Tappa di tregua nel dusllo Pancera-Dewaele

Tappa di tregua nel dusllo Pancera-Dewaele IL GIRO DI FRANCIA Tappa di tregua nel dusllo Pancera-Dewaele Carlo Pelissier fugge indisturbato ed arriva tutto solo a Belfort Pancera, Dewaele e Demuysère assieme con un folto gruppo Belfort, 22 notte. Come era da prevedersi la EviansBelfort non ha portato, malgrado i suoi 294 Km. e la giornata caldissima, alcun sconquasso nella classifica generale, nemmeno per quanto riguarda i primi quindici, benché essa sia stata dominata dalla bella corsa di Carlo Pelissier che, fuggito poco dopo Roux, piccolo villaggio sulla frontiera francosvizzera, riusciva a raggiungere Belfort con 24 minuti di vantaggio su di un gruppo di più di.una ventina di corridori. L'« exploit » di Carlo Pelissier Senza diminuire In nulla la-performance del cadetto dei Pelissier, diciamo che essa fu enormemente facilitata dalla passività del plotone, che non si disturbò ad organizzare in nessun momento la caccia, perchè, qualunque fosse il numero dei minuti che Pelissier potesse guadagnare, egli non inquietava nessuno dei leaders della classifica generale. L'exploit del giovane Charles non può quindi considerarsi che come uno zuccherino offerto all'amor proprio dei francesi. 1 cui rappresentanti, ad eccezione del povero Fontan e dell'umile tourist-routier Benoit Faure, non hanno sin qui fatto cose trascendentali. Esso inoltre vale ad aumentare 11 morale dello stesso Pelissier, molto scosso in seguito alla penalizzazione di trenta minuti Inflittagli dalla Giuria, per essere stato sorpreso nella prima tappa delle Alpi, con la mano sulla eapoMe di un'automobile compiacente. A proposito di penalizzazione, ricordiamo che nella stessa seduta la Giuria del Giro di Francia rivolgeva una severa ammonizione a Pancera e Pomposi perchè nel primo tratto della Nizza-Grenoble i due corridori Italiani — dice la motivazione — appartenenti alla stessa squadra hanno lavorato in maniera evidente contro 11 corridore di un'altra squadra. Nel fatto specifico questo corridore era Dewaele. Ora. nel riguardi di sanzioni e di ammonizioni, e curioso rilevare la mentalità francese. Mentre molti han no trovata troppo severa la sanzione contro Pelissier, che si faceva bellamente trascinare da un'automobile, hanno trovato invece molto leggera la ammonizione inflitta ai due italiani per un fatto che tutti i corridori di tutte le Case hanno commesso, corn mettono e commetteranno, non solo in modo molto evidente, ma sotto gli occhi degli stessi commissari. Se dobbiamo usare i proverbi, che sono la saggezza dei popoli, dobbiamo scrivere che i francesi hanno due pesi e due misure e se vedono la pa gliuzza nell'occhio altrui non vedono la trave che sbarra i proprii. I francesi non hanno visto nulla; non han no voluto vedere la coalizione stretta da Dewaele e da Demuysère al danni di Pancera. I commissari non l'hanno colpita ed hw.no fatto bene, perchè il regolamento era salvo... Infatti De waele e Demuysère appartengono a due diverse marche. La coalizzazione contro Pancera ecc«"feDvlsddfdsnmrcacPcgdpinPnladvlgBCon la formula di « isolati» che vige nel presente giro di Francia, anche il giuoco di squadre sarebbe abolito eppure i bleu cielo dell'Alcvon hanno cercato oggi di beneficiare contro Pan cera della loro superiorità, perchè l'Alcyon è l'unica squadra che conti ancora sette uomini su otto parliti La tattica dei bleu cielo è chiara consistette oggi e consisterà domani dopo domani e sino alla fine del tour nel tentare di stancare ad ogni costo Pancera, il cui distacco da Dewaele per essi inquietante, e contemporanea mente a fare rimontare verso i. prim posti Nicoia Frantz, per il caso che capitasse una nuova defaillance al leader Dewaele. E' una tattica del resto molto sem plice. A 60 od 80 Km. dall'arrivo, Le ducq, Vervaheke, Rebry, Delannoy. che non hanno più nulla da perdere ó da guadagnare in classifica, devono tentare di fuggire, mentre Dewaele sorveglia il plotone e sopralutto Pan cera. Oggi hanno tentato questa latti ca dopo Pontarlier. Leducq e Rebry, non certo per tnse guire Pelissier, si distaccarono ad un tratto dal gruppo, come furie. Pance ra, su cui sembra che I 3700 Km. del Tour » aggiunti a tutti quelli del fiiro d'Italia non pesino, rintuzzò con facilità questo tentativo, portandosi al la ruota degli avversari. Questi non insistettero nel loro tentativo, perchè si accorsero di fare 11 giuoco degli Ita liani, dato che Dewaele non era completamente rimesso dell'indisposizione per cui aveva tutti i fastidi a mantenersi nel gruppo di testa. Duello italo-belga Ma perchè — domanderete — Pancera non è passato alla controffensiva? Semplicemente perchè le tappe piane non permettono offensive in grande stile ad un uomo solo contro una falange. Egli finirebbe di sfiancarsi inutilmente. Noi crediamo che il veneto, in queste 6ei tappe che restano, deve tendere a non lasciarsi prendere alcun minuto e stare generalmente sulla difensiva e sfruttare solo con prontezza, quando l'occasione si presenti, i minimi Incidenti di strada che possono capitare al suoi avversari. Ad ogni modo tutta l'attenzione del Giro è concentrata sul grande duello' italo-belga: Pancera-Dewaele, per il primo posto e Pancera-Demuysère per il secondo. Mal come quest'anno il Giro di FraDda ha avuto un finale cosi Interessante. Quale sarà l'epilogo? Chi ne sarà 11 vincitore? Anche lo sportivo più perspicace non sarebbe allo stato attuale capace di* darci una Indicazione qualsiasi. Troppi fattori si trovano sulla bilan- fDmFemcmiPttctmgdrvDPctd3n eia. Dewaele e Demuysère sono stanchi; Pancera è freschissimo. Ma Pancera ha contro di sè e i corridori del«"«Alcyon» ed I corridori belgi e, in forma più o meno palese, i commissari e io stesso direttore della corsa Henry Desgrange. Saprà il piccolo italiano vincere tutti questi ostacoli formidabili? La sua incredibile freschezza, la sua indomabile volontà di vittoria ci dittino molto a sperare. La partenza por la l6.a tappa viene data alle ore 7 alla presenza di una folla abbastanza numerosa che applaude vivamente I corridori. Alle 8,15 questi passano in gruppo compatto a Ginevra. Una folla enorme ed entusiasta, ma molto disciplinata applaude 1 corridori lungo il percorso della città. La carovana rientra in territorio francese alle 8.35. Dopo Ferney i corridori marciavano In fila indiana condotti da Pancera. Pancera si distingue in salita Dopo Gex comincio la salila del colle di Faucille, unica fatica della giornata. Tutti gli uomini ai piedi della salila erano insieme. Ben tosto pero sì disteselo in lunghissima fila indiana condotti da Pancera, Delannoy e Benoit Faure. A metà salita Pancera e Benoit l'aure distaccano nettamente tutti i concorrenti. La salita si fa più severa e gli uomini si arrampicano con meno facilità. Solo due primi non sembrano risentire dello sforzo. I « tourniquet^ » s accavallano uno all'altro al di sopra del lago di Lenianno. Il panorama è magnifico. Alla sommità- del colle, Pancera e Benoit Faure passano con 20" di van è r o e l rsPpBicllLCPBidAevncaermmTrnZetrtRCfaggio su Delannoy, Pietro Magne e Dewaele. Cario Pelissier è ora ad un minuto e 10" di ritardo sul primi, Frantz, Rebry, Antonino Magne ad 1 e 20", Demuysère che soffriva ad una mano passava ad otto primi e 30 secondi di distacco. Nella discesa però tutti questi uomini si raggruppano e si presentano insieme al controllo di Marez. Carlo Pelissier effettua rapidamente il vet tovagliamento e fugge a tutta andatura lanciandosi sulla salita del piccolo colle di La Pavine. la cui sommità vienp da lui raggiunta con due primi e 30 secondi di distacco da tutti gli altri corridori. Continuando la sua corsa con andatura regolare a 30 chilometri all'ora Pelissier aunienla ancora il suo vantaggio di chilometro in chilometro. Dietro di Ini il plotone sapendo che Pelissier non conta più nella classifica generale non manifesta alcuna attività. Cosi questi passa con 10'30" di distacco a Malbnisson. con 12*30" a Pontarlier. con 23' a Pont de Roide a 35 Km. dall'arrivo. A questo punto egli è in preda ad una breve defaillance. Sembra stanco, ma l'enorme folla "lie lo acclama lungo la strada gli dà nuova forza, nuovo impulso cosi da giungere a Belfort con un nettissimi! vantaggio. 24 mlnut' dopo giungeva a Belfort un gruppo compatto di 25 cor ridori, L'arrivo l.o Carlo Pelissier che impiega 9 ore 34'5" a compiere i 205 Km. del percorso, alla media di Km. 30.720: 2.o Leducij in 9,58'35"; 3.o Van Rysselherghen; 4.o Antonino Magne; 5.o Bonduel; 6.o Van Bruaene; 7.i a pari merito e tutti nello stosso tempo di Leducq: Benoit Faure. Frantz, Demuysère, Pancera. Bidnt, Pomposi, Delanoy, Neuhard. Cardona, Pietro Magn<>. Merviel. Dewaele, Lonesse, Vervaheke, Chene, Bouil'.et. Pebry, Francois Henrv. Taverne e Barissi. Clatsifl.ia generale: l.o Dewaele (belga) in ore 140.59'35": 2o Pancera (italiano) 141,15*25"; 3.o Demuysère (bnlga) 141,23'lf)"; 4.0 Cardona (spagnuolo) 141,43*53"; 5.0 Frantz (lussemburghese) 141,44'M"; 6.0 Delannoy (belga) lil'56'16"; 7.0 Antonino Magne (francese) 141,59*7"; 8.o Piero Magne (francese) 142,19'll"j 9.0 Leducq (francese) 142 41'57"; 10.O Vervaheke (belga) 142,42'6". rcqqsgPCnzSbcsrLa Federazione francese

Luoghi citati: Francia, Ginevra, Italia, Nizza, Pont De Roide