Il triste romanzo di una vedova allegra

Il triste romanzo di una vedova allegra * CRONACA CITTADINA Le visite alla salma del Beato sospese per gli ultimi preparativi della traslazione Le disposizioni per i pellegrini e per la folla che assisterà al corteo «■ L'orario dei treni speciali per l'arrivo e la partenza delle comitive nella stessa giornata - L'urna che custodirà i sacri resti del Beato ==■ Maria Ausiliatrice in un trionfo di luce L'Istituto Salesiano di Valsalice ha presentato ieri il solito quadro di moyimento incessante. I visitatori della salma del Beato Don Bosco sono stati aaChe ieri numerosissimi; forse più numerosi delle giornate precedenti, poiché la sfilata dei fedeli davanti all'urna, incominciata alla 5 del mattino, è terminata più tardi del consueto, e cioè ali» 21. 11 pellegrinaggio dei fedeli è stato Seri protratto forse anche in vista della -restrizione odierna. Oggi, infatti, le visite alla salma saranno permesse solamente fino alle 8,30 del mattino, ota in cui verranno sospese fino a nuovo ordine. La sospensione viene effettuata in vista degli ultimi apprestamenti intorno alla salma, prima della traslazione alla basilica di Maria Ausiliatrice. Presenti il tribunale ecclesiastico, t medici e il Consiglio superiore dei Salesiani, questa mattina dopo le 8,30 si iniziano le formalità canoniche per la definitiva sistemazione del feretro. Mons. Maritano assisterà come protonotaio arcivescovile unitamente al -.notaio regi-j Baldioli. Al teschio sarà apposta la maschera di cera plasmata 'dallo scultore Cellini, la quale ridarà fcl Beato le sue sembianze terrene; nell'urna verranno poste le pergamene Ai rito; quindi l'urna sarà sigillata Nuovamente. Compiute queste formalità, saranno riprese le visite alla salma, prima che questa, domenica 9 corr. venga solennissimamente traslata a Valdocco. La direzione dei salesiani si riserba di dare in proooslto, a suo tempo, pubblithe cornunioazioni, indicando il giorno e l'ora in cui la salma sarà nuovamente visibile ai fedeli. Ièri, come dicevamo, grandissima fu l'affluenza dei pellegrini all'Istituto di Valsalice. Fra i visitatori vi fu pure 'I !a contessa De Vecchi di Val Cismon, i accompagnata dalle sue due gentili si' gnorine. Essa venne ricevuta dal direttore dell'Istituto prof, don Manio*né, dal prof, don Tonelli e dalla suore 'di- Maria Ausiliatrice. Unitamente alle figliole, la contessa De Vecchi visito le. spoglie del Beato e si intrattenne a -pregare, inginocchiata davanti all'urna. Mentre essa prendeva congedo le suore facevano a lei e alle contesane omaggio di fiori e di oggetti di devozione, che erano accolti con particolare gradimento. La giornata dei fiorì A proposito di fiori, se si dovesse caratterizzare la giornata di ieri a Valsalice. si potrebbe dire che fu la giornata del fiori. Mai come ieri, intatti, vennero tributati alla salma tanti e cosi doviziosi omaggi di fiori. Dopo avere, si può dire, riempita la saletta di mazzi di ogni dimensione e qualità', alle suore riirianevano ancora tanti fiori da poterne distribuire a buona parte dei visitatori, ai quali rimanevano come gentile ricordo della pia circostanza, Hanno reso omaggio alla sauna ieri mattina 400 alunni della Scuola elementare di Pozzo Strada, col gagliardetto, e ognuno di essi recava dei fiori da deporre sull'urna del Beato. Gli scolaretti prima di allontanarsi fecero ciascuno un obolo di 10-20 centesimi, per il costruendo altare 6ulla tomba di Don Bosco. L'atto dei piccoli fedeli ha vivamente commosso 1 superiori dell'Istituto. Visitarono la salma gli allievi delle Scuole Sclopis, De Amicls. Gaspare Gòzzi, Torquato Tasso e Carducci, gli scolari di Piossasco e di Collegno, IIstituto del Sacro Cuore, le ricoverate dell'Istituto di mendicità di corso Casale, le suore di San Pietro, le suore infermiere della Consolata, 1 padri carmelitani, ecc. . , Gli allievi della scuola professionale della Casa madre di Valdocco furono pure, ieri, a rendere devoto omaggio al grande benefattore, accompagnati da don Rotolo. Essi si soffermarono Intorno alla venerata salma con preci ed inni, che sulle labbra del giovani operai di Valdocco avevano un significato particolare. Come gli altri giorni, anche ieri si recarono a Valsalice parecchi amma lati, alcuni dei quali trasportati In carrozzella o portantina. Con tre treni speciali, giunti a Porta Nuova ieri mattina, alle 6,15, 6,35 e 8,15, hanno fatto ritorno 1 pellegrini piemontesi recatisi a Roma per assistere alle cerimonie di beatificazione di don Bosco. Stanno pure giungendo da Roma i superiori dell'Opera Salesiana, e tali arrivi vanno mettendo una sempre maggiore animazione alla Casa madre di Valdocco. ( L'orna ' L'urna in legno, che racchiuderà la cassa di cristallo entro cui è composto il Corpo del Beato Don Bosco, è pregevole opera d'arte, eseguita su disegno dell'ing. cav. Giulio Valletti, salesiano. Essa misura metri 2,30 di lunghezza per 1,15 di larghezza e 1,20 di altezza complessiva. Quattro putti alati, alti metri 0,75, Cuasi a guardia d'onore ed a simbolo della predilezione del Beato per : bimbi, ritti ai quattro angoli in leggiadra positura sul risalto della cornice che divide l'uma dalla sua base, sorreggono, elevandolo come a semicerchio attorno alla loro testina, un ricco festone di svariati frutti, simbolo dei mirabili effetti spirituali e sociali • maturati nei cuori dei giovanetti mediante l'attuazione dell'aureo e divino ■ sistema educativo del Beato. Al centro dei lati sulla cornice che corona l'urna campeggia, al lato destro, lo stemma di Pio XI, ornato dai nastri che annodano l'inizio dei festoni; al lato sinistro, nell'identica positura, è lo stemma Salesiano. Chiudono i lati quattro grandi cristalli, che permettono cosi la completa visuale della salma del Beato. Sormonta l'urna ti coperchio mobile, a profilo convesso di un quarto di cerchio, tutto intagliato a squame con boccioli ai quattro spigoli ; all'alto, il coperchio è limitato dal risalto del piano superiore, formato ia due listelli ed un cordone, La base è divisa completamente dal corpo dell'urna, ed a profilo di una grande gora diritta, nella quale, al lato' disila testa, campeggia lo stemma salesiano con un ricco festoncino di edera abbarbicaniesi allo stemma, sìmboli della riconoscenza degli ex-allievi al' loro Maestro: al lato dei piedi, nell'jdentico simbolo, v'è lo stemma delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Cosi pure ai. lati destro e sinistro, la gora è riccamente ed artisticamente ornata di fiori intercalati da medaglioni con teste di serafini: nel primo riquadro vi 6ono palme, simbolo della gloria; nel eéoondo campeggiano le rose, simbolo della carità; nel terzo compeggiano i gigli, «Imbolo della purezza; nel quarto a destra campeggia l'ulivo, simbolo della bontà, ed in quello di sinistra, la quercia, simbolo di fortezza cristiana, tutte virtù preclare del Beato. Quattro artistici foglioni d'accanto ornano gli spigoli dell artistica gora; sotto un grosso tortiglione ed un listello chiudono il fono base, il quale poggia su quattro robuste zampe di leone, simbolo del santo dominio, che l'Opera Salesiana esercita sul mondo intero, e parimenti della solidità di fondamenta, su cui il Beato poggiò l'Opera sua. Tutta quanta l'urna è scolpita in legno tiglio, ed è artisticamente e finemente dorata. Ne curarono la costruzione i Capi d'Arte della Scuola Professionale D. Bosco di S. Benigno: sig. Sebastiano Concas, capo della Scuola Scultori e sig. Enrico Macclò capo della Scuola Ebanisti. La commemorazione al Rotary La riunione rota,iana di ieri fu particolarmente numerosa per eccezionale concorso di soci e per la presenza di ospiti illustri. Fra tssi si notavano i rappresentanti dell' Amministrazione della Provincia: gr. uff. Anselmi, preside; il conte Fossati, il conte Avogadro di Casalbongone, il conun. ing. Bairati, comm. avv. Armandi, il conte avv. Napoleone Rossi di Montelera, rettori. In assenza del Podestà, attualmente a Roma, erano presenti, in rappresentanza del Comune, il vice-podestà comm. dott. Rodano ed il segretario generale dott. Gay. Era pure presente il prof. De Angelis, in rappresentanza del Segretario Federale. Il socio avv. Orazio Quaglia, vicepreside della Provincia, na rievocato, in una smagliante orazione, la nobile figura del Beato Don Bosco, che, come oisse brevemente il presidente gr. uff. Voli, è stato un grande simbolo d'italianità che ha portato il nome dell'Italia ed il nome di Torino per tutto il mondo. L'avv. Quaglia, premesso che il ristretto limite del tempo non gli permetteva che di ricordare qualche episodio della vita del Beato, disse che forse un giorno un poeta canterà le vicende di questa vita, tutta pervasa da un intimo fuoco che consuma, ma che insieme vivifica e raccende. Il secondo stadio del processo di canonizzazione anticipa quell'assunzione alla santità che sarà in definitiva la consacrazione della sua perfezione cristiana, onde la Chiesa sanzionerà lo spontaneo giudizio del popolo, che santo lo proclamò. Della vita d' Don Bosco l'oratore fa rivivere i più salienti episodi, a cominciare dalla povera infanzia, trascorsa nel duro lavoro e nell'esercizio di svariati mestieri, fino alle esibizioni di giocoliere sulla piazze del paeselli; l'ingresso in Seminario, il lavoro costante, animato dalla fiamma viva ed ardente della fede vivificatrice, onde l'oratorio da lui creato andò mano a mano ampliandosi, nonostante l'incredulità, la diffidenza, l'opposizione, tanto che lo si considerò pazzo. Ma la sua creazione crebbe e si sviluppò vigorosa, ad onta dì tutte le difficoltà, e le istituzioni salesiane diffuse per tutto il mondo fanno oggi benedetto da migliaia di creature il nome d'Italia. L'avv. Orazio Quaglia, attentamente seguito durante la sua orillante esposizione, è stato al termine' del suo dire vivamente applaudito e complimentato. L'illuminazione della Basilica L'Uluminaziona allestita per la so lennita di domenica differisce assai dalla solita che viene preparata per le annuali feste di Maria Ausiliatrice Il disegno apprestato dal salesiano ing. cav. Giulio VallottL, rappresenta un'immensa corona luminosa che, di partendosi dal tamburo della Cupola, culmina serrando la Statua della Vergine in una gloria di croci e di stelle variamente colorate. La facciata sarà essa pure illuminata con file di lampade che Incorniciano la struttura architettonica del tempio. Sarà pure re sa luminosa la scritta tMaria Auxillum Crhistianorum ora prò nobis r, esistente nel frontone. L'illuminazione si spingerà sulla piazzetta Maria Ausiliatrice e fino al corso Regina Margherita. Motivo principale di questa parte saranno ampli scudi luminosi dai colori bianco, rosso, verde con stemma Sabaudo, da una paTte della piazza e bianco giallo dall'altra. Gli scudi saranno tra loro collegati da ampi festoni luminosi e motivi decorativi. Ancora ai -lati della facciata e dalla piazza saranno posti dei cande labri in ferro, reggenti numerosi pel loncini veneziani illuminati essi pure elettricamente. Il monumento a Don Bosco verrà il luminato per mezzo di proiettori na scosti nella circostante aiuola. - Complessivamente sono state impie gate oltre 12.000 lampade elettriche per la complessiva luminosità di 60 mila candele e con il consumo orario di 10 Kw. L'illuminazione risulta com posta di ben 500 circuiti Indipendenti l'uno dall'altro e di-usa In 4 settori che si accenderanno uno dopo l'altro La parte tecnica e costruttiva è stota curala dal sig. Lorenzo Forni, salesiano, e capo dei servizi elettrotecnici dell'Oratorio. Ogni cosa è stata curata ed allestita dai giovani del Collegio di Valdocco negli appositi reparti. La messa in opera fu affidata ad operai specializzati anche per non esporre i ragazzi a pericolose acrobazie sulla cupola. Tribune per assistere al corteo Con un ritmo sempre più intenso ed accelerato, ferve intanto 11 lavoro preparatorio per la grande giornata di domenica. Allo scopo di permettere ai cittadini più facoltosi di assistere allo sfilare del grande corteo, e al tempo stesso di trarne vantaggio per opere benefiche, per iniziativa privata, estranea al Comitato organizzatore salesiano, si è deciso di disporre lungo il percorso del corteo In piazza San Giovanni e in corso Regina Margherita alcuni palchi. I primi contengono due distinte categorie di posti: numerati al prezzo di lire.50 caduno; non numerati a lire 35. Tutti i posti sono a sedere ed il numero dei biglietti è proporzionato alla contenenza delle tribune: 500 posti numerati e 500 no. Per i palchi di corso Regina Margherita, il prezzo è unico : lire 50. Ogni biglietto darà anche qui diritto ad un posto a sedere. Come abbiamo detto, si è disposto perchè ima parte dell'utile proveniente da tale servizio venga data a opere di pubblica assistenza. I biglietti sono in vendta alla Sede dell'Istituto Coloniale fascista, corso Palestra 3, nelle Agenzie di viaggi e nel¬ le Sacrestie di parecchie chiese to rmesi. Dalla sede della Commissione ordinatrice in Valdocco sarà da oggi disposto uno speciale servizio di autobus, che provvederà a trasportare 1 pellegrini ai rispettivi alberghi ed alloggiamenti. II servizio ferroviario per domenica Domenica 9 corrente gli accorrenti al grandioso Corteo per la traslazione del Corpo del Beato Don Bosco da Valsalice al Santuario di Maria Ausiliatrice potranno valersi di tutti 1 treni che nella mattinata giungono a Torino dalle varie provenienze e che per l'occasione saranno opportunamente rinforzati e sussidiati. In tutte le stazioni sono in vendita biglietti di andata e ritorno per Torino a metà prezzo della tariffa ordinaria differenziale. Per rendere possibile nella stessa se rata di domenica il ritorno degli accorrenti alle rispettive residenze, la Direzione Compartimentale delle Ferrovie comunica che il pubblico potrà valersi dei treni seguenti: Partenze dalla Stazione di Porta Nuova Spec. 1559, part. 22,50 per Savona, con coincidenza a Bastia per Mondovi — Spec. 1523, part. 23,00 per Casale (via Asti) — Spec. 1543, pan. 23,10 per Alba, Nizza — Spec. 1561, part. 23,25 per Acqui (via Asti, Nizza) — Spec. 1563, part. 23,40 per Cuneo — Spec. 1553, part. 23,55 per Alessandria. I viaggiatori per oltre Asti verso Nizza, Acqui e per oltre Alessandria verso Acqui troveranno proseguimento con appositi treni — Spec. 1355, part. 0,05 per Chieri — Ord. 1965, part. 0,20 per Alessandria, Genova — Ord. 239, part. 0,40 per Pinerolo — Ord. 1038, part. 0,50 per Modane e Susa (straordinario da Bussoleno e Susa. — Il diretto MB, in partenza da Torino alle ore 22,10 per Modane, fermerà anche a Chiomonte. Partenze dalla 8taz. Dora-Valdocco Spec. 217, part. 21,30 per Milano — Spec. 1579, part. 21,45 per Novara — Spec. 1549, part. 22,20 per Casale (via Chivasso) — Spec. 1569, part. 23,00 per Novara. I viaggiatori per oltre Novara verso Mortara troveranno proseguimento con apposito treno — Spec. 1567, part. 23,15 per Aosta — Spec. 1551, part. 23,30 per Arona — Spec. 1533, parte 23,45 per Biella — Spec. 1585, part. 24,00 per Biella. Partenze dalla 8taz. di Porta Susa Ord. 279, part. 22,55 per Arona, fermerà a Romagnano e Borgomanero — Ord. 1981 M, part. 1,20 per Milano — Spec. 1581. part. 23,00 per Rivarolo Canavese — Spec. 1583, part. 22,32 per Rivarolo Canavese. In tutti 1 treni predetti potranno prendere posto, oltre alle comitive organizzate viaggianti con biglietto col lettivo, tutti ì viaggiatori muniti di biglietto individuale di qualunque specie. • Norme per il transito dei veicoli in Strada Valsalice Il Podestà, conte Thaon di .Revel ha emesso la seguente ordinanza: «Visto l'art. 22 del Regio decreto legge 2 dicembre 1928, n. 3179: vista la grandissima affluenza dei visitatori alle reliquie di Don Bosco in Valsalice; considerato che il numero dei pellegrini e visitatori sarà ancora maggiore durante le giornate da giovedì 6 a tutto domenica 9 giugno corrente, avvicinandosi il momento della traslazione delle sante reliquie del Beato; ritenuta la necessità che, nel tratto della strada di Valsalice per il quale si accede all'Istituto dei Padri Salesiani, sia impedito il transito del veicoli durante le giornate predette; si CÌGCl'Gtci ' Per esigenze di Incolumità pubblica, durante le giornate di giovedì 6, venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 giugno corrente, è vietato il transito dei veicoli di qualsiasi specie (ad eccezione di quelli destinati .al trasporto di infermi) lungo il tratto della strada di Valsalice, compreso tra la barriera daziaria di Valsalice e l'Istituto dei Salesiani. Tali veicoli, per l'eventuale sosta, dovranno disporsi sul piazzale della predetta barriera daziaria, o in quelle località che verranno, jaso per caso, designate dagli agenti municipali. Rimangono libere al transito del veicoli tutte le altre strade d'accesso alla collina». # » il Dopolavoro Provinciale comunica che domenica 9 corr. in occasione dei solenni festeggiamenti in onore dei Beato Don Bosco sono sospese tutte le manifestazioni sportive e escursionistiche L'Unione ex-allievi di Don Bosco comunica che la quota per la fmterna agape di domenica è portata a L. 20 e che le iscrizioni si ricevono presso don Stefano Pavese, via Cottolengo, 32, Nella Federazione Fascista Per Camillo Benso di Cavour « Il Segretario Federale rammenta a tutti i camerati che oggi, 6 giugno dell'Anno Settimo, si compie il sessantotteslmo anniversario della morte di Camillo Cavour. « Anche in un attimo di sosta dalla cotidlana fatica, i Fascisti torinesi innalzino In questo giorno il memore pensiero a ricordare lo Statista piemontese, che, tra i precursori1 della unità patria, geografica e spirituale, giganteggia oggi nella Storia dell'Ita lianità. • Gli onorevoli camerati del Parlamento già ebbero anticipata dal Duce la rievocazione di Camillo Cavour, che nuovamente rivive, In questo Anno Settimo, per opera di Benito Mussolini. « Con gli atti dell'll febbraio, 11 Fa • seismo raccomanda il suo nome al • secoli che verranno. Quando nel • punto culminante delle trattative «Camillo Cavour, ansioso, raccoman- ■ dava a Padre Passaglia : «Portatemi ■ il ramoscello d'olivo prima della «Pasqua», egli sentiva . che questa • era l'esigenza della coscienza nazio • naie e del divenire della rlvoluzio« ne nazionale. Oggi, onorevoli came« rati, noi possiamo portare questo « ramoscello d'olivo sulla tomba del • grande costruttore dell'unità italia- • na, perchè soltanto oggi la sua spe« ranza è realizzata, il suo voto è « compiuto ». « Le parole del Duce, qui riportate, siano rilette e meditate dal Fascisti torinesi, per trarne rinnovo di disciplina, fervore di propositi e di opere, consapevole fierezza per la Marcia della nostra Rivoluzione, cui il genio del Duce rende ignote le barriere e raggiungibili tutte le mète ». I II giuramento delle reclute M Carpo sanitario Ieri mattina, all'Ospedale Maggiore Militare ha avuto luogo la cerimonia del giuramento delle giovani reclute del Corpo sanitario aggregato al nostro -.or|iu il Armata. Il colonnello dottor Franchi, direttore generale di Sanità, accompagnato dal colonnello dottor Gillone, direttore dell'ospedale, dal maggiore Sabatini e da altri ufficiali superiori, ha passato in rivista le truppe schierate. Indi ha rivolto al giovani un vigoroso discorso, esaltando l'oscuro ed eroico sacrificio del portaferiti in guerra e dell'infermiere in pace, nel completo adempimento del propro dovere. Si svolse in seguito la cerimonia del giuramento dei novelli soldati e la distrubuzione del premio • Medaglia d'argento » e del dodici premi offerti dal Comando d'Armata, il premio • Medaglia d'argento » consiste nella divisione in dodicesimi della somma che spetta al Corpo sanitario per la medaglia d'argento di cui fu insignito il labaro del Corpo, e la distribuzione d'un dodicesimo, per ogni Corpo d'armata, al soldato sanitario che durante l'anno si è maggiormente distinto nell'espletare 1 compiti affidatigli. Dopo, la Direzione dell'ospedale ha offerto agli .Invitati un grandioso ricevimento nell'ampio salone superiore intervennero, alla cerimonia il valoroso colonnello Rossi, comandante il S.o reggimento alpini, il colonnello Causa, comandante il Genio ferrovieri, il colonnello Camaleri, della Scuola di guerra, Il tenente-colonnello Panlella, dell'Istituto chimico-farmaceutico militare, e numerosissimi altri ufficiali superiori in rappresentanza di tutte le Armi di stanza a Torino; 11 console Bolandl, direttore generale del Servizio sanitario della Milizia, accompagnato dal comm. Cirio e dal centu¬ rioni doli.- Casotti e dott^ Savio. H cappellano-capo, teologo Solerò, e li cappellano don Villa, 11 comm. prof. Bocasso. presidente della Croce Rossa di Torino, l'ispettrice della Croce R9ossa signora Corbelli Gnifettl, con la direttrice del Corpo infermiere dell'ospedale, signora Cordone, e le direttrici di sola, signore Raineri, Farcito di Vinea e Albi. Cinque donne in baruffa Una violenta bega scoppiata tempo fa tra due famiglie abitanti in corso Belgio, 34, sta per avere il suo epilo- La fasta dell'Arma del Carabinieri La festa dell'Arma del Carabinieri ha avuto carattere intimo. Nel cortile dove ha sede la Legione, in piazza Carlina, alla presenza del comandante dei carabinieri gen. Da Pozzo, del col. Mombelli, comandante Interinale, e del col. Paglieri e Pllatl, del comandante la compagnia interna capitano Mossi e del comandanti di tutte le tenenze di Torino, nonché di una rappresentanza dell'Associazione dei carabinieri in congedo con bandiera, sono stati riuniti tutti 1 carabinieri ai quali venne letta la magnifica motivazione con la quale è stata decretata la medaglia d'oro alla bandiera dell'Arma dei carabinieri. In tale occasione è pure stata consegnata la medaglia di bronzo al valor militare al carabiniere Quirino Mancoso, che partecipò ad un conflitto con banditi, In Sardegna, conflit to nel quale due altri carabinieri caddero vittima del dovere. — Anche alla caserma della Legione Allievi, alla presenza del comandante Interinale tenente colonnello Bertoldi e di tutti gli ufficiali, la festa dell'Arma, che coincide con l'assegnazione della medaglia d'oro alla bandiera, è stata solennizzata con 11 giuramento pronunciato solennemente dagli allievi schierati nel cortile. Dopo il giuramento ed un discorso commemorativo, l carabinieri hanno sfilato davanti al comandante. Il triste romanzo di una vedova allegra Dalla ricchezza alla povertà per un colpevole amore - La morfina ed il matrimonio - Vuole i denari della fidanzata per sposarne un'altra - Anche i figli trascinati nella rovina L'avvocato, dopo aver letta e riletta la lettera che proveniva da un Convitto esercito da suore, la catalogò diligentemente insieme alla numerosa corrispondenza e su di un libriccino prese alcune note: « Signora Berenice X., ricoverata nel convento di..., ricercare il debitore che dovrebbe trovarsi a Torino ». Agli avvocati, come ai sacerdoti, 1 penitenti, che in questo caso assumono il nome di clienti, fanno confessioni complete. Quella della signora Berenice appariva oltre ogni dire interessante. Vi era raccontato il naufragio di una vita nel mare procelloso dell'amore. Un amore assai male collocato, seguito da un pentimento sincero per tutto il male che l'inesperienza e la passione aveva portato ad innocenti creature: i figli della signora Berenice. Il naufragio d'una vita Costei, sposa in giovanissima età ad uno stimato ed agiato professionista, aveva conosciuto un giovanotto, elegante, dotato di sciolta parlantina, che l'aveva circuita con una corte discreta, sapiente. Nel piccolo paese, la compagnia dello studente era ricercata. At torno alla signora Berenice, che era giovane e possedeva una bella chioma dorata, si erano radunati, in quel piccolo centro, numerosi platonici adoratori. Su tutti trionfò lo studente, che seppe approfittare di quel tale psicologico momento nel quale una donna è meno agguerrita contro lo insidie degli assalitori. Nella lebbre di quella prima colpa, la signora visse come in un sogno per un paio di mesi, poi ebbe la netta visione della triste realtà e troncò con l'amante ogni relazione. Voleva con una vita di sacrificio e di abnegazione riparare ai torti che essa aveva verso il marito. Passarono dieci lunghi anni — proprio come nei romanzi — e la signora Berenice restò vedova e con due figli. In questo periodo non vi era stato più alcun ravvicinamento fra gli amanti. Lo studente era partito per la guerra, ne era tornato con l'aureola dei fatti d'arme ai quali aveva preso parte, ma ancora non era riuscito a farsi una posizione e st trovava finanziariamente a disagio. Non appena egli seppe che la sua antica amante era rimasta vedova, tornò in scena. La macchia Incancellabile Quell'unico fallo aveva lasciata nella coscienza della ancor giovane e bella signora, una macchia, che essa giudicava incancellabile. La vedovella era troppo semplice, troppo vissuta In provincia, per darsi delle arie di spregiudicatezza. Per cancellare questa colpa, a suo giudizio, non vi' era che un mezzo: sposare il complice. £ quando il giovano™ tornò a parlarle d'amore e le manifestò serii propositi di regolare davanti alla legge l'equivoca posizione dì un tempo, ella, fiduciosa, si abbandonò nuovamente a lui. Il dopo-guerra non era stato felice per il giovanotto, che, fra l'altro — stando a quanto scrive la signora Berenice — si era dato alla morfina. Le condizioni della sua cagionevole salute interessarono ancor più la vedovella, che, come tutte le donne, aveva l'animo propenso alla pietà ed al perdono. Frattanto 11 fidanzato pariava di voler crearsi una posizione e chiedeva alla sua futura i mezzi per realizzarla. Un centinaio di migliala di lire che la signora Berenice teneva in contanti, passarono nelle tasche del giovanotto e poiché questa somma non apparve sufflcente, essa contrasse impegni per altre 50.000 lire, Ipotecando le sue terre. Poi la salute del giovanotto diede nuove preoccupazione e, per toglierlo alla funesta abitudine della morfina, la signora pensò ad inviarlo in una casa di cura. Quando ne usci era guarito sia del l'Infermità che dell'amore di Berenice; e per dare una prova dei suoi mutati sentimenti, si fidanzò con una si gnorina. La sorta Ironica Quello fu un colpo tragico per la disgraziata vedova, la quale trovò la forza di presentarsi al padre delila nuova fidanzata a richiedere il pagamento delle cambiali rilasciatele dall'ex-fidanzato, prima che si compisse 11 matrimonio. Questo passo — come era prevedibile — mandò a monte le progettate nozze del giovanotto. Allóra quest'ultimo tornò pentito e contrito a chiedere perdono alla vedova e a promettere che avrebbe sposata solamente lei. E Berenice perdonò (ma com'era debole questa bella signorai) e per di più forni altre trentamila lire, con le quali i due lasciarono il paese per andare a domiciliarsi altrove in attesa di sposarsi. La vedova non viveva Che per quello scopo, ma Una notte, quando ormai il denaro era agli sgoccioli, dopo una violenta scenata, l'ingrato amante mise Berenice fuori dell'uscio, senza permetterle nemmeno di prender con se i suol effetti personali. Sola, In un paese sconosciuto, senza mezzi, la donna vagò piangente e disperata tutta la notte. Un acuto rimorso le lacerava l'anima: per quell'uomo essa aveva dilapidata la sostanza dei suol figli, per lui le terre che ancor loro rimanevano erano gravate di ipoteche, per seguirlo essa aveva abbandonati i figliuoli affidandoli a parenti. Non ebbe p*iù 11 coraggio di tornare al suo paese e dopo lungo peregrinare fl.nl per bussare alla porta di un convento. Nella paoe del convento Finalmente dopo lunghe traversie In quel rifugio che un alto muro isolava dal mondo, essa trovò, se non la pace, almeno un asilo. Le suore tenevano delle alunne ed essa, ripresi i suol studi, si fece insegnante, ed in ognuna di quelle bimbe ritrovò la sua figliuola lontana. Tuttavia il rimorso per la sua condotta passata non la abbandonò mal, nè giorno nè notte. Scrisse ad un legale al quale affidò di regolare la situazione patrimoniale dei suol ragazzi, poi si dedicò con abnegazione alla sua nuova vita. Ma il ricordo di quell'uomo che H'aveva atrocemente ingannata, superò anche le alte mura del convento. Non era più amore che essa sentiva per lui, ma disgusto. Essa pagava il suoeTrore con privazioni, ma... lui? Godeva egli invece 11 beneficio del denaro tolto ai suoi Agli? Fu allora che scrisse per Informarsi della residenza di lui e saputo che si era trasferito a Torino, si rivolse ad un avvocato di qui per ottenere che quegli •restituisse almeno in parte il denaro. Di tutte le cambiali da lui Armate non le restava che due obbligazioni di circa quaTanteselmiila lire. Che almeno quelle, se l'uomo negava il precedente ed Ingente debito, venissero pagate a favore dei Agli. Questo racconto interessò l'avvoca to confessore. II legale fece le sue indagini e l'antico amante di Berenice fu rintracciato. Una causa civiUe deciderà presto l'individuo In parola a sborsare, a.lmeno in parte, 11 denaro che l'innamorata e graziosa vedovella gli aveva con troppo facile fiducia e con troppa ingenuità d'amante affidato. Seguendo la Crònaca1 EQUIPAGGIARSI PER LA CAMPAGNA AL MARE-Al MONTI ste della baruffa sono tutte donne e Quest'anno le scuole chiuderanno in quindi e facile immaginare 11 chiasso anticipo. Una fortunata combinazione e lo.scalpore che misero in subbuglio f.a coincidere l'epoca del rifornimenti 1 intero casamento quando le focose per la villeggiatura e per il mare, col vicine partirono all'assalto l'un contro periodo di una grandiosa vendita d'ec. l'altra armala Ai cnn» c m cezione che « La Rinascente » ha Ini. zlato proprio in questi giorni. 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E' un VoIE,em>re' Perchè, ad esempio, per le scarpe, succede esattamente il contrae S,e vo.lete sceeHere in un rie» assortimento di belle calzature per Vignora e per uomo (comprese le novità, per spiaggia, tennis, ecc.) e pagare SEX1 .1?feri0^.a <*ueM della, concor£iE2Lr?caìeYÌ n v,a Roma .35, da Re. glnetta (già Calzaturificio di Tredate), Venendo a Torino per la celebrazione di Don Bosco approfittatene per visitare la famosa Manifattura di tenda e tendina di via Consolata 5 (interno) che vende direttamente al consumatore. Vi troverete un ricco assortimento di novità e aet prezzi di una incredibile mitezza. l'altra armate di scopa e di ciabatte. I fatti che diedero origine al litigio risalgono a parecchi mesi addietro. La signora Giovanna Borgatello in Vanzoletti di anni 67, aveva già avuto qualche precedente attrito con la colnquilina Teresa Vannuzzi ved. Masciadri, d'anni 76, specialmente per l'impedimento di passaggio sul comune ballatolo. Le due donne quindi solevano guardarsi in cagnesco ad ogni loro incontro e probabilmente attendevano soltanto l'occasione propizia per scaricare le reciproche riserve di compressa e profonda antipatia, covante neglt animi da lunga pezza. Olelo di temporale... Finché un pomeriggio di giugno, sotto un cielo temporalizio, estremamente carico di elettricità, la bomba scoppio. Pare che la Borgatello, In compagnia di parenti, stesse sul famoso ballatoio chiacchierando a prendere il fresco. La vedova Masciadri con la propria famiglia, in procinto di uscire, avrebbe fatto 11 gesto di passare davanti alla Borgatello che, appoggiata alla ringhiera, probabilmente ostacolava il transito. Forse le pancie delle due donne si urtarono provocando la scintilla che pur essendo rimasta Invisibile, appiccò il fuoco alle polveri e diede inizio al tafferuglio. Il combattimento sarebbe stato aperto da una figlia della vedova Masciadri, a nome Lucia, la quale, brandendo una scopa, &i sarebbe avventata contro la Borgatello, al grido di: — Dov'è quella vecchia cronica che l'ammazzo 1 La Borgatello fu infatti raggiunta na una potente bastonata e dovette essere ricoverata all'Ospedale di San Giovanni dove i sanitari le riscontrarono la frattura della rotula destra dichiarandola guaribile in cinquanta giorni salvo complicazioni. Successivamente la Ltìcia Masciadri. maritata Bertea, sarebbe entrate di prepotenza nell'alloggio della Borgatello e rinvenuta la madre di costei giacente a letto, l'avrebbe malmenata e percossa, facendola cadere a terra. Indi profferendo parole minacciose e ingiuriose avrebbe continuato a menare colpi all'impazzata, frantumando i vetri delle porte e ferendosi essa stessa alle mani ed alle braccia. Secondo un'altra versione le cose si sarebbero svolte un po' diversamente. In un primo tempo l'incontro della Borgatello con la vedova Masciadri a vrebbe generato uno scambio d'insul ti. Il che sarebbe servito di richiamo per le figlie di quest'ultima. Lucia e Giulia, operaia, dimorante pure in corso Belgio, 34, a portare man forte alla propria madre accapigliata con la vicina. La tempesta Il fatto si è che la questione dapprl ma di portata assai limitata degenerò presto in rissa furiosa e le quattro donne ingaggiarono una vera batta SALA D'ARTE P. Castello SS e Galleria Subalpina Particolari occasioni In mobili di glia a baie" di"-pu"gni e"di schlamT'se mento^d^biniìots d^rte'ISwOTS" e So^nsT^n^h "SS LA UMILIARE - Via Selleria, 19 all'ospedal Masciadri dici riconobbero contusioni diverse al collo, echimosi agli avambracci ed alle coscie. La vedova Masciadri ri Tre investimenti automobilistici Lo scolaro Massaglia Mario di otto anni, abitante in Corso Or bastano 9, mentre si trastullava verso le 12 di ieri in via Giacomo Bove presso corso Orbassano, veniva Investito e travolto da una automobile guidata dal proprietario Oscar FreJ, abitatnte in via Massena 58, riportando la frattura del-, la gamba destra. Trasportato con la stessa automobile all'ospedale Martini, veniva ricoverato e dichiarato guaribile m quaranta giorni. — Mentre l'automobile num. 7722 TO condotta dal proprietario Oriagno Emilio, venticinquenne, residente in Volpiano, percorreva il corso Vercelli, subito fuori la cinta daziaria, improvvisamente riportava la rottura dello sterzo. La vettura, non più guidata dal conduttore sd sbandava e mentre andava a finire nel fosso laterale, Investiva, gettandola a terra, la calzettaia Prono Francesca di anni 19, abitante in via Paolo Veronese, 8, che in quel momento transitava sulla banchina della stradala fianco dell fosso. Soccorsa da una guardia daziaria, con una automobile privata, la donna fu trasportata all'Astanteria Martini, dove veniva ricoverata e dichiarata guaribile in quaranta giorni per avere riportato la frattura della gamba destra e contusioni multiple alla gamba sinistra. — Il ragazzo undicenne Protino Teodorino. abitante in via Beato Angelico 8, venne medicato per abrasioni alla gamba destra e ricoverato alla Astanteria Martini per una lieve commozione cerebrale riportata all'incrocio della via Sospeìlo e Cardinale Massaia. Infatti il ragazzo, mentre rincorreva alcuni compagni di scuola veniva Investito daU'autmobile col numero 9620 TO di proprietà dei fratelli Mortarottii e condotta da certo Massa Antonio, di anni 27, abitante in Antica 6trada di Druent n. 838. Musica al pubblico La Banda Multare del 90.0 Reggimento Fanteria darà oggi concerto nel recinto dell'Esposizione del Mori al Giardino della Cittadella. VARIE ONORANZE AD ARTURO FA RI NULLI. — Oggi e giugno, alle ore 17, nell'Aula Magna della R. Università, si svolgerà una cerimonia In onore del prof. comm. Arturo Farinelli per 11 suo compiuto eoo anno di età. Al nome dell'Insigne professore verrà intitolata una «Bona di perfezionamento t "He lingue e letterature moderne », costituita mercè 1 contributi espressamente offerti da larga schiera di sottoscrittori Italiani e stranieri. LA SOCIETÀ' ALPINISTICA i|AFi ha effettuato domenica scorsa la cerimonia celebrativa del' suo decimo annuale con una festa alpinistica al Monte Glabergla. Alla manifestazione hanno partecipato circa centocinquanta alpinisti in rappresentanza di ni merose Società sportive torinesi e centri viciniori, 11 conte Carlo Toesca di Castellazzo e padre Reglnaldo Giuliani, cappel lano degli Arditi e legionario fiumano. malconcte. Si recarono pure loro f" mmn.um* - Flfl DollHZia, 13 'ospedale San Giovanni : Alla Lucia }mP.0nente assortimento camere e mobL isciadri ed alla sorella Giulia i me- fi i!y^-K^b&ric^.lone ProPrta. Prez. :i riconobbero contusioni diverse al zl JntemibUl. Facilitazioni pagamento. Ilo, echimosi agli avambracci ed DIRk Aimouium m "~e coscie. La vedova Masciadri ri- rlA££A vAnlUNAIIOi 0 portò una contusione all'avambraccio nuova sede Gelateria Pepino. TeL 42 009 destro- Oggi: fragolaia - Coppa al Pistacchio Il fatto veniva denunciato al Com- Domani: Coppa Macedonia, missario di P. S. della sezione di Van ' Cinematografi chiglia il quale informava l'autorità giudiziaria e s'instaurava procedimento penale a carico della Masciadri Lucia. Essa si difende dicendo di abitare assai lontana da corso Belgio ove dimora la madre. Fu avvertita dell'accaduto e subito si recò dalla Borgatello a chiedere spiegazione delle percosse inflitte alla vedova Masciadri. Nega poi in modo assoluto di avere adoperata la scopa tfH Invece, ritiene, sia sfata maneggiata d» un'altra contendente. Frattanto la vedova Masciadri ha sporto denuncia contro la Giovanna Borgatello in Vanzoletti e la di lei sorella Bosa Borgatello per lesioni personali, accusando le due donne di averla schiaffeggiata e colpita di bastone. Naturalmente 1 due procedimenti sono stati abbinati ed ora li gruppetto dell) irose comari, attende di comparire nelte aule del Tribunale per disputare l'ultima fase della lotta: questa volte però senza scope e ciabatte, armate della sola lingua cui tuttavia penserà il Magistrato ad applicare 11... silenziatore. Patrocinerà la Borgatello Giovanna e Rosa l'avv. Camoletto, mentre la Lucia Masciadri sarà difesa dall'avvocato Giulio. Il « crak » di un Istituto finanziarlo In questi giorni è stato dichiarato il dissesto della Società Anonima Imprese Finanziarie (S.A.U.) con sede nella nostra città, corso Palestro, 3. Il passivo si aggira su 1.200.000 lire. Il «orak» è dovuto all'ammini6tratore delegato rag. Carlo Caldi, che già da qualche tempo, colpito da due denunce e da mandato di cattura, si è allontanato da Torino, riparando, a quel che sembra, in Francia. Egli fu infatti visto prima a Nizza, poi a Parigi: ma da questo punto se ne sono perdute le tracce. II Caldi si era abbandonato a speculazioni arrischiate, sorprendendo la buona tede degli altri amministratxxri, Anche vedendo la sua posizione finanziaria insanabile, pensò bene di rendersi uccel di bosco. Si ignora fino a questo momento di quale somma egli fosse In possesso all'atto del suo allontanamento. La prima adunaza dei creditori avrà luogo presso 11 Tribunale di Torino 11 18 corrente. NOTE SPICCIOLE m.v.a.n. i7.i Legione. Olrulen* coni prt- mlliurl. — I premilitari delle Compagnie l.a, 5.a, 3.a e 4.a che ancora non abbiano ultimato le lezioni di tiro (cinque caricatori) sono convocati per le ore 15 di domani al Tiro a segno, piazzale del Martinetto. M.v.t.n. Lettone « sabaude 1. 1.1 Cai)turi» « toh ». — Tutti 1 capi squadra e militi dipendenti devono trovarsi domani venerdì alle ore si. In via del Carmine 13 i" »■« - per comunicazioni urgentissime. Uniforme versi ». — Dopo 11 S.o atto: E, Ferrari ordinarla. Non sono ammesse assenze se no.i giustificate. m.v.t.n. l.a Centuria Piave. — Domani venerdì alle ore 90,45 adunata (In divisa) al Circolo Darlo Pini, di tutti 1 capi squadra e militi dipendenti per comunicazlonL m.v.a.n. Coorte d'onoro mutilati < B. Mussolini ». 1.0 Gruppo art. O. A. ■ c. Fatta — I signori ufficiali e militi dipendenti! liberi da impegni, al troveranno quest'osmi alle ore 16,30 in via Carlo Alberto 4 La Federazione del commercianti ricorda al propri associati che questa sera alle ore 21. nel salone delle sede avrà luogo l'annunciata lezione del comm. rag. Attllioi Frolla sul tema; . 1 commercianti e le tosse di registro». TEATRI* Spettacoli d'oggi CI?,,AI;,ELLA (Comp. MenlcbelU-MIgUarl-Bl. di Louis Verneull. caricnano (Comp. Garlhalda Niccoli) — Ore 21: « La sora Maddalena » di l'eatrml e Palemerlnt. (Novità). ™" *LJF,EB' (Coup- Costantino Lombardo). — Ore 21: • Stenterello » di Paolleri e Cusclna. balbo (Spettacolo per tuta). — Ore 21 • FeuuIetmanZ0 dl ^ gi0Yan* VOnvO' di p"0«*otricb belli arti (Valentino) — ■JfSSSi Sl™**c*t<> Fascista. Ore 9-1* u-ts.». teatro michelotti — Ore ttl VartéUL mafpei - Ore 21: Varietà, óre 2" Dancmi: OHERSI — - Ombre bianche, (film oonoro). Monte Blue e Raquel Torres. - Successo. AMBROSIO — «Incipriatemi le spallo-T— Protagonista U-ene Rlcb — Successo. vittoria — .sotto la frusta, con Mente -fìl^ — NS' T*rietà Interessanti numeri. ROVAL — «Dora» o «Le spio» dl Sardou. ITALA — «Volpe blonda.. ATrenlure. 52.B5*-r_',RldoUnl cad« dalle nuvole». SPLENDOR — « La signorina Cnlccnlricbl». ALPI — «La scimitarra d'argento» PRINOIPE - «Corona dl fango.. Var. : Manar» Savoia (v. Digione). — «La folla». Canto. I Divertimenti Alla 70.a replica ~ di « OMBRE BIANCHE » II vigoroso e originale capolavoro della Melro-Goldwunr&layeT- Vitaphone che segnò un superbo trionfo artistico al SALONE GHERS1 continua la serie delle sue repliche, innanzi ad un pubblico sempre più folto * plaudente. Festeggiatissimi Monte Blue e Raquel Torres, insuperabili in. terpretl dl « Ombre bianche ». CINEPALAZZO temperatura salai 11 oraci « Madrigale di Venezia > Seguendo la Radio CINEMA SONORO PARLATO Super Apparecchi Brevetti Boattìnl - XX Settembre, 15. E. I. A. R. - Radio Torino Potenza Kw. 7 antenna — Lunahena d'onda m. ns,t Il programma d'oggi Ore 12,30-13,30: Trasmissioni varie. — Ora 16.45: Bona Cambi; Notizie. — ore 17-11 ibConcerto Quintetto EIAR: l) Cima rosa- '.li matrimonio segreto » ouverture. - 2) Martelli: « Sogno » Intermezzo - 3) Tchalkowsky: «Eugene Onegln» aria. . 4) Jones«La Oelcba» fantasia. - 5) Brunetti- «Pas encore » valse. - 6) Verdi: « Rivoletto • fantasia. - 7) Pietri: « Bamboletta • foz-trott. • 8) Caroslo: « Marocco » marcia. Ore 20.2s-20.3O: Stefani e segnale orarla. — Trasmissione da l MI (Cavo Ponti): Ore 20,30: O. C. Paribenl: • a. Donlzettl • Lucrezia Borgia ». — Trasmissione dell'opera: . Lucrezia Borgia » dl O. Donlzettl. — Dopo 11 1.0 atto: Riccardo Plcozzl: «Dizione dt ttui ... — uuin, u ».u avw: Ktt re, «ai 1; • Nella luce del maestro »; • Le donne del Vangelo». — Ore 22,55: Notine varie. — Ore 23-24: EIAR: Jazz. Bollettino demografico 5 giugno 1929 : NASCITE MATRIMONI MORTI 37