Si profila un altro scacco di Praga nella nuova ventenzà con Budapest

Si profila un altro scacco di Praga nella nuova ventenzà con Budapest Si profila un altro scacco di Praga nella nuova ventenzà con Budapest pVienna, 4 notte. Bisognerà.tra qualche giorno domandarsi se proprio valeva la pena di gonfiare tanto l'incidente di Hldasnemeti, sopravvenuto a rendere più aspri i rapporti ungaro-czecoslovacchi che sono se mai da sottoporsi a radicale revisione. Il" dottor Benes si dichiara non soddisfatto della risposta data ieri dal Ministro degli Esteri ungherese, Walko, al Ministro czeco-slovacco a Budapest. Per oggi è slato convocato ufi Consiglio di Ministri, le cui deliberazioni però possono essere attese con sereno animo giacché un simile Consiglio tenuto a Praga ai primi di luglio del 1929 non può aspirare a turbare l'Europa nella stessa misura in cui fondatamente la turbarono gii analoghi conveeni viennesi del primi di luglio 1914. 11 dottor Renes agirebbe saviamente arrendendosi Tina volta per sempre ad una realtà, che gli nega una parte di arbitro nella politica dell'Europa centrale, ad una realtà che gli nega la possibilità ed il diritto di umiliare popoli con secolari tradizioni e Stati più forti ed autorevoli del suo. Benet sparirebbe nell'appoggio di Parigi Egualmente il dottor Benes ed il suo organo ufficioso devono ingannarsi di grosso, presumendo che la Francia sia pronta ad incoraggiarli'od aiutarli in episodi i quali, al massimo, possono servire a confermare che dieci anni addietro si sono commesse troppe ingiustizie. Il capriccio del caso vuole che mentre a Hidasnemeti si arresta tina spia czeco^slovacca, a Rumburg, nella Boemia settentrionale disertino dalla caserma del 42.0 reggimento fanteria quattro soldati di nazionalità ungherese. I quattro magiari sono passati- in Germania, e le autorità tedesche di frontiera si sono rifiutate di consegnarli al gendarmi czeco-slovacchi accorsi a reclamarli. Anche ad ammettere, come a Praga Si sostiene, che l'arresto da parte dell'autorità ungherese del capo stazione Pecha sia una misura di rappresaglia per i. continui arresti da parte czeco-slovacca di sudditi ungheresi (giusto oggi ne sono avvenuti altri due a Alt Sohl nella Slovacchia) bisogna comunque deplorare che la politica di Praga abbia indotto a si violente manifestazioni di protesta un vicino unicamente colpevole di non volersi sottoporre nd una degradante tutela. O il dottor Benes crede sul serio .di soffocare eon questo metodo il movimento revisionista ungherese e di conferire apparenza di energia alla Piccola Intesa, che .beri può asnirare al titolo di cadavere vivente? La calma, ne siamo certi, tornerà presto, ma non altrettanto presto si giungerà ai normali--rapporti -traBa^aiie^t;^èr,.Praga essendosi .tra i due "-Paesi formata una atmosfera che tutto avvelena, una. atmosfera di sospetti nella quale pullulano i fantasmi e le spie. Per il momento la minaccia czeco-slovacca di sospendere l'intero traffico con l'Ungheria viene accolta a Rudapost con serena indifferenza. In primo luogo lo scambio di merci tr aUngheria e Czecoslovacchia è per Budapest allamente passiva; in secondo luogo gli ungheresi che si recano in Czeco-slovacchia sono assai più numerosi che 1 czeco-slovacchi che vanno ;n Ungheria. Ad esemipio, ogni anno il numero dei visitatori ungheresi alle stazioni termali czeco-slovacche è di circa-14 mila. Tra Hidasnemeti e Cassovia, nell'attesa cho ]? relazioni ferroviarie siano ristabilite, per ora circolano solo automobili e carri, i II colloquio di Wako col ministro czecoslovacco A Budapest si è sorpresi del silenzio mantenuto a Praga in merito ad alcuni importanti particolari del colloquio tra il Ministro degli Esteri, Walko e il Ministro czeco-slovacco, Pallliier. Wako non solo tenne a spiegare chiaramente a Pallier che Pecha (il quale intanto in carcere dichiara di essere tutelato dall'extraterritorialità) fu colto in flagrante, ma dietro esplicita domanda di Pallier negò che l'arresto di Pecha fosse una ritorsione ungherese per i ripetuM arresti in Czeco-slovacchia 'di membri della società ginnastica ;« Levente ». Oggi i commenti della sfampa ungherese scarsegigrmn; solo il Pesti Hirlap scrive che l'Ungheria ha giustificato il suo punto di vista sotto ogni aspetto, ed è convinta di vedere questo conflitto finire come l'ultimo passo della Piccola Intesa a Budapest, cioè a dire con uno scacco per la Czeco-slovacchia. A Pratra non mancano 5 giornali, come il Naro/ini List, che incitano 11 Governo a insistere in una attitudine di intransigenza garantendogli l'appoggio unanime dei partiti. Ma evidentemente si allude ai soli partiti czechi, altrimenti si sarebbe potuto garantirà con più efficacia l'appoggio delle molteplici nazionalità, il quale manca. L'ufficioso Prager Presse scriverà nel numero di domani: «La Czeco-slovacchia non domanda altro che l'osservanza della Convenzione esistente con Ungheria Questa Convenzione è sfata ""incontrastabilmente lesa da.lile autorità unsrhereni. La Czeco-slovacchia ha nerciò diritto.ad una riparazione. La Czeco-slovacchia deve pretendere che la Convenzione venga osservata lealmente anche dalla controparte. Se a Budapest non si riconoscerà la giustezza della tesi czeeo-slovacea, allora a.lila Czeco-flovaccbia non rimarrà altro da fare che chiedere ad un foro internazionale di stabilire la colpa dell'Ungheriaii. Si profila un altro scacco di Praga nella nuova ventenzà con Budapest Si profila un altro scacco di Praga nella nuova ventenzà con Budapest pVienna, 4 notte. Bisognerà.tra qualche giorno domandarsi se proprio valeva la pena di gonfiare tanto l'incidente di Hldasnemeti, sopravvenuto a rendere più aspri i rapporti ungaro-czecoslovacchi che sono se mai da sottoporsi a radicale revisione. Il" dottor Benes si dichiara non soddisfatto della risposta data ieri dal Ministro degli Esteri ungherese, Walko, al Ministro czeco-slovacco a Budapest. Per oggi è slato convocato ufi Consiglio di Ministri, le cui deliberazioni però possono essere attese con sereno animo giacché un simile Consiglio tenuto a Praga ai primi di luglio del 1929 non può aspirare a turbare l'Europa nella stessa misura in cui fondatamente la turbarono gii analoghi conveeni viennesi del primi di luglio 1914. 11 dottor Renes agirebbe saviamente arrendendosi Tina volta per sempre ad una realtà, che gli nega una parte di arbitro nella politica dell'Europa centrale, ad una realtà che gli nega la possibilità ed il diritto di umiliare popoli con secolari tradizioni e Stati più forti ed autorevoli del suo. Benet sparirebbe nell'appoggio di Parigi Egualmente il dottor Benes ed il suo organo ufficioso devono ingannarsi di grosso, presumendo che la Francia sia pronta ad incoraggiarli'od aiutarli in episodi i quali, al massimo, possono servire a confermare che dieci anni addietro si sono commesse troppe ingiustizie. Il capriccio del caso vuole che mentre a Hidasnemeti si arresta tina spia czeco^slovacca, a Rumburg, nella Boemia settentrionale disertino dalla caserma del 42.0 reggimento fanteria quattro soldati di nazionalità ungherese. I quattro magiari sono passati- in Germania, e le autorità tedesche di frontiera si sono rifiutate di consegnarli al gendarmi czeco-slovacchi accorsi a reclamarli. Anche ad ammettere, come a Praga Si sostiene, che l'arresto da parte dell'autorità ungherese del capo stazione Pecha sia una misura di rappresaglia per i. continui arresti da parte czeco-slovacca di sudditi ungheresi (giusto oggi ne sono avvenuti altri due a Alt Sohl nella Slovacchia) bisogna comunque deplorare che la politica di Praga abbia indotto a si violente manifestazioni di protesta un vicino unicamente colpevole di non volersi sottoporre nd una degradante tutela. O il dottor Benes crede sul serio .di soffocare eon questo metodo il movimento revisionista ungherese e di conferire apparenza di energia alla Piccola Intesa, che .beri può asnirare al titolo di cadavere vivente? La calma, ne siamo certi, tornerà presto, ma non altrettanto presto si giungerà ai normali--rapporti -traBa^aiie^t;^èr,.Praga essendosi .tra i due "-Paesi formata una atmosfera che tutto avvelena, una. atmosfera di sospetti nella quale pullulano i fantasmi e le spie. Per il momento la minaccia czeco-slovacca di sospendere l'intero traffico con l'Ungheria viene accolta a Rudapost con serena indifferenza. In primo luogo lo scambio di merci tr aUngheria e Czecoslovacchia è per Budapest allamente passiva; in secondo luogo gli ungheresi che si recano in Czeco-slovacchia sono assai più numerosi che 1 czeco-slovacchi che vanno ;n Ungheria. Ad esemipio, ogni anno il numero dei visitatori ungheresi alle stazioni termali czeco-slovacche è di circa-14 mila. Tra Hidasnemeti e Cassovia, nell'attesa cho ]? relazioni ferroviarie siano ristabilite, per ora circolano solo automobili e carri, i II colloquio di Wako col ministro czecoslovacco A Budapest si è sorpresi del silenzio mantenuto a Praga in merito ad alcuni importanti particolari del colloquio tra il Ministro degli Esteri, Walko e il Ministro czeco-slovacco, Pallliier. Wako non solo tenne a spiegare chiaramente a Pallier che Pecha (il quale intanto in carcere dichiara di essere tutelato dall'extraterritorialità) fu colto in flagrante, ma dietro esplicita domanda di Pallier negò che l'arresto di Pecha fosse una ritorsione ungherese per i ripetuM arresti in Czeco-slovacchia 'di membri della società ginnastica ;« Levente ». Oggi i commenti della sfampa ungherese scarsegigrmn; solo il Pesti Hirlap scrive che l'Ungheria ha giustificato il suo punto di vista sotto ogni aspetto, ed è convinta di vedere questo conflitto finire come l'ultimo passo della Piccola Intesa a Budapest, cioè a dire con uno scacco per la Czeco-slovacchia. A Pratra non mancano 5 giornali, come il Naro/ini List, che incitano 11 Governo a insistere in una attitudine di intransigenza garantendogli l'appoggio unanime dei partiti. Ma evidentemente si allude ai soli partiti czechi, altrimenti si sarebbe potuto garantirà con più efficacia l'appoggio delle molteplici nazionalità, il quale manca. L'ufficioso Prager Presse scriverà nel numero di domani: «La Czeco-slovacchia non domanda altro che l'osservanza della Convenzione esistente con Ungheria Questa Convenzione è sfata ""incontrastabilmente lesa da.lile autorità unsrhereni. La Czeco-slovacchia ha nerciò diritto.ad una riparazione. La Czeco-slovacchia deve pretendere che la Convenzione venga osservata lealmente anche dalla controparte. Se a Budapest non si riconoscerà la giustezza della tesi czeeo-slovacea, allora a.lila Czeco-flovaccbia non rimarrà altro da fare che chiedere ad un foro internazionale di stabilire la colpa dell'Ungheriaii.