La grande Famiglia Salesiana solennemente ricevuta dal Papa

La grande Famiglia Salesiana solennemente ricevuta dal Papa La grande Famiglia Salesiana solennemente ricevuta dal Papa Roma, 3 notte. Stamane, alle ore 11, il Papa ha ricevuto don Rinaldi, maggiore della pia Società Salesiana, insieme al Consiglio Superiore. Essi hanno voluto esprimere al Pontefice II loro commosso ringraziamento e quello di tutta la famiglia salesiana, per la specialissima benevolenza che Egli aveva dimostrato verso la Società stessa con la partecipazione paterna affettuosa costante a tutte le feste della beatificazione di don Bosco e per aver voluto imprimere alla cerimonia un cosi alto significato. Il Pontefice si è molto compiaciuto col Consiglio Superiore della Società Salesiana per 11 modo come si è svolta la cerimonia di ieri, rilevando che ben rare volte si è presentato il problema, Ieri verificatosi, dell'eseguita dello spazio nella grandissima basilica. Ha soggiunto che la marea immensa di popolo acclamante a Don Roseo ed al Papa era l'indice più preciso della profonda aderenza che il nome, la figura e l'apostolato del fondatore dei salesiani hanno con l'anima del popolo. Lo spettacolo superbo di fede e di giubilo ha profondamente commosso il Pontefice, il quale è stato informato che ieri stesso, durante la cerimonia di beatificazione, parecchi neonati erano stati presentati al fonte battesimale di San Pietro e che ad essi era stato imposto il nome del novello beato. Il Papa si è poi mostrato particolarmente soddisfatto dell'ordine e della precisione con cui tutte le diverse fasi delle cerimonie di ieri, nonostante lo straordinario afflusso, si sono svolte. Ha avuto parole di vivo encomio anche per le autorità civili che nulla lasciarono di intentato perchè l'ingresso dei fedeli nella basilica e il superbo spettacolo della illuminazione si effettuassero con ordine e regolarità non comuni, sicché tutti poterono agevolmente goderne. Ha concluso affermando che la beatificazione di don Bosco resterà memorabile negli annali della Chiesa e che la Società Salesiana può giustamente andarne orgogliosa. La festa del Beato Don Bosco sarà fissata nel calendario romano il 31 gennaio, ricorrenza della morte del fondatore della Società Salesiana. L'udienza nel cortile di San Damasi) imponente poi per numero e per entusiasmo è riuscita quesa sera ludienza che U Santo Padre liu accor- r"" ,i. ..,._■<» rannrvwntlUIIl! dei gvetcdrBeptvsmPci'ftortnoaaw alle numerose rappresentanze del msalesiani, llglie di Maria Ausi ìatric» qe cooperatori e cooperatrici, istituti, qcollegi, ospizi, alunni ed ex-alunni. r..- dL'udienza ha avuto luogo 'nei collide di San Dainaso, che era gremito. Da un lato avevano preso posto te liKlie di Maria Ausiliatnce, con le rappieseiuaiize degli istituti e collegi. Al piedi dei palco, sul quale sorgeva il irono, era un. reparto per i dirigenti; Vi erano varie bandiere, e oltre al concerto della guardia palatina, i concerti dell'ospizio di Roma e quello iti Torino. Gli alunni e gli ex-alunni erano raggruppali secondo 11 luogo di piovoiuenza, e contraddistinti da tabelle Il palco col trono si ergeva al fondo del cortile, davanti alla lontana di Innocenzo X. Sul palco hanno preso posto il cardinale Gasparri, segretario Umpscpdi Stato e protettore della Pia Soderà; dSalesiana, che al suo giungere è sioiO\psalutato da fragorosi applausi; e poi il cardinale salesiano Holon, il cardinale spaglinolo Vidal y BaiTa.iuen, una trentina di vescovi salesiani del Piemonte, don Rinaldi rettore maggiore il venerando don Francesia, il senatore conte Bebaudengo. Durante l'attesa i due concerti dei salesiani alternano delle melodie. Il giungere del Santo Padre è stato salutato da applausi fragorosi e da acclamazioni vivissime. La scliola cantorum di Roma ha cantato le « acclimationes », e quindi la scuola cantorum di Torino ha cantato l'« oremus prò pontifici ». Terminato il canto il rettore mag- ttmmiasslragrlpm«i^l^^^.^ 1^^°1^,U"./ÌLV0^ indirizzo al Santo Padre, nel quale ha espresso tutta la pienezza della gioia o dell'esultanza per avere ieri il Papa innalzato agli onori degli altari il londatore della Pia Società, e per essere sceso a venerarne le reliquie. » Da ogni paese — ha detto don Rinaldi — sono accorse numerose le rappresentanze dei salesiani, delle figlie di Maria Ausiliairice, dei cooperatori e degli exallievi, perllno dalle più lontane missioni, attraile dall'amore e dalla venerazione per Don Bosco. Il Santo Padre eBngDvrcbdt veduto coinè"bòn BoTco formava^ì lanciava i suoi apostoli I tìgli dipnnn Rovo hanno sperimentato conte '(8° roBpadreheISt°a seS% non°s^mM imitano ila loro e Drose^uono nei cfuoi metodi e specie liffaStS^MDa 42 anni. Don Bosco sembra che ccontinui ad essere tra loro, ed i figli! di Don Bosco promettono di lare del! nloro meglio per non rendersi indegni di lui, e di continuare il lavoro efficace e la preghiera, perchè il magnifico edificio prosegua nel cammino da lui Intrapreso ». Ha concluso pregando 11 Santo Padre perchè continui pittafverso l'istituto la sua benevolenza, di Ucui ba date tante prove luminose,1 c avendo voluto fare di Don Bosco una gemma da innestare nel suo giubileo. La risposta del Pontefice all'indirizzo di Don Rinaldi All'Indirizzo del rettore maggiore ha risposto il Papa, affermando che quel vasto e famoso cortile rare volte aveva veduto radunata tanta folla di cari eletti figli del Papa e della Chiesa, tanta gloria e gioia di cantici, tanto entusiasmo di filiale pietà, tanta dimostrazione di fede e di amore al vicario di Cristo e padre delle anime radunate, nel nome tanto ilustre e glorioso che tutto il mondo onora: Don Bosco. « Egli è gloria — ha detto 11 Papa — non solo terrena, ma celestiale ed etema ». Sanno quasi tutti con quale particolare partecipazione il Papa divide con loro la gioia e l'esultanza, perchè egli è sempre stato un ammiratore ed un conoscitore personale di Don Bosco, dal quale ha ricevuto vivi segni di benevolenza, e quasi di paterna amicizia. Allora egli era un giovane sacerdote. E ora essi vengono a consolare i) suo giubileo sacerdotale con una dimostrazione di filiale pietà. 11 Santo Padre sapeva che essi avevano partecipato al suo giubileo con le preghiere, e li esortava a continuare nella presti iera. Esprimeva quindi la sua gratitudine e goia nel vedere in Vaticano le schiero salesiane, gli operai della prima ora, che è più difficile e ardua, perchè si tratta di aprire il solco e strappare i primi frutti. « Onore a voi — ha detto il Sommo Pontefice — antichi soldati, e siate benedetti tutti voi, venuti da tutte In para del mondo a rendere la primizia della venerazione vostra del vostro e nostro Beato. Voi siete venuti a rendergli un tributo di omaggio che raramente è cosi universale come quello che gli avete presentalo nella gloria della grande basilica Voi ci avete fatto più vivamente sentire quella universale paternità che Dio vuol dare alla nostra povera persona. Mai come in questo momento abbiamo veduto ftPi venire da tutte le parti, mai come ora?,1, sentiamo padre dell'immensa ramigiia cattolica, che voi rappresentate cosi degnamente. « Eppure pensiamo che voi non siete che una debole rappresentanza del tanti che in visione vediamo dietro a n°ntiS^R a mis'i(lia I salesiani: sette o ottomila; le salesiane otto o nove mila. Ma quanti sono gli allievi, in q est ora in cu parliamo? Rendiamo questo onore alla modestia del vostro r,e"or!,nLa?'?lorei G1! abbiamo domati- dato se poteva darci una globale sta- Ustica in questo momento, e mod°stam?ntj egli ci ha risposto che non cu \*J]< tf« i dare Bella testimonianza di modestia; ma anche superba affermapone che potevi significare : sono tanti, che neanche sappiamo quanti sieno. Noi ci congratuliamo con voi in qualunque posto vi trovfate in qtipstn grande, vera, ordinata armata di bene ». Il passato e l'avvenire Il Santo Padre quindi trovava che in questa Revocazione di un passato cosi vicino, e nella constatazione del presente così lieto, è l'assicurazione di un avvenire sempre più splendidopassato, presente e avvenire che sonò tesori di gloria, di salvezza e di san tlflcazione di anime. Li invitava a guardare avanti nell'avvenire, illuminandolo dei riflessi cosi belli e luminosi del passato. Egli aveva potuto innalzare Don Bosco all'onore dieli altari, sollevare il vello d'oro che nascondeva 'o splendore di gloria- giusto premio questo, ma alla gloria celeste deve corrispondere la gloria terrena, assecondata da tante migliaia di anime che hanno pregato con loro. La gloria del cielo è assicurata, la corrispondente gloria in terra è nelle loro mani e dipenderà da loro; il loro padre sarà glorificato se sapranno, come ora, sempre pili, intendere lo spi- condurla come egli voileva « Chi non sa lavorare, diceva Don Bosco, non è salesiano ». Quando a noi diceva queste belle parole, aggiungeva: «Quando si tratta del bene, Don Bosco vuole essere sempre all'avaguardia del progresso. Queste parole, raccolte da lui, il Papa lasciava come ricordo, come la memoria più bella di queste ore liete, che gli avevano procurato. • Quando si tratta della salvezza delle anime, bisogna es- ^ mie all'avanguardia del pfopresso ». Con questa magnifica, gran(iiosa visione del passato e previsione ^ Uj benedizione cne- avevano chiesta su tutti e eia- SiSzlonÌ e oper€' case' collegi e missioni, Dopo la benedizione sono scoppiati nuovi e più fragorosi applausi. 11 Pa pa si è intrattenuto ancora qualche istante a rimirare il magnifico spettacolo, e quindi saliva al suol appartamenti. Prima però di ritirarsi si affacciava ancora dalla terza loggia facendo atto di salutare on la mano. Una ultima ovazione ha risposto da1 cortile..

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