VATICANO

VATICANO VATICANO Nell'imminenza delle ratifiche • Il Nun< zio presso il Quirinale • Il Re offrirà un grande ricevimento a Corte. Città del Vatloano, 29 notte. (G. C). Stamane si è diffusa la voce che lo scambio delle ratifiche per il Trattato del Laterano, sarebbe avvenuto poco prima di mezzodì a Villa Torlonia, abitazione del Capo del Governo. La notizia aveva un certo aspetto di verità, perchè tanto l'on. Mussolini quanto il cardinale Gasparri risultavano assenti dai loro uffici. Poco dopo però si apprese che H card. Gasparri aveva bensì lasciato 11 palazzo Vaticano, ' ma per recarsi all'adunanza della Congregazione, del Santo Uffizio; solitala tenersi ogni .mercoledì. Sebbene in Vaticano non si dia alcuna indicazione precisa circa 11 momento in cui lo scambio delle ratifiche avverrà, e intorno al luogo e alle modalità che eventualmente l'accompagneranno, 1 più ritengono che la cerimonia debba avvenire entro la giornata di domani. A quanto si assicura, il Papa avrebbe già firmato l'esemplare del trattato destinato al Governo italiano, come pure le credenziali di plenipotenziario per il cardinale Gasparri, al quale 1 due documenti sono già stati consegnati. La formula della ratifica non sarà diversa da quella usata negli altri concordati. Come è di prammatica, in siffatti documenti, la firma del Segretario di Stato precederà quella del Ca po del Governo italiano. Benché non esista una prassi circa il luogo dove l'atto solenne deve essere compiuto, anche perchè nella maggior parte dei casi i governi, per deferenza alla Santa Sede, hanno consentito a che lo scambio delle ratifiche avvenisse in Vaticano, allo scopo di non oboligare i plenipotenziari della S. Sede a recarsi nelle sedi delle rispettive rappresentanze diplomatiche, si ritiene che nel caso dell'Italia la cerimonia si svolgerà presso 11 Capo del Governo. E ciò per diverse ragioni: Innanzi tutto perchè l'on. Mussolini si è recato al Laterano, cioè in un palazzo che gode dei privilegi dell'extra territorialità, per firmare il trattato, e quin di il card. Gasparri, portandosi per sonalmente presso 11 Capo del Gover no, renderebbe a nome del Pontefice il contraccambio della visita; in secondo luogo, perchè nel caso presente il card. Gasparri non si recherebbe In una sede di ambasciata, ma direttamente dal Capo del Governo; In terzo luogo, perchè il Vaticano desidera dare agli accordi conclusi con l'Italia la massima, solennità. AUa Città del Vaticano si rilevava stamane che l'atto conclusivo della pace con l'Italia — cosi ulflcialmente viene definita la conciliazione vaticana, dato che, secondo il diritto internazionale ecclesiastico, l'ultimo atto riconosciuto ulflcialmente tra l'Italia e la S. Sede fu la capitolazione del 1870, ciò che manteneva in vigore tra le due parti lo « stato di guerra » — avviene con lodevole anticipazione sul termini previsti dall'ultimo articolo del trattato, che prevedeva uno spazio di quattro mesi per le ratifiche. Ciò, secondo le dichiarazioni che ci sono state fatte, costituisce una nuova prova del vivo desiderio del Governo italiano di mandare in esecuzione in ogni loro parte «li intervenuti accordi. Circa la nomina del Nunzio presso il Quirinale, si affermava stamane in Vaticano che mons. Borgoncini Duca, impegnato attualmente nelle trattative con altri Stati per la conclusione di concordati, primo tra tutti quello laboriosissimo e imminente con la Germania, avrebbe pregato il Pontefice di esonerarlo dall'onorifico incarico, e di permettergli di condurre a termine le pratiche in corso, che potrebbero avere nocumento da una sostituzione. Il Papa si sarebbe riservato di decidere. In qualche ambiente si parlava oggi di mons. Ciriaci. attualmente nunzio in Cecoslovacchia, prelato romano di grande valore. Altre voci corrono negli ambienti vaticani, sempre in relazione allo scambio delle ratifiche. Si dice, ad esempio, che il Sovrano, allo scopo di dare una prova manifesta della sua viva soddisfazione per l'accordo con la S. Sede, offrirebbe tra non molto al Quirinale un grande ricevimento, al quale parteciperebbero 1 cardinali, il corpo diplomatico, la prelatura, i comandanti delle guardie nobili, della palatina, delle guardie svizzere e dei gendarmi, tutti in alta uniforme. Un successivo ricevimento sarebbe poi offerto dal Capo del Governo a Palazzo Venezia.

Persone citate: Borgoncini Duca, Gasparri, Mussolini, Torlonia

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Città Del Vaticano, Città Del Vatloano, Germania, Italia, Venezia