II racconto del trionfo di Dinar

II racconto del trionfo di Dinar CANNASTE TORINESI IN FRANCIA II racconto del trionfo di Dinar Uno scoppio di applausi, un gorgheggiare di voci argentine, un trillare di risate fresche sotto la pensilina della staztòne di Porta Nuova. Che avviene? E' arrivato il treno di Modane e tra i passeggeri gravi, accaldati, sudati che si muovono lentamente sono sbarcate, allegre svelte come tanti posserottlnl, nei loro succinti abiti sportivi con le gambette nude le ginnasio torinesi, reduci dai trlonil di Dinar. Molta gente è venuta a far loro festa ed alcune personalitA: il provveditore agli studi gr. uff. Renda, il comm. Bossi presidente dell'Ente sportivo, il colonnello Jengo, il ten. Covre, l'avv. Minoli. la baronessa De Martino, ring. Acusani, 11 capo-manipolo Gera, il rappresentante del Comitato regionale della » Fidai ». Molte sono le amiche delle ginnaste, qualche mamma. Lìn gagliardetto sventola su quel gruppo chiassoso: ti gagliardetto della Società Ginnastica di Torino che reca sull'antenna la corona d'alloro conquistata nella lontana terra di Francia. Cinque minuti di colloquio Baci, abbracci, fotografie, ancora applausi: impossibile avvicinare quel gruppo festoso. Poi un comando secco, c le ginnaste Inquadrate muovono a passo militaresco ed al canto di « Giovinezza » verso la loro sede in via Magenta dove nuovi applausi le attendono. Avvicinarle è difficile: quasi difficile come avvicinare una prima donna In una serata di trionfo. Finalmente riesco a dire due parole alla capo-squadra, alla « maestra >, la graziosa signorina Dardano, che con un gran mazzo di fiori tra le braccia è l'unica che non veste il costume sportivo. — Può concedermi cinque minuti, cinque minuti soli... Un grazioso sorriso ed una gentile risposta. — Scusi, slamo tanto stanche e felici, che non so più precisamente quello che avviene... ma cinque minuti glie li concedo volentieri. Ci appartiamo nella palestra tra gli attrezzi, a sinistra un « cavallo >, a destra le parallele. Ma il nostro rifugio è subito scoperto e ad ogni minuto una fresca e giovane voce viene ad interrompere il nostro colloquio. — Signorina viene? L'aspettiamo. — Abbiate pazienza, bambine, qualche minuto e sono con voi. Non vi è tempo da perdere; bisogna fare subito le domande a fuoco di fila. — Dunque loro provengono da Dinar. — Già da Dinar, a 400 Km. da Parigi, una deliziosa stazione balneare nella quieta Brettagna. — Hanno avuto buone accoglienze laggiù? — PIÙ che buone, per parte del numerosi italiani che colà risiedono, ed anche dai francesi, che, furono di una gentilezza veramente squisita. Eravamo circa novanta squadre di ginnaste. Ve n'erano di tutte le nazionalità; le francesi si capisce in maggior numero, ma non mancavano le svizzere, le belghe, le olandesi, le tedesche. Vi era anche una squadra venuta dalla lontana Algeri colla quale abbiamo.., fraternizzato... Il telegramma di S. C. Turati — Il viaggio fu lungoT — Piuttosto, giungemmo 11 18 un po affaticate ma contente, e sicure di fare buona figura. Fummo subito favorevolmente impressionate dalle acco glienze gentili. Tutti ci furono larghi di premure e cercarono di renderci il soggiorno più comodo e più piacevole che fosse possibile. Subito al nostro arrivo ricevemmo numerosi omaggi floreali. Erano per lo più di Italiani, di modesti lavoratori nostri che volevano! atgsnssspasstpsspacsgqdGgL«EspszcbnbpnvmmtlsdvzglmndsFFcacgrd1rcddbSst1a*i aver portato laggiù un po' della patria lontana... A questo punto il colloquio colla signorina Dardano che rievoca commossa e felice il viaggio in Francia, è nuovamente Interrotto. — Un telegramma per lei signorina. Il telegramma è aperto, un lieve rossore sale sulle guancie della « maestra ». — Prenda, legga — mi dice. Il telegramma dice : « Piando vostro sinniflcativo trionfo. - Turati ». E' il premio all'attenta e abile capo-squadra, appena giunta in Patria. — A quali gare parteciparono? — Pressoché a tutte: alla gara a squadra di ginnastica ritmica, alla corsa staffetta, al salto, al nuoto ed al tuffi. — E furono tutti trionfi? — Non tutti, ma qualcuno si. Fummo prime nella gara a squadre di ginnastica, quinte nell'atletica — questa classifica è dovuta alla nostra esigua rappresentanza nel confronti delle squadre avversarie —, prime nella gara di nuoto con la Viarengo, e quarte nei tuffi. — Bilancio più che lusinghiero — osservo. — Alle gare assisteva molta genie? — Molta specialmente alla domenica quando eseguimmo la « spalliera », a dimostrazione della ginnastica italiana. Grazie alila bassa marea, potemmo eseguire I nostri esercizi sulla spiaggia. Lo stesso giorno avevamo vinto la gara « staffetta » e fummo molto applaudile. E' strano come l'elegante pubblico cosmopolita di Dinar simpatizzò subito per noi. Mentre si disputava la gara, si levavamo dal pubblico grida di «- forza Italia! », e non erano italiani quelli che pronunciavano il nome del nostro bel Paese. Le quindici ginnaste — Ricevimenti ve ne furono? — SI, uno magnifico alla sera del lunedi al « Casino Municipale ». Fu un ballo magnifico ed elegante, al quale parteciparono tutte le ginnaste convenute a Dinar e la colonia straniera. — Avete simpatizzato colle vostre avversarie ? — Vi fu molta cordialità con tutte, ma, come lo ho già accennato, specialmente colle algerine. Un ringraziamento sentito deve andare al console Italiano di Nantes ed al segretario Falasche, che ci furono larghi di aluti e di cortesie. Prima di partire, il console volle consegnare, con squisita gentilezza, un piccolo ricordo brettone ad ognuna di noi... — DI quante giovani era composta la squadra? — Di quindici, io compresa. Trascriviamo, a titolo d'onore, 11 nome delle ginnaste — quasi tutte giovani Italiane — che tennero alto 11 nome della nostra ginnastica all'estero. Esse sono: Dardano (capo-squadra), Belrattl, Ferrarotti, Aimo, Viarengo, Ardissone, Fanfani, Forrer, Mezzani, Lonza, Sacco, Billotti, Chiesa, Galluzzo, Compia. Ormai non è più possibile trattenere ancora la signorina Dardano. Le richieste delle sue giovanissime compagne si fanno pressanti: < Venga, signorina! ». Le ginnasta di Dinar mi lanciano delle occhiatacele. Ho commesso per 10 meno una Indelicatezza. Appena arrivate, ho tolto loro subito l'affettuosa capo-squadra. CI sono tante cose da dire dopo un simile viaggio... O. T. Alla sera, ha avuto luogo In onore delle ginnaste vittoriose' a Dinar, un banchetto, sotto l'auspicio dell'Ente Sportivo Provinciale Fascista. Ha presenziato 11 segretario federale, avvocato Bianchi-Mina, 11 quale ha portato 11 saluto delle camicie nere torinesi alle giovani ginnaste, che in terra di * rancia, hanno fatto trionfare i colori taliani.

Luoghi citati: Francia, Mezzani, Modane, Parigi, Torino