Il Duce inaugura

Il Duce inaugura Il Duce inaugura il Museo romano Roma, 19, sera. Stamane, con l'Intervento di S. E. 11 Capo del Governo, ha avuto luogo la inaugurazione del Museo dell'Impero romano, ordinato ed ampliato nella nuova sede di piazza Bocca della Verità. Alla cerimonia sono intervenuti anche il presidente del Senato, S. E. Federzoni, i sottosegretari di Stato Giunta, Gazzera, Leicht, Pennavaria, l'on. Landò Ferretti, capo dell'Ufficio Stampa del Capo del Governo, vari senatori e deputali e numerosissime personalità., fra cui vari-archeologi italiani e stranieri. Era a ricevere gli invitati il Governatore di Roma, prìncipe Boncompagni Ludovisi, col segretario generale gr. uff. Montuorl. Il Capo del Governo, ossequiato all'arrivo , dalle autorità, è stato accompagnato a visitare Je sale del piano terreno del Museo, quindi si è recato nella sala della Dacia e della Mesia. Indi il principe Boncompagni Ludovisi ha pronunciato ti discorso inaugurale che è stato vivamente applau¬ dito. L'oratore porge anzittutto a S. E. il Capo del Governo il saluto di Roma nel Museo dell'impero romano, ordinato ed ampliato nella nuova sede, rilevando che questa raccolta delle più alte e significative attestazioni della civiltà e della potenza di Roma può specialmente essere apprezzata dal Duce che ridonò agli italiani la fierezza del loro passato. Il Governatore ricorda che nel memorabile discorso del 31 dicembre, anno IV, in Campidoglio, S. E. Mussolini assegnò al Governatorato, come uno dei compiti essenziali, la esaltazione della romanità e aggiunge che insieme al grandi scavi che stanno riportando in luce i più splendidi e vetusti monumenti dell'Urbe, questo Museo, che vuole ricostruire il quadro del suo impero è logico e necessario complemento dell'opera intrapresa per volere dell'alto capo. L'oratore si sofferma brevemente ad accennare all'attività svolta per la realizzazione dell'iniziativa del senatore Lanciani e del prof. Giglioli, e mette in rilievo che con gli acquisti eseguiti dal Governatorato, e i doni ricevuti, 11 materiale finora raccolto è già assai cospicuo. Ma il patrimonio archeologico dell'età imperiale è cosi vasto che l'incremento del Mu¬ seo, specie per ottenere quadri sempre più completi di ogni provincia, sarà in avvenire assai considerevole. Il Governatore conclude formulando l'augurio che 1 ricordi raccolti nel Museo divengano sprone alle giovani generazioni a seguire le orme dei Duce nel culto della romanità per ie maggiori fortune della Patria. Il Duce ha poi visitato tutte le sale del Museo interessandosi vivamente ai calchi, alle fotografìe e alle riproduzioni Ivi esposte e che 11 prof. Giulio Quirino Giglioli, ordinatore del Museo ha ampiamente Illustrate. Alle 10,25, mentre il Duce si apprestava a lasciare il Museo, il rombo possente del motori ha annunziato il passaggio nel cielo di Roma degli idrovolanti di ritorno dalla crociera compiuta nel Mediterraneo orientale. S. E. il Capo del Governo, seguito dalle autorità, è sceso sulla strada dove ha ammirato il perfetto volo degli apparecchi. Poco dopo le 10,30 il Duce è risalito in automobile ed ha lasciato il Museo dell'impero, fatto segno ad una vibrante dimostrazione da parte della folla, che si era riunita nei pressi della piazza Bocca della Verità. {Stefani).

Luoghi citati: Roma, Urbe