Pro Verdi-Bologna 2-0

Pro Verdi-Bologna 2-0 Pro Verdi-Bologna 2-0 — o o . l l n o i e l i n o e ; e o n ò a oe , . r a. i n Vercelli, 20 matt. Il Bologna ha registrato il suo primo insuccesso della stagione. Unica squadra imbattuta nel campionato di quest'anno, quella degli Emiliani ha dovuto ieri abbassar bandiera su un campo su cui una volta eran solite piegar le ginocchia le compagini più agguer rite, quello della Pro Vercelli. Va detto subito che l'esito della partita riveste ogni carattere di regolarità. La vittoria dei Vercellesi fu pienamente meritata. Per poco, anzi, che la loro linea d'attacco avesse mostrato calma e precisione al momento culminante delle azioni, i bianchi avrebbero chiuso rincontro con un vantaggio più rilevante di quello che resta a definir la giornata. Basti dire che i vercellesi mancarono un calcio di rigore nel primo tempo, e che le loro due ali, Santagostino dapprima e Casal ino in seguito, fallirono tutta una serie di facili occasioni di segnare. Come andarono le cose, l'incontro si svolse per i quattro quinti del tempo a pieno favore della Pro Vercelli. Un attacco nutrito, continuo, insistente, che si convertva di tempo in tempo in un autentico assedio alla rete difesa da Gianni. La gara ebb« per tea tro quasi costante la metà campo degli ospiti e la fisionomia generale delle ostilità fu data dal duello fra gli attaccanti piemontesi e la seconda e la terza linea degli emiliani. Da questo duello, parve, fino ad un certo punto della partita, che gli ospiti dovessero uscire vincitori. Vincitori, si intende, nel senso relativo della parola: nel senso che può rappresentare l'aspirazione ed il piano di colui che non mira se non a difendere ed a non lasciar passare. Ed i bolognesi evidentemente eran scesi ieri a Vercelli con un piano di battaglia puramente difensivo: essi miravano al risultato pari, tendevano a non lasciarsi battere, ecco tutto. Mancavano dalla formazione presentata, i due attaccanti più incisivi, più pratici e più realizzatori. Schiavio e Dellavalle, e, con la posizione che assumevano di preferenza sia i tre mediani, come le due mezze ali, tutto il peso della partita venne presto a gravare sulle spalle della difesa. Giuocava calma e tranquilla questa difesa, attendendo al varco dell'area di rigore gli attaccanti vercellesi. Giovani, focosi e sbarazzini, questi attaccanti si impegolarono a lungo nelle reti che loro tendevano i più esperti avversari. Quando l'arbitro mandava le squadre negli spogliatoi per il riposo di meta tempo, tutta la superiorità del vercellesi non era servita a nulla: essa non aveva fatto alcuna impressione concreta sul risultato. Non fu clie dopo diciotto minuti di giuoco della ripresa che la rocca bolognese capitolò. Un calcio d'angolo sulla sinistra, ottenuto a seguito di una veloce azione a cui aveva partecipato tutto l'attacco vercellese. La palla veniva a cadere proprio davanti all'apertura della porta affollata di giocatori delle due squadre. Un colpo di testa, una respinta, un altro colpo di testa, eri il capitano e, centro mediano del manchi, A.rrlizzone, sospingeva la palla nella rete da pochi metri, mentre uianni si trovava impedito a muoversi da un avversario. Non fu cha allora, che il Bologna si mosse dal suo contegno passivo e dai suoi divisamene puramente difensivi. Ad esser più precisi, esso tentò solo di muoversi da questo suo atteggiamento. L attacco dei petroniani non esisteva ieri, o se, esisteva, non lo si vide. Guidato da Pitto, che non è certo portato dal suo temperamento -a conferir discernimento, calma e precisione alla linea, ridotta come vera forza tecnica ai due fratelli Busini che sono degli eccellenti stilisti ma che non son ceno dei realizzatori, impostato come ala sinistra su un Muzioll che non ebbe quasi mai lavoro e che fece male il poco che fece, questo attacco non poteva avere probabilità di spuntarla contro un unità come la Pro Vercelli, a cui, tradizionalmente, il successo centuplica le forze. Tutta l'attività della prima linea bolognese ebbe carattere di reazione. Non un'azione studiata, precisa e voluta per raggiungere un risultato, ma una reazione per tentar di ri. cuperare, e nervosamente, il terreno perduto. Non meravigliò quindi, se. a sette minuti dal termine della para, smorzatasi come per via naturale la controffensiva degli ospiti, un secondo successo venne ad arridere ai vercellesi .L azione era originata questa volta dall'ala sinistra Casaline La mezzala sinistra Seccatore, ricevuto il passaggio entro all'area di rigore sparava quasi a bruciapelo su Gianni. La palla picchiava con forza sul corpo del portiere bolognese e deviava m rete imparabilmente. Con uno svantaggio di due punti, 'gli ospiti più non potevano sperare d^ salvare l'esito deMa partita, e nessuna ulteriore modificazione veniva apportata al risultato prima che l'arbitro desse il segnale di chiusura. La Pro Vercelli è in vena. La squadra è piena di mobilità, di brio, di velocità, di voglia di ben fare. Essa non brilla certo per soverchia tecnicità — chi gLuoca tecnicamente in modo soddisfacente al punto eri alio stato aituale del campionato nostroT — ma attrae e finisce in certo qual modo per soddisfare per la sua schiettezza e la sua genuinità. Avevamo visto all'opera i vercellesi otto giorni sono sul campo della Juventus: la partita di ieri costituisce, sotto ogni aspetto, un miglioramento ed un passo avanti su quella di Torino.^ Con Zanello che pare tornare alle condizioni fìsiche di qualche stagione fa, quelle condizioni che accennavano alla formazione di un degno successore dell'emigrato Rosetta, con Dellavalle energico e sicuro sulla palla, la difesa presenta ogni carattere di solidità. Non è facile da battere, e non fu ieri battuta. Ardizzonc va acquistando una personalità sua come centro della seconda linea e come perno della squadra, in difesa, egli è una colonna ben dura da smuovereed all'attacco, egli si ricorda appunto di esser stato per lungo tempo un attaccante: si insinua fra gli avanti, li aiuta, li sorregge, li sospinge. Se Ardizzone riuscisse sempre a tener la palla a terra, se egli potesse ogni volta vincere, la tendenza al colpo lungo, alto e forte, sarebbe un ottimo centro di seconda linea. Un centro di seconda linea efficace egli io è già. L'attacco non è certo un portento dequilibrio e d' esperienza. Il centro avanti, l'uomo che deve guidare la linea è ai suoi primi passi in materia di calcio, e le due ali hanno come doti più vistose l'imprecisione e la precipitazione. Il caso volle che prò ai.B«P a.dueste due ali, a Santagostino e nel pruno tempo ed a Casalino ne1 secondo, si presentassero le miglior a occasioni di segnare:" essi le sciuparon tutte, le sciuparono con una generosità impressionante. Ma le due mezze ali, specialmente la destra, sono buone. Bajardi, che ha il difetto di assumere costantemente una posizione arretrata — egli è spesso visibile dietro al proprio centro di seconda linea. Ha padronanza della palla, tenacia e buon stile di corsa. Un guidatore d'attacco anziano ed accorto potrebbe trarre ottimo partito dalle qualità di queste due mezz'ali, se non addirittura trasformare la linea in quanto a rendimento. Del Bologna^ abbiamo detto. Fu tutto difesa. Ed in questa difesa emerse in modo speciale Gianni. Il portiere del petroniani strappò ieri l'applauso allo stesso difficile pubblico vercellese. Egli si produsse in almeno una mezza dozzina di parate di un tipo assolutamente spettacoloso. Parò un calcio di rigore nel primo tempo e volò attraverso a tutta la larghezza della porta per deviare un tiro sparato immediatamente dopo, fermò palloni alti e bassi, si districò da situazioni ingarbugliate, fu insomma, con l'Imprecisione degli avanti vercellesi, la cagione per cut 11 Bologna chiuse l'incontro con una marcatura al passivo relativamente poco elevata. Monsoglio, Gasperl e Baldi son citati con Gianni per l'efficace opera difensiva svolta. Le due squadre, agli ordini dell'arbitro Gama senior di Milano erano nella formazione seguente:: Bologna; Gianni"; Mónzeglio e Gasperi ; Genovesi, Baldi e Martelli ; Busini I, GogoUi, Pitto, Busini III e Muzioll. Pro Vercelli; Scanzeltl; Zanello e DeMarolie : Pensotti, Ardizzone e Greppi; Santagostino, Bajardi. Agù, Seccatore e Casaline La partita, che si svolse su un terreno reso soffice dalle recenti piogge, ebbe un andamento regolare. 11 giuoco fu veloce ed interessante in ogni momento e fu privo di' violenze pur conservando sempre un tono poco complimentoso. Gasperi confuso ad una gamha dovette rimanere assente dal campo per qualche minuto del primo tempo. Dopo che la Pro Vercelli ebbe segnato il suo primo punto, i bolognesi passarono Pitto In seconda linea e mandarono Genovesi al comando dell'attacco.j Vittorio Pozzo.

Luoghi citati: Bologna, Casalino, Milano, Torino, Vercelli