. Altri particolari non si hanno. Arresti a perquisizioni a Praga A Praga, mentre i comunisti che hanno intensificato l'agitazione invitano per domani allo sciopero generale, le autorità hanno preso provve dimenti per controllare le fabbriche e proteggere gli edifìci pubblici ed hanno proceduto a numerosi arresti e perquisizioni nelle sezioni del partito. I direttori delle miniere del distretto dì Ostrau, riunitisi ieri, hanno deciso di rispondere col licenziamento degli operai ad ogni tentativo di sciopero di protesta. Il deputato comunista Harus ha cominciato a scontare sette settimane di carcere per ostruzionismo parlamentare e non è escluso che debba scontarne altre tredici per altri reati. Se la Corte di Cassazione confermerà la sentenza che lo priva dei diritti civili, Harus perderà anche il mandato politico. I. Z. Truppe e autoblindate a Basilea Basilea, 31, notte. Nel quadro della « grande manifestazione di protesta contro la guerra imperialista » indetta dai Soviet per la giornata di domani, in molti Paesi di Europa, la Svizzera è designata a tenere uno dei ruoli principali. La direzione generale del movimento è stata da Mosca affidata al Comitato centrale del partito comunista di Basilea ed è di qui che sono partite le direttive per le manifestazioni che, secondo le speranze comuniste, dovrebbero aver luogo domani a Basilea, a Zurigo, a Winterthur, a Biel, a Losanna ed a Ginevra. In risposta a queste minacce di turbamento dell'ordine pubblico, i Cantoni hanno preso le misure necessarie e parecchi di essi — fra cui quelli di Basilea, Friburgo, Ginevra, Waadt e il Canton Ticino — hanno vietato in modo assoluto i cortei e i meetings comunisti per la giornata di domani. Intanto l'altra notte e ieri sono state operate perquisizioni in casa di capi comunisti, fra cui in quelle del consigliere nazionale Welti e di Arnold, Wieser e Bodeman, membri del Gran Consiglio. Non sono ttate omesse nemmeno perquisizioni alla sede del partito comunista a Blàsi tor e alla redazione del Hasler Vorwaerts. D'altra parte il Governo di Basilea ha richiesto e ottenuto dal Governo federale notevoli rinforzi di truppa, che già da stasera sono riuniti alla periferia della città e che durante la notte occuperanno i pun ti strategici di Basilea. Domani poi autoblindate e camions con soldati percorreranno le vie cittadine e procederanno allo scioglimento degli assembramenti. Misure severe sono state prese ai passaggi di confine per impedire che sovversivi stranieri vengano a partecipare alle manifestazioni di Basilea. A giustificare tali energiche misure, il Governo cantonale "ha comunicato alla stampa che durante gli scorsi giorni i comunisti hanno subdolamente preparata una efficace resistenza aHa polizia. Questa ha rinvenuto in una località deserta una circolare che prescriveva ai compagni di fare una efficace opposizione alla polizia ma non alla truppa, confessando che i comunisti sono ancora troppo deboli per fa ciò. La circolare conteneva inoltre l'avvertenza: « Si prega di distruggere la presente ». Bagliori rossi sull'Europa democratica Bagliori rossi sull'Europa democratica La prova generale della rivoluzione comunista == Le manifestazioni a Berlino == II Governo lascia mano libera ai dimostranti == Sanguinoso preludio in Jugoslavia == Stabilimenti incendiati a Serajevo e con= flitti tra comunisti e polizia == I punti strategici delle città svizzere occupati militarmente Berlino, 31, notte. Si conosce il programma comunista per la giornata di domani. Esso è presto detto. I comunisti berlinesi sono convocati per domani sera alte 17,30 nel Lustgarten per manifestare « contro la guerra imperialistica e per la rivoluzione mondiale ». A tale scopo essi esortano le masse a disertare il lavoro soltanto alle ore 15. Programma minimo, come si vede. E questo è tutto. Il Governo social-democratico non ha creduto di proibire loro di dimostrare. La concorrenza socialdemocratica Il partito social-democratico, tanto per fare qualche cosa, ha trovato una soluzione speciosa che, secondo lui, dovrà domani facilitare il compito alla polizia e cioè, per dividere le masse marxiste e per fare si che non tutti gli operai accorrano alla manifestazione comunista, ha indetto anche esso una dimostrazione per conto proprio che avrà luogo in un quartiere assai distante dal Lustgarten, cioè a Friedrichshain, manifestazione che si intitola anche essa contro la guerra. Siamo in pie.ria concorrenza. La trovata è originale, ma non è detto che sia fatta apposta per semplificare le cose. La polteia se ne è preoccupata e ha concordato coi social-democratici che essi facciano la loro dimostrazione, come infatti è slato deciso, in un quartiere a grande disianza da quello dove avrà luogo la manifestazione comunista e anche due ore dopo, per evitare cosi che eventualmente le due masse o i gruppi affluenti a ciascuna di esse possano in qualche modo incontrarsi e perciò scontrarsi. La polizia ha preso per altro contatto con i capi comunisti i quali hanno assicurato che la tranquillità e l'ordine non saranno turbati. In seguito a questa promessa, la polizia ha loro permesso di percorrere in corteo chiuso alcune delle magqiori arterie, in modo da arrivare già in colonna al Lustgarten. I comunisti sono stati autorizzati ad adunarsi nei vari quartieri della città per confluire per i vari punti fino a riunirsi assieme in un fiume solo verso Lustgarten dove converranno alle 17,30. La manifestazione durerà un'ora La manitestazione colà dovrà essere breve e non durare più di un'ora. 1 cortei dovranno quindi essere ricondotti sollecitamente ai rispettivi quartieri di origine. La polizia con queste disposizioni e con quesla procedura ha tenuto conto delle esigenze di non fare incontrare i vari cortei comunisti con quello social-democratico. Non è ben chiaro, tuttavia, quale esigenza abbia suggerito di flssare per due ore dopo la manifestazione social-democratica, dando cosi la possibilità agli operai di partecipare alla seconda manifestazione dopo aver preso parte alla prima o meglio— o piuttosto peggio — di passare a disturbare la seconda dopo aver celebralo la prima. La polizia crede di avere provveduto in modo da evilare disordini. D'altro canto la manifestazione social-democratica sarà accuratamente proletta. Come un apposito comunicato rende noto, il corteo social-dcìnocralico sarà accompagnato e fiancheggiato da forti distaccamenti di polizia caricati su camions. Le strade che saranno percorse dalle due dimostrazioni saran no chiuse agli sbocchi da appositi cordoni. Inoltre i posti di guardia nei punti strategici saranno opportunamente rafforzati. Prese queste misure, l'autorità si mantiene sicura di garantire l'ordine e di evitare in cidenti, nonché di poter fare fronte a tutte le evenienze. I comunisti pubblicano fra l'altro nella Rothe Fané, un manifesto in aggiunta ai molti manifesti già pubblicati in queste sere, provocato dalla notizia, all'ultimo, momento risa- oli operai a disertare la manifesla~^putasi, della progettata manifestazione social-democratica. La trovata social-democratica comincia, dunque, quasi che ce ne fosse bisogno, a intorbidare un poco le acque. Speriamo bene. Il manifesto invita energicamente zione socialista e a prendere parte unicamente a quella dei comunisti che è l'unica e sola e vera manife7 stazione contro la. guerra, non potendosi 'come tale definire la manifestazione dei social-democratici, di cui il manifesto ricorda la malsana approvazione dell'incrociatore e la prava intenzione di muovere guerra alla Repubblica dei Soviet. Chi vuole dimostrare per la guerra, imperialistica, per l'incrociatore, per i miliardi della Reichswehr, per i gas velenosi e per i credili di guerra — conclude il manifesto — costui si rechi alla manifestazione socialista. Chi vuole invece dimostrare veramente contro la guerra, allora accorra sotto la bandiera di Liebknecht e di Lenin. «I comunisti saranno padroni delle strade» Il giornale comunista reca, intanto, telegrammi da Mosca in cui si riferisce di un discorso tenuto a Leningrado dal signor Thaelmann, uno dei capi ufficiali del comunismo tedesco, die in questi giorni si trova per l'appunto in viaggio in Russia, il quale, parlando davanti ad una grande massa bolscevica, ha esaltato la resistenza opposta dai comunisti tedeschi, in occasione del primo maggio, alla polizia. Quella giornata — secondo l'oratore — ha dimostrato che non vi saranno mai manovre poliziesche die potranno fermare il movimento comunista tedesco. Il Thaelmann ha anche solennemente promesso che la slessa dimostrazione offrirà al mondo la giornata di domani, primo agosto. Malgrado ogni proibizione poliziesca il comunismo tedesco scenderà nelle strade e dimostrerà di esterne padrone. La stampa di sinistra e quella democratica è naturalmente assai contenta della libertà di manifestazione che viene finalmente concessa ai comunisti. La volta scorsa essa mormorò assai contro l'energia degli amici social-democratici e li rimproverò aspramente. Ora essa è contenta e assicura che soltanto così non accadrà nulla. La Wossische Zeitung esalta il fatto che in quasi tutta la Germania sono permesse le manifestazioni comuniste e contrappone alla Gcrma nia libera la bieca e truce Francia reazionaria di Tardieu e di Briand e per/ino la Svizzera, le quali hanno creduto, invece, di prendere Jutte le precauzioni possibili per la sicurezza pubblica. Lo slesso scrive presso a poco il Berliner Tageblatt, democraticissimo anch'esso. I giornali di destra vedono, inve ce, in questo atteggiamento del Go verno social-democratico un segno di debolezza e una capitolazione ri tardata in confronto del primo mag gio. Debolezza e capitolazione che non mancheranno di essere fatali, perchè i comunisti ne appronteranno, se non domimi, certamente dopo. La situazione è fortunatamente diversa in altri: parli del Beich. come ad Amburgo, dove persìste la -proibizione di manifestazioni, e a Ma naco, duce all'ultima ora si appren de che il Governo ha emanalo rigorosi ordini dir proibiscono ogni ma nifeslazione per domani, sia all'aperto che al chiuso. Così andie il lìadcn ha proibito ogni manifestazione e la stampa di destra loda la attitudine di questi Governi e cita a titolo di onore i rigorosi esempi della Francia e della Svizzera. G. P. Vienna e nei Balcani Vienna, 31 notte. Cosa faranno domani i comunisti dell'Europa centrale? Come dicemmo già ieri, è sicuro che, non essendo le autorità affatto sorprese dagli av^veniynentit ia calma finirà per essere — a a a e e i n l a a d o e o o e , . e l a a i garantita. A Vienna è stato proibito ai comunisti non solo di sfilare in corteo per il Ring, ma anche di riunirsi in piazza. È' però fuori di dubbio che i tentativi di riunione pressa la Votivkirche avranno luogo nelle ore serali ugualmente, mediante la contemporanea affluenza per parecchie arterie che la polizia cercherà di sbarrare. A quanto pare, i comunisti vennero incoraggiati dalla presenza a Vienna di « compagni » clandestinamente giunti dalla Czeco-Slovacchia, dalla Jugoslavia e persino dalla Russia. Senza farsi scoprire dalle autorità viennesi, questi individui devono avere svolto un'intensa propaganda. Dell'efficacia di tale azione si ha diritto di dubitare, riflettendo che solo in pochissime officine domani si obbedirà alla parola d'ordine di sospendere il lavoro con una ora di anticipo. Le disposizioni delle autorità jugoslave Con le operazioni eseguite a Sanobor, nei pressi di Zagabria, le auto, rità jugoslave ritengono di avere messo le mani addosso al capo della propaganda comunista del Paese. Quest'individuo, di nome Brezovic, ha vissuto dieci anni in Russia ed ha pure seguito un famoso corso per la preparazione propagandistica. In ■Jugoslavia Brezovic, provvisto di una forte somma, sarebbe arrivato in aeroplano. La polizia ha arrestato anche un aviatore giunto da Mosca. Brezovic aneva addosso dei documenti personali intestati a vari nomi. Dagli interrogatori di 15 comunisti, si è assodato che a Zagabria esisteva od esiste un'organizzazione detta dei giovani bolscevichi e che si erano inoltre stampati migliaia di manifestini da distribuire domani nelle vie. Il prefetto di polizìa di Zagabria ha emesso un'ordinanza con la quale dispone doversi domani lavorare nelle officine come al solito. Gli operai non potranno riunirsi nelle strade. Gli industriali sono tenuti a comunicare alle autorità i nomi di coloro che non si presenteranno al lavoro. Lo stesso obbligo è fatto ai commercianti ed. a quanti devono tenere aperte le loro botteghe. Gli ags\ti di polizia hanno inoltre ricevuto l'ordine di fare uso delie armi alla benché minima resistenza. Un conflitto a Serajavo Ma se in Croazia la polizia crede di essere padrona della situazione, altrettanto non è a Serajevo dove le cose sarebbero abbastanza gravi. Secondo notizie private giunte a Belgrado e ritelegrafale a Vienna, stamane all'alba, nelle officine statali ferroviarie, gli operai sospesero il lavoro ed appiccarono il fuoco agli stabilimenti. Si è verificato un grande incendio cft.2 ha provocato la distruzione di due edifici. Accorsa la gendarmeria, gli operai comunisti l'hann-i affrontata colle armi. Si è scatto un sanguinoso scontro, durante il quale parecchi operai sono rimasti feriti. Un operaio, accompagnato dal'a polizia al Commissariato e che i compagni avevano ritenuto un traditore, è stato ucciso proditoriamente. La polizia ha proceduto a numerose perquisizioni domiciliari. Un dispaccio dell'ufficiosa agenzia jugoslava Avala dice che la polizia aveva notizia di quello che si preparava e che nel corso della notte aveva eseguito una perquisizione in casa di certo Marion Barune. Questi era assente, però i funzionari riuscì rono a sequestrare migliaia di glorinoli e manifestini che incitavano lavoratori alla rivolta. Quando il Barune ritornò, gli agenti lo arrestarono. Interrogato nel corso della notte, il Barune finì per confessare che gli stampati provenivano da una tipografia clandestina. Sotto forte scorta, il Barune fu accompagnato nel luogo dove egli aveva dichiarato esistere la Tipografia. Ma durante il tragitto, tre sconosciuti fecero fuoco sugli agenti ed approfittando della confusione il Barune cercò di darsi alla fuga. Allora gli agenti incominciarono a sparare ed il Barune rimase ucciso. Altri particolari non si hanno. Arresti a perquisizioni a Praga A Praga, mentre i comunisti che hanno intensificato l'agitazione invitano per domani allo sciopero generale, le autorità hanno preso provve dimenti per controllare le fabbriche e proteggere gli edifìci pubblici ed hanno proceduto a numerosi arresti e perquisizioni nelle sezioni del partito. I direttori delle miniere del distretto dì Ostrau, riunitisi ieri, hanno deciso di rispondere col licenziamento degli operai ad ogni tentativo di sciopero di protesta. Il deputato comunista Harus ha cominciato a scontare sette settimane di carcere per ostruzionismo parlamentare e non è escluso che debba scontarne altre tredici per altri reati. Se la Corte di Cassazione confermerà la sentenza che lo priva dei diritti civili, Harus perderà anche il mandato politico. I. Z. Truppe e autoblindate a Basilea Basilea, 31, notte. Nel quadro della « grande manifestazione di protesta contro la guerra imperialista » indetta dai Soviet per la giornata di domani, in molti Paesi di Europa, la Svizzera è designata a tenere uno dei ruoli principali. La direzione generale del movimento è stata da Mosca affidata al Comitato centrale del partito comunista di Basilea ed è di qui che sono partite le direttive per le manifestazioni che, secondo le speranze comuniste, dovrebbero aver luogo domani a Basilea, a Zurigo, a Winterthur, a Biel, a Losanna ed a Ginevra. In risposta a queste minacce di turbamento dell'ordine pubblico, i Cantoni hanno preso le misure necessarie e parecchi di essi — fra cui quelli di Basilea, Friburgo, Ginevra, Waadt e il Canton Ticino — hanno vietato in modo assoluto i cortei e i meetings comunisti per la giornata di domani. Intanto l'altra notte e ieri sono state operate perquisizioni in casa di capi comunisti, fra cui in quelle del consigliere nazionale Welti e di Arnold, Wieser e Bodeman, membri del Gran Consiglio. Non sono ttate omesse nemmeno perquisizioni alla sede del partito comunista a Blàsi tor e alla redazione del Hasler Vorwaerts. D'altra parte il Governo di Basilea ha richiesto e ottenuto dal Governo federale notevoli rinforzi di truppa, che già da stasera sono riuniti alla periferia della città e che durante la notte occuperanno i pun ti strategici di Basilea. Domani poi autoblindate e camions con soldati percorreranno le vie cittadine e procederanno allo scioglimento degli assembramenti. Misure severe sono state prese ai passaggi di confine per impedire che sovversivi stranieri vengano a partecipare alle manifestazioni di Basilea. A giustificare tali energiche misure, il Governo cantonale "ha comunicato alla stampa che durante gli scorsi giorni i comunisti hanno subdolamente preparata una efficace resistenza aHa polizia. Questa ha rinvenuto in una località deserta una circolare che prescriveva ai compagni di fare una efficace opposizione alla polizia ma non alla truppa, confessando che i comunisti sono ancora troppo deboli per fa ciò. La circolare conteneva inoltre l'avvertenza: « Si prega di distruggere la presente ».

Persone citate: Biel, Briand, Hasler, I. Z. Truppe, Lenin, Liebknecht, Rothe, Tardieu, Wieser