Movimentata adunanza di creditori della Banca popolare italiana

Movimentata adunanza di creditori della Banca popolare italiana Movimentata adunanza di creditori della Banca popolare italiana Parecchie centinaia di intervenuti da tutte le partì del Piemonte in rappresentanza di duemila interessati - Discussione animata e vivace - La proposta di concordato verso l'approvazione ler^ mattina, come abbiamo annunziato, presso la prima Sezione del Tribunale, sotto la presidenza del giudice delegato noi). Ripa di Menna, si e. svolta l'adunanza dei creditori della Banca Popolare Italiana, il cui fallimento venne - dichiarato nel giugno del 1927. I/aula era stipata di partecipanti venuti anche dalle vicine campagne, poiché, come i lettori ricorderanno, la. Ranca Popolare Italiana aveva estese ramificazioni e numerose filiali in tutta la zona piemontese. L'assemblea si è svolta ''quindi in un'atmosfera di particolare vivacità. Essa era stata indetta allo scopo di sottoporre ai creditori la proposta di concordato. 11 curatore rag. Giuseppe Rieehiardi ha presentato una lucida e precisa relazione intorno allo stato del fallimento, all'adempimento delle formalità di legge, e specialmente intorno ai mezzi impiegati per promuovere la conclusione del concordato, agli ostacoli incontrati eri ai provvedimenti che egli reputa necessari per facilitarla. Lo stato del fallimento Riferendo sullo stato del fallimento il curatore espone come dal luglio 1H2& ad oggi la procedura si sia svolta regolarmente, giungendo però ad un puhto in cui più nulla si può fare per accelerare il corso e agevolarne la fi ne, dipendendo ogni ulteriore progres so della medesima, dall'andamento d. alcune pratiche, pendenti quasi tutte avanti l'autorità giudiziaria. Nell'adunanza del 10 novembre 1928 è stato "'■'uso il processo verbale di verifica ] " o o zione dei crediti con centodieci conte stazioni, ridotte poi, in sode di di scussione a sole 33. perchè, prima della comparizione, l'Amministrazione fallimentare ha trattata ed ottenuta la rettifica di una buona parte di esse. Le contestazioni mantenute sono state poi risolte con' sentenza 24 maggio irC9 di questo Tribunale, il che dimo stra come i motivi d'impugnativa fossero fondati. Si è continuata la liquidazione delle attività presso le filiali, definendo i numerosi rapporti che localmente erano venuti a crearsi per ciascuna di esse; intensificando la ricostruzione e la verifica delle relative contabilità ai fini di un miglior realizzo dei crediti. 11 curatore ha pure seguita l'istruttoria penale, fornendo all'autorità inquirente gli opportuni elementi non senza coltivare diligentemente le cause civili iniziate nel l'interesse della massa. — Ma a tutto questo lavoro — nota ■il rag. Rieehiardi — a tutti i progressi fatti nel corso della procedura, non ha però corrisposto alcun miglioramento nella situazione generale I Questa si mantiene sempre gravissima e tale da persuadere sull'impossibilità di ottenere un sollecito recupero — per quanto meschino — a favore dei disgraziati creditori chirografari-. La relazione del curatore Nella sua prima relazione del luglio 1987. il curatore metteva ih evidenza le enormi difficoltà che ostacolavano la valutazione, sia pure largamente approssimativa, di una situazione incerta nella quale si delineavano, senza chiarirsi, molti complicati rapporti giuridici, ed esistevano attività il cui valore era dipendente da elementi sfuggenti ad ogni controllo. Col suo secondo esposto, del luglio 1928, egli aggiungeva: « Siamo purtroppo ancor lontani dal giorno in cui si potrà vedere convertito in denaro tutto il realizzabile da una situazione cosi strana e complessai E purtroppo non siamo nemmeno in condizione di poter pre vedere di quale entità tale realizzò sarà per essere. In ogni modo si può però sin d'ora ritenere che una liquidazione giudiziale, basata sulle attività materialmente consegnate al curatore, riuscirà forse appena a coprire i crediti privilegiati. Le possibilità di riparto alla massa chirografaria dipenderanno quindi dall'incasso che potrà essere effettuato dal fallimento in dipendenza dell'azione promossa contro gli ex-amministratori e sindaci della Banca Popolare Italiana, della causa contro il Crédit Franco-Italien, delle cause relative alla Tenuta Fai- sdcd—cnnpni lo1isltcdsmmvFstbLicaGnmbdcssbrzctm siili ed allo pendenze l'escarinona, e delle «lire cause in corso da iniziarsi contro coloro che hanno operalo ai danni della Banca fallila. Oggi — prosegue il rag. Rieehiardi — od un anno eia allora, non saprei cosa aggiungere a tale previsione se non la parola pcsj^niista di 'chi ha conosciuto lo sconforto della lotta impari ed inutile in una situazione che non lascia adito a speranza alcuna ». Il curatore prende quindi in esame i risultati di due anni di gestione fallimentare, partendo dnlc indicazioni offerto dalla contabilità ni 13 giugno 1027, data dello sentenza dichiarativa li fallimento. Le partecipazioni industriali e bancarie figurano inscritte al'attivo per L. <3.!>t)(;.6in, mentre a tutt'oggi si sono realizzate [,. 28(1.1100 circa (concessione Val Pellicci e si sa che delle azioni della S. A. Bottoni Rossini di Possano si ricaveranno 200-250 mila lire sulle !.. 100.000. di valore nominale. Tulio il resto, tranne quanto verrà dalla causa contro il Crédit Franco-Italien. è rappresentato ria insussistenze e da perdile di origine anteriore di fallimento. Gl'immobili, mobili, impianti portati in situazione por L. 8.512.482 hanno finora procurato un incasso di circa L. 140.000. Si puA ancora prevedere un realizzo di I,. 40.000 al massimo dallo tre case di Brusasco, Galiano e Saluggia e sperare dalla tenuta Falsinl un ricavo di forse due milioni, abbondantemente perù assorbito dalle ipoteche. I crediti comprendenti nella somma di L. 13.891.2C-1 il portafoglio, i conti correnti garantiti ed ordinari, i corrispondenti debitori ed i debitori diversi, si sono concretati nella, cifra tangibile di sole L. .WO.ooo. La parte non realizzata e. costituita .da insussistenze e perdite per partile contabilmente compensate, contestazioni e fallimeli ti, cambiali insolute a firma degli ani ministratori della Banca. In conclu sione contro un incasso complessivo che si aggira sul milione e contro le scarse prospettive di ulteriori realiz zi. sta un passivo ben determinato e grave, costituito da crediti privilegia ti e chirografari ammessi, ammontante a totali L. 18.079.70;'. Le basi della proposta Il'rag. Rieehiardi viene quindi ad illustrare la proposta di concordato cui li "curatore, per due anni di seguito ha costantemente mirato, come all'unica soluzione che potesse in qualche modo limitare il danno della massa. La proposta trasferisce sul terreno strugiudiziale la procedura fallimentare della Banca Popolare Italiana, sostituendo le'persone preposte alla relativa amministrazione con due liquidatori che saranno mandatari della massa, incaricati di realizzare le attività alla massa stessa cedute, e che agiranno sotto il controllo e con l'assistenza di fina delegazione dei creditori, alla quale dovrà essere reso il conto a liquidazione ultimata. Qualunque sia per essere, il risultato di. tale liquidazione, i liquidatori pagheranno, alla scadenza del termini fissati, i crediti privilegiati, le spese di procedura e curatela, ed il 10 per cento a tutti i creditori chirografari ammessi o da ammettersi giudizialmente. I fratelli Andriano o Carlo Vaccari si sono impegnati al deposito, in tempo utile, delle somme necessarie all'esecuzione del concordato ottenendo altresì una dichiarazione dai signori Rosa Garavelli ved. Vaccari e Luigia, Pierina, Pia, Maria Teresa, Giuseppina, Eugenio, Mario, Carlo, .Adriano Vaccari per la quale gli stessi mettono con prestazione d'ipoteca, a disposizione dei creditori, tutti gli stabili di loro proprietà indivisa, posseduti in territorio di Valenza pel valore di oltre due milioni. All'adunanza erano presenti o rappresentati circa duemila creditori. Dopo vivace discussione è stata superata la maggioranza numerica di legge ed è stata avvicinata, ma non raggiunta, la maggioranza di somma. Il giudice delegato ha quindi rinviato la continuazione della votazione all'udienza del 17 luglio p. v. apcrdCGMF(vpvCSnCCms

Persone citate: Adriano Vaccari, Andriano, Carlo Vaccari, Galiano, Garavelli, Giuseppe Rieehiardi, Maria Teresa, Pellicci, Vaccari

Luoghi citati: Brusasco, Piemonte, Saluggia, Valenza