Il Sommo Pontefice esce dal Vaticano

Il Sommo Pontefice esce dal Vaticano Il Sommo Pontefice esce dal Vaticano nella gloria di Roma, in mezzo al popolo osannante Visione di fede e di bellezza = Armi e preghiere = Lo sfolg orante corteo = La preghiera di Pio XI nel silenzio religiosa della folla e la solenne benedizione «=- Un'ora di commossa, e mistica esaltazione nella Città Eterna La clausura è finita Città del vaticano, 25 notte. (G. C.) — « Dunque, il Papa esce? ». « Quando esce il Papa? ». Dal cuore delle folle, queste domande scaturirono a commentare il grande avvenimento della Conciliazione. Le folle non vedono e non possono vedere la storia che in certi segni e nella memoria di esse gli eventi non si fermano che in alcuni, talvolta i più semplici ed espressivi particolari. Cosi il dissidio fra la Chiesa e lo Stato in Italia, attraverso 59 anni,- per il popolo, è stato rappresentato più che altro dalla « volontaria prigionia del Papa in Vaticano », dal Papa che non usciva dal Vaticano. Ed ecco ohe, dopo i trattati de! Laterano, l'odierna processione ha costituito un avvenimento, che di giorno in giorno, sempre più vivamente e intensamente, ha fatto presa sulle moltitudini con un irresistibile fascino, cui i ricordi delia passata generazione hanno conferito quasi un alone di leggenda e di mira bile prodigio, ebe suscitava ansiosa attesa e faceva presentire il giubilo e l'entusiasmo come al pensiero di dover vedere cosa superiore ad ogni urna na previsione. E il fascino dell'avvenimento — si vede chiaramente — dopo aver mobilitato gli spiriti per settimane e settimane, polarizzando la curiosità verso la Città del Vaticano, oggi fa vibrare ed agitare le fiumane di gente che, sotto ila sferza crudele di un sole canicolare, muovono da ogni parte, per il Lungo Tevere, corso Vittorio, la Lungara verso piazza S. Pietro. Pare dominino in tutti, febbrilmente, assieme alla gioia dell'attesa il desiderio di vedere con i propri! occhi non solo uno spettacolo nuovo, ma un avvenimento grandioso e memorabile della Storia. Le facciate delle case, per 1 borghi e nelle adiacenze hanno le finestre adorne di drappi rossi purpurei violacei, di tappeti e d'arazzi, con file di lanterne e di ceri disposti per l'Illuminazione, con decorazione di fiori e di verde, tutte imbandierate, presen tano una bellissima visione festosa. Anche i negozi sono decorati con ban diere e festoni. Per le strettoie del vecchi borghi l'animazione si fa sem pre più intensa e la circolazione lenta e difficile per l'addensarsi della folla. Prestano servizio dlordlne -reparti di truppa e di milizia. In piazza Rusticucci la folla già si pigia e attorno al l'intercolonnato, ai varchi aperti per l'ingresso nella staccionata che circonda piazza San Pietro, la gente preme preoccupata di conquistare in tempo il posto migliore. La mole del Tempio con le arcate dell'intercolonnato, con il monumentale obelisco e le mirabili fontane del la piazza offrono una visione di maestà e di bellezza incomparabile che su scita un senso d'infinita ammirazione: si sente davvero che solo questo puO essere, come è stato e sarà sempre, 11 teatro splendido, ed unico al mondo per le grandiose rappresentazioni del la storia e della fede. La folla aumenta, si pigia, s'accal ca entro l'immenso cerchio e verso piazza Rusticucci dietro i saldi cordoni delle truppe. Sale dalla moltitudine un ronzio confuso, di tratto in tratto sopraffatto da richiami e da voci di impazienza, d'entusiasmo, di ammirazione, che denotano la febbre sempre più acuta dell'attesa. C'è d'aspettare ancora qualche ora, e intanto fioriscono conversazioni e discorsi, i quali, nella sofferenza che dà l'angustia dello spazio e il caldo soffocante, danno un po' di sollievo. Da ogni commento risaltano la commoziope e la soddisfazione per la pace fra la Chiesa e l'Italia e la devqta ammirazione per il Duce che con il suo genio seppe realizzarla. Un vecchio popolano, loquace e saputo, ascoltato con interesse da molte persone, dopo aver rievocato con frasi espressive episodi del dissidio fra la Santa Sede e lo Stato Italiano, a mo' di conclusione esclama: — Pare un sogno: la questione romana è risolta... Il Papa esce! Ci voleva proprio Mussolini!... I presenti assentano con schietto e vivissimo entusiasmo. Oltre i cordoni dei corpi armati pontifici, attraverso gli archi del porticato si nota un movimento di preti e religiosi in abito da cerimonia. I preparativi per l'ordinamento della processione devono essere a buon punto. Migliaia e migliaia di sguardi si volgono e si fissano con curiosità avida verso l'Ingresso della Basilica. Predisposto con la minuziosa cura, anche nei più piccoli particolari, con cui sogliono essere preparate le grandi cerimonie pontificie, il maestoso corteo papale si presenta alla folla attonita. Occorre dire subito che. dopo circa sessant'anni dacché la Corte Papale non compiva più manifestazioni pubbliche, essa ha saputo superare brillantemente la difficile prova. Gli ingranaggi del complesso organismo che in altri tempi aveva funzionato fra l'ammirazione delle, folle di tutti i Paesi e che aveva richiemato a Roma sovrani e personaggi illustri, storici, cronisti e persino poeti, che ne fecero oggetto di descrizioni particolareggiate e di componimenti lirici, in cui non sempre all'entusiasmo del cantore andò unita l'eleganza dello stile, non si mostra irrugginito. All'apparire sulla porta della Basilica, che il sole avvampa con riflessi d'incendio, del drappello dei gendarmi pontifici in alia tenuta avanzanti a passo cadenzato subito seguiti dal drappello della guardia palatina, un profondo silenzio si fa nella piazza. E' un affannoso tendere di teste verso un punto solo, che nessuno vuol perdere il minimo particolare del fastoso corteo. I vecchi romani non nascondono la loro commozione nel ri¬ vivere OTe che essi credevano sparite per sempre e i giovani, per i quali lo spettacolo costituisce un'assoluta novità, sentono tutta la grandezza dell'avvenimento cosi lungamente atteso e desiderato. E in questo momento di gloria per l'Italia e per U Papato, ritornano alla nostra mente e ai nostri cuori figure e nomi di ardenti propagandisti della Conciliazione. E tutta una lunga teoria di fantasmi che rivive qui e accompagna — corteo invisibile ma non meno solenne — il Pontefice della Conciliazione nella sua prima uscita ipropizlatrlce. Nel silenzio religioso e commosso si alzano 1 canti della Schola Cantorum, che gli echi sonori della piazza meravigliosa ripercuotono. Preceduti dal Crocefisso e dal proprio stendardo, avanzano salmodiando gli Ordini del mendicanti. E' la rappresentanza della penitenza, del sacrificio, della rinuncia più dura, della umiliazione più profonda. Uomini che la folla raramente conosce di persona, ma che distingue subito per l'abito che le è famigliare. Chi non ha offerto un obolo all'umile fraticello, che ha bussato alla porta donando la modesta Immagine, che nessuno sa rifiutare, e che più d'uno ha tenuta cucita nel glorioso grigioverde durante le Kiomate della guerra? Chi non ama il figlio del Poverello d'Assisi, che perpetua nei secoli lo spirito dell'italianissimo Santo? Avanza la teoria della penitenza e pas llrsgdOctb1sgnptrsa, ammonimento solenne a chi vive nella febbre del mondo frenetico, e r le succede quella dell'adorazione e del lavoro. E" San Benedetto, il potente riformatore itailico, che ci offre le sue squadre nelle diverse forme e propaggini, tutte armate di sapere, di volontà e di tenacia, che cantano la gloria del loro immortale fondatore. E sono Olivetani, cistercensi, vallombrosiani, camaldolesi, benedettini cassinesi. Tutte le nostre grandi Abbazie onuste di storia, ricche di tesori incomparabili, vittoriose attraverso le età di tutte le barbarie e di tutte le prepotenze! E' 11 lavoro manuale, umile ma necessario, alternato alle più ardite ricerche scientifiche, ai più acuti studi teologici, filosofici, letterari!, completato con la più alta elevazione mistica e contemplativi, che ci si offre dinanzi nella giornata di Osanna e nessuna partecipazione ci sembra più opportuna. Roma cattolica nelle sue sette Collegiate, nelle sue cinque Basiliche minori, nelle sue perinsigni Basiliche Patriarcali, nella sua unica Arcibasllica Lateranense, quindi, sfila in imponente pompa. Sono i canonici in abito corale, 1 capitoli preceduti ciascuno dai mazzieri in pittoresche livree, dal rispettivo padiglione e dalia croce e seguiti dal Prelato Vicario. In segno di preminenza, il Capitolo della Chiesa Madre, Cattedrale del mondo, S. Giovanni, ha alla testa due padiglioni e le due antiche croci lateranensi. Man mano che la sera avanza, più vivide brillano le luci dei grossi ceri recati dal processionanti

Persone citate: Crocefisso, Duce, Mussolini, Osanna, Pare, Pio Xi, Poverello

Luoghi citati: Assisi, Città Del Vaticano, Città Eterna, Italia, Roma