Il Foro Mussolini

Il Foro Mussolini Il Foro Mussolini ROMA, luglio, (al. pa.). — L'incremento sportivo doto alla Nazione per il personale impulso di Benito Mussolini è stato grandissimo e i risultati ottenuti in breve tempo sono cospicui. Mancavano tuttavia dei centri sportivi atti a preparare razionalmente la gioventù alle competizioni mondiali e ad ottenere che le manifestazioni olimpioniche Internazionali sì svolgano anche nel nostro Paese. Ciò ci fu sempre negato in passato per la mancanza dell'organismo necessario allo sviluppo delle varie gare. L'Opera Nazionale Balilla, alla quale è affidata la cura dall'educazione fisica della gioventù, ha affrontato e risolto questo problema importantissimo con il Foro Mussolini che, ideato dall'on. Renato Ricci e progettato dall'architetto Enrico Del Debbio, sta sorgendo in un'area di 300.000 metri quadrati alla Farnesina contro lo sfondo delle pendici di Monte Mario, quasi a specchio delle acque del Tevere, accanto alla Scuola Centrale Militare, sotto alla Villa Madama resa celebre dall'arte di Raffaello, Peruzzl, Giovanni da Udine e Pierino Del Vaga. L'ubicazione dell'area scelta è felicissima per la vicinanza dei maggiori edifici sportivi della Capitale (Stadio, Tennis, Ippodromi dei Paridi e di Villa Glori, Tiro a Segno). Cosi 11 Foro Mussolini diventerà il centro della vita sportiva Italiana e il cuore del quartiere sportivo di Roma. L'Accademia fascista di educazione fisica - Il lato orientale dell'area e occupato dagli edifìci, m cemento armato, in cui avrà sede l'Accademia Fascista di Educazione fisica. I lavori, inaugurati il 5 febbraio 1928 dal Capo del Governo, sono motto inoltrati. L'A.F.E.F. sarà la scuola degli istruttori destinati all'inquadramento ed alla educazione militare e sportiva degli Avanguardisti e dei Balilla. Ora i suoi allievi sono provvisoriamente ospitati nella Scuola Militare accanto al Poligono del Tiro a Segno. L'Insieme di questi edifici, la cui costruzione è avanzatissima, è colossale, ma, nascosto dalla folta vegetazione della Farnesina, appena si intravede da Ponte Milvio. Il cantiere 6 in piena attività. Sotto la direzione del prof. Del Debbio vi lavorano circa 600 operai, ma 11 lavorò è così precìso e disciplinato, 11 Cantiere tanto vasto, che non vi si ode rumore o quasi e gli operai si vedono appena. La sede dell'Accademia ha una fondazione a solajo rovesciato di 7700 mq. e comprende quattro -vasti dormitori (35 m. di lunghezza, Il di larghezza e 7 di altezza ognuno), un refettorio (lungo m. 33, largo 11, e alto 7), sale di studio, la biblioteca, il Museo, l'aula magna (m. 35 di lunghezza 15 di larghezza e 13,50 di altezza), i gabinetti scientifici, saie di convegno per gli allievi e gli insegnanti e tutti servizi distributi razionalmente. Le parti del fabbricato sono collegate da ancone di m. 20 per 21. Inoltre l'Accademia comprende : una palestra della superficie di 600 metri quadrati con ampie tribune, una palestra più piccola per esercitazioni individuali, e le sale per la scherma, il pugilato e la lotta greco-romana. Vasti cortili danno aria e luce al grandioso edificio che verrà rivestito di marmi di Carrara ed abbellito all'esterno da 14 statue di atleti, alle quattro metri ciascuna, mSdntdtelucstsSzcosgvpismpmscqatiSrSmnscdscmpppddpsurofsTldtzvdgadlmcltdmnsrmamtSbc modellate dagli scultori Ercole Drei, Selva, Morescalchl, ecc. Lo Stadio Accanto a questo edificio sta sorgendo un grande- Stadio di marmo tenuto nelle dimensioni prescritte per le partite internazionali. Esso è formato da dieci ordini di gradinate (tutte rivestie di marmo bianco di Carrara) sviuppanti complessivamente 5 Km. e al centro delle quali sorgerà il podio destinato alle Autorità. Al suo perimetro superiore verranno collocate 80 statue donate dalle Provincie. Allo Stadio, che misura m. 220 di lunghezza e 83 di larghezza e che potrà accogliere oltre 15.000 persone, si accede oltreché dall'esterno, mediante un vasto cunicolo carrozzabile sottostante le gradinate stesse. Al di là dello stadio, verso la collina, verrà costruita una piscina natatoria. In questa grande opera monumentale spirata dalle insigni costruzioni marmoree greche e romane verranno Impiegati quattromila metri cubi di marmi (di cui 2.500 solo per lo stadio), si sono già impiegati 24.000 metri cubi di calcestruzzo corrispondenti a centomila quintali dì cemento Merone e furono adoperate 2.500 tonnellate di ferro. Tuti i lavori sono eseguiti dall'Impresa Speroni. I calcoli per le costruzioni furono eseguiti dal prof. Giannelli della Scuola di Applicazione di Roma. A sinistra degli edifici dell'Accademia troveranno posto, in una vasta zona di terreno già espropriata, un insieme di opere identiche a quelle di cui sì è detto che formeranno la sede della Scuola Militare di Educazione Fisica, un altro stadio capace di oltre centomila spetatorl, un'Accademia femminile di Educazione Fisica, un campo di rugby, un campo di tennis e pallacanestro, un teatro romano, piste per corse, salti e lanci, una skating, due piscine (una scoperta circondata da una spiaggia artificiale, ed una coperta), un galoppatoio con annessa scuderia, un campo di tiro a volo e un vasto autoparco. Questi vari elementi verranno separati tra di loro da giardini e parchi ombrosi solcati da larghi viali. Dt fronte all'ingresso principale del Foro, sito sul viale Angelico (riva destra del Tevere), saranno erette costruzioni per la custodia dei canotti e una banchina di approdo mentre il fiume, in quel tratto, verrà sistemato per' le esercitazioni e le competizioni fluviali. li monolito Questa specie di città glnnlco-sportiva che costituirà il Foro Mussolini avrà dunque dimensioni, imponenza e magnificenza romana. Sull'area davanti all'ingresso verrà rizzato l'obelisco de dicato al Duce, composto di un monolite di marmo bianco di Carrara lungo m. 2,50 e alto m. 18. L'enorme blocco che misura 112 me. e pesa 320 tonnellate verrà collocato sopra un basamento alto m. 15 formato da massi di bardiglio. L'altezza totale sarà quindi di m. 33. Gli operai carraresi vi incideranno semplicemente a caratteri romani, senza preparazione di disegno, le parole che dal Duce verranno apposita mente dettate. L'altezza di questo obelisco sarà pari a quella dei maggiori obelischi di Ro ma. Difatti l'obelisco di piazza S. Pie tro è alto m. 25,00, quello di piazza San Giovanni in Laterano m. 32 e col basamento 47, quello di piazza Monte citorio m. 22 e col basamento 29, quello di piazza del Popolo m. 8* e col basamento 36,50. Per strappare al seno Sei monti il maestoso monolite che sorgerà alla Farnesina a coronamento delle opere che vi si stanno compiendo, ad esaltazione di questa Era Fascista e del suo Creatore e Forgiatore, sono occorsi mesi di ricerche e di studi. Ultimo e nuovo prodigio esso è balzato fuori dall'applicazione del taglio a filo elicoidale nel bianco saccaroide del grande canale « Fantiscritti » (dove sono tuttora visibili le vestigia dell'opera scavatrice dei Romani) nella cava « La CarboneTa • di Carrara di proprietà della Ditta Pigaia. Dell'Amico e Gattini. Avulso il marmo si dovè provvedere a farlo discendere da circa 300 metri di altezza. Sotto la direzione dell'industriale Carlo Gattini l'obelisco venne ingabbiato in un'enorme rivestitura di travi e di ferri e fu poi affidato ad una slitta. Con corde di acciaio e potenti argani si eseguì la discesa lungo i fianchi del monte fino al plani stradali dove 11 traino, affidato a decine di buoi aggiogati, percorse otto chilometri per giungere al luogo d'imbarco. Le proporzioni del monolite sono.tali che mai blocco simile ebbe a discendere e a poter passare da strade che pur videro attraverso i secoli non pochi massi di mole Imponente. Alla Marina di Carrara si provvide alla Invasatura dell'obelisco In uno scafo costruito apposta alla Spezia per trasportarlo: VApuano. Questo galleggiante, ideato e costrutto sotto la direzione del colonnello del Genio Navale Pugliese, è lungo metri 30 largo 11 ed ha una immersione di m. 1,75. Posa 100 tonnellate, mentre col carico del monolite e relativa ingabbiatura arriva al peso dì circa 450 tonnellate. L'Apuano, rimorchiato lungo le coste tirrene fino a Fiumicino a cura della R. Marina fu affidato al rimorchiatori della Società armatrice « Navigazione del Tevere > e giunse felicemente a S. Paolo il 27 giugno u. s. Sosta ancora a S. Paolo in attesa che il- livello delle acque del Tevere consenta il proseguimento della navigazione fino alla Farnesina. Quivi è stato preparato un piccolo porto, dove entrerà, ed una strada In lieve pendenza lungo la anale mediante apparati opportuni il monolite verrà tirato fino al Foro Mussolini. Il galleggiante è governato con due timoni compensati manovrati simultaneamente da una ruota orizzontale a mano sistemata a poppa. L'ormeggio sul Tevere avviene mediante due ancore a quattro patte sistemate e sporgenti sulla prora. E' protetto contro gli urti laterali mediante bottazzi di paglia assicurati ai bordi e agli spigoli delle testate di prora e di poppa. Ricordiamo che pure per via fluviale vennero trasportati i due ultimi o belischi innalzati In Roma a Villa Torlonia, attuale residenza del Duce, dal Duca Alessandro Torlonia. Essi furono tagliati nel vivo dalle Alpi e trasportati dal Sempione. Giunsero in Roma il 26 dicembre 1840 e il primo fu solle vato, alla presenza di Gregorio XVI, il 4 giugno 1841. La Nazione avrà cosi nel Foro intitolato al nome del Duce 11 monumento che documenterà ai futuri la passione e la fede del popolo, la sua rinascita economica e spirituale a il riannodarsi anohe in questo campo dell'Italia di Vittorio Veneto alla tradizione insigne di Roma Imperiale e Papale.