Tra i bimbi torinesi al mare

Tra i bimbi torinesi al mare Tra i bimbi torinesi al mare Il Prefetto e il Segretario federale sulle spiagge di Ponente yisitano i figli dei lavoratori Tra le istituzioni che il Regime Fascista ha con cura particolare posio In valore, vanno certamente annoverate le Colonie marine e alpine. Lungo tutte le coste dei nostri mari sono disseminati questi provvidenziali organismi; cosi su per i declivii dei nostri monti sorgono continuamente, con un (Crescendo consolante, e con ritmo accelerato, le bencauguranti case dell'Infanzia che accolgono 1 figli del popolo per renderli più sani e più sereni 4 rimandarli alle loro case rinnovati nello spirito e nel corpo. E l'interessamento del Regime è stato chiaramente dimostrato dalle dispoBlzioni che S. E. Turati recentemente lia emanalo in proposito, per le Segrojterie provinciali tasciste, allo scopo di controllarne e coordinarne l'atti yità. S. E. il Prefetto Maggionl e il Segretario federale fascista di Torino (aw. Bianchi-Mina hanno voluto domenica rendersi conto personalmente dell'efflcenza delle colonie marine federali e dipendenti da enti pubblici e privati della nostra città ed hanno impiegato la giornata festiva in una rapida corsa lungo la riviera di ponente per constatare di presenza le condizioni fisiche e morali dei piccoli ospitati. A Loano Nove colonie sono cosi state visitate Bai gerarchi torinesi e nove piccole meraviglie di organizzazione sono apparse In un rapido succedersi, davanti agli occhi del visitatori. Verso le dieci di domenica mattina, adunque, le macchine delle Autorità provenienti da ToTino, donde erano partite prestissimo, si fermavano alle soglie delia Colonia Federale Torinese che ospita In Loano un primo turno di cento bimbe sotto la direzione della signora Lucia' Borsarelli Sbodlo, espressamente delegata dalla contessa Barattieri KU: S. Pietro. In colonia stava per aver Inizio una festa intima: le pie cole ospiti volevano offrire un omag pio dii fiori alla loro direttrice; ma l'arrivo Inaspettato del Prefetto e del Segretario Federale di Torino ha modificato lo svolgersi della cerimonia. Mentre venivano fatti gli onori di casa da parte della direttrice e delle maestre assistenti, giungeva il podestà comm. Ing. Ottavio Borsarelli a ossequiare gli illustri visitatori. S. E. Maglioni ed il Segretario Federale hanno preso minutamente visione della intera colonia, congratulandosi vivament» con le persone preposte, per l'ordine |che regnava ovunque. Le piccole in diossano un costumino bianco che chiameremo di casa; in spiaggia, una elegante maglietta nera; ma per l'occasione, però, vestivano tutte la divisa di Piccola Italiana. Infatti, mentre si effettuava la visita, esse si dispone ivano a manipoli affiancati, con 11 loro gagliardetto in testa, per accoglie I» degnamente il Capo della Provin eia torinese e ascoltarne la parola. Il Prefetto S. E. Mangioni ha recato, eoa (affettuose espressioni, il saiuto del Governo e li pensiero" della lontana Forino. Le piccole, Immobili nella posizione di attenti, ascollavano in profondissimo silenzio. La bandiera tricolore, ln- Ìalzata poco.prima, secondo la semlice cerimonia quotidiana, garriva etamente al vento marino. S. E. Maggionl ed il Segretario Fe derale, accompagnati dal Podestà di Loano, dal geom. Virgilio Filosi e dall'ispettore aw. Boetti delia Segrete ria provinciale fascista torinese, han po quindi proseguito nelle loro visite. Recatisi sulla spiaggia, si sono sor fermati a lungo, ricevuti dal direttore dott. Anglesio, tra l bimbi dell'Ospizio Marino Piemontese, una benemerita Istituzione sorta circa quarantacinque anni fa, che può vantare di essere stata certamente la prima casa di cura marina per l'infanzia. La colonia Vittorio Emanuele III e gii orfani di guerra E' venuta quindi la volta dei bimpi della Colonia « Vittorio Emanuele III e Elena di Savoia » del Municipio di Torino, fondata nel 1927 in oc casione delle nozze d'argento delle l.L MM. Si tratta di un grandioso edilizio a tre corpi che accoglie circa cinquecentoventi bimbi, di cui più di una Ouarantina del Fasci di Francia. Il dottor Almasio, dell'Ufficio Sanitario Municipale di Torino, coadiuvato dal maestro Raineri della Scuola Rignon, che funziona da direttore didattico e da numeróse suore presiede alla vivace attività dei ragazzi. Questi allineati sulla spiaggia, hanno salutato con numerosi alala 1 gerarchi e li hanno accompagnati per un lungo tratto, correndo. Frammezzo alle costruzioni quadrate e poderose, è nascosta una piccola colonia di appena sessanta bimbi; gli prtani di guerra. La visita di S. E. il Prefetto e del Segretario Federale ha destato un lieto stupore. Le tre suore, (che con vigile premura accudiscono lai bimbi, hanno cercato tosto di riordinarli per presentarli allineati, s. E. Maggionl non ne ha lasciato però loro Il tempo. Ha voluto che si formasse intorno a se una corona di bimbi ed ha Barlato a questi semplicemente, Scorando il babbo che era partito per difendere la Patria e l'aveva difesa con 11 supremo 'dei sacrifici. Quindi l'avv. Bianchi-Mina, ha portato il saluto del Fascismo torinese e con frasi semplici e commosse che giungevano al cuore dei piccoli ascoltatori, ha esortato gli orfani a crescere degni dei loro eroici padri. A Pietra Ligure Ma il tempo incalza. Bisogna procedere oltre Le macchine ripartono per raggiungere PiPtra Ligure, la seconda tappa de! viageio. In questa località è la Colonia Ansaldo, in una civettuola costruzione. Vi sono ospitali ventitre bimbe e altrettanti maschietti. La direzione della Casa lorinese ha provveduto ai piccoli dei suoi dipendenti, quasi tutti operai, un corredino personale completo, un libretto di risparmio con una piccola somma per le spese individuali e una polizza di assicurazione. Mentre le autorità, ricevute dal signor Oallinatti della Ditta Ansaldo e dal prof. Minelli, presidente della Colonia salutano I bimbi che Sono guidati dallp maestre siimorine 'Apice e Gorreta. giunge il Podestà locale marchese Gherardo Frascaroli a porgere l'omaggio di Pietra Ligure ai visitatori. Dopo aver preso visione degli eleganti dormitorll, delle sale di lettura e di ritrovo, dPll'amplo refettorio all'aperto, dove dominano I quadri del Re e del Duce quotidianamente infiorali 'dai bimbi, tra irli entusiastici alala Infantili, le autorità sono ripartite. Vprso mezzogiorno esse sono giunte alla Colonia intornziendale della Cassa Mutua tra lavoratori di piccole officine che diretta dal nrof«snrl Riccardi e Dal Ponte e dalla maestra signora 'C. Mllone. n=ptta nitr-p un centinaio di bimbi. L'arrivo d"1^ autorità ha sorpreso 1 piccoli colon' mentre stavano per assidersi alle rn°nse. A Finalpia Ultima tappa del mattino è stata Finalpia, alla Colonia Marina « Vincenzo Landa ■>. Anche questa colonia meriterebbe una particolare_menzione sGzdSdGAcsldspccsotapdbQtgnlFptgqcbpc3tAblAvMndtNzmnmfiappresentavano la Ditta Torinese U signor Pucci, il cav. Bosco e 11 signor Guerrinl Giorgio del comitato organizzatore delle Colonie e il rev. don Fedel, dell'Oratorio Salesiano di Borgo San Paolo che dirige la colonia, coadiuvato dalia maestre signorine Gianti Giovanna, Peretti Olimpia e Laura Ariano. La magnifica e comoda costruzione che alberga oltre duecento piccini costituisce una prova tangibile della collaborazione di classe oggi realizzata dal Fascismo. La Ditta Lancia ha pensato alla costruzione ed al suo completo arredamento. Gii operai hanno collaborato aU'iniziativa, disponendo che dodici ore del loro lavoro venissero offerte, a tale scopo. In seguito, durante un ricevimento offerto alle autorità, una bimba ha letto un indirizzo di saluto e di ossequio a S. E. Maggionl, che ha risposto con parole alate, illustrando la bellezza della fatica che può offrire a tanti bimbi un mese di cure corroboranti. Quindi 11 Segretario federale ha salutato con fervida improvvisazione dirigenti e bimbi, a nome delle Camicie nere torinesi. Infine, il cav. Bosco della ditta Lancia e il direttore Don Fedel, hanno ringraziato le autorità per la visita alla Colonia, che costituisce um premio ambito all'opera degli organzlzatori e dei dirigenti. Le autorità si sono ancora soffermate qualche tempo tra gruppi di parenti cìie erano giunti da Torino e tra 1 bimbi esultanti. Ad Albenga, Andora e LaSgueglia Dopo una bueve corsa a Spotorno, per ossequiare S. E. Teruzzi, giunto colà per le esercitazioni di tiro della 3-i.a Legione della M. V. S. N., il corteo delle automobili si è recato ad Albenga, alla Colonia marina per I bimbi meno abbienti di Torino. La Colonia conta ben centosei bimbi della Azienda Elettrica e dell'Azienda Tranviaria, affidati alle cure del signor Mario Fea. Il corteo ha proseguito Inoltre fino ad Andora, alla Colonia della Federazione fascista di Torino. Il primo turno di coloni inviati dalia vFederazione fascista è di ben quattro- mcentotto bimbe, assistite dalla signora Oreglia Banchetta Massimilla. L'atti- nvltà che la Federazione fascista torine- tse ha esplicato attraverso il Fascici dfemminlle, è veramente notevole, sia per il numero di bimbi ospitati come per l'organzzazione attuata e 1 mezzi usati. Ma 11 tempo incalza. Prima di chiudere la loro laboriosa giornata, le autorità si recano ancora a Laigueglia, alla Colonia della Alleanza eoo perativa Torinese. Sono aneora altri duecento bimbi che In questo mese godono il rjost.ro sole e 11 nostro mare, e che saranno sostituiti poi, nel mese venturo, da altrettanti. Il presidente della Colonia cav. Garrasl, 11 direttore sig. Butteri, e le maestre signorine Marchisio, Rebizzl, Rossetti, Berruti, Martini, Pasquali, Bechis e Pegoraro provvedono con instancabile attività a quanto loro occorre. Dopo un ultimo Cordiale saluto a dirigenti e bimbi, S. E. Maggionl e l'avv. Bianchi-Mina ripartono nelle prime ore della sera per fare ritorno a Torino. Non occorre far rilevare che visitare b n nove colonie marine tra una matti!. •. e un pomerìggio domenicali è apparso un autenticò « record » ed una buona prova di organizzazione. Dovunque, il Prefetto ed il Segretario Federale, giunti Inaspettati, si sono resi personalmente conto del trattamento fatto ai piccoli coloni; sia assaggiando 1 cibi come visitandone 1 dormitori. Comitive di putrenti, giunte da Torino a trovare i loro bimbi, approfittando della domenica, espressero la loro lieta sorpresa per la precedenza che le Gerarchie torinesi avevano dimostrato sui famigliari nel visitare i piccoli bagnanti. E coloro tra questi, che non avevano sulla spiaggia i loro babbi o le mamme, si strinsero attorno a S. E. il Prefetto Maggionl, pregandolo a gran voce di portare a Torino le notizie della loro buona salute e della gioia di vita davanti al bel mare italiano. cdmdBdrgmEemssrv1qlnbfsgrdpadaecnnzddccms