Un negoziante d'alcool accusato d'oltraggio alla R. Guardia di Finanza

Un negoziante d'alcool accusato d'oltraggio alla R. Guardia di FinanzaCRONACA TTADINA Le reliquie di Don Bosco per il Santo Padre e la Casa Salesiana I medici, domenica e ieri, hanno continuato II delicato lavoro di ricomposizione della Salma. Con sostanze chimiche hanno potuto rendere perfettamente solido tutto quanto rimane del Beato, che, come appare dal comunicato ufficiale dell'altro giorno, forma gran parto della struttura muscolare, oltre lo scheletro conservato integralmente. Net pomeriggio di ieri, alle ore 16, ha avuto luogo, nella saletta del secondo piano, l'adunanza generale per 11 prelievo dello reliquie, che è stato fatto eseguire dietro la scelta e il consenso del promotore generale, mons. Carlo Salotti. Assistevano il Capitolo Generale del Salesiani con a capo il sac. don Rinaldi, il sub-promore generale mons. De Secondi, parroco di San Lorenzo, i quattro dottori, comm. dott. Filipello, dott. Peinetti, dott. Rocca, comm. dott. Testerà per la città di Torino e il dott. Canuto della nostra Università. Fungevano da testimoni don Girau'di, Economo generale dei Salesiani e don De Agostini I verbali notarili furono redatti da mons. Maritano, cancelliere della Cu ria Arcivescovile e dal notaio dottor Adolfo Baldioli. Mons. Salotti scelse le reliquie destinate a Roma per il Som mo Pontefice, e indicò quelle che do vranno essere custodite dalla Casa Salesiona. Dopo la firma del verbali, le autorità si congedarono, non senza aver reso omaggio di preghiera e di pietà al novello Beato. I medici continuarono nella loro o pera, che potrà durare ancora qualche giorno, dopo di che la venerata sal| ma, rivestita dai paramenti sacerdotali, sarà collocata nella apposita urna di cristallo, sopra ricche coltri di velluto donate dal cav. Roggio. E' assolutamente inibito a chiunque l'entrare anche per pochi istanti nella saletta dove riposa Don Bosco, e la proibizione d'ingresso sarà ancora assoluta per qualche giorno. Ciò non ostante, la pietà dei fedeli e degli ammiratori porta continuamente a Valsalice frotte di devoti che si fermano poi a pregare negli androni e su per le scale. Segni tangibili di questa viva fede, sono i vasi e i mazzi di fiori che continuamente vengono recati e che le suore con pietosa cura dispongono sui pianerottoli e sulle scale che conducono alla ormai storica saletta del secondo piano, la quale, anche in avvenire sarà certamente la mòta di visite e di pellegrinaggi. II paese del Venerabile Ricordate Don Giuseppe Cafasso, che fu beatificato quattro anni or 60>no, in Roma?, che diede tutta la sua attività all'organizzazione del Collegio ecclesiastico di Torino?, che diffuse tanta bontà fra 1 poveri e i carcerati? Certamente. Come si possono dimenticare gli episodi mirabili, di cui fu protagonista il prete Acll&iforca, — cosi lo chiamavano, con discutibile buon gusto, — mistico sacerdote umanissimo, che operò conversioni miracolose, quali 'quelle dei due più temuti.brinditi della sua epoca: Pietro Mollino, dotto il bersagliere, e Francesco Delpero, sopranominato la tiare? Ricordate Monsignor G. B. Bertagna, moralista insigne, di cui si celebrò solennemente . Centenario della nascita pochi mesi or sono? Ricordate infine il Cardinale G. Battista Cagherò, missionario e mniìicista, autore della popolarissima canzone Lo spazzacamino, deceduto, più che ottantenne, due anni fa? Tutti e tre erano di Casie-lnuovo d'Asti, del paese di Don Giovanni Bosco di Castelnuovo, che s'appresta ora a celebrare il suo Santo più ammirato in tutto quanto il mondo. Perchè — se non lo sapete ancora — quell'ameno borgo, situato su di un colle, a pochi chilometri da Chieri, denominato ufficialmente Castelnuovo d'Asti, che forse fra qualche mese si chiamerà Castelnuovo Don Bosco, viene anche popolarmente distinto col nt>tn« di paese del santi. E, in realtà, non manca la ragione per tale lusinghiero appellativo. Castelnuovo — d'Asti o Don Bosco — è situato a poco'più di venticinque chilometri da Torino, e verso la metropoli subalpina è idealmente p praticamente orientato, poiché vorrebbe ad essa finalmente venire unito con una ferrovia diretta. 11 desiderio, in verità, è molto annoso, e qualche bello spirito locale ricorda perfino, a questo proposito, un episodio di storia ormai antica. Un Insigne parlamentare, che fu per molte Legislature deputato della scomparsa circoscrizione comprendente Castelnuovo, ad una festa locale, svoltasi jn&l 1884, alzando il calice, colla sua smagliante eloquenza trascinatrice, promise al popolo che entro due anni la vaporiera avrebbe fumato fra le ridenti vinicole colline. E invece non fumò e non fumerà più alcuna vaporiera, poiché la ferrovia, che forse fra non molto, senza almeno aspettare quarant'anni e più, toccherà anche le ricche colline castelnuovesi, sarà con ogni probabilità elettrica. Castelnuovo attende, ma intanto sogna nella quiete dei suol colli verdi, dove spira tanta aura di pace e di religione. Perfino Carlo Magno la respirò quell'aura divina, ed una leggenda assai accreditata, a lui fa risalire la fondazione della celebre Abbazia di Vezzo!ano, mirabile monumento di medioevale architettura. L' imperatore franco, che nel 773 prose con altre città anche Torino, un giorno, cacciando, si sarebbe spinto fino alla solitaria selva di Vezzolano, nei pressi di Castelnuovo, accompagnato soltanto da. due scudieri: là improvvisamente gli sarebbero apparsi tre scheletri sorgenti da una tomba scoperchiata, provocando in lui e nei suoi seguaci un grande spavento. Per fortuna, un pio monaco si sarebbe presentato 6ubito a confortare il Sovrano, che — avendo già qualche morto sulla coscienza — non poco ne temeva la riapparizione. Il monaco avrebbe anche esortato Carlo Magno a pregare la Vergine, patrona del luogo, e l'Imperatore — accettando il consiglio — volle più tardi far innalzare alla Madonna, sul luogo dell'apparizione, una Chiesa ed una Abbazia. Ma Castelnuovo è ricca di Chiese anche nell'abitato, a cominciare dall'eccelsa Madonna del Castello, che domina feudalmente dall'alto l'abitato. Ca6 lei nuovo, infatti; ha un suo passato feudale, che ebbe inizio forse prima del 1103, quando i Conti di Rivalba furono investiti anche di questa terra. Poi passò ai conti di Biandrate, al dominio monferrino, finché assurse a liberta di Comune con propri statuti ed alta autorità podestarile. - Il 16 novembre del 1420 Castelnuovo fu scelta quale sede atta per concludervi una pace fra i signori di Savoia e Monferrato, ed in quel torno di tempo dette anche i natali ad un santo... laico, che fu però singolarmente bene merito dell'istruzione torinese: forse proprio a Castelnuovo infatti nacque quel tal Giovanni De Grassis, conte palatino, docente insigne di giurispru denza, che nel 1457 nella sua casa in Torino istituì una specie di collegio gratuito por quattro studenti bisognosi, due di Castelnuovo, due di Ivrea, intitolandolo, non senza qualche esagerazione, Sapienza dei poveri scolari De Grassis. Dopo una lunga, autonoma, ed an che gloriosa vita comunale, Castelnuo vo noi 1559 giurò fedeltà ad Emanuale Filiberto duca, ed anzi divenne feudo di una figlia di lui, Matilde di Savoia, quando ella andò sposa a Carlo di Siniiana. Castelnuovo, nel seicento e nel settecento, vide spesso, e subì dolorosamente, la venuta di eserciti stranieri; poi il turbine rivoluzionario si scatenò travolgente sulla sua pace campagnuola. Finalmente il nuovo secolo deetmonono seppe ridonargli la tranquilla armonia dei paesi floridi e buo ni, e nella sua serenità maturarono le sublimi virtù dei Santi: Giuseppe Cafasso confortò l'umanità peccatrice e sofferente ; Giovanni Bosco si creò divinamente apostolo della gioventù. A meno di tre chilometri dal centro di Castelnuovo, prima di giungere al comunello di Capriglio, vi è la borgata di Murialdo, o meglio dei Becchi, dove sta sorgendo per ferma volontà e intensa fede salesiane un santuario dedicato a Don Bosco. Vigne, campi sorriso di verde circondano una umile casetta, conservata come per miracolo, dove il beato nacque il 16 agosto del 1815. Là il bimbo segnato in fronte dal destino venne educato dalla buona mamma Margherita, che non sapeva leggere, ma conosceva alla perfezione la santa spontanea pedagogia materna, materiata di intuizioni, di indulgenze e di profondo amore. Là Giovannino educò la sua mente prodi giosa; cominciò a leggere e a studiare portanto le beste al pascolo; là apprese perfino a fare il giocoliere per attrarre attorno a sé colla curiosità l coetanei ; improvvisandosi a dieci anni missionario e predicatore. Vi 6, là ai Becchi, — ed ora lo hanno cintato — il prato dove il futuro santo ebbe il suo primo sogno, che gli rivelò l'avvenire, persuadendolo a tutte le audacie per giungere a tutte le mète. E vi è pure, accanto alla chiesa bella, una cappelleria umile, dove Don Bosco officiava, quando già grande e già vittorioso, amava tornare talora al paesello natio per riposarsi un poco, fra la serenità campagnuola, della immane sua fatica. E non manca, nella cappelletta umile come l'uomo che rosi la volle, un rozzo confessionale alla cui piccola grata sì accostò fanciullo un altro santo: Domenico Savio da Mondonlo. E' insomma — là fra Castelnuovo e Capriglio — la piccola fonte da cui fluì la vena ineusaribilo di bontà, che ppr miracolo — oggi consacrato sugli aliar! — si diffuse umile e trionfale per tutto 11 mondo. Luigi Collino. Una corsa di vetture pubbliche Le vetture pubbliche torinesi non sono affatto lente, anzi sono velocissime. Se qualcuno fosse convinto del contrario, domenica prossima egli dovrà ricredersi, giacché per questo giorno sono riservate ai torinesi clamorose e impensate sorprese. Tra le quali, appunto, una gara di velocità — corsa al trotto e velocità pura — delle vetture che ognuno osserva talvolta bivaccare languidamente all'ombra dei viali o negli angoli più tranquilli e riposati delle nostre piazze A questo annuncio i pedoni non debbono spaventarsi: niente di pericoloso. I vetturali non faranno la gara in via Roma o in via Garibaldi, non rincorreranno il tram o una 525, e non tra volgeranno i passanti. La pista per questo cimento è stata 6celia con criterio e prudenza: essa è adeguata alle esigenze della gara, è libera, grande, grandissima, capace di ospitare all'occorrenza una corsa furiosa di bighe romane: è lo Stadium. I fiaccherai torinesi abituati alle morbide passeggiate urbane, e ad infrenare i cavalli per dar modo ai passeggeri di centellinare la gita cittadina, domineranno la pista in lungo e in largo; e si lanceranno, a briglia' sciolta, alla conquista della turbinosa velocità, del record, della palma ambita sovra ogni altro riconoscimento, che per l'occasione assumerà la forma di una artistica frustai col manico rivestito d'argento. Quasi tutti i fiaccherai cittadini che hanno una rivincita da prendersi (e dov'è quel fiaccheraio che non covai in cuore la speranza segreta d'una schiacciante rivincita contro un collega o contro la considerazione d'un cittadino brontolone qualsiasi?), quasi tutte le vetture pubbliche, dicevamo, sono già allineate, non al solito posteggio, ma sul foglio delle iscrizioni per la gara di domenica. Nell'ambiente, da alcuni giorni si fanno previsioni e corrono scommesse; e si è avuto campo di rilevare perfino un po' di nervosismo. Alcuni tengono piazza Solferino, altri preferiscono Porta Nuova. Si parla di astuti propositi di alleggerire le vetture e, naturalmente, fin dal sorgere della prima voce, questo pericolo ò stato denunzialo in sedi: competente, con una vibrata protesta di una Commissione di concorrenti. Un fiaccheraio elle i colleghi — forse maligni — giù dicano handicappato, si è iscritto tra i primi alla corsa e promette una ri velazione. Dice che ha un metodo speciale per fare correre il suri cavallo un po' antico, più di quello focoso d'Orlando. Voronoff? L'influenza della Midio? L'elisir dell'eterna giovinezza? Un'illusione ottica con un miraggio irresistibile di fieno e d'avena come a nessun cavallo fu mal dato di vedere? Chissà: segreti e misteri del secolo ventesimo. Intanto l'incognita sorge e predomina, preoccupando 11 numeroso lotto di concorrenti. C'è un favorito, però, che gode la simpatia del quarto d'ora: è tanto favorito che gli scommettitori lo danno a un decimo. in grandissimo riserbo, poi, sono in- Seguendo la Cronaca cominciati gli allenamenti. Chi sorve- gl lasse la strada di Nichelino in certe nCDPUEi I E CIAIIflRF ore della notte, potrebbe assistere a rtltunc UE diununc de\,^av^aa,flnai1eanSìa PREFERISCONO LE CONFEZIONI «ROMANA CALCAGNI» non e necessario star su di notte per vedere le fasi della preparazione. Un iio' di pazienza, e domenjca_prossima Per l'eleganza e l'originalità dei mo. dalli; per il taglio perfetto e la finezza tutta ToTino potrà vedere l'originale ! ,iene confezioni, per la bontà dei tesspettacolo. I siiti, nonché per i prezzi mitisslmi. In Dopo la corsa delle vetture pubbli-: questi giorni la Ditta Romana Calcagni che verranno le altre sorprese. Man- \ ha ricevuto dei nuovi bellissimi e sugcano cinque giorni alla giornata cam-|gestivi modelli di ultima creazione che pale dello Stadium: e se il Comitato »°n mancheranno di furoreggiare nei 1 piu e se delle manifestazioni popolari non ci toglierà la parola, promettiamo di svelare almeno una sorpresa al giorno. Dopo, spiegheremo anche come questi festeggiamenti siano organizzati dalla Federazione fascista per mandare alle cure del mare, della montagna e del sole, i bimbi più poveri e più bisognosi di tutta la Provincia. Bollettino demografico 20 maggiio 1929 =rz= NASCITE MATRIMONI MORTI 36 14 33 „randi ritrovi mondani d'eleganza od al pesane di Miraflori. Questa collezione oli remodo interessante, e particolarmente degna di una visita delle signore. . . „ Via Roma, 2 - Via Garibaldi, 40 La GELATERIA PEPINO in conseguenza della demolizione del vecchio stabile, è stata traslocata in piazza Carlgnano 6 (ex-Dreher) in locali più ampi e adatti. Servizi per famiglie, sempre pronti. 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Lll Dagover. splendor — - Arianna vince il gran premio ». Protagonista Maria Jacomnl. ALPI — « Bonn a contesa». Ultimo giorno. principe - «Notti algerine». J. Gilbert. savoja (v. Distonc). - NeJl'aria di Parigi. I Divertimenti Le tristi sorprese della strada Per la Gasa del Balilla L'Ufficio Stampa della Federazione Provinciale Fascista comunica: « Con le offerte giunte ieri alla Segreteria Federale e al Comitato Provinciale dell'O.N.B. la sottoscrizione per la .costruenda Casa del Balilla ha raggiunto la cospicua somma di lire 872.Ì73.55. Tra le nuove adesioni merita un particolare cenno quella della Cassa Mutua Malattia fra lavoranti parrucchieri ed affini di Torino e Provincia. Il Presidente ha rimesso al Segretario Federale un assegno di 500 lire pregandolo di provvedere per la iscrizione del Sodalizio fra 1 soci perpetui dell'O.N.B. L'offerta era accompagnata da una lettera contenente nobili espressioni di simpatia per tutte le iniziative del Partito nel campo giovanile. Il Segretario Federale ha ricevuto varie altre adesioni, e tra queste quella del Cotonificio di Strambino, la cui Amministrazione ha sottoscritto 500 lire. Ecco li XXII elenco dei benemeriti dell'O.N.B.: Somma precedente L. 838.973,56 G. M. Rainondetti (Proprietario Hotel Torino, 2.0 vermento), (socio perpetuo) • 200,— Fabbrica Naz. Colori Paramatti - Settimo Torinese, (idem) » 500 — Cassa Malattia fra lavoranti parrucchieri di Torino e provincia (idem) » 500,- Àzienda Elettrica Municipale (socio benemerito) > 15.000,- Azienda Tranviaria Muni- • cipale (idem) » 15.000,— Cav. uff. "'Giuseppe Cavagnino (socio perpetuo) ■ 500,— Lanza cav. Achille (idem) • 500,— Gli Amici del sabato C. M. P< 3. (idem) » 1.000,— Cospicue offerte della Società Stadium per Te colonie della Federazione L'Ufficio stampa della Federazione provinciale fascista comunica: L'avv. comm. Maurizio Roccarino, Presidente della Società Stadium, ha consegnato ieri al segretario federale sono lire da devolversi a favore delle Colonie Alpine Marine ed Elioterapiche della Federazione Provinciale Fascista. La spontanea offerta, mentre non è ancora in corso alcuna sottoscrizione a tale scopo, ha un significato die merita di essere messo in rilievo: esprime quanto fervore sappiano suscitare nell'animo degli italiani tutte le iniziative del Regime. Va inoltre rilevato che il gesto del comm. Roccarino coincide con l'offerta dello Stadium al Comune di Torino e con la concessione del Campo Sportivo alla Federazione Provinciale Fascista per la grande manifestazione ginnico-sportiva di domenica prossima, pure a favore delle Colonie Alpi, ne Marine ed Elioterapiche del Littorio, manifestazione alla quale dà opera anche il Presidente della S.A.E.S. gen. Tappi. ; Una donna mutilata ! dalle ruote di un'automobile Un gravissimo investimento è avvenuto ieri, poco prima delle 15 in via Carlo Alberto, all'angolo di via Ospedale. Lo chauffeur Carlo Rosso, d'anni 26, elle guidava la macchina numero 19.3-44 di Milano, di proprietà della signora Gilda Bartomeoli, proveniente a velocita moderata da Pora Nuova, si vide, all'altezza della via Ospedale, sopravvanzare da un camioncino a motore guidato da un giovanotto. Il Rosso notò il veicolo lanciato a velocità pazza, minacciare di urtare contro la sua automobile ed allora, per evitare una disgrazia sterzò. Tale manovra fu fatale a due signore: una che stava attraversando la strada, la seconda che sul marciapiedi, per sfuggire all'investimento si era addossata all'angolo della casa. Tutto fu inutile. La macchina andò proprio a sbattere contro quel muro ed il respingente urtando violentemente la sventurata in una gamba funzionava da coltello, sì che l'arto rimase reciso di netto. La sventurata signora si abbatteva a terra, mentre il sangue sgorgava copioso dal moncone. L'alti-a passante, anch'essa travolta dalla automobile riportava fortunatamente ferite meno gravi. In quel tragico momento, mentre gli occhi dei passanti erano tutti rivolti alle due donne una delle quali orrendamente ferita, approfittò il guidatore del camioncino per accelerare la sua corsa per sottrarsi ad ogni possibile inchiesta sulla sua responsabilità. Subito venne interrotto il transito dei trams e degli altri veicoli. Pietose persone si avvicinarono alle ferite. Giunsero pure guardie municipali ed agenti di pubblica sicurezza e data la urgenza del caso fu provveduto all'Immediato trasporto, a mezzo di automobile, della signora mutilata all'ospedale di San Giovanni. Anche l'altra ferita venne coca dopo con altra automobile condotta allo stesso ospedale. La prima delle due donne, Rosa Sandrissina, di 31 anno, abitante in corso Regina Elena, 20, era in condizioni pietosissime. Immediatamente il dottor Galansino la fece trasportare nella sala operatoria e provvide, con intervento chirurgico, a rabberciare il moncone dell'arto. La mutilata fu su bito dopo ricoverata nella sezione del prof. Fantino, ma il chirurgo non si pronunciò sulla prognosi. L'altra ferita, Ida Cavallero, di anni 32, abitante in via Bareni, 25, venne anch'essa medicata dal dottor Galansino. Più fortunata della Sandrissina essa aveva riportata una ferita lacero contusa ad una gumba per la quale fu giudicata guaribile in una ventina di giorni. Mentre le due investite ricevevano all'ospedale le cure del caso, due agenti accompagnavano lo chauffeur Rossi alla Questura Centrale. Poco dopo però lo stesso Rossi veniva inviato al Commissariato di Monviso che ha diretta giurisdizione sul luogo dove è avvenuta la disgrazia. Lo chauffeur interrogato dal commissario dott. Cutrera, raccontava, suffragando la narrazione con testimonianze, in qual modo era avvenuto l'investimento provocato dallo sconosciuto guidatore del camioncino. Dopo l'interrogatorio 11 Rossi fu lasciato in libertà ed 11 maresciallo D'Onofrio venne incaricato di identificare il fuggiasco guidatore. 11 vei colo non portava targa, ma la reclame di una ditta commerciale, e questa in dicazione, osservata da passanti e rfe rita alla Polizia, servirà certamente a facilitare l'arresto del giovanotto, il quale preoccupato delle sue personali responsabilità, anziché provvedere in sieme agi1 altri a soccorrere le ferite ha cercato di rendersi irreperibile. Alcune ore più tardi si presentava alla sala dei pronti soccorsi dello stes so ospedale di San Giovanni il carne riere Vittorio Brera fu Giacomo, d'anni 22, abitante in via Porta Palatina, n 17. Il Brera era anch'esso rimasto ferito, benché leggermente, dall'automobile guidata dal Rossi. Nella confusione succeduta al tragico momento, mentre tutti si erano occupati delle due donne: la sventurata signora Sandrissina e la signorina Cavai lero, nessuno si era accorto che an che il Brera era stato investito e tra volto dall'automobile. 11 cameriere però se l'era cavala con contusioni di lieve entità al capo e alle gambe tanto che il dottor Galansino dichiarò che la guarigione si avrà in una die Cina di giorni. Per evitare un ciclista cade sotto una motocicletta All'Ospedale Martini veniva trasportato con l'automobile del comm. Debenedetti l'operaio Federico Barbero, fu Martino, di anni 67, abitante in via Ghemme, 6. Al disgraziato, visitato dal dott. Ciralcian, fu riscontrata la frattura della base 'crfe'n'JW». ,'Egli venne ■ricoverato con WMfifm larvata. Pcftft W.RJ- (automobili; Iptibblica, iCciM&mm,- «Ita «Uue 'guardie municipali*, ftjgBjnjfc Ito «testo 'Ospedale il ;sig?tìSr VHfnbesco 'Bagnasso di Giusep•Pe, wi Viiiii 44, residente a Collegno, gétomft 'di quel distributorio dell'All'eanza Cooperativa. Il signor Bagnasco presentava la frattura del malleolo del piede destro, e il dott. Cirakian, dopo le cure del caso, lo faceva ricoverare, giudicandolo guaribile in un mese. 11 signor Bagna6co era partito da Collegno in motocicletta, diretto a To rino. In corso Francia, all'imbocco del corso Vittorio Emanuele, si trovò improvvisamente sbarrata la via dall'operaio Barbero. Costui, sceso dal tram, linea N. 6, stava attraversando 1 corso per imboccare la via Ghemme, per scansare un ciclista, era andato improvvisamente a sbattere contro la motocicletta del signor Uagnasco. En trambi caddero a terra. Volle la fata 1-ità che u Barbero battesse violentemente del capo sul selciato, in modo da prodursi la grave lesione, mentre invece il motociclista si fratturava il piede. Subito intorno ai due feriti si radunarono 1 passanti, e giunsero pure agenti municipali. Il comm. Debenede-ttL. che occasionalmente passava in auto-mobile' sul corso, constatate le gravi condizioni dell'operaio, lo fece adagiare sulla sua macchina, provvedendo a trasportarlo 6ubito all'Ospedale, mentre le guardie municipali si interessavano alla loro volta del se co-ndo ferito. Colto da malore mortale mentre va in bicicletta In via Frejus un giovane contadino è caduto ieri mattina dalla bicicletta si e accasciato ed è rimasto esanime. Kgli è certo Angelo Dentis, di 35 anni abitante sulla Strada della Pronda 720 Procedeva a velocità moderata e presso la via Garagi io è stato colto da sincope cardiaca. Del doloroso episodio e stato testimone il dott. Carlo Caselle che si trovava a passare in quell'istan' te con la sua automobile Sc*o di macchina 11 dottore cercò' subito di prestare le prime cure al disgraziato ma visto il caso disperalo trasportò li contadino all'Ospedale Martini Oui i medici di guardia constatarono che il Dentis aveva cessato di vivere. Gli agenti del nucleo Investigativo di polizia tributaria operano periodicamente delle verifiche alla contabilità delle ditte che esercitano il commercio di sostanze sottoposte a tassa di fabbricazione doganale, ecc. Orbene la L'ufficiale ed i sottufficiali si recavano verifica fatta recentemente dal briga-1 per una inchiesta, per una nepstradiere della R. Guardia di Finanza Delizione della scena che aveva deterrai- Per le Giovani e Piccole Italiane L'ufficio stampa della Federazione provinciale Fascista comunica: f Le fiduciarie delle Giovani e'Piccole Italiane baronessa Mercedes de Martino di Silvi e Signora Annetta Nicola-Giordano informano che: « Per recente reiterata disposizione del Centro del Partito le Giovani e Piccole Italiane non possono prendere parte a nessuna manifestazione fatta sotto forma di questua ». Di conseguenza rimane stabilito che la Delegazione Provinciale dei Fasci Femminili, non potrà aderire a nessuna richiesta di Giovani e Piccole Italiane che verrebbe ad essa fatta da Enti ed istituzioni ben i gruppi giovanili lenii no parte a vendile p Grave investimento L'operaio Paparello Giuseppe di an ni 31, abitante a San Carlo Canavese, in Contrada dei Fiori, usciva ieri sera dalia ditta, dove è occupato, e s'avviava, in bicicletta, per tornare al suo domicilio, sorpassato il ponte che è presso Caselle, veniva investito dal Camion che porta il numero 7301-TO e gettato a terra, rimaneva, ferito al ca po mentre la bicicletta, nell'urto, di veniva inservibile. Raccolto dai pochi presenti, con una automobile privata veniva condoto all'Astanteria Martini dove, ricevuto dal dottore Gasperini gli furono riscontrale ferite lacero contuse in varie parti del viso, la frattura del meinto e del braccio sinistro e una lieve commozione cerebrale. Fu dichiarato guaribile in 50 giorni. Gruppo rionale « Aldo Campiglio ». — Venerdì assemblea generalo per le ore 20,30 In sede via Casalborgone, s. Intervento oblìllitatorlo. Lo eventuali assenze vanno giù stincate. . _ , Associazione Combatterti. Gruppo Brigata L operalo Davvicino Francesco di anni 33, abitante in via Cesare Tal Ione 11, si era recato domenica al Santuario di San Pancrazio, per feste giare in compagnia di amici, la sa gra del Santo. Mentre, sul tardo po meriggio ritornava in città sopra una bicicletta, un poco alticcio, ad un tratto, per uno scarto della macchina, cadeva a terra. Raccolto e traspor. tnto all'Astanteria Martini, gli veni vano riscontrale una ferita lacero contusa alla fronte, e la commozione cerebrale. Vuol ferire l'avversario e colpisce se stesso Vincenzo Caputo fu Domenico, di 26 anni, residente a Venaria Reale, presentò all'Ospedale di S. Giovanni per essere medicato di una ferita da punta e taglio all'avambraccio slni stro. Interrogato sulle cause della f rita stessa, il Caputo disse che, venuto a lite poco prima, per motivi di lavoro, con alcuni compagni, uno di questi lo aveva colpito con un coltello. Il fatto era avvenuto alla Venaria Reale e il maresciallo dei carabinieri di quella Tenenza, fatte accurate in dagini, riuscì a stabilire che la narrazione del ferito non corrispondeva a verità. Ad estrarre il coltello, per difendersi dagli avversari, era stato il Caputo stesso, e la ferita se l'era inferta mentre egli invece voleva colpire un tale del gruppo. Il giovanotto, schivato il colpo, aveva fatto deviare l'arma e la lama colpi l'avambraccio del Caputo. in seguito a tali risultanze 11 Caputo venne tratto in arresto mentre ancora si trovava all'Ospedale di S. Giovanni e denunciato per porto d'arma nel suo ufficio il capitano della Guardia di Finanza Alessandro Piccione, scortato dal maresciallo Minozzi e dal brigadiere Elusati, cui si accompagnava ancora il brigadiere Del Greco. Greco, alla contabilità della ditta V-egnaben, Gribaudi e Robino, che esercita jl commercio degli alcools, si è conclusa, per uno dei titolari della dina stessa, il sig. Costantino Robino, di 44 anni, abitante in via Canova, 21, con una singolare avventura, che avrà uno strascico giudiziario. Carico e scarico Il Del Greco, presentandosi negli uffici delia ditta aveva richiesto il registro di carico e scarico relativo al deposito di alcool per controllare le scritturazioni che vi figuravano in rapporto colle relative bollette di legittimazione rilasciate per trasporto di spirito denaturato. Nel corso della verifica egli osservò al Robino, dal quale gli erano stati sottoposti i registri ed documenti destinati ad appoggiare le scritturazioni, che una partila dì alcool di venilquatiro litri appariva scaricata due volte, mentre per tali operazioni esisteva una sola bolletta di legittimazione. Il Robino, che già si era mostrato insofferente per la presenza del brigadiere, dando a questi l'impressione di essere alquanto seccato per la inattesa verifica, spiegò che l'apparente irregolarità doveva attribuirsi al funzionario addetto al rilascio delle bollette. Le spiegazioni del Robino non acquetarono il brigadiere Del Greco, il quale replicò che la faccenda del rilascio delle bollette non poteva essere tirata in ballo e prosa comunque a pretesto per giustificare una irregolarità evidente. Senz'altro il Del Greco richiese all'industriale un foglio eli carta per dare atto, in un regolare verbale, ael rilievi che aveva avuto modo di eseguire. Ma la richiesta e le intenzioni manifestate dal brigadiere non garbarono al Robino, che assunse un atteggiamento maggiormente vivace. Io non ho tempo da perdere. Voi della Finanza, con la precedente verifica e con questa volete trovare il marcio dove non esiste, mentre dove esiste effettivamente vi passate sopra. U% gin, voi non fate nulla è sfruttai* semplicemente il prossimo. — Queste sarebbero le espressioni pronunciate dal sig. Bobino per tutta risposta alia richiesta del brigadiere, il quale poi le trascrisse sul verbale col quale informò i superiori degli avvenimenti al quali aveva assistito. Ma gli avvenimenti non si conchiusero con quelle poche espressioni. Dopo lo sfogo verbale, il Robino strappò di mano al Del Greco i registri, lacerando la bolletta che egli stava ancora esaminando Con la ricostruzione di quest'ultima scena, il Del Greco conchiuse nel suo verbale la esposizione dei fatti, e soggiunse: f. Di fronte a questa sua violenza ed oltraggio l'avrei dichiarato iarrosto, cosa invece che non ho fatto subito perché mi trovavo solo e nell'impossibilità di provvedere alla traduzione, in quanto il Robino era eccitato e si sareBbe ribellato ancora di più, mettendo in allarme i suoi numerosi impiegati ed il pubblico eventualmente presente nel vicino suo deposito ». Il brigadiere ed il commerciante Ecco la ragione per cui il sig. Robino potè illudersi per qualche ora che la sua avventura col brigadiere fosse stata a lieto fine, che lo scontro fosse stato non solo incruento ma anche senza conseguenze di sorta. Senonchò a distanza di qualche ora si presentavano nato il Del Greco a denunciare l'industriale per il doppio reato di violenza ed oltraggio. 11 negoziante di spiriti cercò di esser di... spirito: egli diede una spiegazione dei suoi atti e delle sue parole soggiungendo che l'incidente aveva avuto origine precisamente dal comportamento del brigadiere 11 quale gli aveva rivolto questa espressione poco piacevole e lusinghiera: «Le elevo la contravvenzione: tanto lei è pescecane e può pagare... ». Ma le spiegazioni del Robino r.on hanno avuto fortuna. Alla denuncia individuale del brigadiere col quale ave va avuto lo scontro, si è aggiunta quella, diciamo cosi collettiva, sporta e sottoscritta dall'ufficiale e dai sottufficiali che compirono il sopraluogo e l'inchiesta. Il sig. Robino vedrà la fine della sua avventura in un'aula giudiziaria dove dovrà comparire Incolpato di violenze ed oltraggio. Tre allegri compari e una schiera di ingenui Durante i mesi di marzo e aprile, illa Questura centrale vennero segnalate numerose truffe all'americana consumate col noto sistema delle « pastiglie ». I danneggiati, la maggior parte non residenti a Torino, ai funzionari a cui fecero le rispettive denuncie, raccontarono di essere stati avvicinati da due o tre individui dall'aspetto rassicurante e coi quali strinsero amicizia. Dopo qualche ora di conversazione, uno di questi pregava il... designato di comperargli, alla vicina farmacia, cinquanta centesimi di pastiglie. Convinto di far cosa grata ad uno dei nuovi e cortesi amici, quello accettava e a garanzia lasciava nelle man: del due individui... il portafoglio. Al ritorno egli constatava immancabilmente che gli amici erano scomparsi e con essi 11 portafoglio. Di questo ingenuo e vecchio raggiro, restarono vittime: il 16 marzo, Enico Meirone, nato ed abitante a Crissolo di Cuneo il quale fu truffato di 200 lire e documenti personali; Mario Chiappino, nato a Casalborgone e qui abitante in corso Regina Margherita 165, che il 16 marzo fu truffato di 2.35 lire; Giulio Spadetto, abitante in via Perugia 5, Il 31 maTzo ci rimise 300 lire; Giovan Rallista Boni, contadino, abitante in Piazza Emanuele Filiberto 11, il 27 marzo fu truffato di 200 lire; il 20 aprile, Lorenzo Berton di Sauze Cesana, 200 lire-. Pietro Bolofjna, di Gassino, il 22 aprile, 450 lire, un paio di scarpe ed un ombrello. Delle indagini per rintracciare i truffatori, oltre alle Sezioni di P. S. presso le quali erano state fatte le demmeie, s'interessarono gli ogenti della Squadra mobile i quali non tardarono ad identificare i truffatori nelle persone dei noti pregiudicati: Raimondo Alteri, di anni 41, ex-vigilato speciale; Lorenzo Ghibaudo, nato a Cuneo 60 anni fa e Giacomo Merletta, di anni 61, tutti e tre qui senza fissa dimora. Ieri, i marescialli Pezzi, DI Pietro e Satragno- incontrarono in via Nizza i tre individui e procedettero senz'altro al loro arresto. I truffati riconobbero in quei messeqri gli autori del raggiro combinato a loro danno: I tre compari sono stati passati alle carceri giudiziarie. Ancora per pochi giorni ' al SALONE GHERSI IL CANTANTE DI JAZZ In preparazione : « Ombre bianche », meraviglioso lavoro della Metro-GollU wun Mayer. Film sonoro Vitaphone. LEDA GYS all'AMBROSIO Con l'eccentrica e vivacissima cinecommedia sentimentale ;IGNORINA CHICCHIRICHÌ' la bella e deliziosa Leda Gys, ritorna; sullo schermo dellMmbrosio da doma*' ni stesso. Oggi ultime di « S.O.S. », CINEPALAZZO LA MONTAGNA DELL'AMORE Sesta giornata trionfale. E. I. A. R. - Radio Torino Potenza Kw. 7 antenna — Lunghezza d'onda metri 275,2. Il programma d'oggi Oro 1-2.30-13,30: Trasmissioni varie. — Ora l6,.ìs'; Bona, e Cambi. Notizie. — Ore 1718,15: Concerto e Quintetto EIAR: 1) Auber: « La muta tll Portici » ouverture - 2) Mascheroni: « Sai tu perchè? » valse - 3) Wagner: « Maestri Cantori » canto di Walter • 4) Lehar: .1 Frasqulta » fantasia - 5) Uarblrolll: « l'ensatlva » lango - 6) Blzet: Carmen » fantasia - 1) Frontini: n pulcinella innamorato» - 8) Meniconl: «Happy» fox-trott. Ore 20,95-20,30. Stefani e Segnale orarlo. ■ Ore 20.30-20,55: Enlt e Dopolavoro. — Ore 21: Direttore art. Manuel De Serra: «Doa Pasquale » opera in quattro atti di Donizeitl. Esecutori: Norlna, soprano Antonietta Avena; Ernesto, tenore Giuseppe Varetto; Dott. MaJatesta, baritono Nino Divo; Don Pastinale, basso comico C. De Tornati». Maestro concertatore e Direttore d'orchestra Fiorillo cav. Vincenzo. — Ore 23-24: Musica da ballo. (Jazz-band). Cadavere di uno sconosciuto ripescato nel Po Il venditore ambulante Giuseppe Pecchie, aiutante ai Murazzi del Po, 4, vide ieri verso mezzogiorno galleggiare un cadavere sull'acqua nei pressi della diga del ponte Vittorio Emanuele. Del fatto egli informò telefonicamente la vicina Sezione delle guardie municipali; poi, toltasi la giacca, entrò nel ftume, che in quel punto misura un metro e mezzo di profondita, e raggiunto il cadavere, lo legò con una ilune, a aiutato da una guardia municipale, lo trasse a riva._ Conferenze La Federazione del commercianti ricorda al propri! associati che questa sera alle oro 21, nel salone della sede, avrà luogo l'annunciata lezione deiravv. Gino Polettl sol tema: ni contratti collettivi di lavoro ». fòriale Li 872.173,05 altre mtiiiifeslnzioni dei Pesci e frigoriferi Preoccupazioni senza fondamento Ogni anno, con ravvicinarsi dell'estate il consumo del pesce nella nostra città va sempre più diminuendo, fino a che nel mesi di maggior caldo diviene quasi nullo. Trattandosi di una derrata che, comettabbiamo altre volte sostenuto, per le sue intrinseche quali là dovrebbe essere * di largo uso popolare, abbiamo voluto chiedere ad un competente la ragione di questo periodico abbassamento del mercato. Molti osservano che Iti derrata è tra quelle di più i'acile deterioramento durante la stagione estiva. « Ma per questo — ci ha detto la persona interpellata — vi sono i frigoriferi ed è pura superstizione che il pesce mantenuto in frigorifero da un giorno all'altro perda tutte le sue qualità nutritive e di buon gusto e si decomponga rapidamente non appena lolt-o dal mezzo refrigerante: se cosi fosse, il problema dell'alimentazione di una grande citta diventerebbe addirittura insolubile, perché esso si fonda essenzialmente sopra la conservazione delle derrate por mezzo di basse temperature. 11 pesce non fresco poi e facilmente riconoscibile. 11 consumatore deve sincerarsene prima di farne acquisto; il mezzo più sicuro è quello di acquistai* il pesce soltanto presso quei commercianti che, disponendo di impianti frigoriferi, danno l'assoluta garanzia di smerciare del pesce in buone condizioni. Se si pensa che la stagione estiva e quella più favorevole alla pesca di eerte ottime qualità e quindi essendovi una maggior produzione il prezzo è inferiore a quello praticato nei mesi freddi ed accessibile a tutte le borse, non si comprende il perchè di questa astensione nell'acquisto di un prodotto sano e nutriente p clic vleno largamente consumato nelle stazioni climatiche e nei posti di villeggiatura dove dagli albergatori viene venduto a prezzi proibitivi. • E' quindi necessario che la popo¬ lazione si convinca che anche d'estate a Torino si può avere del pesce fresco a ottimo prezzo ed approfitti di questo fatto per lame largo, uso. Molto del pesce che arriva a Torino viaggia in vagoni idrotermici ed appena giunto viene subito ringhiacciato e passato mei frigoriferi in attesa dell'ora dolla vendita. E' escluso quindi che possa deteriorarsi, tanto più che gli arrivi si susseguono giornalmente a seconda, del consumo. La terza festa nazionale del libro Sotto la presidenza di Pietro Gorgolini si è riunita ieri sera la Commissione degli Autori e Scrittori, degli Editori e Librai residenti in Torino per definire il programma della celebrazione solenne di questa festa che si svolge in tutta Italia sotto gli auspici del Governo Nazionale. Erano presenti Salvator Gotta, Arnaldo Cipolla, Luigi di San Giusto, Clara Ferrerò, Arturo Foà, Arduino, Piero Mazzolotti. Nino Berrini, Dante Signorini, Mario Gl'omo, Lattes, Casanova, Treves, Chiantore, Sten, Paravia, Petrini. Bianca, Vallardi Francesco, Bocca, Sonzogno, Ometto, Gismon di Caccia, De Agostini, Dezzani, Imberti. La Fiera avrà inizio alle ore 17 nella giornata di sabato 25 corrente con l'intervento di tutte le autorità. Terrà il discorso ufficiale Pietro Gorgolini. A cura degli Editori librai verrà eretto un grande artistico padiglione per l'esposizione e vendita dei libri. In detta occasione verranno concessi sconti speciali. La sera dello stesso giorno nel salone del Consiglio Provinciale dell'Economia alle ore 21, con ingresso libero, parleranno brevemente e leggeranno T>rose e Urinilo Arturo Foà, Luigi di San Giusto, Clara'Ferrerò. Marcello Arduino, Mario Gl'omo, Gigi Ramagniul presentati da Pietro Gorgolini che illustrerà il significato della Festa. Le conferenze del Risorgimento a Palazzo Madama Nella sera di sabato ebbe luogo, in una sala di Palazzo Madama, l'annunziata conferenza del prof. Colombo sul tema: « Emigrati lombardi a Torino dai 1848 al 1853 ». La conferenza del Prof. Colombo è la prima della serie che il Comitato Piemontese della Società Nazionale del Risorgimento ha organizzato e indetto pel corrente mese. Numerosi i soci e gli invitati Intervenuti. Fra le autorità erano presenti anche il Podestà conte Paolo Thaon di Revel, il Rettore della Provincia, il R. Provveditore agli Studi, il gen. Pintor, il Rettore della R. Università. All'eletto uditorio che affollava la sala, S. E. Ferrerò di Cambiano, presentò l'oratore e parlò dello svolgimento delle conferenze, la cui organizzazione è stata affidata ad una commissione di dame della nostra aristocrazia, sotto l'augusto patronato di S. A. R. la Duchessa di Pistoia. Il prof. Colombo interessò assai vi» vamente l'uditorio con una esposizione colorita, che il pubblico sottolineò spesso con plausi vivissimi Alla conferenza del prof.' Colombo, seguiranno quelle di S. E. De Vecchi di Val Cismon, del senatore Clan, dell'avv. Quaglia. Marito ubbriaco che spara contro la moglie Fra i coniugi Nulasco, abitanti cotì due bambini, uno di dieci e l'altro di otto anni, da tre mesi in una casa operaia alla barriera della Maddalena, ua qualche tempo a questa parte non correvano buoni rapporti. Il marito, Marcello Nulasco, di anni ds, venditore ambulante, si era data al vizio, e rincasava spesso ubriaco. Per queste condizioni egli non rispettava la consorte neppure in presenza' dei figli, e si abbandonava a scenata di gelosia che richiamavano l'attenzio» ne dei vicini. Ieri sera, verso le ventuna, una 'di queste scenate e finita assai tragicamente. 11 Marcello rincasò, infatti, oiù ubbriaco del solito e, naturalmente cominciò ad inveire contro la moglie coprendola d'ingiurie. La donna por un' po non rispose; ma infine ingiunse al manto di smetterla che altrlimnti essa avrebbe preso con sè i due bambini e si sarebbe allontanata per sempre da quella casa. Al marito a quella risposta: non' garbò: si avvicinò alla donna, l'afferrò per un braccio tentando di percuoterla Questa si divincolò, ruiscl a liberarsi dalla stretta del marito e fece per uscire di casa con i bambini, quando il Marcello, fuori di sè- dalla collera, con rapidità fulminea, estrasse da un cassetto una rivoltella carica e puntandola contro la donna lasciò partire due colpi. I proiettili raggiunsero il bersaglio. La povera donna si portò una mano alla spalla destra e la ritrasse latrisa di sangue. Intanto i due bambini, gettando grida di spavento, raggiunsero la porta, l'aprirono e trascinarono con se la madre che gemeva dal dolore: l'altro proiettile l'aveva colpita alla coscia sinistra. a stento, l;i poverina, sempre sorretta dai due bambini, scese le scale ed usci sulla vii. il ragazzo più grande si recò in un vicino caffè a chiedere aiuto. Di qui, uscirono alcune persone che si adoprarono ad aiutare la dorma ebe non aveva più la forza di reggersi in piedi, mentre veniva telefonato ai militi della Croce Verde. Poco dopo, la ferita, con autobarella, venne trasportata all'Astanteria Martini dove fu immediatamente medicata dal dott. Gasperini che le riscontrò:' una ferita d'arma da fuoco alla spalla destra penetrante in cavità, ed una ferita, pure d'arma da fuoco, alla cosaia' sinistra, in corrispondenza del terso medio sinistro e la fece perciò ricoverare con prognosi riservata. I bambini che avevano accompagnato la madre fin sulla strada, vennero, da alcuni conoscenti, condotti a casa della suocera ove da qualoh» tempo it trova il terzo figlii dei ooniugl, e precisamente il più grande che ha 15 anni. Il Marcello Nulasco. dopo aver coromesso l'atto delittuoso, ai è d*te aBa fuga. a.l.f.a, — Onesta sera, marUdl, alle oro Si, as«emhl*a ordinaria semestrale del «od nei locati spelali (via Cavour o). M.v.s.M. . J7.a Lesiona u M. preallnarl > . Manipolo motoolclistl. — Questa sera, ore 30,30, adunata obbligatoria In caserma di Jutto il Reparto. Abito borgUeae. ~ Un negoziante d'alcool accusato d'oltraggio alla R. Guardia di Finanza