A luglio si riunirebbe la Conferenza politica per il definitivo regolamento delle riparazioni

A luglio si riunirebbe la Conferenza politica per il definitivo regolamento delle riparazioni A luglio si riunirebbe la Conferenza politica per il definitivo regolamento delle riparazioni Berlino, 3 notte I giornali recano da Parigi notizia della comunicazione fatte da Owen Young agli esperti tedeschi che il Go verno belga dichiara che non firmerà il rapporto finale della Conferenza de gli esperti prima che sia soddisfatto il suo diritto di indennizzo per i mar chi emessi dalla Germania nel Belgio durante la guerra ed esprimono la lo ro sorpresa per la condotta del Gover no belga in questo caso. La questione de! marchi belgi La « Vossische Zeitung » cosi com menta, recando sull'argomento le se guenti informazioni: « Il procedere del Governo belga è di una asprezza che non può non recare sorpresa, perchè da parte tedesca, ancora fino alla settimana scorsa, è stata nuovamente dichiarata la disposi zione del Governo all'indennizzo al Belgio. Il ministro degli Esteri, dottor Stresemann, ha fatto al ministro belga, quando venerdì scorso quest'ili timo si è recato alla Wilhelmstrasse, una precisa e concreta proposta sul modo con cui le richieste belghe po trebberò essere soddisfatte a mezzo di dirette trattative tra Berlino e Bruxelles. A questa proposta tedesca, il Governo belga non ha finora risposto, ma, invece, il Presidente del Consiglio, Jaspar, dichiarò a suo tempo a Parigi di insistere nella richiesta che le annualità venissero aumentate per la durata di 37 anni di 25 milioni, 1 quali dovrebbero passare al Belgio come indennizzo. Ora, è stato troppe volte spiegato che il Governo tedesco si rifiuta ad uno stretto collegamento delle due questioni, quella delle ripa razioni, cioè, e quella dell'indennizzo al Belgio per 1 marchi. Il Governo belga si richiama al fatto, che esso as serisce, che le potenze occidentali, a suo tempo, si sarebbero obbligate con lui di Imporre la questione e calcola che il suo rifinto renderebbe impossi bile la firma del rapporto finale anche da parte di altre potenze. Da parte In glese si nega l'esistenza di tale obbligazione e, infatti, è soltanto la Fran eia che difende ora il punto di vista belga. Circa la condotta delle altre delegazioni, e soprattutto di quella a mericana, non è da presumere che, nel caso di un rifinto da parte della delegazione belga di firmare, si imiti un simile procedimento perchè tanto gli Stati Uniti come l'Inghilterra ed il Giappone considerano che il risarcimento dei marchi è una questione pu ramente politica la rfliale non entra nel quadro dei confini della Conferen za delle riparazioni e non ha, quindi nulla a che vedere con il rapporto finale di questa. Al Belgio — conclude il giornale — tocca ora di rispondere alla proposta fattagli dal signor Stre semann ». li rapporto finale degli esperii Il rapporto finale degli esperti, che sarà redatto nei prossimi giorni a cominciare da domani, sarà un documento voluminoso, la cui elaborazione potrà durare fino alla metà del mese, e non prima di allora potrà essere sottoposto alis. firma delle potenze, a quel che pare, solo con la riserva per quanto riguarda 11 Belgio. Naturalmente le proposte degli esperti non avranno valore se non quando saranno approvate dai rispettivi Governi e ratificate dai parlamenti; seguirà quindi quanto prima, come era del resto previsto, una conferenza politica di uomini di Stato per l'approvazione delle proposte stesse. Siccome è desiderio generale di tutti i Governi di arrivare alla conclusione delle trattative anche prima del settembre, come, Infatti, è stato stabi lito espressamente nel piano Young, si può presumere che la riunione di tale Conferenza avrà luogo nel luglio. VI prenderanno parte 1 rispettivi ministri degli Esteri e delle Finanze e forse 1 capi di Governo. La previsione e l'attesa della riunione di questa conferenza è la ragione per cui il Governo tedesco ha rifiutato ai tedesco-nazionali la discussione della loro interpellanza contro l'accordo di Parigi per subito e nemmeno per la sessione estiva. Il Consiglio degli Anziani del Fteichstag, in conformità di questa precisa volontà del Governo, ha oggi deciso di declinare non solo la immediata discussione dell'interpellanza tedesconazionale, ma anche di rimanere tutta quanta la discussione del problema delle riparazioni fino all'autunno, cioè fino alla fine della conferenza politica degli uomini di Stato. Ogni dichiarazione del Governo, fatta prima di questo termine sul rapporto finale de¬ gli esperti, costringerebbe 11 Gabinet-to ad una determinata presa di posizione e quindi lo pregiudicherebbe per quanto riguarda la sua attitudine nella futura conferenza internazionale. Il Consiglio degli Anziani avrebbe, dunque, deciso che il Relchstag anticiperebbe in autunno la sua annuale ripresa per tale discussione da farsi insieme con quella delle assicurazioni sociali e delle provvidenze per l'agricoltura, mentre nell'attuale sessione estiva si limiterebbe solo a discutere il bilancio. Nessuna discussione sui risultati di Parigi I tedesco-nazionali non vogliono adattarsi a questa decisione del Consiglio degli Anziani e nella seduta di oggi, colla quale il Reichstag si è riunito per la sua ripresa estiva, a mezzo del conte Westarp hanno nuovamente chiesto la discussione della questione entro la settimana. Alla propo sta del tedesco-nazionali si sono associati, per ragione di tattica, i comunisti. La seduta di oggi al Reichstag, in proposito, è stata alquanto animata, ma la proposta tedesco-nazionale è stata respinta. La nazionalista e Nachtausgabe » cosi commenta: • Il Governo, dunque, si assume la responsabilità di condurre la discus sione internazionale fino alla fine, senza alcuna collaborazione del Reichstag ». Nel resto della seduta si è discussoil bilancio degli approvigionamentl e dell'agricoltura. Questa sera, poi, 11 Gabinetto si è riunito in Consiglio dei Ministri ed il dottor Stresemann vi ha riferito sulla base dell'accordo degli esperti di Parigi. Intanto, ieri sera è partita da Ber lino la delegazione tedesca per la 55.a sessione del Consiglio della Società delle Nazioni, che si riunirà a Madrid. Ne è a capo il segretario di Stato von Schubert. Alla delegazione appartengono il direttore ministeriale Gauss, il barone von Weizaccker, il ministro Freitag, il consigliere di legazione Strom, oltre al console Reinecke per la questione delle minoranze ed il consi gliere di legazione Loebel per le que stioni dell'Oriente europeo. 11 ministro degli esteri Stresemann partirà dopo domani, mercoledì, accompagnato dal segretario di Stato dott. Prunder e dal direttore ministeriale Zechlin. G. P. e è partito stasera l'ambasciatore del|i, a » , rtB!Giappone Adatcì. Domani passera Parigi il conte Bethlen e oggi a mezogiorno è arrivato Von Schubert, diettore degli Affari politici alla Wihelmstrasse, accompagnato dagli alri membri della Delegazione tedesca. Bethlen proseguirà per Madrid domani, probnbilment! insieme ai tedeschi. Stresemann, al contrario, è in ritardo, non essendo ancora pronto 11 testo del rapporto Young che egli Intende esaminare -prima d' recarsi alla sessione della Lega. La redazione del documen to, nel quale dovranno essere conse gnatl ! risultati della Conferenza, è quasi ultimata. Ma il signor Ritter, delegato del Reich per la discussione della questione dei march! belgi, non sarà a Parig' prima di domani, di gui sa che la cerimonia della firma tarderà ancora qualche giorno, Come sapete, nella sua domanda di 400 milioni di marchi-oro di capitale, quale compenso. del sette miliardi di franchi-oro che durante l'occupazione i tedeschi ritirarono dalla circolazio ne e sostituirono con marchi carta, il Belgio è appoggiato dalla Francia e dall'Italia, le cui Delegazioni hanno dichiarato di non firmare il rapporto se la questione non sarà stata risolta secondo i desiderata espressi dal si gnor Gutt. Di fronte alla ferma resi stanza degli Alleati, tutto autorizza a ritenere che Ritter finirà per rinunziare a imbastire sul problema del marchi belgi una speculazione politica, quale la cessione di Eupen e di Mal- La ratìfica dei debiti nelle discussioni parigine Parigi, 3 notte. In seguito alla decisione presa oggi n Consiglio dei Ministri, sembra che a battaglia di domani alla Camera inorno alla ratifica degli accordi sui debiti si limiterà a una breve discusione sulla data, che il Governo proone di fissare al 17 o 20 giugno, poca del ritorno di Briand da Marid. Egli partirà domattina per la caitale spagnuola, alla volta delia qua- - medy, e eh* tutta la questione si ri durra a escogitare 11 mezzo di pagamento meno oneroso per 11 Reich, terreno su cui 11 delegato belga b dispostissimo a fare larghe concessioni, Quante altre pretese tedesche non si sarebbero potuti rintuzzare se tra gli Alleati avesse sempre regnato altrettanto buon accordo I... Ma oramai, per dire la verità, l'interesse della critica contro il piano Dawes è superato. Per poco che valga, l'accordo faticosamente raggiunto ha 11 merito di esistere e nessuno pensa, nemmeno alla lontana, a recriminare contro uno stato di cose che di qui a tre o quattro anni, se non prima, dovremo difendere di bel nuovo contro una nuova offensiva tedesca come il più prezioso del tesori. Le ragioni di Poincaré In quanto all'opinione francese, l'asse dell'attenzione si è spostato dalle riparazioni alla ratifica dei debiti an glo-americanl, raMfica che Poincaré desidera ardentemente e vorrebbe*fosse già cosa fatta, preoccupato com'è del pericolo che un Ministero MacDo nald tragga partito dalla mancata ratifica per chiedere la revisione dell'accordo Churchill-Caillaux. Sotto queso riguardo, gli ambienti ministeriali deplorano per lo più che proprio in questo momento la partenza di Briand obblighi 11 governo a rimandare la battaglia di oltre dieci giorni. Ma qualcuno spera anche che il ritardo offra se non antro il vantaggio di permettere alila camera di prendere meglio conoscenza delle proprie responsabilità, determinando almeno In seno alla frazione moderata una salutare resipiscenza. Le ragioni, per cui Poincaré si fa forte per sostenere la ratifica, si possono riassumere nel fatto che l'esistenza del patto Young costituisce ormai un parallelismo perfetto,, se non propriamente giuridico, tra le riparazioni tedesche ed 1 debiti interalleati almeno per i 37 anni, di guisa che cessando le prime dovrebbero ritenersi «ipso fatto» sospesi i secondi; e nel fatto, forse più impellente, che se non si ratificano gli accordi colla scadenza del primo agosto, si dovranno pagare all'aAmerica dieci miliardi di franchi, pagamento che mentre alleggerirà di molto le munizioni di cui la Banca di Francia dispone, potrebbe creare iti America il convincimento che le finanze francesi siano tanto floride da poter sostenere anche l'inasprimento dell'accordo Mellon-Beranger. Comincia a farsi strada la fiducia che il gruppo parlamentare dell'unione repubblicana democratica capirà il peso di tali ragioni e rinunzierà ad un'intransigenza che potrebbe costare la vita al ministero ed essere fonte di imbarazzi assai maggiori di quelli che pretenderebbero evitare. Del resto, l'acido psicologico del successo laburista comincia qui a reagire assai fortemente sugli umori del Parlamento. L'avvento al potere di un MacDonald e probabilmente di uno Snowden Incita Parigi a mettere un po' d'acqua nel suo vino. Altre questióni più gravi e delicate * quelle finanziarie si impongono al'e cure tei governanti .e :dei partiti »„, nrt/,hi aìnrnì £froeo. responsabili. Tra pochi giorni stresemann solleverà a Madrid la.questione dell'evacuazione renana e non sarà certo Chamberlain od 11 suo successore che potranno aiutare Briand ad eluderla ed a temporeggiare, quando è noto che di quella evacuazione MacDonald è sempre stato uno strenuo propugnatore. I socialisti che fiutano il vento fanno già la voce grossa Il disarmo e i laburisti L'andata al potere dei laburisti solleva un altro problema delicato: l'atteggiamento che il Governo britannico sarà condotto a prendere nella que stione del disarmo e la possibilità che esso voglia inaugurare verso gli Stati Uniti una politica di conciliazione entrando in materia nelle vedute di questi ultimi. Anche su questo terreno la Francia potrebbe rischiare di vedersi domani isolata. Ed anche qui le_ occorre raddoppiare di vigilanza" è' di cautele. La situazione creata dalla sconfitta conservatrice Inglese impone, insomma, al Gabinetto di Parigi di fare del suo meglio per sbarazzare al più presto il terreno delle pendenze finanziarie internazionali che potrebbero legargli le mani. E' Impossibile che il Parlamento non si arrenda a tali considerazioni e non si accontenti di pia care i propri! scrupoli allegando alla ratifica degli accordi dei debiti una semplice lettera di riserva. C. P.