La settimana di sei giorni?

La settimana di sei giorni? Calendario bolscevico La settimana di sei giorni? m.-iniHw m Mnsr.A. maggio. "Abbiamo parlato nei nostro ultimo articolo sulla Religione e il Bolscevismo, della lotta ad oltranza che Partito e Governo conducono . contro tutto quanto sai di religione, ne abbiamo esaminato le cause subiettive e intrinseche e le.'necessità obbiettive esterne, abbiamo accennato ai metodi e sistemi- impiegati e ad alcuni fra i principali risultati che finora questa lotta ha raccolto, risultati che, per confessione degli stessi suoi autori, sarebbero stati fino ad oggi in gran parte opposti a quelli sperati. Non abbiamo però detto di certe forme paradossali che vanno assumendo i sistemi di lotta' che i più «furhi» pretendono escogitare e suggerire. Un tal Barancikoff lo dovrà alla sua originalissima immaginazione se gli verrà fatto di tramandare il suo nome alla, posterità. Questo « compagno » era finora nell'oscurità e dina tratto, con una semplice e scarsa colonnina nella quinta pagina delle « Isviestia », può dirsi che sia diventato « celebre », ha attirato su di sè l'attenzione delle masse e forse più ancora degli «oligarchi », ed ha provocato pubblici consensi e risposte di adesione da parte di « autorevoli » personaggi e di « autorevolissimi » professori. Barancikoff ha fatto una scoperta, che per i soliti criticii maligni somiglierehbe ' a quella del famoso « uovo di Colombo »: egli ha scoperto che durante l'anno si hanno 52 settimane e per conseguenza 52 domeniche. Voi chiederete se una tale « scoperta » possa valere la « celebrità » di qualcuno, sia pure che trattisi di un « compagno bolscevico », No, la celebrità gli deriva da un altro fatto, dalle conclusioni, cioè, alle quali egli perviene partendo da. quella « scoperta ». Barancikoff fa osservare che nella Russia bolscevica non esistono «giorni festivi», ma solo «giorni di riposo». La religione, essendo considerata una questione puramente «pri vata» di ogni singolo cittadino, an che le feste religiose sono considerate una questione privata. Senonchè il giorno della settimana ufficialmente riconosciuto come «giorno di riposo» è appunto la domenica, ossia il giorno dedicato alla «festa religiosa». Questa coincidenza porterebbe un duplice inconveniente: darebbe la possibilità, ufficialmente ammessa, ad ogni singolo cittadino di celebrare la sua «festa domenicale»; darebbe inoltre la impressione agli antibolscevichi di ogni razza e colore che ciò rappresenti una specie di « debolezza » o di « compromesso » da parte del Go verno bolscevico a vantaggio della religione. Tanto l'uria quanto l'altra conseguenza sarebbero dannose. Come riparare? Qui entra in ballo rlmSpdAdlgtselaplfptrptpIptrrclpdrrNvecsnccasulcmc Come riparare? Qui entra in ballo la geniale invenzione del « compagno » Barancikoff, per la quale egli ricchia di passare alla... storia. Fin qui c'erano arrivati anche altri ed anche questi avevano concluso con la inammissibilità della coincidenza del giorno festivo religioso col giorno di riposo. Però mentre quésti credevano di poter risolvere la questione suggerendo di stabilire come. giorno di riposo il.giovedì o un altro qualsiasi giorno della settimana, Barancikoff dissente da una tale soluzione che invece di « risolvere » complicherebbe ancora più la faccenda, perchè, ùgli afferma, in tale caso si finirebbe con l'aversi due giorni festivi o di vacanza nella settimana, invece di uno solo, giacche è troppo inveterata la tradizione delia « festività » della domenica. E allora? Barancikoff taglia la testa al toro, egli propone la « soppressione » della domenica e l'istituzione della « settimana bolscevica », che dovrebbe essere composta di sei giorni. In base a questa «tro vata» Ba.ranoikoff fa tutta una se rie di calcoli per stabilire l'utilità sociale ed economica di tale sistema «settimanale», che per conseguenza dovremmo chiamare « seimanale ». Senonchè simile « operazione chirurgica » fa risentire le sue ripercussioni agli altri arti del calendario : cosa infatti succederebbe del « mese » e cosa dell'» anno »? A ciò Barancikoff non ha pensato. .Vi ha invece pensato un «professore». Infatti questi, che si firma « professor A. I. KaigorotToff », risponde sulle stesse « Isviestia », ap provando incondizionatamente lf « geniale trovata » del Barancikoff e perfezionandola: egli combina il suo calendario in modo che la « operazione chirurgica » del Barane! koff rimanga limitata ai giorni del la settimana, lasciando i mesi cosi come si presentano ora che la riforma non è ancora avvenuta; quindi neppure l'anno non subirebbe modificazione di sorta. Il Governo non si è ancora prò nunziato sulla « importante scoperta »... che dovrebbe dare il « colpo di grazia » alla religióne nell'Unione soviettica; distruggendo, con la « soppressione » della domenica, il giorno del riposo del Signore, le feste religiose piccole e grandi, ed anche quella della Pasqua di Risurrezione, i Barancikoff bolscevichi credono di poter automaticamente distruggere Dio e la religione Poveri, meschini illusi!... Pietro Sessa.

Persone citate: Pietro Sessa

Luoghi citati: Russia