La salma di Don Bosco rivestita con la pianeta di Benedetto XV

La salma di Don Bosco rivestita con la pianeta di Benedetto XV La salma di Don Bosco rivestita con la pianeta di Benedetto XV All'Istituto Salesiano di Valsalice, per a Solennità di Maria Ausiliatrice e la festa patriottica del 24 Maggio si è avuta un'enorme affluenza di forestieri. l pellegrinaggio dei fedeli iniziò alle ore 6 del mattino, ed i cortili, le scale, corridoi, l'antica tomba di Don Bosco, la Cappella della Pietà e la chiesa dell'Istituto dedicata a S. Francesco di Sales furono in breve invasi da una folla supplicante la grazia di poer vedere il Beato. Tra le persone accorse si trovavano alcuni malati e questi fra le lagrima si facevano maggiormente insistenti. Alle ore 10, poiché i fedeli erano ancor più cresciuti di numero, i medici decisero di sospendere la loro opera ed i sacerdoti accondiscesero che la salma venissj visitata. La processione durò dalle 10 all* 12,30, ininterrottamente, sebbene essa fosse condotta in modo rapido. Parecchie migliaia di fedeli guidati da sacerdoti e studenti della Casa di Valsalice, sfilarono davanti alla salma che era rivestita di un bianco camice Anche nel pomeriggio dalle li alle 16 1 sacerdoti dovettero cedere alle insistenze di una nuova e imponente folla. Fra un cruppo di malati giunse pure a Valsalice una paralitica in auto-ambulanza. Furono i casi di particolare pietà che indussero i superiori dei Salesiani a consigliare una nuova sospensione all'opera di ricomposizione e di vestizione della sauna. La vestizione sacerdotale della salma del Beato volle aver l'onore di compierla il Rettore maggiore dei Saesiani Don Filippo Rinaldi, aiutato nella pia opera dati arcivescovo di Cujatn (Brasile) mons. D'Aquino e dal "vescovo di San Cristobal (Venezuela) mons. Aguire, sotto la guida del dottori Peynetti. Rocca e del prof. Canuto, presenti l rappresentanti della Curia Arcivescovile mons. De Secondi mons. Maritano, i sacerdoti salesiani don De Agostini, Manione, don Cane, don Tonelli, don Piccablotto e j suore salesiane Colombo e Morano. Nella saletta anatomica, trasformata dagli omaggi degli ammiratori del Beato in un'aiuola fiorita, vi fu fra gli ecclesiastici, i periti, lo scultore comm. Gaetano Cellini e il fonditore cav. Riva, uno scambio di idee sulla posizione in cui collocare la testa del Beato in modj da ottenere ia massima naturalezza e perfezione. Fu convenuto che la riproduzione dell'effigie di Don Bosco sarebbe quella di un dormiente, ed il capo appoggerebbe lievemente a destra La 6alma del Beato riposa ora sul lettino di raa-o cremisi donato dai cav. Castellano e Boggio e arricchito da un'artistica frangia d'oro, omaggio delle suore e signorine del ■pensionati-' di via Giulio Venne indossala a Don Bosco la pianeta di Papa Benedetto XV, la stessa che il Pontefice aveva inviato In dono al successore di Don Bosco, don Albera, nel 1918. Questa pianeta, ricca per preziosità di oro e per ricercatezza di disegno, servi a modellare il ricchissimo paramentale che verrà usato nelle funzioni della Beatiflcazionp a Maria Ausiliatrice dal 9 al 12 giugno prossimo. Questo paramentale, attorno al quale si lavora, da anni, e un dono dell'Istituto delle suore di Maria Ausiliatrice fondato da Don Bosco. Fra la pianeta indossata dal Beato e il paramentale si stabilirà così, per l'identità del disegno e del colore, un legame di incomparabile armonia. Le frequenti interruzioni nel lavoro di ricomposizione e di vestizione della salma avvenute In questi otto giorni hanne avuto di conseguenza che l'opera fu compiuta proprio al 24 maggio, giorno di solennità salesiana e nell'ora stessa (le 18) in cui dal Santuario di Maria Ausiliatrice usciva salmodiando l'annuale e popolare processione. Ultimata la vestizione venne redatto in triplice copia un verbale delia vestizione stessa e del collocamento della salma nel lettino e nell'urna di cri stallo. Uno di questi verbali è riservato alla S. Congregazione dei Riti, il secondo alla Curia Arcivescovile e il terzo per la Società Salesiana. Nell'urna verrà collocato un tubo di cristallo, contenente una pergamena artisticamente miniata dal salesiano prof. Ruffini del Liceo di Valsalice. Essa porta una targa con questa epigrafe: Ossa Beati Joannis Bosco sacerdotis — recognita atqve composita — Die XVI Maii MCMXXIX. La targa è' contornata da ornamenti in stile rinascimento, e ai quattro angoli, in altrettanti cerchi sono racchiusi i simboli delle divozioni caratteristiche di don Bosco. L'Eucarestia e Maria Ausiliatrice, lo stemma Salesiano e quello delle Suore di Don> Bosco. Sotto sta10 stemma di Papa Pio XI sorretto da ricche ali e sopra un braciere infiammato. Nella parte inferiore della pergamena è riservato il posto per le firme di coloro che saranno presenti all'atto di chiusuri della salma nell'urna di cristallo. I superiori del Salesiani comunicano che la salma non sarà assolutamente esposta se non dopo la lettura del Decreto di Beatificazione che avverrà a Roma nella Basilica Vaticana11 2 giugno prossimo venturo. Fino a quel tempo li satrjJk» rimarrà chiusa nella piccola saletti fiorita di Valsalice dove attualmente si trova. La direzione generate dei Salesiani si riserva però, di fronte a qualche caso di particolare pietà e specialmente per persone venute di lontano, di concedere anche in questo periodo, una privata visita alla Salmi del Beato.

Luoghi citati: Brasile, Roma, Venezuela