Il bilancio della Difesa nazionale nel dibattito al Reichstag

Il bilancio della Difesa nazionale nel dibattito al Reichstag Il bilancio della Difesa nazionale nel dibattito al Reichstag La conferenza di R. Gioii sul disarmo Berlino, 5 notte. La commissione dei bilancio del Heichslug ha eomiuciiuo oggi la discussione del bilancio delia Difesa .Nazionale su relazione del deputato social-demuuralieu siueKlew. 11 relatore ha rilevato innanzi lutto elio il bilancio della Heicliswer si presenta questa volta con tagli e riduzioni tali che l'anno passalo soltanto non sarebbero siali nemmeno immaginabili. « Tuttavia — ha dello — non si può ancora parlare di risparmi ina tulio ai più di minore spesa che ascende per ora a soli sessanta milioni di marchi >. 11 relatore ha rilevato che esistono oggi 143 guarnigioni della Reictiswer di cui parecchie potrebbero essere raggruppate e unificate realizzando cosi dei risparmi notevoli. L'oratore tuttavia, non ha mancato di rilevare le ragioni politiche, per riguardo al Comuni, che tali semplificazioni ostacolano. Uopo la relazione di Stueklen, 1 vari Partiti si sono pronunziati sull'importante questione. Pro e contro la riduzione delle forze armate Il deputato social-democratico Leber ha preso la parola per aggiungere qualche cosa alle critiche già tane dal suo compagno relatore e ha criticato il sistema del privilegio del titoli di studio per la scelta degli ufficiali, il che in sostanza — egli Ita affermato — si riduce in un privi legio di classe. Inoltre si è scagliato contro la tendenza della Reicliswer di tenere vive le tradizioni del vecchio Esercito a col suo feudalismo ha detto — senile e sopravvissuto ». L'oratore ha alluso con ciò evidentemente alla istituzione esistente nella Ueichswer, presa di peso dal vecchio esercito, delle compagnie cosi dette «di tradizione »,■ destinate a mantener viva la tradizione degli antichi reggimenti. Questo oratore ha sostenuto anche egli, col relatore, che altre e conomie si potranno realizzare in questo bilancio, sostenendo un punto di vista ancor più radicale di quello di coloro che chiedono economie dentro la cornice della Difesa quale e stabilita dal trattato di Versailles. Ha sostenuto cioè non essere affatto ne cessarlo che il Comitato idi Difesa della Germania faccia necessariamente uso di tutte le possibilità e larghezze che le lascia il trattato di Versailles. Ha poi criticato altri particolari di bilancio come i fondi segreti che — secondo l'oratore — sono denari sprecati e • forse anche — ha detto — per spionaggio senza senso comu ne ». Anche per le armi e munizioni ha asserito che si spende troppo e ha concluso dicendo che la social-democrazia non intende già, come le si rim provera di politicizzare la Reichswer ma semplicemente intende compenetrarla, come la Repubblica ne ha il pieno diritto, di spirito repubblicano. Ha parlato quindi il deputato del centro Ersing controbattendo le proteste del relatore social-democratico di ulteriori riduzioni della Reichswer a cui il pòpolo tedesco si opporrebbe ed ha difeso anche le guarnigioni. ' «voratore' ■ democratico Kuelz ha parlato .sostenendo'-anche egli là difficoltà, di ulteriori economie. Tinto al pia se Vne,potrebbero realizzare nell'amministrazione, la quale gli sembra troppo vasta. E" contrario anche egli alla riduzione delle guarnigioni è quanto alla questione delle tradizioni ha detto che, a poco a poco, la nuova tradizione deve essere fondata e deve essere sostituita a quella antica. Hanno parlato Infine il rappresentante del populismo, deputato Rrueninghaus, e quello del partito tedesco nazionale, generale Lettow-Vorbeck l'uno e l'i ltro opponendosi a tutte le tesi e le richieste social-democratiche. j , Un discorso a doppio taglio di lord Cecil Lord Robert Cecil tenne al Reichstag, per invito della « Società per la discussione dei problemi esteri», la sua annunziata conferenza sul disarmo davanti a un pubblico in cui figurava tutto lo stato maggiore politico di Eerlino. Lord Cecil ha iniziato il suo dire accennando all'obbligo morale del disarmo assunto formalmente col ,trattato di Versailles dagli Alleati nell'atto stesso che disarmavano la Germania e ha parlato delle enormi spese di armamento che l'Europa tutta sostiene e che In Inghilterra — ha esemplificato l'oratore — asoendono a un ottavo di tutte le spese di S'ato. Buono è.il patto Kellogg, buono è il patto di Locamo, buoni sono i trattati di arbitrato, ma migliore di tutte queste cose è il disarmo, i trattati presuppongono sempre nella premessa la buona volontà dei loro firmatari, mentre invece il disarmo toglie loro di mano lo strumento di cui la loro cattiva Volontà potrebbe servirsi. «Il disarmo — ha detto — è la pietra di paragone della buona volontà del popoli». - Dopo queste premesse, fin qui indubbiamente gradite a un pubblico di ascoltatori tedeschi, l'oratore è passato a parlare dell'opera del disarmo condotta da .Ginevra. La deliberazione provvisoria riguardante le riserve 1struite non pare all'oratore cosi fatale come da molte parti viene prospettata. «In fondo, si tratta di decidere — ha sostenuto lord Robert Cecil — tra il servizio obbligatorio generale e il servizio volontario. Quando si ha il servizio obbligatorio generale con un breve periodo di ferma allora ne risulta una numerosa riserva istruita. Ma, d'altro canto, quando il periodo, di ferma è breve allora questa riserva se è buona ppr difendere le trincee non lo sarà affatto per l'offesa. Numerose riserve dunque — conclude l'oratore — denotano un Esercito di di fesa ». Secondo l'oratore in Europa il pericolo di una guerra sarà minore non se gli Eserciti saranno relativamente grandi ma se saranno soltanto relativamente Istruiti e sarà invece maggiore se gli Eserciti saranno piccoli ma istruiti e portati al più alto grado di capacità combattiva. Inutile fare rilevare che è proprio quest'ultimo 11 .caso della Germania G. P.

Persone citate: Cecil Lord, G. P., Lord Cecil, Robert Cecil