La pregiudiziale socialista sullo sgombro della Renania respinta a grande maggioranza dalla Camera francese

La pregiudiziale socialista sullo sgombro della Renania respinta a grande maggioranza dalla Camera francese La pregiudiziale socialista sullo sgombro della Renania respinta a grande maggioranza dalla Camera francese Parigi, 17 notte. Stamane, alla Camera, Blum è tornato alla carica in difesa della propria mozione pregiudiziale, Insistendo per ottenere da Briand una dichiarazione netta sullo sgombro della Renania. Prhna di porre termine alle sue brevi dichiarazioni, il leader socialista ha detto: « Il Ministro degli Esteri ha parlato ieri degli Stati Uniti del .popoli di Europa, Fu questo il progetto di Luigi Blanc e di Mazzini e non è certo il partito socialista che lo tratterà da chimera o da utopia. Ma questo suppone un riavvicinamento preventivo ed interamente sincero tra la Germania e la Francia. Altrimenti sarebbe la più pericolosa fra le chimere, che permetterebbe di costituire un'Europa più nebulosa e più temibile, raggruppata tra le mani della Germania nazionalista. Dunque, non ritardate il gesto che chiediamo, se voi non volete che divenga un gesto senza nobiltà, che ci lascierebbe tutte le umiliazioni senza darci i vantaggi della concordia. Il partito socialista ha sempre combattuto lo sciovinismo, che consiste ufcl dare sempre ragione al proprio Paese, nonché queirinternazionalismo che consiste nel dargli sempre torto. 11 patriottismo del socialismo è 1 orgoglio di spingere il proprio Paese al primo posto della giustizia. E' in nome di questi sentimenti che scongiuro ta Camera di rispondermi, poiché il Governo non mi ha risposto ». Briand ha risposto parafrasando le dichiarazioni di ieri, cioè senza uscire dalle genera.ll ed evitando, con ogni studio, di compromettersi. Le sue parole furono tuttavia alquanto più blande di ieri. Ieri 11 Ministro aveva detto : « Lo sgombro anticipato, lo sapete, è formalmente previsto dall'art. 431 del trattato di Versaglia. Bisogna riferirsi ai lavori preliminari della Conferenza della pace per rendersi conto delle difficoltà che hanno dovuto affrontare, a proposito di quest'articolo, i tre principali autori del trattato, e come sia stato loro difficile realizzare l'accordo su questo punto. La formula che essi hanno adottato, e che è stata quella del Governo francese, è che lo sgombro anticipato dipenderebbe dalla piena ed intera buona volontà defla Germania nel compimento dei proprii obblighi e nella concessione delle garanzie indispensabili a tale riguardo. Questa formula, firmata nel 1919 da Wilson, Clemenceau e Lloyd George, ha dominato anche i negoziati che hanno condotto alla redazione della risoluzione di Ginevra del 16 settembre scorso ed è quella di cut noi ci-varremo nella prossima Corferenza internazionale. Quello che noi vogliamo attenere con certezza è un regolamento completo e definitivo ». La Germania dove disarmare Oggi Briand ha dichiarato: » Il Governo ha fornito tutte le risposte che gli erano stata chieste. DI passi innanzi ne ha fatti e, poiché l'on. Bruni vuole una liquidazione completa, deve riconoscere che il Governo ha cercato di fare della prossima Conte renza una nuova occasione di pace A Ginevra 11 dibattito è sempre siato dominato dall'idea della pace. 11 rappresentante della Francia ha dichiarato al Cancelliere Moller: « Noi non vogliamo chiedere alla Germania cose impossibili. Ciò significa che il Governo francese vuole far sparire tra le due Nazioni ogni causa di difficoltà, perchè non si potrebbe ammettere che. durante 62 anni. la Francia continuasse a versare somme considerevoli se la Germania non facesse nessuno sforzo ». 11 Cancelliere Moller ha compreso; ha ammesso che venissero iscritti tre punti. Non è una convenzione, ma un documento che è stato dapprima redatto e che deve essere interpretato con buona fede. 11 primo punto è lo sgombrò della Renania. Vi è un articólo del Trattato che concerne l'occupazione della Renania In tre zone, di cui due devono essere sgombrate In una riuia diversa. A duale condizione? Che la Germania ahbia disarmato. Il Trattato fa .pure della Renania un pegno destinato ad assicurare 11 pagamento delle riparazioni. Ma il regolamento previsto era impossibile a realizzarsi, perchè ad ogni istante il credito della Francia sembrava fragile. E' per questo che si è concordato 11 Piano Voline. La pace risulta da uno sforzo coniugato con la buona volontà. L'on. Blum ha biasimato lo sciovinismo che non urna la pace. É', infatti, quello che vi è di peggio per i popoli, lo mi sono sempre ere.Ho contro questo sciovinismo. Ma 1n Germania questo veleno non esiste forse ? Non ha esso fatto nell'organismo tedesco danni terribili? L'ho detto a Stresemann. Se un Ministro degli Este>l Ignorasse questa situazione di cose, l'on. Blum dovrebbe esspre il primo a pensare che questo Ministro non è degno di occupare il suo posto. «In quanto all'Inghilterra, vi sono tra essa e la Francia dei vincoli chp non dipendono da un mutamento di Governo. La sua amicizia è desiderabile per la poce e, se essa aiuterà a concertare la buona volontà della Francia e della Germania, i problemi più difficili saranno risolti. Posso io dire anticipatamente quello che si farà alla Conferenza? Non ne ho il diritto, Quello che vi è di sicuro, è che noi torneremo cpjla sicurezza di avere aggiunto una pietra angolare all'edificio della pace. Se si vuole che questa politica dusdemasdcsvnalstZvdqpntgscdztrdBcssncrtcvfdseqrsvdrnzfvaar contatti" tra gii uomiiii distato dia n dei risultati, se si vuole uscire da una diplomazia morta ed1- incerta, bisogna permettere agli uomini di Stato di guardarsi In faccia. Se in anticipo essi vengono vincolati con mozioni e mandati imperativi, se in anticipo si apre l'incartamento, a che cosa possono servire tali incontri? E' tempo di purificare l'atmosfera dai miasmi che l'avvelenano. Ma un grande passo è stato già fatto nella via del riavvicinamento franco-tedesco. Locamo non ha dato tutto quello che se ne attendeva. Ma la parola ha già avuto la sua forza di penetrazione. Già I nostri sforzi hanno prodotto lieti risultati. A proposito dell'avventura dello Zeppelin in Francia, si è visto dal movimenti delle popolazioni dell'una e deH'aJtra parte della frontiera, che qualche cosa di mutato vi era nei rapporti tra i due popolj. Alla Conferenza noi non vogliamo rinunziare agli interessi sacri del nostro Paese e vogliamo basare le nostre risoluzioni su solide fondamenta. Noi faremo il necessario per realizzare la pace, in modo però che la Francia non sia nè lo zimbello né la vittima ». La Conferenza diplomatica si terrebbe'a Lucerna Dopo Briand — anche oggi vivamente applaudito — hanno parlato gli onorevoli Beibel, Marin, Fabry e Daladier, quest'ultimo per chiedere, come Blum, l'evacuazione immediata ed incondizionata della Renania. Dopo quest'ultimo intervento, la pregiudiziale socialista venne respinta con 350 veti. Si passò quindi alla discussione generale con un discorso di Herriot, di cui la sola cosa che mèriti di essere ricordata è la frase secondo cui se l'Italia ha ratificato gli accordi Volpi, accompagnandoli con una riserva, non vi è ragione ohe la Francia non debba fare altrettanto, n resto del discorso del leader radicale fu tutta una requisitoria retrospettiva contro la politica estera di Poincaré, e quindi privo di qualsiasi interesse. Dopo Herriot, presero la parola i due relatori Chappedelalne e Stem, per sostenere il progetto eli riserva, approvato dalle Commissioni finanziaria e degli Esteri e rifiutato, come ricorderete, da Poincaré. L'on. Stoni continuerà il suo discorso domani. La votazione di oggi, ha, come avete veduto, fatto salire la maggioranza dai 65 voti di ieri a 112. La cosa è tanto più notevole in quanto Poincaré non assisteva alla seduta, avendogli il medico cori" sigillato di accordarsi una giornata di riposo. L'on. Relhel credette di poter interpretar', questa assenza come una indisposizione diplomatica, destinata a permettere al Presidente del Consiglio di non avallare con la propria presenza lo dichiarazioni di Briand suLla Renania. L'ipotesi non era infondata, rna Barthou respinse l'insinua' zione, provocando immediatamente cja parte della Camera un'ovazione all'Indirizzo dell'assenite. Tutto quello che si può osservare hi proposito t che le dichiarazioni di Briand, pur essendo state meno energiche di ieri, 'per meglio smontare la manovra socialista, non contenevano dementi tali da poter mettere In imbarazzo Poincaré. In quanto alla riunione della Conferenza diplomatica, corre voce rnil che una transazione sia in corso tra Londra e Parigi. Londra accetterebbe la scelta di Lucerna quale sede della Conferenza. In compenso Poincaré si asterrebbe dal partecipare ai lavori in modo permanente, limitandosi a fare a Lucerna delle brevi apparizioni e lasciando la rappresentanza della Francia a Briand. Questa rinunzia di Poincaré ha per effetto di permettere che la Conferenza venga presieduta da MacDonald. Poincaré pensa dal canto suo che la sua opera di moderatore ddle eventuali imprudenze di Briand, egli potrà forse meglio esercitarla con minore rischio e con maggiore efficacia da Parigi, che non presiedendo lui la Conferenza in crualita di decano del Ministri presenti. C. P. cnv