Altre visite alla salma di Don Bosco

Altre visite alla salma di Don Bosco Altre visite alla salma di Don Bosco Il racconto di un vecchio professore Don Rinaldi, superiore generale dei Salesiani, si è nuovamente recato ieri mattina all'Istituto di Valsalice, per constatare che l'opera dei medici sulla sailma di Don Bosco è stata felicemente ultimata, b per rendere omaggio al suo grande predecessore. Entrato nella saletta che, si può dire, non contiene ormai che salma e fiori omaggio, questo, di innumeri fedeli — don Rinaldi si è inginocchiato accanto all'urna e si è intrattenuto lungamente in preghiera. Era con lui l'Arcivescovo salesiano di Madras (India), mons. Mederlet. Come già abbiamo detto, la salma, totalmente composta e vestita, riposa ora nell'urna di vetro, sigillata con nastri di seta trasversali recanti i bolli e i timbri apposti dal Cardinale Gamba, polche ormai i sacri resti sono in completo possesso della Chiesa. Cosi rimarrà la salma fl.no al 6 giugno, giorno in cui sul teschio sarà apposto il volto di cera scolpito dal Celi ini. Anche Ieri, a cominciare dal mattino, moltissimi fedeli si sono recati a Valsalice, popolando i cortili e le scale. Tra la folla erano anche parecchi ammalati, alcuni del quali portati in barella mediante automobili, altri venuti con le grucce. Mentre don Rinaldi usciva, dopo le preci, dalla soletta, veniva letteralmente attorniato dai fedeli che chiedevano come somma grazia di poter vedere la salma di Don Bosco e fare al Beato omaggio di preghiere. Don Rinaldi, commosso, accondiscese, e molti poterono cosi entrare nella ealetta a visitare la salma, Fra i visitatori si trovava un venerando signore, ohe attirava l'attenzione di molti. "Era il prof. Carlo De Maglstrls, di 80 anni, l'unico superstite dei sei alunni del collegio salesiano 11 Lanzo, guariti in modo soprannaturale da Don Bosco. SI tratta di un pisodio che- merita di essere riferito. Il 26 maggio del 1867 Don Bosco si re2ò al collegio di Lanzo, il secondo da lui fondato, che era quel giorno in festa. Don Bosco venne informato che sei alunni erano a letto malati di scarlattina, ed egli si recò subito in camerata a visitarli. — Avete fede nella Madonna? e ai piccoli chiese il santo sacerdote malati. — SI — eS6i risposero. — Ebbene — conchiuse Don • Bosco — alzatevi e scendete anche voi in cortile a partecipare alla festa del Collegio. — E così dicendo li benedisse. I ragazzi ubbidirono, mentre 11 medico del collegio non sapeva contenere la sua contrarietà e il suo timore di guai e di complicazioni; tanto che ad un dato punto non potè trattenersi dall'osservare che egli declinava ogni responsabilità e che chiamava responsabile Don Bosco di quello che poteva accadere. Ma non accadde nulla. I sei alunni erano guariti. Giocarono e si diverti rono come gli altri. Alia sera preeen ziarono all'accademia offerta dai coni pagai. Erano stati messi in un palchetto a parte, e sembravano più allegri e vispi degli altri. Il medico, che pure era presente, non sapeva capaci tarsi, non era ancora convinto. E Don Bosco, nella sua bonomia e nel suo buonumore, si divertiva a stuzzicarlo indicandogli di quando in quando 1 giovanetti che non si decidevano ad aggravarsi e magari a morire... Questo raccontava ieri fra le lacri me il vecchio prof. De Magislris, men tre baciava l'urna contenente la sai ma del suo benefattore, e fra gli a stanti passavano brividi di commozio ne. E l'episodio, del resto, è narrato e documentato dal Lemoyne, direttore a quell'epoca del Collegio di Lanzo, nelle sue « Memorie biografiche di Don Bosco». II vecchio signore narrava ieri al fresi come egli, oroetto di particolare simpatia da parte del grande educatore perchè orfano di padre e di ma dre, non potesse fare a meno di chiamarlo « papà Don Bosco », al che egl sorrideva e lo compensava sempre con una carezza. E più tardi, quando il prof. De Magistrle ebbe suo Aglio gravemente ammalato, ne ottenne ancora la guarigione con l'intervento del santo prete. Nel pomeriggio Don Rinaldi concesse ancora che alcuni Istituti di educazione della città, i cui fondatori erano stati legati da simpatia e da cordiali rapporti con Don Bosco, mandassero i loro alunni a visitare la sailma.

Luoghi citati: India, Lanzo