Un miracolo?

Un miracolo? Un miracolo? La cronaca degli avvenimenti che rdBuarda.no Don Bosco si apre oggi festosamente, con un fatto che è pei le deli come un osanna, uno squillo d gioia. Si parla di un miracolo; ma non solo ne parla il popolino, nella sua fede Ingenua e nella sua tendenza all'iperbole — come molte volte è avvenuto — sibbene se ne parla «anche nelle sfere per cosi dire ufficiali. Un fatto che ha del soprannaturale è avvenuto davanti ad un'immagine del Beat0 1)011 Bosco- 0 " tribunale eccle- jast.jco sL Q ^^^,0 wr esaminarlo e pronunciarsi in proposito. Cosi, alla vigilia e nel'l'ùnmincnza della glorificazione, ai direbbe che il Boato abbia voluto dare una prova della sua santità, un segno tangibile della sua benevolenza verso il popolo di fedeli che si accingo ad onorario cosi solennemente. I.a voce del miracolo si è sparsa rapidamente ieri nel pomeriggio, specialmente nella folla del pellegrini. La notizia e sorta in Valsalice, ove il fat to prodigioso è avvenuto, frS i numerosissimi fedeli che seguitano ad affinine all'Istituto nonostante il divieto di visitare la salma, accontentandosi dà prosare davanti la tomba e nella chiesa; e questa follila ili fedeli in un baleno l'ha sparsa )>er tutta la città. Ieri sera Twin c'era ambiente cittadino ove la fausta novella non fosse iienetrata. col suo naturale contorno di discorsi e di commenti. Ieri, come sappiamo, continuava la produzione di visitare la salma del Beato, attorno alla quale continuava l'opera di ricomposizione dei medici; e molti furono i ritìnti ohe i superiori salesiani furono coslreiti ad opporre a fedeli postulami! — specialincnie malati — che credevn.no avere titoli speciali per potere usufruire di una infrazione alla regola. Il rifiuto andò cos'i anche ad una donna del popolo, abitante in regione Martinetto, la quale aveva accompagnato a Vailfc.'ilice un proprio figlio di una decina di anni, ammalato, con la speranza di potere personalmente implorare la grazia davanti alle reliquie del Beato. Il figlio era compìelamente cieco dall'occhio sinistro, e coll'altro occhio non vedeva che assai imperfettamente, come attraverso un fitto velo, f.a malattia durava da tempo e, a quanto si assicura, il medico curante attesta trattarsi di un malanno reale, da cui esula ogni suggestione nervosa. Rassegnatasi all rifluito, la donna condusse il llgllo nella chiesa stessa dell'Isti! urto, dedicata a San Francesco di Sales. Madre e figlio si inginocchiarono davanti al grande quadro che riproduce le sembianze di Don Bosco, e cominciarono a pregare fervorosamente. Erano circa le 13,30, e nella chiesa c'erano parecchi fedeli. D'un tratto un'esclamazione di gioia D'un tratto un'esclamazione di gioia usci dalle labbra del ragazzo. — Mamma, mamma — egli dl6se — ci vedo, ci vedo! La donna ebbe un sussulto, e si chinò sul figlio trepidonte e felice. Al piccino, infatti, si era schiarita la vista, ci vedeva. Il prodigio era avvenuto mentre egli guardava il quadro di Don Bosco. La figura del. sacerdote, che egli intravedeva «inpena, come n una folta nebbia, a poco a poco si era sciolta dai veli, ed era apparsa nitida e chiara ai suoi occhi risanati! E allora l'esclamazione di gioia gli era uscita dal netto I La madre piangeva di gnoia alla gioia del figlio. Entriamo!, in un impeto di riconoscenza, gridarono al miracolo, innalzando fervide e ingenuo lodi a Don Bosco. I due furono circondati dal fedeli, che si unirono alla loro felicità. E attorno al piccolo « miracolato » si sotto una folla compatta, quando egli lasciò la chiesa e scese in cortile. La notizia del miracolo giunse in un baleno ai superiori salesiani ed ai prelati ohe si trovavano nell'Istituto. Fra questi era il vescovo di Piacenza, che poco prima si era intrattenuto con una delie due « miracolate • di Don Bosco, la signorina Teresa Calegari di Castel San Giovanni Piocen tino, sua vecchia conoscenza, poiché il vescovo era stato lui stesso ad Istruire il procosso del miracolo alla causa di beatificazione del Venerabile Al vescovo tanto il ragazzo che la madre esposero il fatto, che non est t-arono a chiamare miracolo. Il bimbo effettivamente aveva riacquistata la vista, e ciò era facilmente controlla bile. Di fronte alle affermazioni di chi assicurava dPlla reale gravità della malattia, bisognava dunque ammettere la guarigione istantanea e sopran naturale. Il Tribunale ecclesiastico, come si è dotto, si è interessato del fatto, e su di esso si pronuncle.rà. Non occorre neppure, a questo riguardo, dire come l'esame sarà coscienzioso e diiligente polche è consuptudine dogli appositi nranni della Chiesa procedere, in materia cosi delicata, con la massima cautela. Ieri, intanto. Il Tribunale ecclesiastico, oltre alla madre ed al il glio, ha voluto interrogare il padre e il medico curante. Il processo conti nuerà, e a tempo opportuno darà il suo responso. Ieri il Duca e la Duchessa di Pistoia si sono recati all'Istituto di Valsml'iice, ric.evut dal Bettore Maggiore della Società Salesiana, Don Rinaldi. I Principi sono stati ammessi a visitare la salma. Parimenti nella giornata di ieri godettero della concessione di venerare le reliquie di Don Bosco gli e.x-aillievi dell'Uruguai e del Paraguo.i, giunti in buon numero, accompagnati dal sacerdote Fallaberry e dal sig. Augusto Ponce. Anche 11 superiore del Gesuiti, padre Cavriani, si inginocchiò e pregò davanti all'urna di Don Bosco.

Luoghi citati: Castel San Giovanni, Piacenza, Pistoia