Com'è stato definito l'accordo

Com'è stato definito l'accordo I^E> RIPARAZIONI Com'è stato definito l'accordo Alterazioni delle percentuali di Spa ■■ La formula della moratoria e il funzionamento della banca internazionale dei pagamenti La questione dei marchi belgi ancora insoluta Parigi, 1 notte. A complemento di quanto è stato pubblicato dal Governo tedesco, impaziente di portare a conoscenza dell'opinione nazionale i vantaggi cospicui ottenuti dopo quattro mesi di ostinata battaglia, i circoli della Conferenza delle riparazioni aggiungono stasera particolari ulteriori dai quali è lecito desumere quanto segue: La frazione incondizionata della annualità-media di due miliardi e cinquanta milioni di marchi oro che il Reich dovrà versare per 37 anni è stata fissata in 660 milioni di marchi oro. Di questi 660 milioni, la Francia ne incasserà 500, vale a dire poco meno dell'80 per cento. La percentuale assegnata alla Francia a Spa era, invece, se non ci inganniamo, del 52 per cento. Come mai è stato accordato a tale paese un simile supplemento su quella cifra? Sappiamo bene che quello che è stato accordato sulla frazione incondizionata è stato tolto sulla frazione condizionata; ma non vi è bisogno di molte riflessioni per convincersi che delle due frazioni, solo della prima è possibile tener conto effettivo, sfuggendo alle gravi alee a cui soggiace la seconda, di guisa che nella realtà delle cose non si tratta di un semplice spostamento di partite, ma di una vera e ingente alterazione delle percentuali di Spa, di cui la Francia viene a godere. Di fronte a questa constatazione, non ci meraviglia più che i circoli ufficiosi francesi si siano mostrati tanto arrendevoli ai consigli di Owen Young e che il Consiglio dei Ministri parigi no abbia senza indugio dato ufficio samente il suo «placet» all'accordo Sarebbe stato, francamente, eccessivo lamentarsi di una soluzione che assicura 500 milioni di marchi oro all'anno alla Francia, mentre non ne lascia che 72 a tutti insieme gli altri creditori, quando saranno stati sottratti dalla massa gli 88 milioni necessari al pagamento degli interessi del prestito Dawes. La moratoria Non ignoriamo come per gli anni venturi regni la speranza che sugli interessi del prestito in questione saranno realizzate delle economie e come queste economie la Francia le abbandoni da oggi generosamente agli altri creditori. Ma sia come si voglia e pur tenendo conto di questo temperamento del quale non possiamo ancora calcolare l'esatta entità, la ripartizione adottata per la frazione incondizionata delle annualità ci sembra iniqua. Minori osservazioni ci sono da fare sugli altri accordi stipulati dalle delegazioni. E anzitutto sulla moratoria. La Germania non potrà chiedere una moratoria di pagamento se non dopo un anno di sospensione dei trasferimenti di divise, ciò che costituisce una garanzia importante perchè la sola sospensione dei trasferiiiiea*! implicherà per l'economia tedesca, che ha pagamenti esteri da regolare, un colpo sicuro al credito tedesco, e che d'altra parte non potrà essere invocata che per ragioni tecniche in seguito a decisioni prese dalle autorità monetarie responsabili del cambio. Dopo un anno di moratoria nei trasferimenti di divise, importanti somme in marchi si troveranno accumulate alla Banca internazionale e la sospensione di pagamento non potrà intervenire altro ine se per avviso del comitato finanziario della Banca la situazione risultante dalla moratoria di trasferimento di un anno sia talmente grave da essere necessario di proclamare pure la moratoria di pagamento. Questa (la moratoria) non avverrebbe d'altra parte sulla totalità dell'ahritialiià, ma soltanto sulla metà dell'annualità condizionale, deduzione fatta delle consegne in natura durante i dieci primi anni, durante i quali esse continueranno! In tale modo la moratoria di pagamento del Reich avrà per oggetto .somme inferiori di quelle di cui gli Alleati possono do mandare il riporto sui loro debiti S versò gli Stati Uniti. La durata della moratoria di pagamento tedesca non: è che di due anni, durante i quali non è previsto interesse. La Banca dei pagamenti In quanto al funzionamento della! futura Banca dei pagamenti inter-' nazionali, esso è stato disposto come segue: Il capitale della Banca sarà, di 100 milioni di dollari, ossia dì 400 milioni di marchi oro, di cui la metà appartenente ai creditori si trova attualmente nelle casse dell'agente generale dei pagamenti e l'altra metà, rappresentante il contributo dei Beich, si trova tra la. mani del controllore dei redditi ipotecati tedeschi. Gli utili netti della Banca (defalcati quindi i dividendi normali, gli interessi per i depositari, le partecipazioni speciali per i depositi a lungo termine ed i prelevamenti per le riserve e gli ammortamenti) serviranno a coprire il grosso delle ultime 22 annualità, quelle addebitate ad esclusivo pagamento dei debiti interalleati. Che cosa sono questi « depositi a lunga scadenza con partecipazione privilegiata agli utili »? Sono anche essi un provvedimento pi evisto a favore dei beneficiari delle annualità incondizionate, giacché questi ultimi, per esempio la Francia, dovranno, nel caso che alla Germania venga accordata una moratoria di trasferimento, consegnare aìla Banca il controvalore in divise di una annualità mobilitabile della quale ignoriamo fino a questo momento l'entità, in modo che gli Stati meno favoriti non siano i soli a soffrire della sospensione dei trasferimenti, mentre un altro deposito in marchi verrà fatto allo stesso effetto dal Reicli (ma neppure per questo sappiamo in quali proporzioni). Ora, poiché ogni volta che si procederà alla mobilitazione sul mercato di obbligazioni a portatori privati, la Potenza che gode dell'annualità incondizionata dovrà fare un deposito effettivo di divise eguale ad un anno di interessi del prestito emesso, su questo deposito di divise presso la Banca dei pagamenti è stato deciso che la Banca verserà allo Stato depositario un tasso di interesse preferenziale che sarà la « partecipazione privilegiata » di cui sopra. Questo interesse più elevato, Qua» sta specie di clausola pel creditore • più fnvorito, di cui verrà a godere il beneficiario della annualità incondizionata, attenuerà di molto la portata delle servitù stabilite ai suoi danni per il caso della applicazione della moratoria. E anche questa è una clausola favorevole alla Francia. Per tornare agli utili della Banca e al pagamento delle ventidue ultime annualità ci rimane da avvertire che nel caso che gli Stati Uniti dovessero abbuonare parte dei debiti alleati, l'abbuono verrà definito in ragione di due terzi alla Germania e di un terzo agli Alleati.. L'ipoteca ferroviaria In quanto alla questione della ipoteca ferroviaria, una imposta speciale verrà prelevata due volte, invece, con priorità assoluta sugli incassi delle strade ferrate del Reich, per versarla alla Banca dei Pagamenti fino alla concorrenza dei 660 milioni di marchi oro della porzione incondizionata dell'annualità prevista. Notiamo che la cifra di 660 milioni corrisponde esattamente all'interesse ed all'ammortamento del totale delle obbligazioni ferroviarie tedesche consegnate alla commissione delle riparazioni io esecuzione del piano Dawes, particolare in cui i competenti riconoscono o^'gi una suprema eleganza. Quello che rimane ora da sciogliere è il nodo dei marchi belgi, senza un accendo sul quale Franqui dichiara di non poter sottoscrivere il piano Young. Ma all'Albergo Giorgio V si esprime il convincimento che una via di uscita sarà rapidamente trovata anche qui e che per tal modo al passaggio di Stresemann a Parigi, Schacht potrà presentargli l'atto ufficiale del pia- i no Young Armato, affinchè possa portarlo seco a Madrid. C. P. j

Persone citate: Dawes, Franqui, Giorgio V, Owen Young, Schacht, Young Armato