La politica tributaria del Governo fascista

La politica tributaria del Governo fascista La politica tributaria del Governo fascista illustrata al Senato dal Ministro Mosconi ' o Roma, 24, notte. La seduca viene aperta alle 1G.30 dal Presidente FEUEHZoNl. Al banco del Governo siedono il Primo Ministro on. Mussolini, con tutti i ministri, ed i Sottosegretari Giunta, Bianchi, De Bono, Rosboch, Casalini, Di Crollalanza e Riccardi. L'aula è assai affollata. Anche nelle tribune il pubblico è numeroso Il PRESIDENTE commemora con elevate parole il defunto senatore Maggiorino Ferraris, e ne ricorda i memi di studioso dei problemi finanziari e di uomo politico. Per il Governo si associa il ministro MOSCONI. 11 PRESIDENTE comunica che il Senato ha approvato le conclusioni delle, Commissione per la verifica dei tito.'..} e dichiara convalidato il neo senatove Anseimino La chiarezza nei conti dello Stalo Si riprende quindi la discussione del bilancio delle Finanze e fra la viva attenzione dell'Assemblea si alza a /nar'iare il Ministro MOSCONI. / L'oratore comincia dichiarand a cne non si fermerà sugli argomer.,ti Bja svolti nel suo discorso alla f Camera ma risponderà a talune delle,' importanti considerazioni fatte ne' [ Senato e accennerà ad alcune parti della ncH etra finanza, che ancora no- à na avuto occasione di illustrare. L'oratore prosegue dicendo che il sen. Ancona sa che molt ó e stato fatto in esecuzione di. ur/a precisa direttiva del Capo del Governo per con seguire una maggiore fi chiarezza nei conti dello Stato. Si potranno certamente ancora apportriTvi dei perfezio namenti: fra questi, Aa distinzione fra competenza e residui dl non lontana attuazione. E In ogni modo, lo schema presentato dal seva; Ancona sarà sottoposto ad uno stvjdlo attento; allo stesso senatore, l'oratore osserva che l'aumento della qurjia da pagare agli Stati unni non va annoverata tra i nuovi aggravi di brincio, e che per Jl ser vizio dei pratili esteri occorreranno :il massimo, 40 o 50 milioni di dollari ail anno. / Avendo I/i sen. Mayer rilevato come, in confroitito dell'anteguerra, l'incremento df/-i pubblici bisogni e il diml"WO valore di acquisto della mone»a abbianr/j condotto al raddoppiamento del valore assoluto del bilancio l'ora tore «dimostra, considerando separatamente cfueste due cause, ch^ l'incremer-ilo dei vari servizi si riduce a me21 di 3 miliardi, pari al 26 ner cento » spesa del 1914-1915. valutata In 1V.411 milioni. Tale Incremento dinpnfie in parte dai migliorati servizi della •pubblica sicurezza, e dall'aumento del le spese per i lavori pubblici e per altre branche dell'amministrazione del lo Stato. Nè esso appare eccessivo, tenendo presente che sono decorsi 15 anni dal 1914-15, e che. nel quinquennio precedente, la spesa era cresciuta da 1<K4 a 2329 milioni, con un Incremento del 56 per cento. Del resto, proposito assoluto del Governo è procurare di contenere rjuanto più sia possibile la spesa statale: doverosa necessità, nel periodo che attraversa la nostra finanza, per mantenere saldo l'equilibrio del bilancio. L'esercizio 1928-29, iniziato con un lieve disavanzo, ha segnato già alla fine dello scorso anno un notevole miglioramento. Al 30 aprile sf aveva un avanzo reale ed effettivo di 3fi3 milioni : alla fine di maggio di 29 milioni. Con tale avanzo e con le disponibilità di cassa, si è potuta sostenere la speri eccezionale del 750 milioni versati alla S. Sede, senza ricorrere a mezzi straordinari. Pel futuro esercizio le previsioni iniziali segnano un avanzo di 258 milioni, se si tenga conto pern che In tali previsioni non sono compresi gli oneri del miglioramento economico dei funzionari e del miliardo di Consolidato, con i relativi interessi, consegnato alla S. Sede. Tuttavia, l'incremento delle entrate, la lotta contro le evasioni fiscali e 11 freno delle spese, assicurano il pareggio. Giustizia e semplificazione tributarla « In materia tributaria — continua ti ministro Mosconi — il Governo fascista mira sovrattutto ad una più equa ripartizione delle imposizioni, il che potrà in seguito far ricadere a beneficio degli stessi contribuenti I frutti derivanti dalla scrupolosa e generale osservanza delle leggi fiscali, e dall'incremento delia base imponibile, dovuto allo sviluppo degli affari. Di tali suoi intendimenti esso ha già dato notevoli attestazioni, abolendo molti tributi, eliminando la progressività nelle principali imposte dirette, e attuando già tre volte in pòchi anni la graduale riduzione delle aliquote di ricchezza mobile, operando numerosi sgravi e riduzioni in altri campi tributari. Il Governo, proseguendo la via già intrapresa nelle semplificazioni fiscali, si propone ora di sgombrare il campo dalle tasse minime che sono di scarso rendimento per l'Erario a causa anche delle spese di riscossione e procurano all'incontro grande fastidio ai contribuenti. • Anche per quanto attiene all'argomento della materiale riscossione del tributi diretti, il Governo, nell'attesa che le circosianzo rendano possibile una generale revisione della legge, in- tefide introdurre, nelle disposizioni in vi? :ore, miglioramenti che rendano il sei -vizio più semplice, con vantaggio da Ha sua regolarità e con minore sacri ,floìo dei cittadini. Un primo provvedi] mento è già in corso di attuazione, e riflette la ■ diminuzione del numero de i ruoli, concentrando in taluni di essi più imposte similari. Ciò avverrà iti occasio/tip dei ruoli suppletivi di si ^condii <serie di quest'anno, che si P ubblicliffiranno a luglio. Altri ritocchi sono allo studio, e confido che presto I Jossauo essere tradotti in realtà. A ' questo scopo, un' Comitato composto dì funzionari, di rappresentanti degli interessi dei contribuenti, e degli agemi delle riscossioni, ha avuto da me incarico di propormi entro breve termine provvidenze atte a raggiungere il fine accennato, tenendo sovrattutto presente il principio che l'onere delle imposte non deve essere aggravato dalle forme di esazione, le quali debbono anzi tendere a renderlo meno sensibile e meno Ingombrante. « L'on. Mayer, nel suo molto Interessante discorso, rilevando alcune dichiarazioni da me fatte testé nell'altro ramo del Parlamento, ha Insistito perchè si addivenga al più presto ad una radicale riforma dei metodi di accertamento del tributi. t Pur convenendo, in massima, nella necessità di una riforma, Io ebbi occasione di manifestarvi in proposito il mio pensiero in questa aula nello scorso novembre. Un radicale e completo mutamento di metodi non potrebbe d'un tratto effettuarsi, senza esporre l'Erario a sorprese e pericoli molto più gravi che in un periodo di finanza larga e tranquilla. Io credo che ora una doverosa prudenza debba consigliare di procedere per gradi. Entrano adesso in applicazione la legge contro le evasioni fiscali e il decreto per le dichiarazioni dei redditi; 11 risultato di tali provvedimenti potrà essere un prezioso elemento di studio per la riforma futura. Inoltre, un primo notevole passo è stato testé compiuto per migliorare i metodi di accertamento e quindi i rapporti tra finanza e contribuenti. Nuove modalità per le dichiarazioni dei redditi a Lamentavano questi ultimi che la mancanza delle dichiarazioni era dovuta alla difficoltà di orientarsi tra le numerose e complesse leggi di impo sta. Ebbene, insieme con le norme regolamentari per l'applicazione delle penalità, si sono emanate norme semplici, chiare e precise, per le dìchia razioni dei redditi. Ai diversi termini stabiliti dalle leggi di imposta si è sostituito, per tutte le imposte, un ter mine unico, il che rende molto più agevole 11 compito dei contribuenti. Si è precisato che cosa si deve dichia rare; si è disposta la pubblicazione annuale di un manifesto che riassuma ai contribuenti le norme alle quali debbano attenersi. Si è anche prescritto che la dichiarazione debba contenere gli elementi fondamentali che giusti» chino l'ammontare del redditi denunziati. In tal modo, l'agente fiscale, se la denunzia sarà sincera e completa, avrà una base sicura per la determinazione del reddito e non sarà più costretto, come dissi alla Camera, ad una ricerca ardua ed ingrata, la quale poi darà luogo, nei rapporti col contribuente, a quella penosa schermaglia, di cui un nostro funzionario, tre anni or sono, in occasione di un congresso, diede, con colori molto vivaci, la de scrizione che vi ha letto l'on. Mayer. t Ma, a proposito di metodi di accertamento, non dobbiamo farci soverchie illusioni. Per certo, non basta soltanto il loro mutamento a modificare in molti un vecchio costume, quale è quello di cercare ogni mezzo per occultare al fìsco la verità del proprio reddjto Per formare una sincera coscienza tributaria occorre sopratutto quell'opera di educazione civile, diretta a fare riconoscere come primo dovere la preminenza dell'interesse dello Stato su quello del singolo: preminenza cui mira 11 Regime fascista, perchè ne costituisce la sua essenza suprema. Equanimità « L'azione di Governo può e deve essere diretta ad agevolare in ogni modo questa riforma del costume. A questo scopo, memore anche di una raccomandazione fattami in quest'assemblea, affinchè nell'applicazione delle norme contro le evasioni si procedesse con cautela e con uno spirito di bene intesa equanimità, io diedi ripetute ed opportune istruzioni agli uffici dipendenti. Vi leggerò un brano della mia circolare del 2 aprile scorso, che mi para molto significativo: n E' fuori di discussione che l funzionari delle imposte pongano, nell'adempimento del loro difficile compito, attenzione, oculatezza, senso di giustizia e di equità. D'ora in avanti, però, per il fatto stesso che, definita una controversia in via amministrativa, può derivarne al contribuente l'applicazione di una pena, occorre che l'attenzione, l'oculatezza, il senso di giustizia e di equità, siano portate al massimo grado. Studiare attentamente gli accertamenti, e formulare con ponderazione le relative proposte, va- gljara con scrupolo le dichiarazioni ed i dati forniti dal contribuenti, e quelli provenienti da fonti diverse, dare ai contribuenti, in ogni stadio dell'accertamento, la più ampia possibilità di difesa, non irrigidirsi nelle proprie proposte quando esse si rivelino in tutto od in parte non esatte, significa creare nei cittadini queàla atmosfera di confidenza nella giustizia e nell'equanimità dei funzionari delle imposte, che, mentre affretterà il raggiungimento dell'alto scopo che il fìoverno si propone, e quindi, lo svolgimento del suo programma -tributario, contribuirà ad eliminare per il contribuente le cause di infrazioni che siano estranee alla loro deliberata volontà di evadere dalle imposte Su questo argomento il Ministero de ve insistere, perchè l'Intensificazione dell'azione eccitatrice ed 1 mezzi per renderla pienamente efficiente, inducano nella necessità che la ricerca della materia imponibile abbia sempre maggiormente una base di realtà obbiettiva quanto più possibile sicu ra, e sia con ogni cura evitato eh/e al contribuente venga meno una sufficiente cognizione degli elementi di accertamento e quindi la posslbllitìa di adeguata difesa. E' doveroso manitenere, ora più che mal, questo equilibrio dì condizioni tra Vaniròinistraziome e il contribuente, anche come elenoento essenziale per la 'formazione di una migliore coscienza tributaria nel paese, al quale scopo molto giovai Ispirare la migliore fiducia nel contribuente ed infondergli la persuasione che' l'alto ufficio affidato ai funzionari delie imposte è sempre circondallo da forme riguardose e materiato et) giustizia». {Approvazioni). ; Le entrate alatali L'oratore passa quindi a considerare le entrate statali, e rileva l'incr*emen io dei redditi patrimoniali ditti vanti dalla buona amministrazione dta'le ferrovie, delie poste, dei telegraa- e dei monopoli. Le altre entrate patria loniali vere e proprie, costituiscono u n ap porto assai modesto pel bilanci o au che quelle derivanti da aziend* autonome, perchè i loro proventi sc.no de valuti all'incremento patrimoni* Ue dall'azienda stessa. Questa devofuzj one ha permesso un magnifico svilupj 30 delle R. Tenne di Montecatini e 3' Salso maggiore, divenute ormai due 1 nazioni termali tra le più sontuose « meglio attrezzate del mondo. Degno ■ di nota è l'impulso dato per una più intensa attività dtìl Tesoro nelle riscosi ;ioni dei contributi dovuti dagli enti Irx :alì Nel le spese anticipate dallo Sta» ) in materia di istruzione, di opere p ubblic^ie, di assistenza sociale e di igióne, 1 re' cuperi hanno raggiunto a Vitto il 30 aprile 1929 la somma di 21ili milioni, e si sono potuti ottenere seti za intrai' ciare l'opera di riassetto | lerseguita dai podestà e dagli amminisb atori prò vinciali. Il consolidamento definiti vo del bilancio si potrà ottenere sole contenendo la spesa con severa e '. inesorabile fermezza, e, per quanto lo i stato debba svolgere la sua attività ini favore di iniziative private o di eli .ti pubblio' per lo sviluppo sociale de] la nazione, bisogna badare che i bene» itcl non sia no superati dai danni cag ionatl dagli aggravi fiscali. Sono in ; ;enere da escludere assolutamente U iterventi come le garanzie, le sowej ìzioni, le anticipazioni statali, le paria colari' agevo lazionl di carattere fisci de, che ser vono a mantenere o cr> eare aziende non vitali, (bene). S. E. Mosconi rammerr/ .a che il Capo del Governo, due glora' [ or sono, ha riaffermatpjjcon autoreW ile ed esplicita parola, qfjJMi propositi . Sempre con tinua l'opera di semp llftcnzlone del servizi: molto ancora, / però, resta da fare; « 11 Governo si gìy iverà per quan. to possibile degli stua* [ compiuti dal comitato parlamentare . si è ancora creduto opportuno di riaprire i*concorsi al pubblici tmp/ leghi. La restrl zione Imposta dal deov -eto legge 16 agosto 1926 ha provato < :ome in non pochi servizi ci fosse, una esuberanza di personale. La ridu: iione complessiva p-uò finora essere «' stabilita, in 13.157 unità; e perciò se t ,i fosse tolto d'un tratto il catenaccio , non si sarebbe potuto assumere un numero così vasto di funzionari, fac# ndo una scelta severa. L'opera svolti j dal Fascismo Per riconoscerò la grande opera svolta dal Regirm . fascista per la ricostruzione e p'-r a consolidamento del la pubblica finami ja, l'oratore ricollega gli ultimi eseroial , con quelli del periodo antecedente i j Fascismo. Il conto patrimonia'3 de? io Stato è quello che meglio sintetìz» a il risultato global<=, e può dimostra re i miglioramenti verificatisi. NeM' 'esercizio 1922-23 esso chiudeva con 1 una eccedenza passiva di 111 miliare» ,- alla fine del 1927-28 il disavanzo era ridotto a 61 miliardi. La migliorata sit^ tazione è dovuta per la massima parti e a rilevanti diminuzioni di passivi/ .a, alla sistemazione dei debiti intera! leati, merito dell'attuale Governo, ed » jia diminuzione del debito fluttuante! ottenuta nonostante le operazioni <? L\ conversione dei debiti consolidati.- tcmdsilguacdrdaissemdggdpbrebdèLa Cassn» autonoma di ammortameli- to, della quale si è occupato l'on. Ancona, ha già annullato tìtoli per 694 milioni circa: ed è fermo proposito del Ministro di alimentare la Cassa stessa fin dal prossimo esercizio, se il bilancio lo consentirà, con un regolare stanziamento di fondi Upprouozioni). fi lieve e non preoccupante aumento del debito fluttuante, verificatosi durante l'esercizio im corso, è dovuto all'incremento dei conti correnti con la Cassa Depositi e Prestiti, delle cui disponibilità il Tesoro si è avvalso senza affatto intralciare sii importantissimi compiti che alla Cassa stessa sono affidati: infatti nell'esercizio 1928, dalla Cassa dei Depositi e Prestiti sono stati concessi, mutui in misura maggiore che nell'anno precedente. La sua azione creditizia si svolge con particolare considerazione per gli acquedotti, le opere igieniche, gli edifici scolastici del Mezzogiorno e delle isole, in applicazione di vari provvedimenti legislativi, per il problema terriero. Occorre però contene re la concessione di mutui a province e comuni, per non accrescerne l'inde bitamento, già eccessivo, date le condizioni dello finanze locali. (Approv.). Le finanze degli enti looali « Del problema delle finanze degli ènti locali — continua il sen. Mosconi — si è intrattenuto con molta competenza l'on. Celesta. A questo proposito posso dare a lui ed al Senato qualche ragguaglio che credo Interessante. Il Regime è pienamente consapevole dell'importanza di un migliore assetto finanziario delle amministrazioni provinciali e comunali ; ed intende, come sempre, mantenere i formali impegni già assunti davanti al Parlamento e di recente consacrati dalla parola augusta del Sovrano. Voi sapete che una Commissione mista di esperti d^i due ministeri interessati presieduta da un nostro autorevole « competente collega, studia da qualche mese questo poderoso argorftento. Gli studi sono a buon punto, ed io con fido che tra non molto possano essere tradotti In apposito disegno di legge « Le grandi linee, anche secondo il concetto tracciato sapientemente dal Capo del Governo, possono così riassumersi : Nessuna nuova imposta, riorganizzazione di quelle esistenti, in modo di ottenere ad un tempo un ren dimento migliore ed una maggiore perequazione tra le varie categorie di contribuenti; eliminazione, nel limite del possibile, di quelle tasse o voci di tasse che costituiscono un eccessivo sminuzzamento del sistema tributarlo con disturbo del contribuente e scarso rendimento per l'ente; sistemi più snelli e più spediti nell'applicazione di alcuni tributi, con vantaggio dei cittadini e degli enti promotori; forma di esazione dei dazi consumo nei comuni chiusi, la quale, tenuto pure conto delle supreme necessità finanziarie, tolga, o almeno riduca, di molto gli ostacoli che ora si frappongono in modo eccessivo alla necessaria libertà di movimento ; trasferimento di alcuni servizi, che magglormen te vi si prestano, dagli enti minori a quelli maggiori, per assicurarne il più organico adempimento, e distribuirne gli oneri in più vasto campo, La perequazione dalle Imposte fondiarie « Prima di concretare le sue proposte, la Commissione ha creduto necessàrio procedere ad ampie indagini circa la situazione finanziarla delle Provincie e dei comuni, desumendo i dati relativi sia dai bilanci preventivi, sia per gli enti più importanti anche dai consuntivi, e ciò nel duplice scopo di accertare 1 dati di fatto e le possibilità di aumento delle entrate effettive ordì narie e ricorrenti, in confronto alle spese corrispondenti, di circa 350 milioni per i comuni e di circa 50 milioni per le Provincie. Per provvedere alla deficienza nei riguardi del comuni, la commissione sta studiando la possibi lltà di trasferire alle Provincie, come si è innanzi accennato, alcuni servizi di carattere intercomunale, quali, ad esempio, la viabilità minore, la spedalità e l'assistenza profilattica. ■ Nel campo tributario, si tende a rendere effettiva, entro limiti insormontabili,' quella perequazione delle imposte fondiarie, che, sebbene ripe tutamente affermata, ha dovuto essere, per necessità inderogabili, rimandata di anno in anno. I dazi consumi « Inoltre si mira a sopprimere definitivamente quelle vecchie imposte a base prevalentemente induttiva, conservate solo in linea transitoria, che male si conciliano con gli analoghi tributi statali, ad esempio la tassa di famiglia e quella sugli esercizi e rivendite. Un apposito sistema di compensi, che forma oggetto di accurato esame, dovrebbe riparare alle perdite derivanti dalla soppressione di tributi e dare agli enti maggiori 1 mezzi indispensabili per sostenere i crescenti obblighi dipendenti dal nuovi servizi che saranno ad essi affidati. Assai grave è la questione dei dazi consumi, che danno un gettito intorno a 1700 milioni, di cui i due terzi sono riscossi nei 190 comuni chiusi. Occorrerà quindi, con cautela, arrivare alle misure i- necessarie per facilitare l'abbattimentof è , è i i n r i e i e . i o sae anral ti oi di i « e li n e e l al srn i e i o o ù e i a e i a ù e e i e i , i i à ì e i a a e i d a e , a ia ne i i o e i ti zi ai, isi ne o posta 6 approvata. delle barriere, se non nel più grossi comuni (per i quali peraltro dovrà anche studiarsi, come dissi, la possibilità di soppressione di forme vessatorie di riscossione) almeno nei centri minori, e dove specialmente si danneggia ed ostacola quella rapidità di moviménti, che è la caratteristica dell'odierna civiltà. Per ora, ripeto, non trattasi che di grandi linee e di studi in corso, le cui conclusioni potrebbero anche portare a qualche modificazione. Ma è certo che il problema verrà al ptù presto recato dinanzi al Parlamento con concrete proposte ». La bilancia commercialo L'oratore riconosce tutta l'importanza delle considerazioni svolte dal relatore circa la nostra bilancia commerciale, e Quella del dare e dell'avere nei rapporti internazionali. Lo sbilancio commerciale non è fenomeno italiano, ma è europeo, e se ciò non attenua la gravità del fenomeno, serve ad illuminarne le cause; e, soprattutto a smentire le critiche, che, senza fondamento, si fanno alla nostra riforma monetaria. Occorre anche tener presente che se l'esportazione dei prodotti finiti segnò nel 192S una contrazione In valore, a causa della diminuzione del prezzi, per quantità superò quella, del 1927. Come S. E. Mosconi ebbe a dire nell'altro ramo del Parlamento,, dal mese di maggio sono notevoli 1 sintomi di miglioramento, e gli ultimi accertamenti rendono anche più lusinghieri tali sintomi, poiché lo sbilancio dei primi 5 mesi dell'anno corrente, calcolato in 365 milioni, è sceso, nell'accertamento a 296. L'opera del Governo, che deve mirare a creare l'ambiente più propizio allo sviluppo della produzione interna, per diminuire le importazioni ed' aumentare le esportazioni, deve tenere nel giusto conto quelle forze vive che agiscono, indirizzando l'economia del paese verso una sua azione di equilibrio. I rimedi alle volte sono dolorosi, e l'oratore conviene con l'on. Mayer che la diminuzione delle riserve auree può presentare degli inconvenienti e, consente con lui, deve avere dei limiti. La contrazione della circolazione è sta-, ta agevolata dal fatto che già presentava un notevole margine di riduzione, ed ancora ne offre l'aumento del tasso dello sconto; è un mezzo efficace al quale hanno ricorso, in misura anche maggiore, altri Siati di Europa. Con questi mezzi si è riusciti a mantenere elevato il rapporto tra riserve e debiti a visia da coprire, e molto superiori alla proporzionale legale de) 40-per cento, e ad imprimere un tono più severo alla nostra vita economica. Saldezza L'oratore assicura il Senato che 11 Governo, coadiuvato dal governatore della Banca d'Italia, segue vigile questo problema, senza ciechi ottimismi nè ostinati pessimismi, il che permetterà di mantenere salda quella fede che è.la indispensabile.animatrice della vita di un popolo. (Approvazioni). La Finanza fascista, in un ■ periodo relativamente breve, ha raggiunto praticissimi risultati, di cui è conferma sicura la saldezza del bilancio, basato su di un equilibrio veramente stabile e che potrà acquistare una sempre maggiore elasticità .col progredire della economia generale del paese. L'oratore, concludendo, dice che con la perequazione tributaria ed il conseguente allargamento della base imponibile, accompagnato da opportune semplificazioni, riduzioni e sgravi, col graduale ammortamento del debito pubblico, col rafforzamento della Cassa, con la riduzione dei residui nel limiti effettivi, e soprattutto col freno rigido e col controllo severo della spesa, il che costituisce un alto dovere per chi amministra il pubblico denaro, fruito dei sacrifìci di tutto il popolo, le nostre pubbliche finanze poggiano ormai su basi pratiche, e costituiscono un validissimo presidio della prosperità e della potenza della Patria. Quando il ministiro Mosconi termina di parlare, il Senato applaude lungamente. Applaudono anche il Capo del Governo e tutti i Ministri. Moltissimi senatori si affollano intorno al banco del Governo per congratularsi con l'ofratore. Senza discussione si approvano 1 capitoli del bilancio, i riassunti per titoli e categorie, e gli 'rticoli del disegno di legge, che è rinviato allo scrutinio segreto. Pure senza discussione si approvano, rinviandoli allo scrutinio segreto, 23 disegni di legge, del quali dà lettura il segretario, senatore MARCELLO. Votati a scrutinio segreto, 1 primi 12 disegni di legge, già approvati per alzaia e seduta, risultano approvati. Fra essi vi sono il bilancio delle Finanze e i provvedimenti a favore dei dipendenti dello Staio. I set natori Ugo Brasali, Anom, Bevione, Vanzo, Montresor ed altri presentano le loro relazioni su numerosi disegni di legge, fra cui quelli per la ferrovia Aosta-Pré' St. Didier, per il reclutamento dell'Esercito, e per gli orfani ai guerra. r BONICELLI propone che le nomine dei membri delle Commissioni permanenti di istruzione e di accusa dell'Alta Corte di Giustizia, per le quali sono indette le votazioni nella seduta di domani, siano deferite al Presidente, come dà facoltà il regolamento giudiziario del Senato. Posta al voti, la prò-

Luoghi citati: Ancona, Aosta, Europa, Montecatini, Roma