20 mila persone allo Stadium per le colonie estive fasciste

20 mila persone allo Stadium per le colonie estive fasciste 20 mila persone allo Stadiumper le colonie estive fasciste L'intervento del Principe di Piemonte e dei Duca di Genova La giornata a favore delle Colonie alpine, marine ed elioterapiche promossa dalla Federazione Provinciale Fascista, ha avuto un esito felicissimo nelle due manifestazioni diurna e serale svoltesi ieri allo Stadium e al Teatro Regio. Apprezzando in tutto il suo alto significato l'opera compiuta dal Regime per sottrarre i figli dei lavoratori al deperimento fisiologico e fare di essi degli uomini sani e robusti, la cittadinanza ha risposto largamente all'appello lanciato attraverso i giornali concorrendo al pieno successo delle due parti programmatiche ginnico-sportive e corali ed assicurando al tempo stesso un ottimo risultato finanziario per lo scopo benefico cui la giornata era dedicata. La folla e le autorità L'immensa e ormai proverbiale vastità dello Stadium ha ancora una volta impedito di valutare a prima vista l'entità della folla accorsa, ohe dal controllo dei biglietti distribuiti è risultata superiore alle ventimila persone. Dense macchie grigie, punteggiate dei colori vivaci degli abiti lemminili. si stendevano infatti sulle gradinate a perdita d'occhio sotto il cielo che si mantenne benigno nonostante l'equivoco vagare di qualche nuvola rimasta al semplice stato di minaccia: e tutti sanno che in questa dolce primavera quasi ogni giorno gli acquazzoni sono all'ordine... del medesimo. Folla di popolo e folla di eleganze muliebri quella convenuta nell'anfiteatro di piazza d'Armi a far corona al Principe di Piemonte e. al Duca di Genova che han voluto onorare la grande riunione con la loro augusta presenza. E con la folla, tutte le maggiori autorità cittadine: S. E il prefetto Maglioni, il podestà conte Thaon di Revel, il Segretario federale aw. Bianchi-Mina, S. E. il comandante il Corpo d'Armata, generale Mombelli, il Magnifico Rettore dell'Università, prof. Pivano, il Sostituto Procuratore del Re corniti. Di Maio per la Magistratura. Poi ancora: il gr. uff. Anselmi per la Provincia, il vice-Podestà comm. Rodano col segretario capo del Comune, avv. cav. Gay; il Questore comm. De Roma; il gen. Da Pozzo, comandante dei Carabinieri; il gen. Sasso, comandante dell'Accademia; i generali Musso, Tua, Pugnanl, Guidi, Rho, Avogadro Bertele; il console Barbaro in rappresentanza del Console generale comandante la l.a Zona della Milizia col console Salvanescht per la D.A.T.; il dott. Mattirolo, capo di gabinetto del Prefetto; il prof. Vincenzo Cima per il Sindacato regionale fasci sta dei giornalisti e per-11 segretario dott. Eugenio Bertuetti; 11 senatore Demetrio Asinari di Bernezzo; l'ing. comm. Giovanni De Vecchi; i componenti 1b Coorte d'onore del Fascio col. Berla d'Argentina e conte Rodicati di Brozzolo; 1 collaboratori del Segretario federale, comm. Bossi, presidente dell'Ente Sportivo, colonnello Puel, capitano Gobbi; l'avv. DI Miceli dell'Auto mobil Club; 11 grande mutilato capi tano Tinivella; la contessa De Martino delegata delle Giovani Italiane; 1) commendatore Roccarino e il gen. Tappi, presidenti delle due Società dello Stadium; l'avv. Tuninetti; l'ing. Orsi; e numerose altre personalità. Il nuovo sport Lo spettacolo si è iniziato alle 14,30, con l'incontro di volata tra le squadre rappresentative dei Dopolavoro di Milano e di Torino. Il pubblico si è vivamente appassionato al nuovo sport bandito da S. E. Turati e visorosampnte sostenuto nella nostra città dal Segretario federale aw. Bianchi-Mina fdeatore della manifestazione e suo infaticabile animatore, t tre tempi del l'incontro si sono chiusi con una evi dente superiorità dei milanesi sui torinesi, i quali ultimi, lungi dall'accogliere la sconfitta con amarezza, l'hanno considerata come un incitamento ad allenarsi e perfezionarsi nel caratteristico sport, che anche a Torino avrà senza dubbio npl prossimo avvenire i suoi campioni pronti a nuovi cimenti e a sicure villorle. Applausi entusiastici ha poi tributato il pubblico ai tredici vetturini partecipanti alla corsa delle vettore da piazza. I cavalli, scelti tra i migliori della nobile famiprlia. che ingiustamente si suole definire dei ronzini, hanno avuto per sé mite le simpatie, divise con 1 loro conducenti, che passando a cassetta davanti alla tribuna reale salutavano col braccio proteso in alto come auriShi antichi reduci dai trionfi delle arene. TI finale della corsa dà i seguenti ri stillati: 1. Morelli; 2. Dugoni; 3. Coriasso. Le vetture si allineano quindi nel mezzo dell'anfiteatro, formando uno dei gruppi pio pittoreschi della manifestazione. L'arrivo dei Principi Alle 16,3n, mentre si svolge la corsa ciclistica fra allievi con quindici giri di pista — otto chilometri circa — entra nello Stadium da corso Castelfidardo l'automobile recante il Duca di Genova. Sua Altezza è ossequiata ddlmGMemcnleADpvAcstanMTgsdctncisggtspvFdcddntqltlsdcScmfMsrdrsinddcv o a — a a da autorità e gerarchie e sale a pren dere posto nelle tribuna d'onore, salutato dai presenti, mentre le bande militari, presidiarla, della Milizia e del Genio, intonano, tra gli applausi, la Marcia Reale. Gli esercizi continuano e si alternano con i vari tempi. Siamo ora alla gymkana motociclistica, che riesce pure assai interessante e... non poco rumorosa. Alle 17,25 un nuovo prorompere del le note dell'inno della Dinastia annuneia l'arrivo del Principe di Piemonte. Ad incontrarlo sulla pista scende 11 Duca di Genova, seguito dagli altri personaggi. Grandi acclamazioni si le vano dalla folla all'indirizzo di Sua Altezza, che sorridendo e ringraziando con cenni della mano, raggiunge a sua volta la tribuna e si siede al centro della fila di poltrone damascate avendo a sua destra il Prefetto, a si nistra il Duca di Genova e il gen, Mombelli; piti indietro, nella seconda fila, l'avv. Bianchi-Mina, il conte Thaon di Revel, il prof. Piovano, il gr.uff. Anselmi. Automobili venerande Un altro numero del programma di schietto successo: la gara retrospettiva di cimeli automobilistici. Per intender ci si tratto di tre vetture dei primi tempi dell'automobilismo; tre macchi ne di forma diversa, le quali producono nella folla lo stesso effetto che in mezzo a un gruppo di signore ve stite del reticenti costumi dei nostri giorni produrrebbero delle dame infagottate nelle crinoline di una settan tina, di anni or sono. Una viva ilarità si diffonde su tulle le gradinate. Eppure queste, tre macchine sono delle veterane gloriose. La prima è una FIAT del 1900, e appartiene al conte di Bricherasio. E' a due posti davanti, con selline dietro, come le vetture padronali a cavallo di un tempo. Erano di questo stesso tipo le nove macchi ne che compierono il primo giro au tomobillstico d'Italia e su una delle quali erano saliti il sen. Agnelli e l'avv. Goria-Gatti, che si divisero per tappe la fatica del volante. La secon da macchina, più somigliante a un quadriciclo che a un auto, appartiene ai « Pionieri automobilisti italiani » ed è una « Benz » del 1895. Sol suo motore 8 fu questo tipo che permise la creazione delle successive vetture in tutto il mondo. Allorché due mesi or sono morì il suo fondatore, Karl Benz, tedesco, un esemplare del me desimo genere comparve ai funerali, dieiro la bara. Quella che abbiamo davanti agli occhi è guidata dal meccanico Temperino. La terza vettura ha una storia più avventurosa: di marca « De Dion », essa ha fatto il giro del tre continenti: Europa, Africa ed Asia, montata da due boy-scout di Novara, che portano con sò una graziosa e inseparabile scimmiotta. E' tappezzata di targhette, a ricordo delle tappe percorse. La gara è vinta dalla ■« Benz ». Sfilano poi, per contrasto, una quindicina di macchine moderne, degli ultimissimi modelli. L'altoparlante ci informa che una di esse è guidata da Magda Brard e infatti vediamo l'artista che, nel passare, saluta esse pure romanamente. Il Principe di Piemonte e lì Duca di Genova lasciano lo Stadium tra rinnovate entusiastiche acclamazioni e squillare di musiche, alle 18,30, mentre i fuochi artificiali giapponesi riempiono di fragore il Cleto, disseminandolo di bandiere tricolori, e mentre subilo dopo una squadriglia di aeroplani al comando del maggiore Fantauzzi, pro>veniente (la Venaria, si abbassa quasi a sfiorare le graumate, in segno di omaggio ai Principi e di saluto alla folla. Lo spettacolo ha lermine alle 19,30 col concertone delle Bande dopo lavoristiche e militari: banda presidiaria, della Milizia, del Genio, del tramvieri, della Fiat, della Lancia della Garavini, rlpll'a Exelsior », della « Pietro Micca » Molti applausi agli esecutori. Per il servidio sanitario erano presentì la Croce Rossa e la Croce Verde con 1 dottori Galansino, Cala; forese e Qnartara. La serata al Regio Il Principe di Piemonte ha voluto partecipare alla sera anche allo spettacolo del Regio, accolto dal pubblico foltissimo ed elegante in piedi, tra Insistenti battimani, e dall' esecuzione corale dPlla Marcia Reale e di « Giovinezza ». Sono presenti col Prefetto, col Podestà, col Segretario federale, tutte le oltre autorità cittadine. L'accademia di ginnastica, scherma e canto, con i suoi diciannove numeri e la partecipazione di squadre delle scuole elementari municipali maschili e femminili; liene avvinto per tre ore il pubblico, il quale applaude ogni saggio col più grande calore, rimeritando così i piccoli e valenti esecutori della loro fatica, insieme con i loro istruttori e 1struttrici e particolarmente il prof. Enzo Carli, direttore per la ginnastica, il prof. Luigi Colombetti. direttore per la scherma.' e il maestro Michele Pachner, direttore dei cori. Prestava servizio la Banda dei tramvieri diretta dal maestro Mneci Ranieri. rcsasidpa«mmtdpsVnpdttcnAAEzLmtpLp