Propaganda autonomista dall'aula delle Assise

Propaganda autonomista dall'aula delle Assise Propaganda autonomista dall'aula delle Assise L'autodifesa dell'alsaziano Ross Parigi, 11 notte. Il processo di Besancon e un' altro tipico episodio della lotta autonomistica In Alsazia. Ancorché 11 Governo abbia dato prova di prudenza, rinunziando a deferire Huos a una delle Corti di Assise alsaziane, nell'intento di evitare un nuovo periodo di effervescenza nelle Provincie liberate, il processo suscita, come quello di Colmar, una vasta eco nel paese. Roos ha fatto 11 possibile perchè la sua voce varcasse le finestre del pretorio e giungesse il più lontano possibile ricorrendo innanzi tutto allo strattagemma di rifiutarsi di parlare in francese e di rifiutare finanche l'interprete offertogli, in modo da mettere nell'imbarazzo la giuria, composta naturalmente di elementi francesi che non capiscono una parola di tedesco. ■ Io non possiedo sufficientemente la lingua francese — disse l'accusato — per esprimermi oralmente in mudo chiaro, preciso e corretto. Voi non ignorate, signori giurati, che da noi, in Alsazia, la lingua non solo popolare ma letteraria è il tedesco. I/ottaiitacinque per cento della popolazione parla questa lingua. In francese io non iono padrone del mio pensiero. Non e soltanto la coscienza, netta ma la lingua materna, quella che egli parla, che forniscono all'accusato le armi della propria difesa. Voi avete davanti a voi, signori giurati, un accusato cui si è tolta quest'arma. In tali circostanze non vi è uomo che si preoccupi della vera giustizia, che non veda come la situazione reciproca dell'accusato e dell'accusa sia assolutamente Ineguale e come in tale dibattito il contraddittorio sia puramente illusorio. Le nostre anni sono dunque ineguali. Io sono vinto in anticipo. Ma se avessi la possibilità di parlare nella mia lingua materna, o davanti a un Tribunale alsaziano in cui non si parlasse che l'alsaziano, tale ineguaglianza scomparirebbe e la situazione anormale nella quale io ora mi trovo non potrebbe sussistere. Ogni cittadino francese che compare davanti ai suoi giudici, ha diritto di spiegarsi nella lingua familiare alle due parti. Orbene, gli alsaziani sono dei cittadini francesi di pieno diritto. Di conseguenza essi hanno il diritto naturale di essere giudicati nella lingua che ipro è familiare, di essere giudicati da giudici che li comprendano. Agire contrariamente a questo principio è contrario ai diritti elementari dell'uomo e del cittadino. 11 principio della uguaglianza e violato. Ecco perché ho protestato Un dal primo momento, quando 11 processo e stato tolto alla giurisdizione della Corte di Colmar. Si ha paura di manifestazioni? Si sarebbe potuto rinviare allora il processo davanti alle Assise di Strasburgo o di Metz. In conclusione il dibattito che si inizia 6 per me un combattimento ad armi ineguali, lo non mi ci ingaggerò, perchè sono privo della più importante arma di diresa: la parola. Tuttavia lo rifiuto i servizi di uu interprete, lo non sono uno straniero: e servirmene sarebbe per me una degradazione e una umiliazione •. E qui l'.oos legge la seguente dichiarazione : • Si dovrebbe astenersi dal rimino venirmi 11 mio passato, lo' ho sempre fatto lealmente il mio dovere di cittadino. Senza dubbio io non sono un partigiano di una assimilazione completa ed assoluta. I.a mia formazione mentale è pienamente tedesca. Se n ye lo dico, signori giurati, non è per scusarmi, bensì per spiegarvi Ja mia situazione. Chiunque non tenga conto di questo dualismo si troverà nella impossibilità, nella incapacità di apportare una soluzione al problema deil'Alsazia. Una stampa ostile mi ha rimiproverato di essere stato ufficiale dell'Esercito tedesco. Io non ho ricevuto denaro tedesco, lo non ho rubato, come tanti altri, nè prima nò dopo l'armistizio. Il movimento autonomista non ha nulla di nuovo, perchè voi sapete die in tutta la Francia esiste un movimento regionalistico. L'autonomismo non ha per scopo di rinnegare il ritorno alla Francia consacrato dai trattati e definitivamente acquisito. Esso vuole soltanto regolare un modo di amministrazione. 1 nostri avversari ci calunniano dunque ignominiosamente quando ci accusano di voler separare l'Alsazia dalla Francia; essi deformano in modo inaudito le nostre vere idee. Ho combattuto con tutte le mie forze l'idea del plebiscito e le pericolose pretese di Buloch, che non è ma! stato, perù, accusato di complotto contro la sicurezza dello Stato. Ciò che è la base del grave male che tormenta l'Alsazia, è la questione della lingua. Gli alsaziani faranno ben bene ad imparare al più presto possibile la lingua della maggioranza, ma io non ammetto che si sopprima il tedesco, lingua della minoranza La maggior parte dei tedeschi si disinteressano dell'Alsazia. La Germania ha troppi riconti sgraditi dell'Alsazia per pensare i riprenderla ». Dopo questa affermazione alquanto arrischiata dell'imputato, l'udienza, che durava già da tre ore, viene rimandata a domani. La lunga conferenza odierna di Boos costituisce una bizzarra appendice alla discussione madri lena sulle minoranza etniche e n voce dell'autonomista di Besancon risponde con singolare accordo a quella di Stresemann nella capitale spagnuola. C. P.

Persone citate: Besancon, Metz, Roos