Pancera vittima dell'ostilità franco- belga ha perduto il secondo posto in classifica

Pancera vittima dell'ostilità franco- belga ha perduto il secondo posto in classifica IL GIRO DI FRANCIA Pancera vittima dell'ostilità franco- belga ha perduto il secondo posto in classifica La fiducia deli' italiano : « Darò ancora battaglia » a o i a ra i i e ni è aa a e r eo t a a o p n n a o a è o Charlevllie, 25, notte. La lotta dei bleu cìl>1o sostenuti da Demuysere e da tutti i belgi delle altro squadre contro Pancera ha ottenuto i suol frutti. L'italiano vittima di min nuova bucatura ha perduto il secondo posto nella classifica generale con un distacco di ì:ì" da bemuysere. L'Italiano appiedato Questo risultato non ci sorprende. Era nell'ordine naturalo delle cose. Nelle tappe piane un uomo soio non può assolutamente resistere alla coalizioni di quindici o venti avversari che hanno un compito solo: rendergli la vita impossibile e non dargli requie. Ci ha sorpreso invece il fatto che l'italiano abbia saputo resistere molto spesso vittorioso a questa guerra senza quartiere che gli viene faita da Nizza ih qua. Neanche ci ha meraviglialo la calma che ha dimostrato oggi all'arrivo quando seppe clic» passava dal secondo al terzo po-no In classifica. Non ebbe crisi di lacrime uè fece gesti teatrali, ma si limilo a dire: State certi che alla prima defaillance dei miei avversari attaccherò io. Pancera era col gruppo di testa quando poco dopo Montniedy fu costretto a mettere piede a terra per lo scoppio della gomma posteriore. .11 colpo di fischietto di I.udovic Fuillet echeggiò imniediaianientu ed allora avvenne una fuga generale. Demuysere, il più direttamente interessato nella facenda si lanciò in testa seguito da tutti gli Alcyun die si nlteniaono al comando. I fuggitivi batterono una andatura superiora ai quaranta chilometri all'oia. Pancera, quando ebbe sostituito il tubolare della ruota posteriore si rimise in sella e riparti coraggiosamente alla caccia dei fuggitivi. Mai forse abbiamo visto un corridore avere un "Homo cosi impressionante. Ad ogni colpo di pedale Pancera colmava un po' del suo ritardo. Dopo alcuni chilometri incontrò l-'rantz anche egli vittima di una bucatura. Ma come era logico l'ex campione degli Alcyon non si scomodò ad alternarsi all'inseguimento con Pancera. Questa sua passività se doveva costare il secondo posto all'italiano costò anche caro al lussemburghese che perdette il quarto posto in favore dello spagnuolo Cardona. Partita non ancora perduta Pancera nondimeno continuò nel suo inseguimento ma naturalmente verso la fine della tappa lei sua azione per lo sforzo compiuto rallentò sensibil mente e sul traguardo Pancera aveva un ritardo di 3'5l" sufficiente per permettere a Demuysere di sorpassarlo nella classifica generale di 42". La partita può dirsi cosi totalmente perduta per Pancera? Non lo crediamo. Le tre tappe che rimangono ancora prima di raggiungere Parigi sorpassano tutte i duecento chilometri e si svolgono principalmente sul terribile pavé. Sul primo tratto di pavé percorso oggi l'italiano non ha mostrato di soffrire gli sbalzi a cui questo pessimo fondo stradale sottopone i corridori. Malgrado che Demuysere sia abituato a correre su queste strade non è improbabile che egli risenta nelle prossime tappe di una slogatura al polso riportata qualche tempo fa. Per quanto riguarda Dewaeie non crediamo che 1 sussulti dati dal pavé siano 1 Più indicati per guarirgli i dolori di ventre che soffre da tre giorni a questa parte. Se la fortuna dunque lo assiste un poco Pancera non può considerare la partita perduta. In ogni modo a meno di incidenti gravissimi egli ha assicurato il terzo posto, risultalo questo sotto ogni rapporto eccellente pei un uomo che viene a correre per la prima volta una gara cosi massacrante. sedLmlednpKdn15M5.PBw4723zcLrpgcclllsitliJ Partenza separata Siccome ieri non è stata realizzata la fatidica medio dei trenta chilometri questa mail ina è stata data la parlenza separata. 1 turisti-rouliers partirono per i primi seguiti a dieci minuti dagli assi. Tutto l'interesse della corsa consisteva nel sapere se 1 tourlsti-routiers potevano essere raggiunti dagli assi e in quanto tempo. Apparve da principio ohe l diseredati volessero difendere aspramente le loro probabilità. Essi fecero una partenza impressionante, ma dopo pochi chilometri, molli diseredati perdettero terreno e non restarono in testa che le migliori unità: Benoit Faure, Taverne e Laloup, che non esitarono a difendere il prestigio dei turisti-routiers. ... I tre fuggitivi fecero tanto e cosi be ne che riuscirono ad avere, verso metà corsa, un piccolo vantaggio sugli assi. A Longuyon ,63 Km.) essi riuscirono però ad avere un vantaggio sui turistiroutiers di un minuto. Un po' più lardi. Taverne fu vittima di una bucatura. Tuttavia a Montmedy, a 95 Km. da Metz, essi guadagnarono due minuti a Benoit Faure ed a Laloup. Cosa era fraitanto avvenuto tra questi? Sin dall'inizio della tappa, Innocenti e Carlo Pelissler furono vittime di due bucature consecutive e perdettero molto terreno. In seguito, come abbiamo detto, dopo Montmedy, Pancera rimaneva vittima di una nuova bucatura. Poco oltre, anche Frantz bucava. Leducq era appiedato a tre chilometri dall'arrivo. Questi tre uomini perdettero alcuni minuti dal resto del plotone, e questo ritardo produsse cambiamenti nella classifica generale. A sette chilometri da Charleville, gli assi assorbivano i.l grosso delle forze dei touristi-routii'is; solo Benoit Faure e Laloup giunsero al velodromo municipale di Charleville senza essere stati raggiunti. Lo sprint finale tra gli assi avvenne sotto una pioggia torrenziale e, tra la sorpresa generale, Van Rys- selberghe vinse la tappa, sopravanzando di una macchina Antonino Magno. La media realizzata è stata di chilometri 33.590, media oltremodo eccellente, ma non ritenuta dai direttori della corsa come sufficiente, perchè nello scorso anno, Huot sul medesimo percorso, aveva, raggiunto la media di Km. 34,530. DI conseguenza, applicando il regolamento domani verranno nuovamente date la partenze separate. 1. Van Rysselberghe che compie I 159 Km. in 4 ore 44'6"s 2. Antonino Magne; 3. Bonduel; 4. Van Bruaene; 5. Rebry; C. Louesse; 7. Delannoy; 8. Pietro Magne; 9. ex-aequo Demuysere, Bidot, Cardona, Govaerts, Merviel, Dewaeie, Vervaeke; 16. Bouillet in ore 4, 47'25"; 17. Pancera in ore 4,47'59"; 1. Dewaeie (belga) in ore 155,58'20"; 2. Demuysere (belga) In 156,21'56"; 3. Pancera (italiano) « Finalmente abbiamo potuto sbaraz zarci di quella sanguisuga italiana », cosi diceva l'altro giorno il corridore Leducq al direttore dell'Auto. Per sbarazzarsi dell'Italiano è stata necessaria però la coalizione franco-belga in una gara che è retta da un regolamento che impone la corsa individuale. Perchè la Segreteria dell'U.V.l. non prolesta contro Questa violazione del regolamento ai danni di un corridore italiano? A noi sembra che sarebbe neces sario un passo presso là Federazione internazionale per ottenere quel rispetto al. regolamento che il direttore dell'Amo proclama essere necessario per il buon nome dello,sport ciclistico.

Luoghi citati: Longuyon, Nizza, Parigi