Il delitto numero 2 nelle accuse dì nuovi testi

Il delitto numero 2 nelle accuse dì nuovi testi —N»mislero del Viale del Colli Il delitto numero 2 nelle accuse dì nuovi testi reze,,. Sono continuate oggi al processo per I delitti del Viale dei Colli le deposizioni dei testi. Primo ad essere introdotto è il maresciallo dei carabinieri Adolfo Marsili, che prese parte alla Indagini effettuate in merito al delitto Giaciti e al delitto Ucciditi. Non mette in luce alcuna nuova circostanza. A richiesta dell'avv. Brunelli, patrono della Parte Civile, dice che sul corpo della signora Redditi appariva l impronta di un piede infangato, come se ella fosse stata colpita da un calcio. Depongono il brigadiere Livi Mariano, la donna Severina Trachiani e il parrucchiero Vincenzo Longhi su circostanze secondarie e già note. Il chirurgo prof. Comolli, che operò il Giachi allorché fu condotto all'ospedale, depone a proposito della natura della ferita prodotta dalla pallottola di rivoltella. Guido Falsini e suo fratello Ugo, che in un primo tempo furono sospettati del delitto e che subirono una assai lunga detenzione, rendono delle deposizioni di nessun conto. Concotta Falsini, madre dei due testi precedenti ed amante del prof. Giachi, dal quale ebbe anche un figlio, dice di non avere mai avuto alcun sospetto che il Giachi se la intendesse con la maestra Andreint. Tra la Falsini ed il Giachi erano frequenti le scenate, ma non per ragioni di gelosia, bensì perchè il Giachi trascurava il figlio nato dalla relazione. Smentisce di avere minacciato il professore e tanto più di avergli usata violenza. Si' passa all'interrogatorio dei testi per 11 delitto Redditi. La signora Erina Buti dice di avere scorto il giorno del delitto verso le 18 6ul pianerottolo del quartiere Redditi un giovane magro indossante soprabito in « gabardine » colore avana che parlava colla signora Redditi. Non vide l'individuo in viso. Capi che la conversazione si svolgeva con riferimento alla persona della signora Clorinda Minucci, congiunta della Teresa Redditi. Nell'ingresso della casa la bicicletta che apparteneva evidentemente al giovane. Come fu scoperto II delitto In CE3a Redditi Dopo una breve sospensione di Udienza si chiama la signorina Ida Redditi, nipote dell'uccisa, che depone in merito alla scoperta del delitto che ella fece insieme al padre allorché rientrò in casa la sera verso le 21. Nell'abitazione regnava il massimo disordine. Il letto era disfatto; gli armadi aperti; uno specchio spezzato; uno scrigno forzato. Nella sala da pranzo si trovò il cadavere della povera Teresa Redditi. Il cav. Bandlnl depone a proposito di un prestito fattogli dal Pierazzoli, per il quale rilasciò una cambiale ed una polizza del Monte di Pietà per un pegno di posate di argento, oggetti che vennero ritirati poi dal Pierazzoli. L'imputato dice che fu costretto a compiere questo ritiro dal patrigno ed il teste lo conferma. A proposito della lama di coltello colla quale fu uccisa la Redditi, il cav. Bandini ritiene che 6ia uno di quel coltelli che già appartenevano a lui e che furono ritirati al Monte di Pietà dal Pierazzoll. L'imputato protesta e si dichiara ancora una volta innocente, ripetendo dir aveTe acquistati gli oggetti sequestrati ed appartenenti alla Redditi da un individuo mandato a lui dalla signora Anna Sale. . Si chiama la eignora Sale che dichiarai di avere conosciuto molto bene il Pierazzoli, avendo mandato presso di lui parecchie persone per fare ottenere loro dei prestiti; ma smentisce in modo assoluto di avere inviato al Pierazzoli l'individuo che gli avrebbe venduto gli oggetti appartenenti all'assassinata. Amabile Meini, una vicina di casa del Pierazzoli, dice che il 13 gennaio, giorno del delitto, l'imputato rientrò in casa verso le 20. Senti che II Pierazzoli chiamava 6ua madre dicendole; t Mamma, mamma, mi sono tagliato! » Racconta la scena che avvenne allorché il delinquente fu tratto in arresto. Il Pierazzoli a questo punto protesta ancora la sua Innocenza e dichiara di avere la coscienza perfettamente tranquilla. Il pubblico a questa uscita rumoreggia. Infine Decio Nenciolini, uno dei testi, dichiara di avere sentito il Pierazzoli esclamare : « Se anche l'ho fatto ciò avvenne in un momento di aberrazione! ». Nell'udienza pomeridiana si continua l'escussione dei testi. Alcuni di questi depongono in merito all'attività di strozzino esercitata dal Pierazzoli. li commissario Bucelli che trasse in arresto l'imputato e sequestrò gli og- fettl appartenenti alla signora Rediti, racconta come avvenne l'arresto stesso. Il giovane non si scompo-se sulle prime, insistendo a proclamarsi compi etamein te estraneo al delitto. Chiese li permesso di recarsi in camera sua per mettersi il colletto. Qui egli ebbe uno scatto e fece per slaniBiarsi verso il comodino. 11 funzionario Che lo accompagnava gli fu addosso o lo afferrò per il collo. Nel cassetto del comodino verso il quaje il giovane era diretto furono poi rinvenute Una rivoltella ed un coltello. La madre dell'arrestato, dopo che 11 figlio venne condotto al Commissariato, dette improvvisamente in un grande pianto e disse al funzionario stesso queste precise parole ; • Agostino è l'assassino della povera signora Redditi! ». La dichiarazione suscita vivaci proteste da parte dell'Imputato che è richiamato all'ordine dal presidente. I gravi indizi sul Pierazzoli Il commissario Bucelli spiega quindi come si addivenne al rinvenimento della refurtiva ed al sequestro di un manico di scopa dal quale era stato segato, un pezzo che aveva servito a costruire l'impugnatura del coltello col quale fu uccisa la Redditi. Seguendo le indicazioni fornitegli dalla madre, il funzionarlo rinvenne gli oggetti rubati all'assassinata. Sequestrò alcuni indumenti che l'assassino indossava la sera del delitto, tra cui era una camicia alla quale erano state tagliate le maniche insanguinate. Per ultimo furono sequestrati tre pesi da orologio, mentre il quarto mancava e la bicicletta infangata con tracoie di sangue ai pedali. 11 cav. De Gattls, dirigente della squadia mobile che fece indagini per ambedue i delitti, riferisco che il Pierazzoll gli disse che le ferite alla mano se le era prodotte una ventina di giorni prima, ma cambiò più volte versione su questa circostanza. Il Pierazzoli, a proposito della refurtiva, disse di averla avuta appunto da un individuo mandatogli dalla signora Sale, mentre la madre del Pierazzoll stesso riferì che le cose si trovavano Jn casa sin dalla sera prima, cioè subito dopo 11 delitto Redditi. La rivoltella sequestrata al Pierazzoli mostrava le tracce di uno sparo recente. L'imputato a questo punto insorge 'dicendo di avere bensì sparato, ma taìtontro una gallina. SI legge la perizia: necroscopica compiuta sul corpo della1 signora Pedditi dalla quale risulta Ieh» il cadavere era stato straziato da ferite O taglio e da lesioni prodotte da un corpo contundente. Alle 19 l'u«l'enza è t->Ua e rinviata a domattina.