La Mostra aeronautica inglese inaugurata dal Principe di Galles

La Mostra aeronautica inglese inaugurata dal Principe di Galles La Mostra aeronautica inglese inaugurata dal Principe di Galles .Es-alta«ione elei genio italiano Londra, 16 notte. Al pubblico di Londra per tutta questa settimana saranno accessibili le compendiose pagine di una specie di enciclopedia dell'aviazione, sotto le vaste vetrate del padiglione di Olympia. L'enciclopedia assume la forma di seconda mostra internazionale degli aeroplani. La metropoli ne aveva vista un'altra nove anni addietro. L'intervallo, a petto degli sviluppi tecnici, fu assai più lungo di quello indicato dal calendario. L'aviazione del 1920 era bambina, in paragone delle sue estrinsecazioni odierne, quantunque si fosse già battuta con tanto slancio e successo nei cieli della guerra mondiale. Ai londinesi del 1920 non era stato neanche offerto lo spettacolo degli apparecchi militari che, oggi, invece, sotto i pennoni di tre grandi Nazioni : Inghilterra, Italia e Francia, costellano numerose piattaforme della mostra. L'idea di allora era che i segreti dei velivoli da battaglia dovessero essere custoditi con inflessibile gelosia. Adesso, invece, se non tutti, sono sciorinati in pasto al pubblico. La massima parte dei misteri racchiusi sino a ieri negli archivi tecnici degli aerodromi e dei dicasteri della avazione passano In pubblico dominio, tra i meandri di questa esposizione. L'idea inglese è che la gente deve appassionarsi alla grande meccanica dell'aria. Non bisogna quindi scoraggiarla, elevandole, di faccia, una barriera dì impenetrabile mistero eleusino. Meglio farle vedere-tutto quanto: VI è poi, nella mostra, un proposito di graduazione didascalica, 11 cui svolgimento comincia tra una trafila di modelli e di cimeli esposti dal Governo inglese, sin dall'origine del primo volo umano. Se il Ministro dell'aviazione, lord Thompson, Il laburista aristocratico e soldato, fosse stato in possesso di una reliquia dell'elicottero inventato da Leonardo da Vinci, lo avrebbe certo fatto antesignano di tutta l'aviazione di oggi. Infatti, chi ha organizzato questa mostra di eccezionale interesse, ha assunto, quale punto di partenza, la geniale trovata di Leonardo. La sezione italiana Uno splendido programma ufficiale, passando in rassegna l'esposizione, tesse nel proemio l'esaltazione del genio italiano, al quale attribuisce, in virtù dell'idea leonardesca del volo umano, i primi vagiti verso la conquista del firmamento. L'attività e la genialità delle nostre fabbriche nazionali di velivoli fanno si che, a questa reale rievocazione delle fonti, risponda, attraverso la mostra, una sezione italiana, singolarmente bella, tanto quella di carattere ufficiale quanto l'altra di carattere privata. Vi sono vari apparecchi leggeri Fiat, che suscitano l'ammirazione dei visitatori insieme con un modello di un idrovolante Savola-Marchetti, ai quale appartiene 11 tuttora imbattibile record mondiale del più lungo volo senza scalo: la superba crociera FerrarinDel Prete da Roma al Sud America. Gli intenditori si esprimono in termini di particolare elogio per la sveltezza e la robustezza di questi tipi italiani che i lettori mondiali conoscono già dì nome, avendoli imbattuti in tante cronache di audaci imprese e di vittoriose gare. In pari tempo, la tesi dei crìtici aeronautici inglesi, secondo i quali l'Inghilterra disegna e fabbrica aeroplani che, sotto molti aspetti godono il primato Internazionale, non risulta del tutto arbitraria a chi visiti la mostra dell'Olympia. e i L'Inghilterra è rappresentata da settanta apparecchi. Un campo di aviazione ha inviato all' Olympia, quasi senza riserve, la intera serie delle macchine di cui si serve. Vi sono apparecchi da bombardamenti, grossi come case, ? velivoli da ricognizione poco più voluminosi di uno spaiviero; poi gli idrovolanti di vario tipo, alcuni adibiti al trasporto Ui siluri, altri destinati a trovare posto nelle stive dei sottomarini, come coleotteri ad ali chiuse in un pertugio di un tronco di albero. .Naturalmente, non manca il « Super Marine » che, nel 1927 a Venezia, vinse la Coppa Schnelder. I curiosi fanno ressa intorno a questo strano coleottetro d'acciaici dipinto di azzurro e di argento. Campeggiano dappresso i vasti aeroplani da passeggeri, che la Società esercente la linea aerea tra Londra ed il continente si prepara ad inserire tra le sue flottiglie. Uno di questi apparecchi è un biplano a 40 posti fabbricato nelle officine Handley Page. In genere, l'Inghilterra sembra rimane- re fedele al molano Iji mniririnnnja Zi^.Z^'ASSTSirario, prevale il monoplano, e, cosi pure, in una pìccola sezione americana. Duecento ditte industriali La Mostra include anche una sezione tedesca. Qui le macchine, naturalmente adattj soltanto all'aviazione civile, sono di tipo pesante, quasi alla ricerca della solidità, ver 11 raggiungimento della grandiosità. II pubblico si affolla costantemente davanti ad un ammirevole modello dell' idrovolante Dornler a 12 motori, l'ultima novità aerea di questi giorni. Un'Idea complessiva della Mostra si ottiene constatando che, insieme coi tre Ministeri dell'Aviazione, hanno collaborato a formarla ben 200 Ditte industriali manifatturiere di aeroplani e relativi accessori di ogni genere. La Mostra è stata inaugurata stamane dal Principe di Galles, fiancheggiato da Lord Thompson e dai Marescialli del Corpo di Aviazione. Assistevano parecchi ambasciatori delle grandi Potenze. Il Principe percorse l'intera Mostra, esaminandola minutamente. Il giro fini per durare un'ora di più del tempo preventivato, cosicché dovette tssere ritardato m proporzione il lunch inaugurale nel salone di un ristorane miro l'edificio dell'Esposizione. Alle trutta il Principe Ereditarlo illustrò l'iniziativa con un discorso in cui accennò ai « sorprendenti progressi che il volo ha compiuto negli ultimi anni in tutto il mondo ». Un'Esposizione così comprensiva e rappresentativa non era mai stata allestita. 11 Principe elencò Nazioni che partecipano alla Mostra conferendole un carattere autenticamente internazionale ed in particolare ringraziò i Ministeri dell'Aviazione della Francia e dell'Italia che hanno organizzato delle sezioni nazionali accanto alle mostre del produttori privati dei rispetti vi Paesi. « L'Esposizione — osservò 11 Principe — si apre in un momento appropriato. E' recente il 25.o anniversario del primo volo meccanico che la storia abbia registrato, quello del fratelli Wright, nella Carolina del Sud; inoltre ci avviciniamo al 20.o anniversario della prima traversata aerea della Manica eseguita da Bleriot il 25 luglio 1909 ». In terzo luogo si celebrerà quest'anno il decimo anniversario dei primi trasvolamenti dell'Atlantico che nel corso del 1919 venne superato da un dirigibile inglese, da un idrovolante americano e da un aeroplano britan nico.

Persone citate: Bleriot, Leonardo Da Vinci, Lord Thompson, Thompson, Wright