Vivaci discussioni in Germania Accuse e rivelazioni scandalistiche

Vivaci discussioni in Germania Accuse e rivelazioni scandalistiche LE RIPARAZIONI Vivaci discussioni in Germania Accuse e rivelazioni scandalistiche Berlino, 25 notte. La situazione creata a Parigi dal a< memorandum » degli Alleati continua ad essere giudicata qui come molto seria. Si ha la sensazione che si è ormai in presenza della crisi definitiva della Conferenza degli esperti, dopo la quale non vi è che la decisione. Negativa' o positi,va, questa decisione? Per l'ipotesi Jwsitiva invero non c'è più nessuno che osi ormai apertamente schierarsi; gli stessi giornali democratici, quelli in sostanza che non possono gridare al .fallimento dell'acjcordo e di ogni possibilità prossima Idi accordo senza indebolire se stesisi ed il Governo che di questo accordo aveva fatto la sua prova del ifuoco, osano appena prospettare la Bperanza, non già che la questione. Ideile riparazioni possa essere porItata a salvamento dall'attuale Governo, ma soltanto da quella famosa Conferenza di politici che nel lotro intendimento dovrebbe seguire e questa degli esperti. La « Wossiche Zeitung » è costret|ta a constatare che la delegazione tedesca ritiene ormai il contrasto insormontabile. Il giornale prospetta, come sola soluzione possibile, la chiusura della Conferenza con due irelazioni diverse, due « memorandum », insomma, in cui ciascuna delle parti fissi il suo punto di vista, h Malgrado ciò — continua il giornale non volendo rassegnarsi a smettere ogni speranza — non ci pa|re che ci sia motivo per un esagerato pessimismo. La Conferenza ha già superato fasi assai più importanti di questa. Ad ogni modo, amiche da parte degli altri non si poltra questa volta accusare la Germania ai avere la colpa delle difficoltà nuove ». Il giornale conclude esprimendo la speranza che gli Stati creditori finiscano per convincersi della insostenibilità delle proprie richieste. Il « Berline*- Tageblatt » fa due Bpotesi di soluzioni: o la Conferenza Si rassegna a registrare il suo insuccesso, ovvero essa arriverà alla ■redazione di un rapporto con due schemi, uno di maggioranza ed uno di minoranza; e il giornale ha quindi l'aria di far passare quest'ultima soluzione come un successo. Chi si icontenta gode. La « Frankfurter Zeitung », masSimo organo democratico, nota la finzione degli Alleati, per cui essi fanno apparire che il loro piano abbia ancora per base l'annualità media di 2050 milioni di marchi del piano Young, mentre invece nel loro «e memorandum » questa annualità è ben superata. « Questo capo lavoro matematico è stato risolto icon raffinatezza. Ma l'indovinello, Se regge dal punto di vista matematico e contabile, non regge psicologicamente né dal punto di vista della politica delle riparazioni, nè da quello del sentimento di' giustizia e di ragione ». La « Boersen Curier » scrive che tma sola cosa ormai è chiara, e cioè the ad un accordo completo in qualsiasi modo non si potrà più arrivare. La distanza fra le due posizioni è troppo grande perchè essa possa essere confata in questa Conferenza, almeno, conclude il giornale, lasciando così sperare la possibilità vaga di una continuazione della Coniferenza sotto altra forma. Nei giornali di destra le voci sono tutt'altre; in questi si tratta di un reciso « no ». Essi inoltre annunziano che ha avuto luogo oggi una riunione, di Ministri, e dicono di avere da fonte competente che in questa riunione sarebbe stata esaminata la condotta della delegazione, constatando che i punti di vista di essa coincidono perfettamente con quelli del Governo del Reich, e per cui il Gabinetto avrebbe pienamente approvato l'opera della delegazione. La libertà di azione e l'indipendenza di questa, tuttavia rimane ora, cóme prima, assoluta, illimitata. Prosegue infanto nei giornali lo scandalo suscitato dall'articolo di iGiorgio Bernhard sulal « Wossiche Zeitung », in cui si denunziavano le mene del cosidet.to « secondo Governo », quello degli alti industriali della Renania, i quali, come già a Suo tempo avrebbero provocato la guerra, così oggi si sarebbero op- EDsti alla vera pace o alla conciazione nella questione delle riparazioni. La « Kreutz Zeitung », giornale della destra più estrema, nazionalista e monarchica, entra oggi in lizza nella polemica e contrappone a questo preteso i< secondo governo » inventato dai democratici, un «secondo governo» formato da una combriccola Stresemann, Hilferding, Breitscheid, insieme con la lancia spezzata Bernhard. Stresemann, che personalmente, a dire del giornale, sarebbe avverso a Schacht, avrebbe visto scemare dall'autunno dell'anno passato a questa parte quella maggioranza che aveva sostenuto la sua politica di intesa, e vorrebbe ora ad ogni costo arrivare, per salvarsi, ad un regolamento purchessia della questione delle riparazioni, e ad uno sgombero-della Renania. 11 Ministro delle Finanze, Hilferding, all'ultimo momento avrebbe fatto il possibile per impedire la nomina di Schacht e infine Bernhard, che si ritiene un grande- finanziere, aspirerebbe alla gloria di condurle egli le trattative fier la soluzione della questione dele riparazioni, invece di Schacht. Una delle accuse di fatti precisi che la it Kreutz Zeitung» fa alla combriccola di ques"ti tre personaggi è la seguente: <i Nelle discussioni di Gabinetto — dice il giornale — ancora prima dell'inizio della Conferenza di Parigi, era stato fissato il limite massmo delle annualità fino al quale il Presidente della Reichsbank poteva andare secondo il Governo, e cioè all'annualità di 1S00 milioni di march. Schacht allora dichiarò immediatamente ai membri del Gabinetto di ritenere che Una tale somma sarebbe, secondo lui insostenibile per l'economia tedesca. E fissò da parte sua questo limite massimo in 1650 milioni die fu infatti, la cifra che egli fece in confronto con gli Alleati poco dopo. La diffidenza di ,S,tresemann e di JHilferding-'contro Schacht — conti¬aadl'ligfegsggnficnimlenhBnsvticluzdcrAmltBrguScmdLOtNAicEvvvsmRflltGvn nua il giornale — portò, però, prima della partenza del Presidente della Reichsbank per Parigi alla seguente « innocua » indiscrezione: che per il tramite dell'Ambasciata tedesca a Parigi venne comunicato agli Alleati il limite massimo di annualità sul quale il Gabinetto tedesco si era pronunziato ». Ciò spiega, ricorda il giornale, l'asprezza con la quale, alla vigilia della morte di Lord Revelstoke, gli Alleati respinsero la prima offerta di Schacht, nonché la campagna fatta contro il delegato tedesco. In quanto alle dimissioni di Voegler, il giornale afferma che Sroegler si era dimésso già tino dal giorno 17 e che il Governo ha taciuto fino all'altro ieri, cercando di esercitare una pressione per farlo rimanere; ma quando ha visto che era impossibile indurre il secondo delegato a recedere dalla sua decisione, allora il « secondo Governo » ha sguinzagliato contro di lui il Bernhard. « E' stato così — continua il giornale — svalutato l'effetto salutare che quelle dimissioni avrebbero potuto avere sulle trattative. E l'interessante è fissare bene che l'azione di Bernhard ha avuto luogo con la più stretta collaborazione di Stresemann e di Hilferding ». G. P.

Persone citate: Curier, Kreutz, Schacht

Luoghi citati: Berlino, Germania, Parigi, Renania