Le obiezioni della Germania al " memorandum,, degli Alleati

Le obiezioni della Germania al " memorandum,, degli Alleati LÀ CONFERENZA PER LE RIPARAZIONI Le obiezioni della Germania al " memorandum,, degli Alleati Parigi, 23 notte? Come si prevedeva, la delegazione tedesca eleva, contro il memorandum alleato di Ieri, una serie di obiezioni alle quali le dimissiona di Voegler hanno voluto conferire immediatamente un rilievo percepibile dell'opinione mondiale. Le obiezioni principali riguardano, conformemente a quanto preconizzavamo ieri sera, le annualità, supplementari di 25 milioni di marchi richiesti dal Belgio in compenso dei marchi deprezzati dell'epoca della occupazione; il rifiuto opposto alla moratoria; l'attribuzione, al solo Consiglio direttivo delia Banca Internazionale dei pagamentidella facoltà di prendere l'Iniziativa di una ulteriore revisione del debito tedesco e 11 mantenimento delle obbligazioni ferroviarie all'identico rango di prima ipoteca dei futuri prestiti Young. Un'altra causa di protesta da parte di Schacht è la domanda alleata che il plano Young, pur entrando formalmente in vigore alla data del l.o a prile 1929, non divenga esecutivo se non quando i governi lo decideranno nel corso dei negoziati previsti sulla materia, vale a dire, al più presto, alla fine dell'estate e magari al principio dell'anno venturo, restando, inteso che, nel frattempo, la Germania continuerebbe a versare i SOS milioni di marchi mensili previsti dall'accordo Dawes. Questo prolungamento di 4 o 5 mesi, e forse più, dei versamenti Dawes. al quale gli Alleati tengono moltissimo perchè, mercè sua, riuscirà loro di colmare qualche lacuna particolarmente dolorosa nei loro introiti immediati, urta naturalmente contro le speranze concepite dalla delegazione tedesca, la quale sostiene che si tratta di uno scherzo di cattivo genere, benché, nella realtà delle cose, il Reich verrebbe a risparmiare cosi 205 milioni sulle annualità Dawes complete. Su tutti questi punti,. Schacht e il delegato supplente Kastl hanno bak tagliato oggi in lunghi colloqui par1 ticolari con Oweu Young e con altrdelegati. Da parte francese-, una certa perplessità si fa strada circa la convenienza di ratificare gli accordi MellonBerenger, stante il carattere provvisorio della soluzione implicata dalla accettazione del piano Young. La Journet Industrlelle, facendosene l'eco, scrive: « Si ammette generalmente che la ratifica degli accordi sui debiti non soffrirebbe difficoltà, qualora gli » speri! venissero a capo del loro lavoro ammettendo un regolamento definitivo delle riparazioni, poiché, ai termini di tele regolamento, la copertura dei nostri pagamenti sarebbe assicurata dai versamenti' della Germania. Precisamente in queste condizioni risiede tutte, la questione e forse l'opinione pubblica non se ne rende sufficientemente conto. Cosi come Poincaré affermava lo scorso luneda Douaumont, è indispensabile che noi ci troviamo, per decidere, al co spetto di • conclusioni nette e definitive >. Non sarebbero né nette né definitive le conclusioni che, sotto una forma dirette o indiretta, rivestissero di un carattere provvisorio, in quanto che rivedibile, l'accordo sui pagamen tedeschi. In queste condizioni, se noi confermassimo, ratificando l'accordo Melion-Berenger, degli impegnassoluti, di cui la, copertura sarebbe condizionale, noi ci esporremmo, in un avvenire più o meno lontano, alle più gravi difficoltà ». Particolare caratteristico su questo terreno, l'opposizione socialista raggiunge l'opposizione dei moderati. t P.

Persone citate: Berenger, Dawes, Journet, Oweu Young, Poincaré, Schacht

Luoghi citati: Belgio, Germania, Parigi