Altri fedeli sfilano commossi davanti alla salma di Don Bosco

Altri fedeli sfilano commossi davanti alla salma di Don Bosco Altri fedeli sfilano commossi davanti alla salma di Don Bosco All'Istituto d»i Salesiani in Valsalice, faceva ressa ieri mattina buon numero di persone: fedeli che chiedevano come una grazia di poter vedere, sia pure pi-r pochi istanti, la salma del Pio Sacerdote, il cui nome e le cui opere sono in questi giorni sulla bocca di tutto il mondo cattolico. Il rettoremaggiore dei Salesiani ed il capitolo — commossi dalle insistenze dei postulanti — accondiscesero a permettere una breve visita ed una processione di fedeli ha sfilato dinanzi al feretro nel quale riposd la salma del Beato. Tutti gli studenti dell'Istituto internazionale accompagnati dai loro precettori, compirono anch'essi il pio pelle grinaggio in Valsalice per venerare tó onorare Don Bosco. Si è ripetuto per tal modo il pellegrinaggio di ieri nel pomeriggio. Commozione vivissima negli astanti, un mormorar di preghiere inframmezzate da singhiozzi ha rotto il religioso silenzio nella sai-i dove riposa l'educatore dei giovani, colui che ha portato con la narola divina in regioni ignorate e selvaggie, la voce della civiltà, della religione, della patria. Terminata la sfilata. Intorno alla nara è rimasto il tribunale ecclesiastico di cui abbiamo parlato l'altro ieri. Col protonotaio della Curia arcivescovile mons. Maritano e il regio notaio Baldioli, i medici settori hanno tenuto poi una privata seduta preparatoria, e compiuto un minuzioso esame della salma, accordandosi sulle modalità da seguire, per compiere, attenendosi alle clausole di rito, l'opera loro. Nel pomeriggio si sono nuovamente radunati gli uomini della scienza assistiti da quelli di legge e dagli ecclesiastici per portare a termine i primi, le operazioni di prelievo delle reliquie, sia dal cadavere, che dagli indumenti del Venerabile, ed i secondi per codificare con regolari atti notarili ogni sincrnla operazione. Ancora più intenso che al mattino è stato nel pomeriggio l'affluire dei fedeli desiderosi di vedere la salma del Beato. In gran maggioranza erano suore, signore e sacerdoti. Tutti recavano con sè — e le monache in numero maggiore degli altri — corone del rosario da benedire col contatto delle spoglie del santo. Davanti alla porta della saletta a sinistra della chiesa, dove il feretro è stato portato, ha continuamente stazionato una folla in attesa Ma non tutte quelle persone poterono essere accontentate nel loro pio desiderio. Se si fosse permesso l'ingresso a tutti, i medici avrebbero dovuto addirittura tralasciare l'o pera loro. Fu perciò necessario, dopo la concessione della visita a pochi for ternati, sgombrare il locale e chiudere la porta. Fra gli altri postulanti era un po polano. con un piccolo mazzo di rose bianche in mano. Aveva le scarpe rotte, non aveva nè camicia nè panciotto, e portava una semplice maglia sotto la giacca sdruscita e stremenzita. Un povero diavolo. Ma aveva comperate le rose (che fossero comperate lo o a i n e o a a , a l o e e . o si vedeva dalla carta velina che involgeva i fiori) da deporre sulla bara del Beato. Se ne stava tutto umile ed ansioso in' disparte. Desiderava certamente di entrare, ma non ardiva farsi avanti. E così, aspettando, venne il momento che si dovette sgombrare, e fu giocoforza pel poveretto rinunciare al pio e gentile tributo di fiori alla santità di Don Bosco. Ha potuto però ugualmente avere la ricompensa alla sua buona volontà. Preso l'ardire a due mani, l'umile meschtoeUo ha chiesto ad una suora che gli donasse una corona già benedetta dal contatto col santo, e, avutala, con quella se ne è andato, almeno in parte soddisfatto e felice. Omaggi così puri e semplici ve ne furono parecchi ; e mentre testimoniano della fondamentale bontà del nostro popolo riconfermano ancora una volta l'intima e profonda influenza esercitata dall'opera di Don Bosco. Dove era la tomba di Don Bosco, 1 muratori stavano ieri lavorando e sistemando. Si costruirà ivi un altare, dedicato al Beato. Ma una strana sorte è toccata a quei muratori. Essi non ritrovavano più i mattoni che col martello e lo scalpello andavano demolendo nel loro lavoro di sistemazione. I mattoni erano presi dai fedeli, come reliquie. Anche qui, evidentemente, vale la regola dell'accontentarsi del meno, non potendo avere di più. Ma bisogna pensare che molta gente è venuta da tutti i capi della città, che molti preti salesiani sono venuti an; che di fuori, per rendere omaggio al Beato, per avere un segno tangibile della fausta giornata. E non è quindi da meravigliarsi se anche i mattoni della tomba sono stati considerati come pegni della protezione del nuovo santo. Ieri, come dicemmo, è continuata l'opera dei medici, assistiti da alcune suore salesiane e alla presenza di alcuni superiori dell'Opera Salesiana. Tale opera, prima di addivenire, alla scomposizione ed alla ricomposizione del santo scheletro, richiederà più giorni. fn proposito l'Ufficio Stampa dei Salesiani comunica che oggi a mezzogiorno i medici periti per la rlcogni zione legale della salma di Don Bosco daranno un comunicato sullo stato in cui si trova la salma del Beato, la quale risulta in condizioni di conservazione molto migliori di quanto a tutta prima si poteva pensare; e ciò viene reso noto per rispondere alle innumerevoli domande che giungono al riguardo alla, direzione generale dell'Opera Salesiana. Questa notizia ufficiale sulle condì zioni della salma sarà appresa certa mente con vivo piacere in primo luogo dall'innumere e vasta famiglia salesiana e secondariamente da tutta la popolazione dei fedeli, giacché essa permette la speranza che lo scheletro possa èssere ricomposto, e la salma vestita dagli abiti pontificali, come già era vivissimo desiderio dei salesiani in particolare e dei credenti in generale

Persone citate: Baldioli, Don Bosco, Pio Sacerdote