Un dentista vittima d'una banda ladresca

Un dentista vittima d'una banda ladresca Un dentista vittima d'una banda ladresca La sua villa di Grugliasco svaligiata mentr'egli è a Torino Il suo studio di Torino svaligiato mentr'egli è a Grugliasco Lo studio dentistico del dott. Mario Fornaresio, in via Venti Settembre 57 è stato preso di mira da abilissimi ladri, i quali nella notte dal 25 al 26 corrente seppero, con audacia e con sicurezza degna di miglior causa, mettere assieme un ragguardevole bottino. L'assalto notturno alla villa Il dott. Mario Fornaresio, veramente, da qualche tempo non può dirsi gran che fortunato. Quasi precisamente un mese fa, cioè nella notte dal 25 al 26 di giugno, una sua villa, situata in terterritorio di Grugliasco, veniva con impressionante audacia e sicurezza pressoché svaligiata. Infatti i ladri, allora, approfittando dell'assenza del proprietario, avevano dato la scalata alla villa solitaria e avevano portato via quanto era loro capitato sottomano: mobili e capi di vestiario, suppellettili e vasellame. Tutto quanto, insomma, poteva essere trasportato con velocità e rendimento. Perchè velocità e rendimento sono pure due capisaldi della razionalizzazione del laverò ladresco. Il rendimento c'era, ed abbondante. Per la velocita, i ladri operarono usando un criterio di organizzazione perfettamente moderno. Mentre infatti alcuni presiedevano con occhio di intenditori a scegliere quanto di meglio capitava a portata di mano, altri, con compiti più umili, provvedevano al rapido trasporto della mercanzia sopra un carro di capacità considerevole; di modo che, quando la cernita, che si potè in seguito definire quanto mai oculata, fu giunta al termine, quelli, a cui era commesse l'arduo compito di filare all'inglese, poterono, senza perdita alcuna di tempo, partire Immediatamente. Solamente il giorno dopo alcuni pa Tenti del dott. Fornaresio, passeggian do nel pressi della villa, ebbero la sor presa di trovarne gli usci forzati, e dopo avere constatato quanto in essa era accaduto, si affrettarono a sporgerne denuncia alla stazione dei carabinieri di Collegno. Or ecco che cosa è accaduto l'altra notte: 14.000 lire di valori, 2000 di denti La sera del 25, verso le 19, come al solito, il dott. Fornaresio, finita la giornata di lavoro, chiuso il suo studio se ne andò per i fatti suoi. Se ne andò, per essere precisi, nella sua villa di Grugliasco a godersi un podi pace, proprio là dove un mese pri ma era avvenuto il sopraluogo della commissione ladresca. Verso le undici il campanello del suo telefono squillò a lungo interrompendogli il riposo che egli si era ben meritato. Era il vigile notturno addetto alla sorveglianza desuo studio di città, che l'invitava a partire senza indugio per recarsi a constatare quanto di anormale doveva esservi accaduto. Ed ecco che cosa constatò lo sfortunato dottore: la sparizione di settemila lire in contanti e di un litoretto al portatore dell'Opera Pia di San Paolo per altre settemila lire. E ancora: la scomparsa di circa duemila lire di oro che i ladri asportarono daWi stampi, per i denti, dopo essere passati dal gabinetto chirurgico al gabinetto meccanico. Anche questo secondo colpo doveva essere stato preparato fin nei minutparticolari: e anche qui il criterio dorganizzazione degli... impresari si dimostrò perfetto nella sua applicazione I ladri, che dovevano essere parec chi ed equipaggiati di tutto il necessario per l'impresa, che pur richiedeva dell'audacia e del sangue freddo, cominciarono con lo studiare a fondo le abitudini del dott. Fornaresio e depersonale addetto allo studio. Quindagirono. L'unica porta d'entrata allo studio era assicurata da tre poderose serrature. L'operazione di scassimamento dal di fuori era lunga e pericolosa, considerandone l'ubicazione. L n a à e i o n a i i case del centro cittadino si prestano male ad un lavoro tranquillo. Decisero di entrare, quindi, quando la porta era ancora aperta. Infatti, alcuni di essi, o come presunti clienti o più semplicemente come curiosi, attesero il momento favorevole, si introdussero nello studio e vi si nascosero accuratamente. Il dttore usci; il personale pure e l'uscio si chiuse ermeticamente, lasciando il campo d'azione perfettamente libero agli intrusi. Durante la serata però furono notati alcuni viandanti che passeggiavano nei pressi della casa, con passo annoiato e disattento. Evidentemente erano le vedette del gruppo. Quelli che si erano introdotti, rimasti soli, operarono in pace perfetta. Iniziarono le indagini nel gabinetto personale del dott. Fornaresio. e sotto un quadro appeso alla parete, scoprirono, mascherata, una cassaforte, che svaligiarono coscienziosamente, asportando quanto poteva loro maggiormente interessare. Quindi passarono al reparto meccanico dello studio, e dimostrando di non essere affatto digiuni di arte odontoiatrica, con cura particolarissima sceverarono l'oro che doveva venire usato per gli apparecchi, dall'orpello che abbandonarono sui banchi di opera. Infine, dall'interno, forzarono sapientemente le tre poderose serrature e scomparvero indisturbati. Più tardi il vigile, dopo la sua ispezione, accompagnava il dottor Fornaresio a compiere l'amara constatazione, ed in ultimo in Questura, dal funzionario di notturna. gsltdomnmP3lLfStmkt

Persone citate: Fornaresio, Mario Fornaresio

Luoghi citati: Collegno, Grugliasco, San Paolo, Torino