Acuito dissidio tedesco-polacco sulle minoranze

Acuito dissidio tedesco-polacco sulle minoranze Acuito dissidio tedesco-polacco sulle minoranze aunzonedell'Istituto Internazionale d'agricoltura di Roma riaffermata da Scialoja contro inutili duplicati. j: " Madrid, 14, notte. La questione delle minoranze continua a perseguitarci: è divenuta quasi un incubo. Sembrava che, dopo la giornata di ieri, almeno le ultime due sedute del Consiglio sarebbero trascorse senza che si determinassero nuove divergenze minoritarie. Invece, non solo vi sono stati i rapporti del Comitato dei Tre, ma è avvenuto anche un piccolo incidente in seno al Consiglio. Per le petizioni assistiamo ad una specie di controffensiva pplacca: ecco due proteste dell'Associazione dei polacchi in Germania sulla situazione delle scuole di minoranza polacca nell'Alta Slesia tedesca; ecco un tale Jacek che si lamenta di alcune parole rivoltegli da un gendarme tedesco; ecco due cittadini di Cosel, che denunziano il contegno di un funzionario tedesco in Tribunale. E' una pubblicità internazionale a buon mercato. Ad ogni modo, queste petizioni sono passate liscie. Stresemann e Zalewsky Stresemann e Zalewsky si sono trovati di fronte in posizione di combattimento a proposito della liquidazione dei beni della minoranza tedesca in Polonia. Tale questione era stata portata all'ordine del giorno del Consiglio con una domanda di urgenza da parte del Governo tedesco. Scrivemmo già che ciò avrebbe servito a Stresemann per riprendere l'iniziativa, qualora questa gli fosse sfuggita durante la discussione sulla proposta di Adatci. Sebbene egli non possa dirsi del tutto soddisfatto della soluzione del dibattito di ieri, pure ha voluto sfruttare l'iniziativa presa. Giuridicamente e tecnicamente, la questione è molto complessa. Spetta al Consiglio decidere In merito, come sostiene Stresemann? Oppure si deve ricorrere alla formazione di un Comitato di Tre, come sostiene Zalewsky? I due uomini di Stato si sono ribattuti molteplici argomenti a favore delle tesi rispettive, ma sarà bene saltarli 'di pie pari, perchè trascinerebbero a disquisizioni minute con riferimenti a trattati e a decisioni del Consiglio, rimontanti a sei o sette anni addietro, senza che la posizione dei contendènti ne risulti molto chiarita, chiarita. A noi importa molto più lo spirito della discussione. Eran passate almeno ventiquattro ore da decisioni prese all'unanimità, e il contrasto risorgeva per altra via incontenibile. All'esposizione precisa, che pareva •una requisitoria di un Tribunale ci vile, del dott. Stresemann, Zalewsky ha cominciato a replicare, notando appunto la cattiva impressione che avrebbe fatto all'opinione pubblica mondiale la constatazione che, a proposito delle minoranze, si era seni' pre da capo. Poi ha ricordato gli incidenti di Oppeln che,, per un desi derio conciliativo, non ha voluti por tare dinanzi al Consiglio; e quindi ha tracciato i suggerimenti del Go verno polacco. Stresemann raccoglie le sue Idee, interdetto alquanto dall'accurata e bene preparata risposta di Zalewsky, E quando Adatci chiede di sopprl mere la traduzione inglese, egli do ma**DTKh«3EÌa fatto,. evidentemente per guadagnare tempo. La sua replica è breve: rinvio della' discussione a domani. Il presidente Adatci rimane per plesso. Il mistico giapponese, che è molto preciso è imparziale, ma un poco tardo, non sa quale linea di condotta prendere. Detonarli si dovrebbe chiudere il Consiglio, che i già durato troppo, e alla vigilia del li fine dei lavori non si può dormire riposati, con un tale nervosismo in giro; Stresemann insiste: se non si verrà ad una soluzione, la Germania ricorrerà alla Corte Permanente dell'Aja. E Adatci è costretto alla sua eterna funzione di cireneo. Questa sera o nella prima mattina di domani e gli vedrà le parti interessate, per poter stendere un altro rapporto. Funzioni economiche della S. d. N Nella seduta di oggi è venuta in discussione una questione che ri guarda il nostro Paese: i compiti economici della Società delle Nazioni. In seguito alla Conferenza eco nomica del maggio 11)27, ma sopra tutto a causa della attività tenta colare della lezione economica del la Lega, diretta dà un inglese ostinato, Ginevra sta diventando la sede per la trattazione dei più diversi problemi economici; mentalità visionarie, ambizioni burocratiche al servizio di specifici interessi particolari, di « trusts » o di Nazioni, mirano ad estendere i tentacoli di una piovra pericolosa per la libertà degli Stati e per lo sviluppo dei popoli poveri e consumatori. Stresemann, che èra il relatore, è andato cauto nel dare libera via a quanto, secondo l'interpretazione della sezione economica,, avrebbero deciso i comitati nelle loro periodiche riunioni. Tuttavia era necessario che il Governo italiano prendesse posizione anche in questo organo politico sulla linea tenuta a Ginevra dai rappresentanti italiani al Comitato consultivo nel maggio scorso. Il senatore Scialoja ha ribaditi i concetti espressi già altre volte sulla necessità di uno sviluppo lento ecuncsttsdctmCgrCcqporssnm a e l o i o e graduale delle iniziative economiche della Lega. I Problemi dell'agricoltura Mà'nel rapporto era' considerata una questione particolare: la nomina di un Comitato di esperti agricoli, che aveva trovato già delle riserve nei delegati italiani al Comitato. Il senatore Scialoja ha sintetizzata l'opposizione italiana nelle seguenti comunicazioni: « Il Governo italiano condivide il desiderio espresso dal Comitato consultivo, che cioè la più viva attenzione venga portata ai problemi dell'agricoltura ». Ad ogni modo l'oratore non vede l'utilità, anzi vede dei serii inconvenienti nella creazione di un Comitato Permanente di esperti agricoli. Esso è superfluo per due ragioni: in primo luogo, perchè il Comitato economico ha già la facoltà di consultare degli esperti qualificati, e, in secondo luogo, perchè esiste già un organo che si occupa dei problemi dell'agricoltura e che è pronto a fornire al Comitato economico, senza che questo sia obbligato a fare delle spese di denaro e ad andare incontro a nuovi lavori, tutte le informazioni, i pareri e i dati statistici che il Comitato economico vorrà ben domandare per essere agevolato nei suoi studi sui problemi agricoli. Il problema che si pone dunque è quello di precisare e di fissare in una maniera definitiva l'intesa e il legame fra la Società delle Nazioni e l'Istituto Internazionale di Ag ri coltura sulla base dell'accordo provvisorio a cui si è arrivati a Ginevra nel mese di luglio 1927. « A questo scopo — conclude il sen. Scialoja — mi sembra che la migliore soluzione sarebbe quella di invitare il Presidente del Comitato consultivo, il Presidente del Comitato economico, il Presidente dell'Istituto Internazionale di Agricoltura e il Segretario Generale della Società delle Nazioni a voler proseguire i loro studi sulla forma in cui questo legame potrebbe aver luogo ». La replica di Stresemann — oltre qualche considerazione che forse risponde alla situazione industriale della Germania, ma che noi italiani non condividiamo, sul dovere del Consiglio di dare il suo incoraggiamento alla organizzazione economica della Società delle Nazioni — si è limitata a rilevare la prematurità delle osservazioni del senatore Scialoja: il. Comitato economico deve ancora esaminare le proposte del Comitato consultivo. Se esso decide di nominare una Commissione straordinaria e temporanea di esperti agricoli, potrà farlo senza incorrere nelle riserve italiane. Se, invece, volesse nominare una Commissione permanente, allora il Consiglio sarebbe investito della questione e l'Italia sarebbe in diritto di opporsi. « Ma questo caso — ha soggiunto Stresemann — quasi certamente non si produrrà ». Intanto il Comitato economico è investito dell'esame delle osservazioni italiane. v , ( senatoria Scialoja ha quindi proposto che quando il Comitato economico dovrà decidere sugli esperti agricoli,- un membro dell'Istituto Internazionale di Agricoltura partecipi alle sue riunioni. Stresemann ha accettato. Le dichiarazioni del delegato ita liano sono state quanto mai opportune, anche se formalmente — se condo l'opinione del Ministro tede sco — premature. Dopo tale nostro atteggiamento, speriamo che, sovratutto il Segretariato, con le sue sezioni, abbia capito la lezione e cominci a fare macchina indietro, poi che se a Ginevra continuassero a fare orecchie da mercanti, il Gover no italiano potrebbe arrivare alle estreme conseguenze della sua opposizione. Disinteresse per i colloqui Il Consiglio non ha dovuto oc cuparsi di alcuna altra importati te questione. Ha espresso la sua soddisfazione per l'entrata in vigore dell'accordo concernente l'emigrazione greco-bulgara e del primo versamento del Governo bulgaro in virtù di questo accordo. E' un altro passo — come ha constatato il Mi nistro bulgaro Molloff — verso il miglioramento dei rapporti tra due Paesi; miglioramento che è nei voti e nell'azione diplomatica deli: Italia. In seduta privata è stato esami nato il progetto di prestito par il bacino della Sarre. Siccome il rim borso avverrebbe quando il bacino sarà rientrato in pieno possesso della Germania, ' Stresemann, che era il principale interessato, ha chiesto che la decisione fosse aggiornata alla prossima sezione, il che è stato approvato. Spera egli forse che in settembre vi sia qualche fatto nuovo, anche per il regime della Sarre? Le voci intorno ai problemi delle riparazBon.ii e dell'evacuazione renana sono sopite. Qui, a MadridBriand e Stresemann non avrebbero potuto andare oltre l'accordo dprincipio sulla necessità di convocare una Conferenza entro estateAlfredo Signoretti.

Persone citate: Scialoja, Signoretti, Zalewsky Stresemann