Unificare le opere benefiche

Unificare le opere benefiche Unificare le opere benefiche Un voto della Congregazione di Carità Il conte Luigi Cibrario, presidente della Congregazione di Carità, ha steso una relazione sulla gestione del 1&8 che costituisce un nobilissimo documento dell'attività spiegata dall'Ente nel periodo suddetto. La relazione contiene innanzi tutto il rendiconto finanziario, da cui risulta che le entrate dell'annata furono ri: L. 1.174.236,47 e le spese di L. 1.092.710,53; quindi con un avanzo di L. 81.526,2*. L'esercizio essendosi iniziato con un avanzo amministrativo di L. 91.959,03, ne consegue che durante l'annata si verificò una diminuzione nell'esercizio amministrativo di L. 10.432,79. Dopo ciò il conte Cibrario, reso omagglo all'opera del suo Illustre predecessore, senatore Asinari di Rernezzo, per la lotta contro l'accattonaggio, dichiara di non aver voluto recare alcun mutamento nella organizzazione della beneficenza, solo provvedendo che l'onere della vigilanza e del ritiro degli accattoni, passasse al Municipio, rimanendo alla Congregazione Tincarico dell'assistenza agli indigenti ina bili al lavoro a cui 11 Comune con-corre con una quota parie di proven- .... ti derivanti dalla concessione del suo lo pubblico per festeggiamenti popò lari. à a n e t è a i a oi i a ququsttrcebutrsebralLa lotta contro l'accattonaggio La lotta contro l'accattonaggio è pertanto proseguita con la massima energia. Dal l.o maggio 1928, epoca ui cui erano stati allontanati dalia citta 5uu3 accattoni, al 31 dicembre dello stesso anno, furono presi provvedimeni nei riguardi di altri 1333 individui, cosi distribuiti: rimpatriali (non resi¬ denti e non' domiciliati in Torino) 418; denunciati per questua (accattonil Drec'idivi) 282: denunciali per sfrutta-Jbmento vecchi e bambini 4; inviati in. dQuestura per accertamenti (persone imsprovviste di documenti) 11; inviati trin Questura perchè ricercati dall'Amo- drità di P S 1; vecchi e minorenni con- tase<mali ai parenti previa diffida 20; ri- tlasciati pievia diffida (accotoni occi- sionali e ciechi) 385; bambini^abban- Ldonati inviati in Istituti 4; Inviati al-, l'Ospedale S. Giovanni 14; inviati all'Ospedale S. Lazzaro 1; inviati ali Ospedale S. Luigi 8: inviati ali Ospedale Cottolengo 1; inviati all'Ospedale 0 e iMartini 4; sistemati dal Comune o presso terzi 7; dimessi dal Ricovero perchè in condizioni di poter lavorare 34; Inviati al R. Ospizio di Carità 13; inviati al Ricovero di Mendicità 13; inviati al Manicomio 7; allontanati dal Ricovero per motivi disci plinari 4; vecchi e ammalati trattenuti in attesa di provvedimenti 103. Ed ecco altre cifre: Asilo Notturno per Indigenti senza fissa dimora: allontanati dal dormitorio per motivi disciplinari 19: allontanati dal dormitorio perchè occupati 71; allontanati dal dormitorio perche con congiunti in dovere di aiutarli 3; hanno cessato spontaneamente di pernottare 784; nuovi pernottanti 889. Totale N 1766. Indigenti senza fissa dimora che hanno pernottato al Ricovero (media giornaliera 54) N. 13.227. — Ricovero temporaneo per accattoni: vecchi, ammalati, temporaneamente ricoverati e nutriti (media giornali^ ra 23) N. 5665. Le spese per la lotta contro l'accnttona"gio ammontarono nell'anno 1928 a complessive L. 316.450,25, a cui si provvide col fondo d'avanzo del precedente esercizio L. 118.013,75. colle oblazioni straordinarie ricevute a tale scopo in complessive L. 10.041.50. colie quote annuali del soci aderenti alla Associazione Assistenza Sociale ammontanti a L. 32.100. col contributo municipale in L. 50.170,70, e con nrovpntl vari per complessive L. 1H.39'.,6d. L'opera di assistenza La relazione quindi prosegue: « Se è "iusto e doveroso che si provveda rall°assistenza degli indigenti inabili, vecchi e minorati, non si deve dimenticare però che una parte importante dell'attività benefica deve essere indirizzata a favore della Maternità e dell'Infanzia. L'assistenza morale e materiale delle gestanti, delle madri e dell'infanzia, merita la massima attenzione e la Congregazione di Carità di Torino che a questo ramo della beneficenza aveva dedicato le più vigili cure, ha concorso e concorre colle maggiori larghezze possibili perchè la provvida legge per la protezione- e l'assistenza della maternità e dell'Infanzia abbia 11 suo pieno sviluppo ed il più pratico successo. La Congregazione di Carità eroga infatti a favore della maternità e dell'infanzia lire centomila e più all'anno, cifra superiore al terzo dello sue entrate ordinarie. Queste somme sono erogate per il tramite del locale Comitato di patronato dell'Opera Nazionale per la protezione della Maternità e dell'Infanzia, al quale la Congregazione ha ceduto parte dei propri! locali nonché l'opera del funzionarlo suo più anziano, particolarmente esperto in questa Importante e delicata materia. F, cosi a mezzo di questo Comitato di Patronato, che ho pur l'onore di presiedere, la Congregazione ha la certezza che le sommp che assegna annualmente a favore della Maternità e deU'lnfan7'a sono erosate colle norme e secondo 1 principi voluti dall'Opera Nazionale e ad esclusivo vantaggio delle madri ed infanti di Torino ». lcBltctnSCtGqlrCdBsd Il conte Cibrario chiude la sua relazione con un duplice voto: 1.) che la cittadinanza, consapevole che la Congregazione è l'Istituto meglio organizzato per esercitare la beneficenza cor criteri razionali e moderni, la fornisca di mezzi più adeguati all'importanza della sua missione; 2.) che si addivenga al più presto ad un coordinamento dell'azione svolta nel vasto campo della beneficenza dalle numerose Opere Pie e dalle iniziative pubbliche e. private, affinchè l'azione stesza ne riesca fondata su basi organiche e informata alla maggiore possibile uniformità di criteri direttivi tutti a vantaggio di una più efficace assistenza dei poveri. Una circolare del Prefetto per la trebbiatura del grane S. E. il Prefetto ha indirizzato ai Commissari Prefettizi e Podestà della Provincia la seguente circolare: «E' stata richiamata l'attenzione dell'Istituto Centrale di Statistica sul fatto che vi sono trebbiatori che passano, alternativamente, con le proprie macchine da una ad altra Provincia, e di frequenre riescono a sfuggire alle dispo sizioni impartite per il censimento del grano trebbiato a macchina. A rimuovere questo stato di cose, si avverte che la licenza sarà valevole soltanto nell'ambito della Provincia, per la quale è stata concessa, e pertanto, qualora .si debba trebbiare con una stessa macchina In più Provincie, il trebbiatore deve far vistare la sua licenza dai Direttori delle Cattedre Ambulanti delle Provincie, in cui va a trebbiare. E' stato ancora presentato il quesito se le macchine trebbiatrici azionate a braccio debbono essere o no sottoposte all'obbligo della denuncia.. Poiché nel Decreto-Legge i aprile, n. 564, ohe staJbillsce l'obbligaiorietà della denuncia . della trebbiatura, non vj è alcuna li imitazione, circa il tipo della trebbia trice usata, si avverte che l'obbligo della denuncia è applicabile indisiin tamente a tutte le macchine trebbia trlcl ».

Persone citate: Asilo Notturno, Asinari, Carità, Cibrario, Luigi Cibrario

Luoghi citati: Torino