I trattati tra Italia e Vaticano

I trattati tra Italia e Vaticano I trattati tra Italia e Vaticano entrano oggi in vigore Come avverrà lo scambio delle ratifiche tra Mussolini e Gasparrl Città del Vaticano, 6 notte. (G. C). — E' stato definitivamente stabilito, dopo colloquii intervenuti tra il Capo del Governo e l'avvocato concistoriale Pacelli e tra questi e il Cardinale Gasparri, che la cerimonia dello scambio delle ratifiche dei Trattati Lateranensi avvenga domani, venerdì, nel Vaticano, e precisamente nell'appartamento nobile del Cardinale Segretario di Stato. Lo scambio di ratifiche -di tutti i recenti Concordati, quando è avvenuto in Roma, si è sempre effettuato in Vaticano. Ricordiamo in proposito i Concordati con la Lettonia (3 settembre 1922) e con la Lituania (10 dicembre 1027) e l'Accordo con il Portogallo (3 maggio 1928). Lo scambio delle ratifiche con la Polonia e con la Baviera è avvenuto rispettivamente a Varsavia e a Monaco. Il Capo del Governo, accompagnato molto probabilmente dal ministro Rocco e dal sottosegretario di Stato Giunta, si recherà in automobile in Vaticano e, per via delle Fondamenta, entrerà nel Palazzo apostolico dal portone detto della Zecca. Traversando poi, sempre in automobile, il cortile del Pappagallo, entrerà ! nell'ampio cortile bramantesco di San Damaso, fermandosi sotto la pensilina all'ingresso della scala papale. Dove avverrà la cerimonia Mussolini sarà ricevuto e ossequiato da Monsignor Borgoncini-Duca, segretario della Congregazione degli affari ecclesiastici straordinari, e da Monsignor Giuseppe Pizzardo, segretario della Cifra e sostituto della Segreteria di Stato. 1 due prelati accompagneranno l'illustre ospite fino nella sala delle Congregazioni, dove sarà ad attendere il Cardinale Ga sparri e dove si svolgerà la cerimonia. Nell'ampia sala è stato collocato un ampio tavolo ricoperto da un ricco tappeto di velluto rosso, intorno al quale sono due poltrone dorate per i due plenipotenziari e quattro più piccole per i testimoni, che sa ranno il ministro Rocco e il sottosegretario Giunta, per l'Italia, e i Monsignori., Borgoncini-Duca e Pizzardo, per la Santa Sede. Come si ricorderà, alla firma avvenuta ni febbraio al Palazzo del Laterano erano presenti anche il sottosegretàrio Grandi e l'aw. Pacelli : ma questa volta il ,sottosegretarìo agli Esteri non potrà essere presente, trovandosi a Madrid per I lavori del Consiglio della Società delle Nazioni. Non assisterà quindi neppure 1' avvocato concistoriale Ernesto Pacelli. La sala delle Congregazioni è la più vasta dell' appartamento nobile del Cardinale Segretario di Stato, che fu restaurato da Pio X nel 1910 allo scopo di permettere al suo Cardinale Segretario, Merry Del Val, di abbandonare l'appartamento Borgia, che il porporato aveva precedente mente occupato, per rendere libero l'antico appartamento al terzo piano, dove dimorava il Cardinale Rampolla e dove Pio X volle stabilire il suo appartamento privato. La sala è tutta tappezzata di damasco rosso. In essa solitamente sono tredici poltrone per le adunanze dei porporati. In fondo vi è una grande consolle con sopra un magnifico Crocefisso in avorio e due vasi etruschi. Avvenuto lo scambio dei convenevoli, i due plenipotenziari addiverranno alla verifica dei poteri, mercè la lettura delle lettere credenziali. Successivamente sarà constatata da parte di essi la perfetta identità tra i testi sottoscritti 1*11 febbraio al Palazzo Lateranense e quelli comparsi nella Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, dopo l'approvazione del Parlamento e la sanzione sovrana e sottoposti per l'altra parte alla approvazione di Sua Santità. Esaurita anche questa fase del protocollo, si procederà alla formulazione e sottoscrizione in doppio esemplare del relati vo verbale. % Il documento Nel documento, dopo avere rilevato che tra la Santa Sede e il Gover no del Regno d'Italia sono stati con¬ clusi dai rispettivi plenipotenziari 41 sottoscritti il giorno 11 febbraio del corrente anno un Trattato di conciliazione con quattro allegati, un Concordato e una Convenzione finanziaria, si dirà che nella giornata di domani, 7 giugno 1929, Sua Eminenza il Cardinale Pietro Gasparri, Segretario di Stato di Sua Santità, e Sua Eccellenza il Cavalier Benito Mussolini, Primo Ministro, Segretario di Stato degli Affari Esteri del Regno d'Italia, riuniti nelle camere del Palazzo apostolico in Vaticano, previa lettura dei rispettivi istrumenti di ratifica, li hanno trovati pienamente conformi in tutti I singoli loro articoli. In seguito della qual cosa, sarà precisato che i rappresentanti di entrambe le alte parti contraenti hanno proceduto allo scambio delle ratifiche medesime e, in sede di tale atto, hanno sottoscritto di loro propria mano un processo verbale in doppio originale, apponendovi i sigilli delle loro armi. Come è prassi della Santa Sede, i due testi del documento saranno prima firmati dal Cardinale Gasparri e poi dal Capo del Govèrno, come già avvenne per gli Accordi Lateranensi. L'esecuzione della Convenzione finanziaria Contemporaneamente allo scambiò delle ratifiche si procederà nella stessa mattinata di domani da parte del Governo italiano alla esecuzione della Convenzione finanziaria, stipulata fra l'Italia e la Santa Sede in dipendenza del Trattato. La predetta Convenzione finanziaria approvata dal Parlamento e sanzionata dal Re, stabilisce, infatti, all'articolo 1° che l'Italia si obbliga a versare, allo scambio delle ratifiche del Trattato, alla Santa Sede la somma di lire italiane 750 milioni ed a consegnare contemporaneamente alla medesima tanto Consolidato italiano 5 % al portatore, per il valore nominale di lire italiane 1 miliardo. Subito dopo la lettura degli atti relativi allo ecambio delle ratifiche, sarà rimesso al Cardinale Segretario di Stato la somma di lire 750 milioni e il miliardo di Consolidato. Per quanto si riferisce alla consegna del denaro liquido, essa avrà luogo attraverso la consegna olla Santa Sede di un libretto di conto corrente acceso per tale ammontare dal Governo italiano sulla Banca d'Italia. Non è inopportuno ricordare che la Gazzella Ufficiale uscita ieri sera in edizione straordinaria, ha pubblicato, insieme al testo degli Accordi Lateranensi, le norme per l'esecuzione della Convenzione finanziaria, norme che stabiliscono senz'altro, all'art. 5°, lo stanziamento nello stato di previsione del Ministero delle Finanze per il corrente esercizio finanziario 1° luglio 192830 giugno 1929, della somma di lire italiane 750 milioni per il versamento da effettuare alla Santa Sede. Circe la consegna dei titoli, si assicura che essa avrà luogo in tante cartella di Consolidato e del Littorio all'interesse del 5 % annuo. In proposito, sempre in dipendenza delle norme pubblicate ufficialmente ieri sera, sono state compiute nella giornata di oggi le relative operazioni di consegna, da parte dei direttori generali della Cassa Depositi e Prestiti e del Debito Pubblico, delle cartelle che dovranno essera rimesse alla Santa Sede. Le cartelle recano la scadenza del primo cupone al 30 giugno corrente. Si ritiene che anche nell' applicazione della' Convenzione finanziaria sarà redatto domani apposito verbale « a definita; sistemazione dei rapporti finanziai! fra l'Italia e la Santa Sede, in di* pendenza degli avvenimenti del milr leottocentosettanta ». Subito dopo lo scambio delle ratifiche, saranno chiusi i confini della; Città del Vaticano, i cui accessi saranno occupati subito dalle Guardia svizzere. Il portone di bronzo, che dal 1870 è sempre rimasto chiuso a' metà, wrrà riaperto completamente. Domani sera l'Osservatore Romano pubblicherà il testo integrale degli Accordi Lateranensi, preceduti dal processo verbale dello scambio delle; ratifiche.