Come una vecchia settantenne perdette i suoi risparmi per salvarli dal... bolscevismo

Come una vecchia settantenne perdette i suoi risparmi per salvarli dal... bolscevismo Come una vecchia settantenne perdette i suoi risparmi per salvarli dal... bolscevismo La truffata è una povera vecchia settantenne, certa Martina Luigia ved. Ceccato, residente in Torino, cotso Orbassano 131. Costei, che pur ha ancora oggi un'intelligenza assai sveglia, durante il periodo delle « giornate rosse », per le considerazioni che saranno narrate, veniva indotta dal commerciante Carlo Antonio Holofma. residente a Gassino Torinese, a consegnargli cartelle di rendita statale per L. 27.500, che essa aveva acquistate con il frutto di economie raggranellate in parecchi anni e che rappresentavano quasi per intero il suo patrimonio. La diffidenza nelle Banche, la contingenza delle sommosse a base economica che turbavano la vita cittadina avevano indotto la vecchia a trattenere presso di sè quei titoli per custodirli in un secrétaire nel proprio appartamento. Di questo... particolare era venuto a conoscenza il Carlo Antonio Bologna da poco rientrato in Italia, reduce dai campi di concentramento austriaci. Egli capovolse la diffidenza che la vecchia aveva nelle Banche: no riconobbe cioè buona la base solo per costruirvi tutto un castello di supposizioni che dovevano servire all'esecuzione del suo plano. Il gruzzolo di Martina Luigia Piano che la Martina Luigia colorisce assai bene nella denuncia da lei sporta in questi giorni 'all'Autorità giudiziaria. I titoli non erano affatto sicuri in Banca, ma lo erano ancora meno se tenuti in casa. Il nuovo verbo venuto dalla Russia per il quale la proprietà non doveva essere considerata che un furto, i nuovi fatti sociali annunciati dalla piazza come imminenti, la rivoluzione che ogni giorno era in continuo divenire, non consigliavano forse la gente avveduta a mettere i loro capitali in un luogo ben sicuro? La vecchia, guardandosi attorno, si impressionò. Il ragionamento era condito con esempi, con presunzioni, con profezie. Martina, posta di fronte alla valanga di quella logica, capitolò in pieno e consegnò il frutto del suol risparmi al Bologna perchè glieli custodisse assieme ai suol valori. Passò qualche tempo: quindi il depositario confidò alla donna un suo convincimento: che, se quel titoli fossero stati collocati presso una Banca superiore ad ogni sospetto, l'operazione si sarebbe potuta ritenere tranquillante. L'Istituto che poteva dare tutte le garanzie, tanto peT essere chiari, doveva essere la Banca Italiana di Sconto. Detto, fatto. E dopo poco tempo la. Banca falli, trascinando nel tracollo ia vecchia col suo consigliere. E' più facile immaginare che descrivere con quale Infinita angoscia la Martina Luigia apprendesse la notizia del fallimento che la portava di colpo in una situazione veramente precaria. Ma 11 diavolo non è cosi brutto come si suole descrivere. Ed 11 Bologna, passati 1 primi bruciori, portò alla vecchia una buona notizia. I giornali avevano, come al solito, esagerato. Egli aveva fatto delle buone pratiche e poteva darle assicurazione che 11 danno sarebbe stato limitato al minimo. Pro gramma massimo: restituzione a rate delle cartelle. Programma minimo percezione di una quota di almeno 11 45 per cento sull'ammontare del capitale. L'aomo di Gassino... Passarono le settimane ,1 mesi e gli anni. Vana attesa. Ad ogni sollecitazione, il Bologna ripeteva le sue assi- curazioni. La Banca non avrebbe tfltre indugiato nel pagamento delle quote di ammortamento o di saldo. E riusciva volta per volta a insinuare nell'animo dalla sua protetta una convinzione che gli consentiva di prendere un nuovo, consolante respiro. Durante uno di auesti respiri, 11 Bologna, accusando momentanei Imbarazzi finanziari, pur sapendo che la donna non poteva disporre di notevoli somme dopo il tracollo di gran parte della sua sostanza trangugiata dalla Banca, riusciva a farsi imprestare lire 1500 che avrebbe dovuto restituirle con la massima sollecitudine, ma che a tutt'oggi non hanno ancora conosciuta la via del ritorno. Un bel giorno Giulia Martina valle sincerarsi se aveva bene o male collocata la sua fiducia nel Bologna. Fece fare una inchiesta. Le risultanze furono disastrose, dichiara la povera donna nella sua denuncia. Il Bologna aveva, è vero, depositato nelle casse della Banca Italiana di Sconto lire 20 mila nominali di titoli il 5 novembre 1920 e lire 6400 di cartelle di rendita 11 15 aprile 1921, gli uni e le altre a lei appartenenti: ma risultava — aggiunge la denunciente nel suo esposto, redatto a mezzo deU'avv. L. Figari della nostra città — che detto deposito era stato effettuato a garanzia ed a copertura di anticipi che la Banca aveva accordati al Bologna, il quale, non avendo presumibilmente fatto fronte al suol impegni, il 16 dicembre 1921 si vide venduti e titoli e cartelle. La data, anteriore al crollo dell'Istituto, diceva troppe cose. 11 Bologna quindi, conclude la denuncia, quando affermava prima la passibilità, poi la certezza del ricupero di parte della somma depositata nella misura cel 45 per cento, induceva la vecchia a credere in circostanze vere in si', ma solo nel riguardi generisi del creditori, ma false per ciò che aveva tratto all'operazione da lui compiuta per conto della Martina. ... • la donna di Coleri La denunciarne espone anche un altro fatto. Durante l'attesa della percentuale, il Bologna aveva interposto 1 suoi buoni uffici presso di lei perchè imprestasse mille lire a certo Carlo Gobetto di Gassino. La donna si lasciò ancora una volta convincere. Sborsò il denaro al Gobetto con l'intesa che la restituzione sarebbe avvenuta in breve periodo di tempo. Ed attese. Quando già il suo giudizio su quest'ultimo, decisamente inadempiente, era per. forza di cose poco benevolo, la Martina venne a sapere che all'incasso aveva provveduto il Bologna, che intanto continuava a darle assicurazioni sulle puone intenzioni del suo amico. E parecchi richiami rivolti al Bologna perchè rimediasse al mal fatto tornarono inutili e trovano,oggi una eco solo nella denunzia sporta dalla donna, la cui bontà è cosi nota in Torino ed a Chierl che ebbe già pubblici riconoscimenti da parte dell'autorità che la insigni di premi speciali destinati a chi si distingue per eplrito di abnegazione. Nelle sue prime, che furono anche le ultime, dichiarazioni in merito alle due operazioni. 11 Bologna dichiarava d'aver agito, in un caso e nell'altro, di pieno accordo con la vecchia: dimodoché, per il rovescio che ne segui, egli non ha che da manifestare il suo rincrescimento e nulla più.

Luoghi citati: Bologna, Gassino Torinese, Italia, Russia, Torino