Pancera è secondo in classifica generale

Pancera è secondo in classifica generale IL GIRO DI FRANCIA Pancera è secondo in classifica generale ncera è secondo in classifica geLa Cannes-Nizza vinta da Paure Nizza, 16 notte. Decisamente la vicinanza dell'Italia ha esercitato una attrazione irresistìbile su Pancera, una attrazione che glha fatto fare uno sbalzo in avanti. Eccolo stasera passato al secondo posto nella classifica generale. Il veneto ha compiuto ogsl il suo quotidiano miracolo. E' stato il più continuo e il più regolare dei 72 corridori rimasti a disputare questa terribile randonnée. Il oronometrlco Veneto Il torrido di fuoco che cadeva sulle montagne, i rapidi loumiiiucts del Sosper, che si susseguono così vicino l'uno all'altro da sembrare come una gradinata immensa, non hanno intralciato o ritardato menomamente il cronometrico Pancera. Questa regolarità dell'italiano ha sbalordito più di uno vedendo che l'Italia ha saputo dare un successore a Bottecchia. Cosa riserveranno a Pancera le tappe che rimangono ancora da compiere? Non si trova nelle cronache dei giornali francesi una risposta a questa domanda che già le masse spcrtive, che seguono appassionatamente il Giro, sfanno con ansia. Pancera e il più modesto dei corridori di questd tour. Egli non si esibisce, non si fa fotografare nè si fa intervistare. Va avanttaciturno ed indomito. Sulla macchina, col volto teso nello sforzo della volontà di vittoria, Pancera è partito stamane con la ferma intenzione di rimediare agli incidentdi ieri che gli avevano l'atto perdere preziosi minuti e riusci e meravigliatanto più che trovò un grande coadiutore in Pomposi il quale, dopo alcune tappe incolori, apparve oggi come risuscitato. Innocenti fu particolarmente sfortunato. Dopo essere stato insieme ai due compagni, venne appiedato da due successive bucature che gli fecero nerdere preziosi minuti. Un valoroso tourlsta-routler L'eroe della tappa è stato il turista routier Benoit I-aure. Km dai pieddel colle di Braus, il corridore di SEtienne fece una corsa splendida elidecisione e di energia. Egli si lanciòall'assalto della rapida salita con grande volontà e riusci a dislaccare tuuii corridori e arrivare solo al traguardodi Nizza. Devaele che conserva il prì mo posto nella classifica generale duci verso la line delia lappa ma marciò con molta regolarità. Delannój fu meno brillante del solito e perdette1Tlinutì Preziosi e cosi pure Demuysere X^^^ sfl^o"6Anche semburghese è hinpi dal possedere lasu" forma di un tempo. Al termine della tappa egli appariva completamente scoraggiato. La Canmes-Ntzza è una tappa nuova al Giro di Francia, è la più breve (133 chilometri), ma non è una delle più facili. Nel breve percorso infatti è inelusa la salita de! Sosper (999 m.) con una pendenza di circa il 10 per cento. La partenza è stata data ai 72 corridori soltanto alle 11. Il caldo che se- a ìli co a aù ie so io eincno roe si oEati o ei e , e ii a i gue i concorrenti da Baiana è sempre più forte. I berretti baschi ed i piccoli cappelli di tela o di paglia sono sostituii: da caschi coloniali. I primi chilometri vengono fatti a grande andatura. Difatti Nizza viene toccata per la prima volta alle 12,10 da un gruppo condotto da Leducq, Pancera, Pomposi e Innocenti. La media finora è di 32 chilometri. A Nizza i nostri campioni sono come a casa loro. Vengono chiamati per nome e Incitati nella lingua natia. La fuga di Paure Intanto Moneau, che farà una bellissima corsa, è uno dei primi ad essere staccato e così pure Govaert e Delanqy. Alla sommità del colle Nische, Benoit, Faure, Pancera e Pomposi sono staccati dal gruppo dì testa di circa venti metri ma lo raggiungono dt nuovo nella discesa. Ora comincia il colle di Braus. Fin dai primi ■ tourniquets » un gruppo composto di Dewaele, Bidot, Faure, Cardona, Pancera e Pomposi prende un forte vantaggio su tutti gli altri. Poco dopo l'andatura aumenta ed un chilometro più lontano Faure fugge irresistìbilmente. Egli ha subito cento, duecento metri di vantaggio mentre Moneau, Pancera e Pomposi si lanciano al suo inseguimento. La sommità del colle di Braus viene raggiunta a mezzogiorno e io da Faure seguito da Moneau ad ur. minuto e 20" da Pomposi e Pancera. a 2'55". Nella discesa di Castlllon, Dewaele buca, mentre Leducq ha un ritorno formidabile, grazie al cambiamento di rapporto, che con molta prudenza egli ha saputo fare a tempo debito. Fauiv resta tuttavia sempre in testa precedendo Moineau, Pancera e Pomposi. Verso Mentone, Faure aumenta il suo vantaggio; egli compie la discesa in modo veramente vertiginoso. Passa per primo nella bella città rivierasca. In vetta alla Tourbie ili vantaggio di Fanre su Moineau è di 1' e 2 secondi. Pan . | «ra e Pomposi sono ad un minuto da i'Moineau. Seguono tutti gli altri corriò dori staccati tra di loro, - Intanto negli ultimi chilometri mali grado un ritorno formidabile di Moio Ineau, il tourista-routier riesce ancora ì uu e e e- a guadagnare alcuni secondi e tagliare per primo il traguardo in mezzo alla folla che acclama entusiasticamente. L'ordine d'arrivo 1. Faure, che compie i 133 chilometri in ore 4.52'18"; 2. Moineau in ore i.52'56"; 3. Leducq in 4.56'8"; 4. ex a e a 3 ù n . - 8. Vernaecke in 5.1'28"; 9. Bldot; 10. Delannoy; 11. Frantz; 12. Carlo Pellissier. Ecco la classifica generale: 1. Dewaele (belga) in 104.12'10"; 2. Pancera (italiano) in 104.34'2": 3. Demuysere (bel*a) 104.42'32"; 4. Delannoy (belga) 104.4tV16"; 5. Frantz (lussemburghese) 104.49'19"; 6. Cardona (spagnuolo) in 104.54'31"; 7. Magne (francese) in 104.58'32". Pomposi è 2a.o in 107.0'19"; Innocenti 29.o in 107.32'40".

Luoghi citati: Fanre, Francia, Italia, Nizza