L'ex-ministro Klotz dinanzi ai giudici

L'ex-ministro Klotz dinanzi ai giudici L'ex-ministro Klotz dinanzi ai giudici Parigi, 11 notte. Per strana coincidenza, il giorno in cui si iniziava a Palazzo Borbone il dibattito sul debiti interalleati e sulle riparazioni, dibattito dominato dalla prossima scadenza dei 407 milioni di dollari (circa 10 miliardi di franchi) rappresentanti la liquidazione degli stoks americani che l'on. Klotz fece acquistare a guerra terminata, l'exMln.tstro delle Finanze compariva davanti all'll.a sezione del Tribunale Correzionale per rispondere dell'emissione di cMques senza deposito in banca e di avere messo in circolazione cambiali recanti la firma falsificata di un noto impresario, certo Geoffroy. Le imputazioni Per vedere giudicare l'ex-Ministro, che due ispettori della P. S. hanno accompagnato nell'aula, un pubblico abbastanza numeroso si era disputato i posti disponibili. Klotz appariva invecchiato e sembrava soffocare nel colletto troppo alto. — Voi comparite, signore — disse il presidente Rossignol — sotto l'imputazione di emissione di chèques senza deposito, di abuso di fiducia e di truffe. Voi non negate, è vero, la materialità dei fatti? Klot/z non nega ed il Presidente allora precisa : — Non rimangono più oggi pa,rti civili, perciò non vi è nessun querelante. Ciò premesso, precisiamo il seguito degli eventi. Voi avete posseduto una fortuna importantissima, delle risorse con siderevoli, un credito illimitato, ma conducevate un esistenza molto disperi U-iosa e soprattutto nel 1927 e nel. 1928 avete dilapidate somme enormi. Vi siete cosi trovato nella impossibilità di. fronteggiare gli obblighi considerevoli contratti. Un prestito di 80 mila franchi consentitovi dal signor Geoffroy non è stato rimborsato. Geoffroy vi rifiutò Il rinnovamento delle cambiali che garantivano questo prestito, eppure sono delle cambiali rivestite della falsa firma del signor Geoffroy che voi avete messo in circolazione e che non esitavate a sostituire con degli chetiuet senza deposito. Tutto ciò non aveva altro obbiettivo che di permettervi di guadagnare tempo. Ora potete spiegarvi, signor Klotz. « Nel mio spirito regnava un gran disordine » — Io non posso, signor Presidente — disse con voce abbastanza ferma l'exMinistro — fornire chiarimenti generali. Bisogna che io mi tenga ai fatti citati nel processo. Nella vostra esposizione avete commesso qualche errore. Vi è della gente a cui delibo, a cui ho dovuto assai più denaro di quello che avete detto, ma sono stato di buona fede. Si. signor Presidente, di buona fedel Quando venne chiesta contro di me la sospensione dalla immunità parlamentare, allora, ne convengo, ero In una situazione particolarmente imbarazzante. Tuttavia ero in un periodo di liberazione, ma d'un tratto tutto il mio credito crollò; dovetti rinunciare volontariamente a! Parlamento, di cui facevo parte da più di trent'anni; al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, al quale appartenevo da più di 40. Ero sindaco e consigliera generale, e mi sono dimesso. Il mio avvocato mi ha rimproverato queste dimissioni che io ritenevo necessarie, non volendo che fosse un uomo politico quello che si presentava davanti a voi. Volevo che giudicaste un uomo come gli altri; un uomo che viene qui ad esporvi le difficolta che non potè sormontare, ma un uomo che, ripeto, fu di buona fede La mia è la storia dell'uomo preso in'un ingranaggio terribile e nello spirito del quale regnava un grave disordine. Ma questo uomo aveva la ferma volontà di soddisfare a tutti gli Impegni sottoscritti. Alcuni prestiti erano satti pagati; altri stavano per esserlo. Disgraziatamente, l'ho detto e 10 ripeto, il procedimento ingaggiato contro di me mi ha messo nella impossibilità di continuare a soddisfare I miei impegni. E' poi introdotto l'unico teste da udire, il 6ignor Geoffroy. La mia deposizione — egli ha detto — non sarà un'accusa, sarà piut tosto una difesa. Ho avuto bisogno del signor Klotz ed egli è venuto in mio aluto. Egli mi chiese un servigio, che fui lieto di accordargli. Se in seguito •gli «sagerò, mi sarà permesso di constatare che nessuno di coloro che eb bero occasione di ricevere, come ga ranzia, delle oambiall firmate con il mio nome venne ad assumere informazioni. Senza dubbio, queste persone sapevano di che cosa st trattava; sapevano, accettando queste cambiali, di rendere un servizio personale al signor Klotz. Ad ogni modo, le mene in questione hanno potuto crearmi qualche noia, ma non mi hanno recato pregiudizio. _ Debbo aggiungere — conclude 11 Presidente — che noi non abbiamo nessuna costituzione di parte civile, perche tutte le, querele sono state riti rate dopo i rimborsi 11 P. M. : < Una condanna s'impone ! » Il sostituto procuratore della Reputi bllca, Cazenavette, si alza per pronunciare la sua requisitoria. Egli si mera viglia della « facile e naturale molte plicità dei delitti commessi » Questa udienza — dice — consa crerà la decadenza di colui che ancor ieri -rappresentò una parte di primo ordine. Una improvvisa aberrazione, una inattesa vertigine sono bastati per Brecipitare questo uomo in fondo al aratro. Il rappresentante della pubblica a cusa, dopo avere passato in rivista le a 8 i. i y i a n t i — i pone: « Che il Tribunale ne stabilisca la dose », dice terminando. L'avv. Enrico Torres, che da molto tempo è amico dell'accusato e che non ha voluto abbandonarlo nella disgrazia, pronuncia una commossa arringa. — Ho difeso — dice — in molti affari più gravi, ma non ho mai avuto tanta pena come oggi. E per tutta la mia vita, ricorderò l'uomo che è venuto una sera a chiedere aiuto nel mio studio. Egli presiedeva allora il Consiglio Generale della Somme. Noi abbiamo fatto fronte alla rotta, cercando delle intese coi creditori. Se sapesle le ore dolorose che abbiamo vissutol Poi, con tono più elevato e con voce che scande ogni parola, l'avvocato aggiunge: — Noi abbiamo trovato certo delle amicizie: ho creduto che ce la saremmo cavata, ed ecco che ad un tratto cade su di noi la domanda di sospensione dell'immunità parlamentare. Noi abbiamo allora esaminate tutte le. e ventualità. No, Kloiz non doveva sui cidarsi, perchè se l'uomo privato era decaduto, l'uomo pubblico rimaneva intatto. La Difesa: « Poteva diventare un Disraeli... » L'avv. Torres si studia allora di de moli-re la leggenda delle parole attribuite a Klotz, le famose: « La Germania pagherà! », • La parola vivida dell'oratore rievoca la parte rappresentata da. Klotz. co me Ministro delle Finanze e la storia della liquidazione degli. « stocks"». TI suo difeso, Klotz, con la sua:e<lnca"zfó ne aristocratica all'inglese; avrebbe'po lulo rappresentare la parte di un Dis raeli. La passione del giuoco lo ha distolto dal suo destino, e quale destino! Decaduto, non ha più trovato un solo amico, uno solo che gli aprisse le braccia. Eppure, il suo nome non era mai stato immischiato in nessun affare politico-finanziario e la sub mano, quando firmava a nome della Francia, era nella. E l'oratore conclude dicendo di sperare in una sentenza che permetta al suo cliente, che fu un uomo politico integro, ma un uomo disgraziato, di rialzarsi modestamente e degnamente. Dopo di che l'udienza viene tolta e la sentenza verrà pronunciata nella seduta di domani. •■*+■ . U i

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