L'America e il mondo

L'America e il mondo L'America e il mondo m ln dura(a dei prodotto, sen. 1 nreorrurinzione di effef- f? nfsf:u!iaT!Ten.^uPa^'P"l.ai„Jf"*1" ti estetici. I facili guadagna che la. jproduzicme ' NEW YORK, giugno. Non si può negare che l'influenza degli Stati Uniti in tutti i paesi del Vecchio e del Nuovo mondo diventi sempre più preponderante. E' una influenza che a volte irrompe fragorosa e travolgente e a volte penetra sottile e inavvertita, ma tanto nell'uno che nell'altro caso riesce a mutare usi e costumi, a distruggere tradizioni venerabili, a scompaginare maniere di vita che avevano ottenuta la consacrazione dei secoli. Con l'accettazione di articoli e di procedimenti d'oltre Atlantico cambiano le vedute sui problemi sociali, crollano pregiudizii, svaniscono timidezze e diffidenze e, insensibilmente, le vecchie società si trovano ad aver abbandonato i vecchi sentieri sicuri e conosciuti per imboccare, senza pur volerlo deliiberatamer Le, larghi stradali che si perdono all'infinito, di cui s'ignora se portano a una mèta luminosa o ad un precipizio senza fondo. In molti casi l'adozione del sistemi americani è questione di vita o di morte: l'industria europea, per poter sopravvivere, è costretta a mutare i suoi metodi di produzione informati all'idea della fabbricazione di oggetti perfetti, di lunga durata, alla cui lavorazione occoirre tempo e maestranze mirabilmente addestrate per adottare, in maggiore o minor grado, quelli della produzione di massa. La quale na contribuito più che ogni altro fattore, a dare alla società contempifanea il carattere che l'è proprio. La produzione di ma°sa porta con sè la standardizzazione, e tutt'e due significano uniformità, frettolositn, provvisorietà, senza alcuna considerazione per la di massa permette di conseguire in tempo più o meno breve, imprimono ai gruppi sociali dov'essa è maggiormente diffusa un carattere di volgarità che si manifesta con l'amore per un confort di pessimo gusto, grossolana esibizione di ricchezze caratteristica del par-venti, esaltazione rumorosa del proprio io, lo spingersi avanti calpestando gli altri, mentalità da gregge; tutte qualità, queste, che formano parte essenziale della personalità degli americani odierni. Neanche le più alte attività spirituali sono rimaste inattaccate dalle nuove concezioni di vita che, per intendorci, potremmo riassumere nella parola* americanismo. Gli americani hanno introdotto nel mondo intellettuale l'idea del successo, e l'arte, la letteratura, la scienza stessa, ne sono rimaste del tutto sconvolte. Adesso non si lavora per i posteri e per l'eternità: si lavora per i con temporanei. Il valore di un'opera d'arte non si misura più dai suoi meriti intrinseci, ma dalla sua capacità di produrre danaro. Un successo punmente estetico non accompagnato da un equivalente in contanti è un successo a vuoto. L'aver inclusa anche la produzione intellettuale fra le attività capaci di "un rendimento economico, trflsformandone le finalità e adattandole ai gusti e all'intelliL'enza. della grande ccn-siimatriee, la folla, è un'idea essenzialmente americana. Il principio di dare alla massa non quello che l'artista reputa eccellente, ma ciò che ad essa piace, ba avuto la potenza di creare nuovi ireripri letfprarii come il romanzo poi-ziesco, i romanzi a chiave, le cominedie musicali, e d'nltra parte ha ucciso forme d'arte che annoiavano il pubblico, richiedpva.no da parte sua un'attenzione che non era disposto a concedere o una preparazione rhp non "aveva TI teatro di pro«a è quasi finito in America e quello che ne rimane si trascina penosamente verso la completa estinzione. Neil campo della scienza le stesse direttive vermono amplicate : oui non si capisce la ricorra per la ricerca. II risultato scientifico deve uscirp immpdiafampnfp dal gabinetto ed pssere di servizio alla comunità nella nifi larm scala possibile. Fcco nerchè il più tipico scippziato americano ri-mane sempre Edison": di un F.in-feiu qui pop sanno troppo che farsene. Era naturale clip qupisfa invadenza americana pplla vita rie, vecchi Paesi europei °<ì asiatici dovesse destare <rrnvi diffidenze e suscitare veri p oroprii movirnenfii di rihelMopp L'Furopa p l'Asta euardano all'America croi un misto di ammirazione, di diffidenza, d'incnmnrensiione. di sosppftn p di timore. E si fanno sepmrp frermenti le voci clip di-mapdano se l'nwepire deve nppartpnnre aj-n pjvUltìft materialista » meccanica con la oualp l'America Ma invadopi-io il mondo, o deve appartenere alla v»"rtim "ultura in cui nrevalsrono j valori dello spirito. Si vedp come oprni giorno l'uso di prodotti americani, l'introduzione di metodi amp'i-i.-ani erpupra prima curiosità e poi simpatia verso idee e coprP7iopi d'oltre Atlantico, le quali fìniscopo per essere adottate II rinpipntografo. ad esempio, ha prodotto per l'America effetti più vantaggiosi di una conquista territoriale. Le cinematografie americane hanno creato un interesse per i vani aspetti della vita di questo paese che in pratica si traduce in una maagior richiesta di prodotti ameri, cani. * Ciò spiega perchè coloro i quali si preoccupano della conservazione della propria .cultura nazionale denunzino il pericolo della nuova invasione barbarica che si minaccia dagli Stati Uniti. Il grido d'allarme è stato lanciato nelle regioni più disparate del mondo: dali'In.ghilterra — dove il Chesterton s'è fatto portavoce delle preoccupazioni dei suoi connazionali, protestando contro l'americanizznzione del proprio paese — al Giappone dove si conduce una nropn-gandn popolare col motto: ritorniamo all'antico!; dalla Francia, dove gli americani vengono fatti bersaglio d'ironie e sarcasmi sangui-

Luoghi citati: America, Francia, Giappone, New York, Stati Uniti