La «Casa degli italiani» a Modane inaugurata con una grande manifestazione

La «Casa degli italiani» a Modane inaugurata con una grande manifestazione La «Casa degli italiani» a Modane inaugurata con una grande manifestazione Modano, 10 notte. Il Fascio della Savoja e il Dopoavoro E.I.A. hanno inaugurato oggi con una cerimonia semplice e significativa, sotto gli auspici della Segreteria generale dei Fasci al'estero, la « Casa degli italiani » di Modane. Diceva la circolare d'invito che questa realizzazione rappresenta il coronamento del sogno di due generazioni: e ciò risponde esattamente alla verità. Modano situata, coinè tutti sanno, a venti chilometri da Dardonecchia af di qua del confine, ha una popolazione mista di taliani e francesi, il cui numero si equilibra: all'incirca duemilacinquecento por parte. In stratrrande maggioranza piemontési, dediti al commercio c<f ai mestieri più svariati, essi sono completati dai funzionari dolila Dogana, della Ferrovia e delle Poste, che costituiscono l'elemento più attivo della colonia. Nonostante questa favorevole situazione demografica, gl'italiani di Modane non erano riusciti finora a dare a se stessi una sede degna, che servisse insieme da luogo di ritrovo e da punto di coordinamento, e di intesa per le opere e le manifestazioni di carattere collettivo. L'azione del Fascio Occorreva che anche qui sorgesse il Fascio e che la sua azione, allargandosi gradatamente, guadagnasse sempre maggiori e più fervide simpatie alla causa nazionale da esso vigorosamente sostenuta, perchè la antica aspirazione si potesse tradurre nella realtà. Nè è a dire quanto tale azione fosse difficile e irta di ostacoli. Tutto ciò che si riallaccia al suo svolgimento, date le circostanze, è intuitivo. Ma furono appunto gli ostacoli che servirono da salutare reagente per i primi nuclei di animosi cimentatisi nell'impresa di ridare agli italiani all'estero i loro precisi e netti connotati di figli di una gTande Nazione risorta a nuova vita e perciò in obbligo di tener sempre presente, in faccia agli stranieri, questa loro qualità, onusta di onori e di doveri. Il risultato fu superiore all'aspettativa. Costituitosi il Fascio, con sede in una stanza più che modesta, non tardò molto che anche nella regione si manifestarono sintomi di risveglio. L'azione del Fascio si incontrò con quella dei combattenti e si astese a poco a poco in tutta la Savoja e l'Alta Savoja, tanto che attualmente le sezioni superano la quarantina con parecchie migliaia di inscritti. Contemporaneamente la sede del Fascio, lasciato il primitivo locale, si trasferiva in un locale diverso: ed era sede più comoda, ma non ancora quale la volevano gli uomini che al movimento per l'italianità avevano dedicato tutto se «tessi, in prima linea l'aw. Nino Correnti, ispettore di Dogana e valorosissimo trincerista, che è stato il vero creatore della magnifica rifioritura di energie strettasi attorno al tricolore e al Littorio. Infatti con l'organizzazione politica si manifestava anche quella che ha trovato la sua espressione nel Dopolavoro: i giovani accorrevano al Fascio, e nei cimenti sportivi, specialmente nello sci strappavano con l'ammirazione dei connazionali e degli stessi francesi, segni tangibili della loro bravura: statuette c coppe; superba l'ultima, la Challenge, che è in campo dal periodo prebellico ed è tuttora detenuta dai nostri. _ Tutto ciò rendeva sempre più impellente il bisogno di una sede che soddisfacesse a tutte lo esigenze dell'attività esplicata dal Fascio: e fu così che due anni or sono nacque l'idea (Iella « Casa degli italiani ». I fondi su cui si poteva contare non essenno sufficienti all'acquisto di uno stabile, l'aw. Correnti e i suoi amicdovettero accontentarsi per ora dell'affitto dell'intero piano di una palazzina, rimandando a tempi migliori (i! progetto si trova, d<>l resto, già a Tìmma presso In direzione dei Fascitaliani all'estero) la compera definitiva dello stabile. nitiva dello stabile. Da Modane a Forneaux La casa sorge nella « Maison Lacombe» a Fornoaux. E qui balza fuori un particolare curioso: il forestiere che attraversi in tutta la sua lunghezza !a rotabile del Centsio, ai cui lati si allineano i fabbricati di 'Modano, dopo aver incontrato un « Hotel de Ville» dall'apparenza dignitosa, col suo bravo porticato d'accesso, si Imbatte all'altra estremità dell'abitato in una «mairie» di aspetto dimesso, si direbbe proletario. E' che a un certo punto, tagliando in due una-casa situata nella strada, il comune di Modane cessa e dall'altra metà dell'edificio comincia il comune di Forneaux Per questa strana coesistenza di Cornimi, la «Casa degli italiani» di Modane, non è... a Modano, bensì a Forneaux. Ma ciò, come ognuno vede, non ha che un valore di pura cirrlosltn cronisticn Duello che conta ò che la casa è bella, d'ima eleganza sobria e so. pratulto comoda. Posta al secondo piano della palazzina, essa si compone di sette abbienti: la segreteria rtfl Fascio: la segreteria dei combattenti ,-on l'organizzazione giovanile; la biblioteca; I! salone; la sala da n-iuoco; la buvette, e l'entrata. 1 mobili e le tappzzerie sono di gust" squisito. Nella segreteria, con i ri tratti del Sovrani e del Principe e e o a o i a a i a i i a i i , i e a e a a a o a i e o ereditario, un medaglione in bronzo del Duce domina la sala. Annessa alla Casa è una vasta palestra ginnastica per i Balilla e le Piccole' Italiane. Folla di intervenuti All'inaugurazione hanno partecipato, insieme con i fiduciari delle sezioni dipendenti dal Fascio di Modane e con i presidenti delle sezioni combattenti che agiscono di conserva ed in perfetta armonia, alcune centinaia di gregari venuti da ogni parte della Savoia, oltre la Colonia locale con i funzionari governativi e molte .rappresentanze e autorità venute di fuori. Nella mattinata era giunto da Roma il maggiore 'barone De Simone, segretario dell'on. Pierino Parimi, segretario generale dei Fasci italiani aill'estero. Nel pomeriggio, proveniente da Aix-les-Badns, arrivò in automobile l'on. Amilcare Rospi, presidente dell'Associazione nazionale combattenti, accompagna-1 to dal signor Ga rati Cini, direttore di zona per !a combattenti e presidente della Colonia italiana di Aix-lesRain«. f! diretto di Torino delle 17,30 trasportò qui, fra gli altri, il comm. Rok«ì. in rappresentanza del segretario federale avv. BianchiJMina e dell'Ente sportivo; il comm. Crarro=i per l'Associazione ferrovieri fascisti con l'ine. Calvosi del Comitato centrale del Dopolavoro fp-rroviario, venuto da Roma; l'ing. Gallina per il Capo Compartimento ing. Ehrenfr«nnd: il console Roirino della Milizia ferroviaria; il cav. Razzarti, direttore superio>re della Dogana; il maggiore A.rmocida, comandante il Circolo della Finanza di Torino e 11 capitano SnT.iadra.nl, comandante la Compacmia di Susa; il vice-questore di Rardmiecrhia, cav. Greco, l'ispettore delle Ferrovie cav. Marchi A ricevere le autorità e i convenuti si trovavano con l'aw. Nino Correnti, particolarmente festeggiato da tutti per l'opera compiuta, il comm. Baranga, agente consolare d'Italia a Modane: il capostazione delegato cav. Schiara il direttore delle Poste italiane, dottor Bonomo, anche in rappresentanza del comm. Gaviani, direttore- provinciale di Torino; il cav. Urbani, direttore locale della Dogana; il signor Montiglio, vicesegretario del Fascio; il signor Attiglio Escoffier, cassiere generale del Dopolavoro, e tutti gli altri collaboratori dell'avv. Correnti. Nella nuova sede a Fourneaux, dove i convenuti si recano in massa, fa squisitamente gli onori di casa la giovane e gentile consorte del segretario di zona, signora Rina Correnti Colla. La visita alla sede è rallegrata dalla musica del Dopolavoro che eseguisce gli inni riazionali. Nella palestra sono schierati i balilla, le piccole italiane e la colonia. L'on. Rossi, che passa in rivista i giovani complimenta vivamente l'aw. Correnti. Discorsi e messaggi E' seguito un banchetto; quindi alle 20.30 si 6 svolta la grande adunata che ha chiuso la cerimonia inaugurale. Ha preso per primo la parola Nino Correnti, che ha brevemente riassunto il lavoro compiuto, soggiungendo che però la méta raggiunta non è da considerarsi che come una tappa: bisogna proseguire con lena rinnovata per attrarre tutti i buoni italiani di questa parte del contine nell'orbita della nuova Casa, nella quale saranno accolti con spirito fraterno. Ha concluso presentando l'oratore ufficiale, on. Rossi. 11 discorso del valoroso presidente dei combattenti ò stato tutto un inno vibrante di caldo patriota sino, una fervida rievocazione delle sofferenze e degli eroismi della trincea, base granitica dell'Italia rigenerata dal fascismo, ma è stato anche una pratica illustrazione dei compiti ancora da assolvere, perchò tutti i combattenti italiani residenti all'estero si stringano attorno alla bandiera dell'Associazione nazionale in stretta aderenza con i Fasci ed i gruppi da questi organizzati. Il ba rone De Simone ha dato quindi lettura del seguente messaggio di Aldo Parini : « Caro De Simone, rechi alle Ca micie Nere di Modane il mio saluto vibrante e al bravo camerata Correa v. il mio plauso più caloroso. I fascisti di Modane e delia Savoia meritano di essere citati all'ordine del giorno per l'alto spirito di discipli ria e per la loro sicura fede. Essi sono vicini al cuore di tutti i fascisti d'Italia e del mondo, che conoscono i pericoli e la bellezza delle battaglie delle Camicie Nere. Nel nome del Duce, nel nome sarto dei Caduti fascisti e nella fede del più grande domani delia Patria, innal zate 1 vostri gagliardetti, camerati della Savoia! e gridate con me l'alala augurale per la nuova Casa del Fascio. A noil ». A sua volta il comm. Bossi ha letto un messaggio del Segretario fe derale torinese ed ha recato il saluto dell'Ente sportivo. Infine, il signor Ettore Nudali, a nome dei fascisti della Savoia ha offerto all'avvocato Correnti una medaglia d'oro.Discorsi e messaggi sono accolti ria scrosci di applausi. L'alala au gurale di Piero Parini è stato gridato ripetutamente dalia grandiosa ariunata, che infine ha lungamente ovazionato il segretario di zona. La « Casa degli italiani »' ha avuto così il suo battesimo entusiastico . ideale. 1 ^ Francesco Oddone